Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Haiti, avvia la raccolta fondi per adottare il bambino trovato tra i rifiuti: “Mi chiama papà”

Haiti, avvia la raccolta fondi per adottare il bambino trovato tra i rifiuti: “Mi chiama papà”

Jimmy Amisial al momento è solo il tutore temporaneo del bambino, ma dal loro primo incontro tra i due si è creato un legame speciale

Marianna Grazi
23 Agosto 2022
Amisial, la madre e il piccolo Emilio

Emilio Angel Jeremiah, 4 anni, in braccio a Jimmy Amisial. Sulla destra la madre di quest'ultimo, Elicie Jean

Share on FacebookShare on Twitter

Tra di loro c’è stato una sorta di colpo di fulmine come avviene tra gli innamorati. Ma in questo caso i protagonisti della storia sono un uomo di 26 anni (che all’epoca dell’incontro ne aveva però 22) e un bambino di 4 anni (che allora era poco più che un neonato).

La scoperta su un mucchio di rifiuti

Era il 31 dicembre del 2017 quando Jimmy Amisial, camminando per Gonaives, ad Haiti, per recarsi a una festa di Capodanno, ha notato una grande folla e si è avvicinato. “Quando sono arrivato nel luogo da cui arrivava il vociare delle persone, ho visto un bambino“, ha raccontato il giovane alla CNN. Amisial stava visitando la sua nazione d’origine durante una pausa dagli studi (in comunicazione) in un college del Texas: “Era sopra un mucchio di spazzatura che piangeva e non c’era nessuno che volesse fare qualcosa”. La gente del posto, infatti, si teneva a distanza, aveva paura a toccare il neonato, temendo che fosse maledetto o addirittura pericoloso, ricorda Jimmy. Il quale, invece, ha detto di averlo preso in braccio coraggiosamente. “Non aveva vestiti. Aveva formiche rosse che gli strisciavano addosso perché era lì da un paio d’ore. Quando l’ho preso in braccio ha smesso subito di piangere“.

Un incontro che gli ha cambiato la vita

Jimmy Amisial con la madre
Amisial con la madre Elicie Jean (Instagram)

In quel momento è nato un forte legame tra i due e ora, più di quattro anni dopo, il 26enne sta cercando di ufficializzare la paternità adottando il bambino. “Quando mi sono svegliato, quel giorno, non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre”, spiega alla CNN. dopo aver recuperato il piccolo dalla spazzatura, invece che recarsi alla festa il ragazzo è tornato a casa della madre, Elicie Jean. Quest’ultima, dice con un sorriso, è rimasta scioccata: non si aspettava certo che suo figlio, dalla notte di Capodanno, sarebbe tornato con un neonato di 3 mesi. I due hanno denunciato il ritrovamento alla polizia Amisial, e su consiglio degli agenti, che hanno subito avviato le indagini, hanno tenuto il bambino per la notte, ripulendolo e accudendolo con amore. Il giorno dopo un giudice si è presentato a casa di Jean per chiedere a Jimmy se voleva la custodia temporanea del bambino, dato che nessuno si era fatto avanti per reclamarlo. “Da quando mi ha fatto quella domanda, ho passato molte notti insonni. Mi giravo e rigiravo nel letto. Ma mia madre mi ricordava che le cose accadono per una ragione“, ha spiegato alla CNN. “Ho sempre voluto far parte di qualcosa di grande e per me quello era il momento giusto”.

L’iter dell’adozione

Emilio Angel Jeremiah
Amisial nel 2019 ha chiesto di avviare l’iter per adottare il piccolo Emilio Angel Jeremiah (Instagram)

Quando è tornato in Texas, come previsto dal suo programma di visto studentesco, Jimmy Amisial ha lasciato il bambino alle cure della madre, continuando però a sostenerli economicamente. Un anno dopo il giovane ha deciso di avviare il processo di adozione formale del bambino, che ha chiamato Emilio Angel Jeremiah. Non pensava certo di imbattersi in ostacoli all’apparenza insormontabili, primo fra tutti quello dei costi: “Non è stato affatto facile – racconta–. Ad Haiti non è facile sbrigare le pratiche governative. Quando ho iniziato la procedura sembrava tutto a posto, ma poi mi hanno chiesto un sacco di soldi, ma io non li avevo”

“Quello che so per certo è che l’adozione è molto costosa“, ha detto Esther Chery, il suo avvocato ad Haiti.  Secondo le stime di All God’s Children International, un’agenzia di adozioni, i costi superano i 40mila dollari, senza includere il biglietto aereo, l’alloggio e altre spese associate al viaggio per raggiungere lo Stato. Due anni fa Amisial ha deciso di prendersi una pausa dal college, per concentrarsi sul lavoro come giardiniere e assistente alle consegne part-time, in modo da mettere da parte i soldi necessari per adottare Emilio e sostenere la sua famiglia ad Haiti. 

La raccolta fondi

Jimmy ed Emilio
Amisial ha lanciato una raccolta fondi per coprire le spese necessarie all’adozione di Emilio e sostenere la sua famiglia ad Haiti

Il 27 luglio 2022 ha creato una raccolta fondi online in cui chiunque voglia può contribuire ala sua causa per sostenere le spese di adozione di Emilio. Jimmy aveva fissato un obiettivo di 60mila dollari ma già il venerdì mattina successivo ne aveva raccolti oltre 79mila. Superato il primo traguardo, ha spiegato alla CNN che intende utilizzare il denaro in più per finanziare l’istruzione di Emilio e sostenere gli orfanotrofi locali di Haiti. al momento la cifra raccolta si aggira attorno ai 128mila dollari. Il 26enne sogna anche di avviare una propria organizzazione non profit per aiutare gli orfani e le famiglie bisognose del suo Paese. Perché vuole rendere possibile il miracolo che è accaduto a lui e al suo Emilio anche per tanti altri genitori e bambini che cercano solo una famiglia.

Potrebbe interessarti anche

Andrea Cappello, Ceo di Wmr Group
Economia

Imprese, il luogo di lavoro esemplare parla veneziano

27 Marzo 2023
Paola & Chiara madrine del Roma Pride 2023
Attualità

Paola & Chiara madrine del Roma Pride 2023: “Mondo con più diritti è più giusto”

27 Marzo 2023
Maternità surrogata: a che punto siamo in Italia
Attualità

Maternità surrogata: reato universale o “atto di generosità”?

25 Marzo 2023

Instagram

  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Tra di loro c'è stato una sorta di colpo di fulmine come avviene tra gli innamorati. Ma in questo caso i protagonisti della storia sono un uomo di 26 anni (che all'epoca dell'incontro ne aveva però 22) e un bambino di 4 anni (che allora era poco più che un neonato).

La scoperta su un mucchio di rifiuti

Era il 31 dicembre del 2017 quando Jimmy Amisial, camminando per Gonaives, ad Haiti, per recarsi a una festa di Capodanno, ha notato una grande folla e si è avvicinato. "Quando sono arrivato nel luogo da cui arrivava il vociare delle persone, ho visto un bambino", ha raccontato il giovane alla CNN. Amisial stava visitando la sua nazione d'origine durante una pausa dagli studi (in comunicazione) in un college del Texas: "Era sopra un mucchio di spazzatura che piangeva e non c'era nessuno che volesse fare qualcosa". La gente del posto, infatti, si teneva a distanza, aveva paura a toccare il neonato, temendo che fosse maledetto o addirittura pericoloso, ricorda Jimmy. Il quale, invece, ha detto di averlo preso in braccio coraggiosamente. "Non aveva vestiti. Aveva formiche rosse che gli strisciavano addosso perché era lì da un paio d'ore. Quando l'ho preso in braccio ha smesso subito di piangere".

Un incontro che gli ha cambiato la vita

Jimmy Amisial con la madre
Amisial con la madre Elicie Jean (Instagram)
In quel momento è nato un forte legame tra i due e ora, più di quattro anni dopo, il 26enne sta cercando di ufficializzare la paternità adottando il bambino. "Quando mi sono svegliato, quel giorno, non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata per sempre", spiega alla CNN. dopo aver recuperato il piccolo dalla spazzatura, invece che recarsi alla festa il ragazzo è tornato a casa della madre, Elicie Jean. Quest'ultima, dice con un sorriso, è rimasta scioccata: non si aspettava certo che suo figlio, dalla notte di Capodanno, sarebbe tornato con un neonato di 3 mesi. I due hanno denunciato il ritrovamento alla polizia Amisial, e su consiglio degli agenti, che hanno subito avviato le indagini, hanno tenuto il bambino per la notte, ripulendolo e accudendolo con amore. Il giorno dopo un giudice si è presentato a casa di Jean per chiedere a Jimmy se voleva la custodia temporanea del bambino, dato che nessuno si era fatto avanti per reclamarlo. "Da quando mi ha fatto quella domanda, ho passato molte notti insonni. Mi giravo e rigiravo nel letto. Ma mia madre mi ricordava che le cose accadono per una ragione", ha spiegato alla CNN. "Ho sempre voluto far parte di qualcosa di grande e per me quello era il momento giusto".

L'iter dell'adozione

Emilio Angel Jeremiah
Amisial nel 2019 ha chiesto di avviare l'iter per adottare il piccolo Emilio Angel Jeremiah (Instagram)
Quando è tornato in Texas, come previsto dal suo programma di visto studentesco, Jimmy Amisial ha lasciato il bambino alle cure della madre, continuando però a sostenerli economicamente. Un anno dopo il giovane ha deciso di avviare il processo di adozione formale del bambino, che ha chiamato Emilio Angel Jeremiah. Non pensava certo di imbattersi in ostacoli all'apparenza insormontabili, primo fra tutti quello dei costi: "Non è stato affatto facile – racconta–. Ad Haiti non è facile sbrigare le pratiche governative. Quando ho iniziato la procedura sembrava tutto a posto, ma poi mi hanno chiesto un sacco di soldi, ma io non li avevo" "Quello che so per certo è che l'adozione è molto costosa", ha detto Esther Chery, il suo avvocato ad Haiti.  Secondo le stime di All God's Children International, un'agenzia di adozioni, i costi superano i 40mila dollari, senza includere il biglietto aereo, l'alloggio e altre spese associate al viaggio per raggiungere lo Stato. Due anni fa Amisial ha deciso di prendersi una pausa dal college, per concentrarsi sul lavoro come giardiniere e assistente alle consegne part-time, in modo da mettere da parte i soldi necessari per adottare Emilio e sostenere la sua famiglia ad Haiti. 

La raccolta fondi

Jimmy ed Emilio
Amisial ha lanciato una raccolta fondi per coprire le spese necessarie all'adozione di Emilio e sostenere la sua famiglia ad Haiti
Il 27 luglio 2022 ha creato una raccolta fondi online in cui chiunque voglia può contribuire ala sua causa per sostenere le spese di adozione di Emilio. Jimmy aveva fissato un obiettivo di 60mila dollari ma già il venerdì mattina successivo ne aveva raccolti oltre 79mila. Superato il primo traguardo, ha spiegato alla CNN che intende utilizzare il denaro in più per finanziare l'istruzione di Emilio e sostenere gli orfanotrofi locali di Haiti. al momento la cifra raccolta si aggira attorno ai 128mila dollari. Il 26enne sogna anche di avviare una propria organizzazione non profit per aiutare gli orfani e le famiglie bisognose del suo Paese. Perché vuole rendere possibile il miracolo che è accaduto a lui e al suo Emilio anche per tanti altri genitori e bambini che cercano solo una famiglia.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto