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Ritratto di una Regina che ha fatto la storia. L’infanzia, la guerra, le gioie e i dolori di Elisabetta II

La sovrana dei due secoli, in realtà, non era destinata al trono. È stata icona di stile, nella sua borsetta non portava mai denaro, solo foulard e occhiali

di MAURIZIO COSTANZO -
9 settembre 2022
regina

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Per un italiano su tre il termine monarchia è associato al regno di Elisabetta II. Questo la dice lunga su quanto le 96 intense primavere della sovrana siano state popolarissime, non solo nel Regno Unito. Resa fragile dall’età e dalla vedovanza dell’amato Filippo, dopo aver contratto il Covid a febbraio, la Regina Elisabetta II ha detto addio al suo Paese a cui settant’anni fa aveva giurato di dedicare tutta sé stessa. Ed è proprio così che è andata: ha speso la sua vita dedicando fino all’ultimo dei suoi giorni interamente ai compiti e ai doveri di sovrana.

Sua Maestà la Regina, la donna che non era destinata al trono

Giubileo di Platino

La regina Elisabetta II affacciata al balcone di Buckingham Palace per le celebrazioni in occasione del suo Giubileo di Platino

L’ultimo bagno di folla cui ha assistito, è stato quello in occasione del Giubileo di Platino per i settant’anni di regno. Un momento di grande e calorosa partecipazione che le ha dimostrato quanto fosse entrata stabilmente nei cuori di tutti i suoi sudditi. La regina volle esserci anche se a distanza, salutando la folla festosa dal balcone di Buckingham Palace, da dove ricevette l’omaggio di una popolazione in festa. Primogenita di re Giorgio VI, terza in linea di successione al trono, Elisabetta nacque a Londra alle ore 02:40 del 21 aprile 1926. Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non venne alla luce in un palazzo reale, bensì a Bruton Street, nel quartiere londinese di Mayfar. Cinque settimane più tardi viene battezzata nella cappella privata di Buckingham Palace dall’Arcivescovo di York. Elisabetta non era dunque destinata al trono, in quanto figlia del ramo cadetto dei Windsor, ma tutto cambiò quando re Edoardo VIII, che voleva passare alla storia come "Il sovrano innovatore" dovette rinunciare al suo sogno e anche allo scettro. In odore di simpatie naziste, sapeva del divieto imposto ai reali di convolare a nozze con pretendenti divorziati: ma pur di sposare l’americana di cui era innamoratissimo, Wallis Simpson che era due volte divorziata, abdicò in favore del fratello minore, Giorgio VI, papà di Elisabetta, che aveva appena 10 anni quando divenne, di fatto, erede alla Corona britannica.

Una foto della futura regina Elisabetta nel 1947

Dalla felicità si passò in breve tempo al momento più terribile dell’intera umanità: lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia reale non solo rimase unita e accanto al suo popolo anche sotto le bombe, ma Elisabetta si spese in prima linea e decise addirittura di arruolarsi, segnando il primo dei tanti primati della sua vita: quello di essere stata il primo e unico membro femminile dei monarchi a prestare servizio nell’esercito. La futura sovrana qui imparò a guidare ambulanze e camion, e anche a riparare motori. A 18 anni Elisabetta ricoprì una figura importante: divenne Consigliere di Stato e affiancò il re nelle sue vicissitudini. Non solo doveri, nella sua vita c’è stato anche spazio per la sfera sentimentale.

Il matrimonio con l'unico grande amore, Filippo

Il giorno del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, il 20 novembre 1947

Leggenda narra che con Filippo fu amore a prima vista: lei aveva 13 anni e lui 18 quando s’incontrarono per la prima volta. Era il 20 novembre del 1947 quando convolarono a nozze: il loro matrimonio da fiaba venne celebrato nell’abazia di Westminster e si trattò di un evento eccezionale, essendo il primo momento di gioia di un’intera nazione dopo la tragedia della guerra. Lei, raggiante, indossava un abito di seta, acquistato con un’integrazione della sua tessera annonaria durante il razionamento post bellico. Si era unita per la vita a colui che, oltre a essere l’uomo della sua vita, era anche un suo lontano cugino, ufficiale di marina per professione. Quando Filippo verrà destinato alla base navale di Malta, Elisabetta decise di raggiungerlo. Sarà l’unico periodo della loro vita a sembrare simile a quella di molte altre coppie: lei semplicemente moglie di un ufficiale e lui capofamiglia. Dal matrimonio nacquero quattro figli, il principe Carlo, il principe Andrea, la principessa Anna e il principe Edoardo. Quando re Giorgio VI, data la sua salute cagionevole, scomparve improvvisamente il 6 febbraio 1952, lo scettro passò ad Elisabetta. L’incoronazione avvenne il 2 giugno 1953 in quello che è stato il primo evento del genere mai ripreso dalla televisione. Quando Elisabetta salì al trono, in quel periodo storico c’erano Churchill a Downing Street, Truman alla Casa Bianca, Stalin al Cremlino e Pio XII sul soglio pontificio. Nel suo lungo regno è divenuta un monumento nazionale per i britannici, una figura chiave nella storia contemporanea, capace di traghettare il suo Paese dalla decolonizzazione alla Brexit, passando attraverso la fine dell’impero britannico, la rivoluzione del ’68, la guerra fredda e la caduta del muro di Berlino.

La sovrana dei due secoli e icona di stile

Elisabetta II il giorno dell'incoronazione, il 2 giugno 1953

Elisabetta II passerà anche alla storia per essere stata un'icona di stile dal guardaroba caleidoscopico. Nel suo look non potevano mai mancare la collana di perle, la gemma che l’ha accompagnata fin dal primo suo discorso pubblico e la spilla. L’immancabile borsetta conteneva occhiali, fazzoletto ma mai del denaro, e in perfetto stile british, accessorio irrinunciabile nelle sue uscite erano i suoi particolari cappelli di piume e fiori. La sovrana era impeccabile anche in tenuta di campagna tra foulard, stivali di gomma e giacche di tweed. Ha sempre scelto personalmente i suoi abiti, dai competi fluo agli abiti per gli incontri diplomatici, fino a quelli per le sere di gala, risultando sempre elegante e curata nei minimi dettagli, dal trucco agli accessori, adatti alle varie occasioni, alle personalità ricevute o ai Paesi di volta in volta visitati. Elisabetta II è stato un personaggio pubblico trasversalmente amato, di cui Andy Warhol aveva immediatamente intuito anche la carica pop.
regina elisabetta

La regina è stata un'icona di stile, che ha saputo rendere eterno il suo look dai colori pastello, in cui non potevano mai mancare borsetta e cappello

Ma la sua vita di sovrana non è stata tutto rose e fiori. Definì lei stessa "annus horribilis" il 1992, quello segnato dal divorzio dei figli Carlo e Andrea, e dalle fiamme che divorarono il castello di Windsor. Anche quando l’ostilità del popolo si faceva sempre più evidente, ha sempre risposto con un sorriso di benevolenza alle critiche, riconquistando la fiducia dei suoi sudditi. Un altro momento d’incertezza per la sua popolarità è stato il 1997, l’anno della morte di Diana, quando il suo atteggiamento poco partecipe sembrò stridere con la generale commozione provata ed espressa dall’intera popolazione. Il legame col sentimento dei sudditi venne subito ristabilito nel momento in cui la sovrana, cercando di rimediare alla freddezza della prima reazione, s’inchinò davanti al passaggio del feretro di Lady D.

Un regno lungo un'era

Il 9 settembre 2015 un nuovo traguardo e un nuovo primato per Elisabetta II, che superava anche la Regina Vittoria: la trisnonna rimase infatti al trono fino al 1901, 'solo' per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni. Un regno lungo sì, ma non 'anziano'. E ne diede dimostrazione quando nel 1995 le venne offerto in patria il titolo di “vecchietta dell’anno” a cui rispose declinando l’invito: "Ognuna ha l’età che si sente". Tradizionalista e animata da un assoluto senso del dovere, nel 2012 aveva celebrato i 60 anni di regno nel suo giubileo di diamante. In occasione delle Olimpiadi di Londra dimostrò anche un sottile umorismo inglese girando un simpatico video nei panni di una Bond girl d’eccezione al fianco di Daniel Craig. Sorprese il mondo anche quando registrò il video nel quale prendeva un tè con l’orsetto Paddington. L'hanno accompagnata per tutta la vita le sue passioni che, in perfetto stile inglese, non potevano non riguardare i cani, i cavalli e la campagna. Gli ultimi anni hanno regalato alla regina la gioia dei matrimoni dei nipoti e la nascita di molti pronipoti, ma sono stati anche segnati dal dispiacere per la partenza di Harry e dalla morte del principe consorte Filippo, scomparso il 9 aprile del 2021, che lei stessa definì "la sua forza e il suo sostegno". Era quello l’inizio dell’ultima stagione della vita di Elisabetta II.

L'affetto di Elisabetta II per l'Italia

La sovrana amava molto l'Italia. La prima visita nel nostro Paese risale al 1951, quando non era ancora stata incoronata: fu ricevuta dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e da Papa Pio XII. Tornò non più da principessa ma da regina esattamente dieci anni dopo, nel 1961, in visita ufficiale questa volta, accolta dal Presidente Giovanni Gronchi, che nove anni prima, da Presidente della Camera, aveva guidato la delegazione italiana ai funerali di Giorgio VI. Fu poi ricevuta in Vaticano da Giovanni XXIII che tra lo stupore generale consentì alle telecamere per la prima volta di riprendere quello storico incontro. Nel 1980 tornò in Italia ricevuta da Giovanni Paolo II e quel viaggio segnava l’ennesimo primato: era il primo sovrano britannico a compiere una visita di stato in Vaticano. È poi tornata nel 2000 accolta dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e nel 2014 quando venne ricevuta dal presidente Giorgio Napolitano.
regina Elisabetta II e l'Italia

La regina Elisabetta nel 2000 con Giovanni Paolo II

Elisabetta II è stata la regina del record: oltre che per il matrimonio più duraturo, anche per aver regnato per 70 anni e 214 giorni. Soltanto Luigi XIV ha fatto meglio, ma c’è da dire che il re Sole venne incoronato quando aveva appena 4 anni. La sovrana, che ha dato l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni prima della sua scomparsa, ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, da Winston Churchill a Liz Truss. Ha visto avvicendarsi alla Casa Bianca ben 14 presidenti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e visto salire al soglio pontificio 7 papi, da Pio XII a Papa Francesco. In occasione di oltre 270 visite ufficiali ha viaggiato in oltre 120 Paesi e partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie. Tutto il mondo ora piange la sua scomparsa che segna la fine di un’epoca, di cui certamente è stata regina.