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Home » Lifestyle » Popy on the Road per combattere le barriere comunicative

Popy on the Road per combattere le barriere comunicative

Lungo la "Via degli Dei" per promuovere l'utilizzo della Comunicazione Aumentativa Alternativa nelle scuole italiane. Come e quando partecipare

Maurizio Costanzo
14 Marzo 2023
La Comunicazione Aumentativa Alternativa è ancora poco diffusa nelle scuole italiane

La Comunicazione Aumentativa Alternativa è ancora poco diffusa nelle scuole italiane

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Quando utilizziamo il termine comunicazione siamo solitamente portati a pensare alle sue forme più tradizionali: verbale, scritta e grafica. Sempre più spesso però, nella quotidianità, ci troviamo di fronte persone con bisogni comunicativi complessi, per le quali queste modalità sono temporaneamente o permanentemente inadeguate a esprimere in modo sufficientemente comprensibile desideri, interessi, opinioni e scelte. La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) si interessa e tenta di compensare o ridurre difficoltà comunicative, limitazioni nelle attività e restrizioni alla partecipazione di persone con severi disturbi nella produzione del linguaggio o nella comprensione dello stesso. E ora arriva nelle scuole.

La storia di Caterina

Caterina è una bimba che frequenta la scuola primaria 1° Circolo Umbertide (Perugia) sede di Pierantonio: un istituto particolarmente attento alle esigenze comunicative degli alunni come Caterina, che anche attraverso la Caa vengono inseriti e inclusi attivamente all’interno del tessuto scolastico. Recentemente è stata introdotta a Caterina la Caa per permetterle una migliore comunicazione: in breve tempo i risultati sono stati sorprendenti. Quello che da sempre era uno dei suoi punti deboli, l’esprimere i propri bisogni e le proprie necessità, farsi cioè capire dagli altri, potrebbe aver trovato una soluzione.

Il logo del progetto
POPY on the Road

Il progetto “Popy on the Road – La Via degli Dei”

“Popy on the Road – La Via degli Dei” prende spunto da una necessità specifica di Caterina (Popy), ma l’obiettivo è quello di estendere quest’esperienza positiva ad altre persone con disabilità comunicative. Si tratta di un viaggio di otto giorni, dal 25 marzo al 1° aprile, durante il quale verranno toccate tre grandi città del centro Italia: Firenze, Bologna e Roma. In ciascuna si terrà un incontro all’interno di una scuola per promuovere ulteriormente l’utilizzo della Caa. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con Isaac Italy – Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa Alternativa. Si parlerà di Caa e ci sarà spazio anche per piccoli laboratori. Concluso l’incontro i partecipanti si incammineranno lungo la Via degli Dei, l’itinerario che attraverserà l’Appennino tosco-emiliano ma in senso “contrario”.

Le tre tappe: Firenze, Bologna e Roma

Si comincia il 25 marzo presso l’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino (Firenze). Percorsa la Via degli Dei, il ritrovo è fissato a Bologna dove il 30 marzo avrà luogo il secondo incontro presso l’Istituto superiore Aldini Valeriani. Infine verso Roma, dove si terrà l’incontro conclusivo nell’Istituto comprensivo Poppea Sabina il 1 aprile. Il tratto tra Bologna e Roma sarà percorso in treno e non a caso, visto che tra tutti i mezzi di trasporto è quello più inclusivo. Roma sarà la meta finale del viaggio, ed essendo anche la sede di tutte le principali Istituzioni, vuole essere anche un simbolo: “Ci piacerebbe che il nostro proposito – dicono gli organizzatori – fosse accolto, ascoltato e valutato da tutti quei soggetti istituzionali che possano concretamente aiutarci nella realizzazione di una società più inclusiva in termini comunicativi”.

L’obiettivo del progetto e come sostenerlo

L’auspicio è che aumenti sempre di più il numero degli istituti scolastici che possano utilizzare al loro interno la Comunicazione Aumentativa Alternativa e che, poco alla volta, si possa raggiungere una società dove in ogni circostanza sia garantita la possibilità comunicativa a tutti, nella maniera più ampia possibile. “Ci piace immaginare che la nostra iniziativa – spiegano gli organizzatori – possa dare un importante impulso alla diffusione della Caa all’interno della società, nei contesti più disparati. Vorremmo raccogliere fondi che saranno devoluti e destinati all’implementazione dell’utilizzo della Caa in Italia”. A questo scopo è stata realizzata una raccolta fondi attraverso una campagna di crowdfunding la cui somma sarà anche devoluta a sostegno delle attività condotte dall’Ets Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa Isaac – Italy, via dei Monti Parioli 40, 00197 Roma. Per accedere alla piattaforma https://www.gofundme.com/f/verso-la-via-degli-dei.

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  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
Quando utilizziamo il termine comunicazione siamo solitamente portati a pensare alle sue forme più tradizionali: verbale, scritta e grafica. Sempre più spesso però, nella quotidianità, ci troviamo di fronte persone con bisogni comunicativi complessi, per le quali queste modalità sono temporaneamente o permanentemente inadeguate a esprimere in modo sufficientemente comprensibile desideri, interessi, opinioni e scelte. La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) si interessa e tenta di compensare o ridurre difficoltà comunicative, limitazioni nelle attività e restrizioni alla partecipazione di persone con severi disturbi nella produzione del linguaggio o nella comprensione dello stesso. E ora arriva nelle scuole.

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Le tre tappe: Firenze, Bologna e Roma

Si comincia il 25 marzo presso l’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino (Firenze). Percorsa la Via degli Dei, il ritrovo è fissato a Bologna dove il 30 marzo avrà luogo il secondo incontro presso l’Istituto superiore Aldini Valeriani. Infine verso Roma, dove si terrà l'incontro conclusivo nell'Istituto comprensivo Poppea Sabina il 1 aprile. Il tratto tra Bologna e Roma sarà percorso in treno e non a caso, visto che tra tutti i mezzi di trasporto è quello più inclusivo. Roma sarà la meta finale del viaggio, ed essendo anche la sede di tutte le principali Istituzioni, vuole essere anche un simbolo: “Ci piacerebbe che il nostro proposito – dicono gli organizzatori - fosse accolto, ascoltato e valutato da tutti quei soggetti istituzionali che possano concretamente aiutarci nella realizzazione di una società più inclusiva in termini comunicativi”.

L’obiettivo del progetto e come sostenerlo

L’auspicio è che aumenti sempre di più il numero degli istituti scolastici che possano utilizzare al loro interno la Comunicazione Aumentativa Alternativa e che, poco alla volta, si possa raggiungere una società dove in ogni circostanza sia garantita la possibilità comunicativa a tutti, nella maniera più ampia possibile. “Ci piace immaginare che la nostra iniziativa – spiegano gli organizzatori - possa dare un importante impulso alla diffusione della Caa all’interno della società, nei contesti più disparati. Vorremmo raccogliere fondi che saranno devoluti e destinati all’implementazione dell’utilizzo della Caa in Italia”. A questo scopo è stata realizzata una raccolta fondi attraverso una campagna di crowdfunding la cui somma sarà anche devoluta a sostegno delle attività condotte dall’Ets Società Internazionale per la Comunicazione Aumentativa e Alternativa Isaac - Italy, via dei Monti Parioli 40, 00197 Roma. Per accedere alla piattaforma https://www.gofundme.com/f/verso-la-via-degli-dei.
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