Più pedali, più guadagni. Sono sempre di più i comuni italiani che stanno sperimentando incentivi alla
mobilità ciclabile, premiando chi inforca la due ruote a pedali per recarsi al lavoro o per spostarsi in centro, lasciando a casa auto e motorini. Il primo fu un piccolo centro della provincia di Lucca,
Massarosa, che, nel 2015, decise di incentivare l’uso della
bici come mezzo per andare in ufficio. L’ultimo esempio è invece quello di
Bergamo, dove l’amministrazione comunale darà
fino a 2 euro al giorno a chi sceglie di spostarsi in bicicletta. Dal 3 ottobre al 31 dicembre 2022 il comune ha lanciato infatti la seconda fase sperimentale dell'iniziativa "Ti premiamo per andare in bici". La prima era stata avviata nel 2020 per i dipendenti del Comune, della Provincia e dell'azienda dei trasporti locale (ATB).
Il bonus per chi si sposta in bici
A Bergamo che si reca a scuola o al lavoro con la bici riceverà voucher fino a 30 euro mensili spendibili presso rivenditori aderenti all'iniziativa
In pratica, si tratta di un
rimborso dei chilometri pedalati, rivolto a lavoratori e studenti maggiorenni, residenti o domiciliati in città. Ovviamente il tutto validato da un kit fornito dal Comune. Un'idea che fa riferimento al progetto ministeriale Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile
casa-scuola e casa-lavoro, istituito con decreto del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 208/2016. I rimborsi chilometrici hanno un importo pari a 0,25 centesimi per chilometro, fino ad un
massimo appunto di 2 euro al giorno e
30 euro al mese. Sono erogati sotto forma di voucher elettronici spendibili presso gli esercenti locali aderenti. In più sono state previste
premialità aggiuntive giornaliere (pari a 0,50 centesimi per ogni sessione casa-velostazione di piazzale Marconi), che sono erogate e spendibili sempre allo stesso modo, sulla base del numero di sessioni pedalate ogni mese all'interno del confine del Comune di Bergamo nei tratti casa-scuola e casa-lavoro, con una
classifica mensile che regalerà
premi da 30 euro ciascuno ai primi 10 classificati. Per evitare abusi, ai cittadini che partecipano viene fornito un dispositivo antifrode, che, grazie a un controllo hardware, certifica le tratte urbane realmente effettuate in
bicicletta. "Gli incentivi (rimborsi e premi) messi a disposizione dal Comune di Bergamo ai cittadini potranno essere gestiti tramite la
piattaforma online PinBike e spesi esclusivamente nelle attività commerciali locali, aderendo al progetto gratuitamente - spiegano dall'assessorato alla mobilità -. Entro il 10 del mese successivo alla validazione verranno bonificate le somme di rimborso agli esercenti locali in base ai voucher riscattati". I cittadini e i negozianti interessati potranno aderire al progetto da oggi, 23 settembre 2022, completando la procedura di registrazione tramite il sito web
https://bergamoinbicicletta.it/pin-bike/ e cliccando rispettivamente sui link '
Pedala e guadagna' o '
Registra il tuo negozio'.
Pedalando si guadagna... anche in salute e produttività
Molti comuni italiani propongono incentivi per la mobilità ciclabile
Alla fine, conti alla mano, pedalando si può arrivare
fino a 360 euro di incentivi e premi. Non proprio bazzecole. E il guadagno non è certamente solo economico, anzi. Il primo
vantaggio, dopo la
riduzione dell’inquinamento, è il
risparmio. Per i lavoratori, ma anche per le aziende che, come dimostrano le statistiche, vedono un
aumento della produttività nel caso di dipendenti che si affidano a questa forma di mobilità. Poi c’è un beneficio in termini di
salute: andare al lavoro, come andare a scuola, in bici, significa svolgere la necessaria attività fisica per una migliore qualità della vita.
La formula 6-50-300
L’esperienza in corso a Bergamo si somma a quelle già sperimentate in altre città italiane. In media, i comuni che hanno scelto questa forma di incentivazione offrono
la formula 6-50-300. Funziona così: l’incentivo è pari a 25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 6 euro al giorno, 50 euro al mese e 300 euro l’anno. Con alcune limitazioni, per
evitare sprechi e abusi. Il comune di Carpi (provincia di Modena), per esempio, impone il vincolo in base al quale la distanza casa-lavoro deve essere di almeno un chilometro e il percorso scelto, rilevato con un’app da cellulare, dovrà essere quello "ragionevolmente più breve e sicuro". Stessa formula applicata anche a Grosseto, Bari, Torino, Cesena e Cesenatico. A Bologna e a Modena, come a Bergamo, l’incentivo erogato non è
in contanti ma sotto forma di
buoni spesa con un network di negozi di qualsiasi categoria, tutti convenzionati. Certo: non siamo ancora al livello di Paesi come il Belgio, dove ormai
mezzo milione di lavoratori utilizzano la bici per i loro spostamenti incassando 0,23 centesimi a chilometro. Ma la strada è oramai segnata. Almeno al Centro Nord. Speriamo che quanto prima questa ‘moda’ anche il sud.