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Home » Lifestyle » Pinterest bandisce il body shaming: stop alle pubblicità con riferimenti alla perdita di peso

Pinterest bandisce il body shaming: stop alle pubblicità con riferimenti alla perdita di peso

Il social con più di 400 milioni di utenti irrigidisce la propria policy contro le inserzioni pubblicitarie che inneggiano al dimagrimento

Francesco Lommi
8 Luglio 2021
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In un’epoca in cui i social sono sempre di più uno specchio della realtà, la piattaforma Pinterest (canale di scambio di foto e video tre le altre cose) da il via ad un’iniziativa ricca di significato. La società con base a San Francisco ha ufficialmente bandito dalla loro piattaforma ogni tipo di pubblicità riguardante il peso.

Ashley Graham, una delle modelle “curvy” più quotate

Pinterest scende dunque in campo su un tema molto delicato che interessa il mondo dei social, soprattutto quelli in cui le foto e i video fanno da padrone, come il “body shaming” ovvero la denigrazione per la forma fisica: “In tutto il mondo, persone di ogni età si sono trovate ad affrontare complesse sfide riguardo alle forme del loro corpo- si legge nel comunicato ufficiale di Pinterest- Secondo la NEDA (Associazione nazionale per i disordini alimentari) nell’ultimo anno e mezzo di pandemia, tra i giovani, c’è stato un aumento di abitudini alimentari non sane e disturbi legati al cibo. Molti di loro in questo momento percepiscono il loro corpo ancora di più come un problema.”

“Pinterest è un luogo dove le persone cercano ispirazione. È dove ognuno deve sentirsi partecipe indipendentemente dalla forma, taglia o colore del proprio corpo – Continua il comunicato- È per questa ragione che a partire dal 1° Luglio abbiamo aggiornato le nostre politiche sulle inserzioni pubblicitarie per vietare ogni tipo di pubblicità che riguardi la perdita di peso“.

Jennie Runk, modella e influencer

Un messaggio forte e chiaro, perché la discriminazione non è solamente razzismo o omofobia. Pinterest è sempre stato molto attento alle tematiche legate al body shaming come fanno notare nel loro comunicato: “Queste nuove direttive sono solamente l’evoluzione della politica contro il body shaming e pericolosi prodotti o slogan per la perdita di peso”. Pinterest diventa quindi il primo social in cui non saranno ammesse pubblicità che ammiccano al dimagrimento.

Nello specifico, le nuove direttive vietano: frasi o immagini che richiamano al dimagrimento, testimonianze riguardo prodotti che aiutano a perdere peso, immagini o frasi che denigrano le forme, riferimenti all’indice di massa grassa, qualsiasi prodotto che, indossato o applicato, promette una perdita di peso.

La modernità, giorno dopo giorno, ci mette di fronte temi e immagini che mettono a dura prova l’autostima. I social non possono continuare a far finta di niente: per il cambiamento serve uno sforzo da parte di tutti, anche da parte di aziende che rinunciano a pubblicità che ritengono scorrette.

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#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
In un’epoca in cui i social sono sempre di più uno specchio della realtà, la piattaforma Pinterest (canale di scambio di foto e video tre le altre cose) da il via ad un’iniziativa ricca di significato. La società con base a San Francisco ha ufficialmente bandito dalla loro piattaforma ogni tipo di pubblicità riguardante il peso.
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