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Home » Lifestyle » Più pedali più guadagni: a Bergamo incentivi per chi usa la bici per andare al lavoro

Più pedali più guadagni: a Bergamo incentivi per chi usa la bici per andare al lavoro

Il primo Comune a premiare chi sceglie la mobilità ciclabile è stato Massarosa. In quello lombardo si riceveranno fino a 2 euro al giorno

Domenico Guarino
4 Ottobre 2022
Più pedali più guadagni

Più pedali più guadagni

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Più pedali, più guadagni. Sono sempre di più i comuni italiani che stanno sperimentando incentivi alla mobilità ciclabile, premiando chi inforca la due ruote a pedali per recarsi al lavoro o per spostarsi in centro, lasciando a casa auto e motorini. Il primo fu un piccolo centro della provincia di Lucca, Massarosa, che, nel 2015, decise di incentivare l’uso della bici come mezzo per andare in ufficio. L’ultimo esempio è invece quello di Bergamo, dove l’amministrazione comunale darà fino a 2 euro al giorno a chi sceglie di spostarsi in bicicletta. Dal 3 ottobre al 31 dicembre 2022  il comune ha lanciato infatti la seconda fase sperimentale dell’iniziativa “Ti premiamo per andare in bici”. La prima era stata avviata nel 2020 per i dipendenti del Comune, della Provincia e dell’azienda dei trasporti locale (ATB).

Il bonus per chi si sposta in bici

incentivi mobilità ciclabile
A Bergamo che si reca a scuola o al lavoro con la bici riceverà voucher fino a 30 euro mensili spendibili presso rivenditori aderenti all’iniziativa

In pratica, si tratta di un rimborso dei chilometri pedalati, rivolto a lavoratori e studenti maggiorenni, residenti o domiciliati in città. Ovviamente il tutto validato da un kit fornito dal Comune. Un’idea che fa riferimento al progetto ministeriale Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, istituito con decreto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 208/2016. I rimborsi chilometrici hanno un importo pari a 0,25 centesimi per chilometro, fino ad un massimo appunto di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Sono erogati sotto forma di voucher elettronici spendibili presso gli esercenti locali aderenti. In più sono state previste premialità aggiuntive giornaliere (pari a 0,50 centesimi per ogni sessione casa-velostazione di piazzale Marconi), che sono erogate e spendibili sempre allo stesso modo, sulla base del numero di sessioni pedalate ogni mese all’interno del confine del Comune di Bergamo nei tratti casa-scuola e casa-lavoro, con una classifica mensile che regalerà premi da 30 euro ciascuno ai primi 10 classificati. Per evitare abusi, ai cittadini che partecipano viene fornito un dispositivo antifrode, che, grazie a un controllo hardware, certifica le tratte urbane realmente effettuate in bicicletta.

“Gli incentivi (rimborsi e premi) messi a disposizione dal Comune di Bergamo ai cittadini potranno essere gestiti tramite la piattaforma online PinBike e spesi esclusivamente nelle attività commerciali locali, aderendo al progetto gratuitamente – spiegano dall’assessorato alla mobilità -. Entro il 10 del mese successivo alla validazione verranno bonificate le somme di rimborso agli esercenti locali in base ai voucher riscattati”. I cittadini e i negozianti interessati potranno aderire al progetto da oggi, 23 settembre 2022, completando la procedura di registrazione tramite il sito web https://bergamoinbicicletta.it/pin-bike/ e cliccando rispettivamente sui link ‘Pedala e guadagna‘ o ‘Registra il tuo negozio‘.

Pedalando si guadagna… anche in salute e produttività

mobilità ciclabile
Molti comuni italiani propongono incentivi per la mobilità ciclabile

Alla fine, conti alla mano, pedalando si può arrivare fino a 360 euro di incentivi e premi. Non proprio bazzecole. E il guadagno non è certamente solo economico, anzi. Il primo vantaggio, dopo la riduzione dell’inquinamento, è il risparmio. Per i lavoratori, ma anche per le aziende che, come dimostrano le statistiche, vedono un aumento della produttività nel caso di dipendenti che si affidano a questa forma di mobilità. Poi c’è un beneficio in termini di salute: andare al lavoro, come andare a scuola, in bici, significa svolgere la necessaria attività fisica per una migliore qualità della vita.

La formula 6-50-300

L’esperienza in corso a Bergamo si somma a quelle già sperimentate in altre città italiane. In media, i comuni che hanno scelto questa forma di incentivazione offrono la formula 6-50-300. Funziona così: l’incentivo è pari a 25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 6 euro al giorno, 50 euro al mese e 300 euro l’anno.  Con alcune limitazioni, per evitare sprechi e abusi. Il comune di Carpi (provincia di Modena), per esempio, impone il vincolo in base al quale la distanza casa-lavoro deve essere di almeno un chilometro e il percorso scelto, rilevato con un’app da cellulare, dovrà essere quello “ragionevolmente più breve e sicuro”. Stessa formula applicata anche a Grosseto, Bari, Torino, Cesena e Cesenatico. A Bologna e a Modena, come a Bergamo, l’incentivo erogato non è in contanti ma sotto forma di buoni spesa con un network di negozi di qualsiasi categoria, tutti convenzionati.

Certo: non siamo ancora al livello di Paesi come il Belgio, dove ormai mezzo milione di lavoratori utilizzano la bici per i loro spostamenti incassando 0,23 centesimi a chilometro. Ma la strada è oramai segnata. Almeno al Centro Nord. Speriamo che quanto prima questa ‘moda’ anche il sud.

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  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
Più pedali, più guadagni. Sono sempre di più i comuni italiani che stanno sperimentando incentivi alla mobilità ciclabile, premiando chi inforca la due ruote a pedali per recarsi al lavoro o per spostarsi in centro, lasciando a casa auto e motorini. Il primo fu un piccolo centro della provincia di Lucca, Massarosa, che, nel 2015, decise di incentivare l’uso della bici come mezzo per andare in ufficio. L’ultimo esempio è invece quello di Bergamo, dove l’amministrazione comunale darà fino a 2 euro al giorno a chi sceglie di spostarsi in bicicletta. Dal 3 ottobre al 31 dicembre 2022  il comune ha lanciato infatti la seconda fase sperimentale dell'iniziativa "Ti premiamo per andare in bici". La prima era stata avviata nel 2020 per i dipendenti del Comune, della Provincia e dell'azienda dei trasporti locale (ATB).

Il bonus per chi si sposta in bici

incentivi mobilità ciclabile
A Bergamo che si reca a scuola o al lavoro con la bici riceverà voucher fino a 30 euro mensili spendibili presso rivenditori aderenti all'iniziativa
In pratica, si tratta di un rimborso dei chilometri pedalati, rivolto a lavoratori e studenti maggiorenni, residenti o domiciliati in città. Ovviamente il tutto validato da un kit fornito dal Comune. Un'idea che fa riferimento al progetto ministeriale Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, istituito con decreto del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 208/2016. I rimborsi chilometrici hanno un importo pari a 0,25 centesimi per chilometro, fino ad un massimo appunto di 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Sono erogati sotto forma di voucher elettronici spendibili presso gli esercenti locali aderenti. In più sono state previste premialità aggiuntive giornaliere (pari a 0,50 centesimi per ogni sessione casa-velostazione di piazzale Marconi), che sono erogate e spendibili sempre allo stesso modo, sulla base del numero di sessioni pedalate ogni mese all'interno del confine del Comune di Bergamo nei tratti casa-scuola e casa-lavoro, con una classifica mensile che regalerà premi da 30 euro ciascuno ai primi 10 classificati. Per evitare abusi, ai cittadini che partecipano viene fornito un dispositivo antifrode, che, grazie a un controllo hardware, certifica le tratte urbane realmente effettuate in bicicletta. "Gli incentivi (rimborsi e premi) messi a disposizione dal Comune di Bergamo ai cittadini potranno essere gestiti tramite la piattaforma online PinBike e spesi esclusivamente nelle attività commerciali locali, aderendo al progetto gratuitamente - spiegano dall'assessorato alla mobilità -. Entro il 10 del mese successivo alla validazione verranno bonificate le somme di rimborso agli esercenti locali in base ai voucher riscattati". I cittadini e i negozianti interessati potranno aderire al progetto da oggi, 23 settembre 2022, completando la procedura di registrazione tramite il sito web https://bergamoinbicicletta.it/pin-bike/ e cliccando rispettivamente sui link 'Pedala e guadagna' o 'Registra il tuo negozio'.

Pedalando si guadagna... anche in salute e produttività

mobilità ciclabile
Molti comuni italiani propongono incentivi per la mobilità ciclabile
Alla fine, conti alla mano, pedalando si può arrivare fino a 360 euro di incentivi e premi. Non proprio bazzecole. E il guadagno non è certamente solo economico, anzi. Il primo vantaggio, dopo la riduzione dell’inquinamento, è il risparmio. Per i lavoratori, ma anche per le aziende che, come dimostrano le statistiche, vedono un aumento della produttività nel caso di dipendenti che si affidano a questa forma di mobilità. Poi c’è un beneficio in termini di salute: andare al lavoro, come andare a scuola, in bici, significa svolgere la necessaria attività fisica per una migliore qualità della vita.

La formula 6-50-300

L’esperienza in corso a Bergamo si somma a quelle già sperimentate in altre città italiane. In media, i comuni che hanno scelto questa forma di incentivazione offrono la formula 6-50-300. Funziona così: l’incentivo è pari a 25 centesimi al chilometro, fino a un massimo di 6 euro al giorno, 50 euro al mese e 300 euro l’anno.  Con alcune limitazioni, per evitare sprechi e abusi. Il comune di Carpi (provincia di Modena), per esempio, impone il vincolo in base al quale la distanza casa-lavoro deve essere di almeno un chilometro e il percorso scelto, rilevato con un’app da cellulare, dovrà essere quello "ragionevolmente più breve e sicuro". Stessa formula applicata anche a Grosseto, Bari, Torino, Cesena e Cesenatico. A Bologna e a Modena, come a Bergamo, l’incentivo erogato non è in contanti ma sotto forma di buoni spesa con un network di negozi di qualsiasi categoria, tutti convenzionati. Certo: non siamo ancora al livello di Paesi come il Belgio, dove ormai mezzo milione di lavoratori utilizzano la bici per i loro spostamenti incassando 0,23 centesimi a chilometro. Ma la strada è oramai segnata. Almeno al Centro Nord. Speriamo che quanto prima questa ‘moda’ anche il sud.
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