Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Ritratto di una Regina che ha fatto la storia. L’infanzia, la guerra, le gioie e i dolori di Elisabetta II

Ritratto di una Regina che ha fatto la storia. L’infanzia, la guerra, le gioie e i dolori di Elisabetta II

La sovrana dei due secoli, in realtà, non era destinata al trono. È stata icona di stile, nella sua borsetta non portava mai denaro, solo foulard e occhiali

Maurizio Costanzo
9 Settembre 2022
Share on FacebookShare on Twitter

Per un italiano su tre il termine monarchia è associato al regno di Elisabetta II. Questo la dice lunga su quanto le 96 intense primavere della sovrana siano state popolarissime, non solo nel Regno Unito. Resa fragile dall’età e dalla vedovanza dell’amato Filippo, dopo aver contratto il Covid a febbraio, la Regina Elisabetta II ha detto addio al suo Paese a cui settant’anni fa aveva giurato di dedicare tutta sé stessa. Ed è proprio così che è andata: ha speso la sua vita dedicando fino all’ultimo dei suoi giorni interamente ai compiti e ai doveri di sovrana.

Sua Maestà la Regina, la donna che non era destinata al trono

Giubileo di Platino
La regina Elisabetta II affacciata al balcone di Buckingham Palace per le celebrazioni in occasione del suo Giubileo di Platino

L’ultimo bagno di folla cui ha assistito, è stato quello in occasione del Giubileo di Platino per i settant’anni di regno. Un momento di grande e calorosa partecipazione che le ha dimostrato quanto fosse entrata stabilmente nei cuori di tutti i suoi sudditi. La regina volle esserci anche se a distanza, salutando la folla festosa dal balcone di Buckingham Palace, da dove ricevette l’omaggio di una popolazione in festa. Primogenita di re Giorgio VI, terza in linea di successione al trono, Elisabetta nacque a Londra alle ore 02:40 del 21 aprile 1926. Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non venne alla luce in un palazzo reale, bensì a Bruton Street, nel quartiere londinese di Mayfar. Cinque settimane più tardi viene battezzata nella cappella privata di Buckingham Palace dall’Arcivescovo di York. Elisabetta non era dunque destinata al trono, in quanto figlia del ramo cadetto dei Windsor, ma tutto cambiò quando re Edoardo VIII, che voleva passare alla storia come “Il sovrano innovatore” dovette rinunciare al suo sogno e anche allo scettro. In odore di simpatie naziste, sapeva del divieto imposto ai reali di convolare a nozze con pretendenti divorziati: ma pur di sposare l’americana di cui era innamoratissimo, Wallis Simpson che era due volte divorziata, abdicò in favore del fratello minore, Giorgio VI, papà di Elisabetta, che aveva appena 10 anni quando divenne, di fatto, erede alla Corona britannica.

Una foto della futura regina Elisabetta nel 1947

Dalla felicità si passò in breve tempo al momento più terribile dell’intera umanità: lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia reale non solo rimase unita e accanto al suo popolo anche sotto le bombe, ma Elisabetta si spese in prima linea e decise addirittura di arruolarsi, segnando il primo dei tanti primati della sua vita: quello di essere stata il primo e unico membro femminile dei monarchi a prestare servizio nell’esercito. La futura sovrana qui imparò a guidare ambulanze e camion, e anche a riparare motori. A 18 anni Elisabetta ricoprì una figura importante: divenne Consigliere di Stato e affiancò il re nelle sue vicissitudini. Non solo doveri, nella sua vita c’è stato anche spazio per la sfera sentimentale.

Il matrimonio con l’unico grande amore, Filippo

Il giorno del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, il 20 novembre 1947

Leggenda narra che con Filippo fu amore a prima vista: lei aveva 13 anni e lui 18 quando s’incontrarono per la prima volta. Era il 20 novembre del 1947 quando convolarono a nozze: il loro matrimonio da fiaba venne celebrato nell’abazia di Westminster e si trattò di un evento eccezionale, essendo il primo momento di gioia di un’intera nazione dopo la tragedia della guerra. Lei, raggiante, indossava un abito di seta, acquistato con un’integrazione della sua tessera annonaria durante il razionamento post bellico. Si era unita per la vita a colui che, oltre a essere l’uomo della sua vita, era anche un suo lontano cugino, ufficiale di marina per professione. Quando Filippo verrà destinato alla base navale di Malta, Elisabetta decise di raggiungerlo. Sarà l’unico periodo della loro vita a sembrare simile a quella di molte altre coppie: lei semplicemente moglie di un ufficiale e lui capofamiglia. Dal matrimonio nacquero quattro figli, il principe Carlo, il principe Andrea, la principessa Anna e il principe Edoardo. Quando re Giorgio VI, data la sua salute cagionevole, scomparve improvvisamente il 6 febbraio 1952, lo scettro passò ad Elisabetta. L’incoronazione avvenne il 2 giugno 1953 in quello che è stato il primo evento del genere mai ripreso dalla televisione. Quando Elisabetta salì al trono, in quel periodo storico c’erano Churchill a Downing Street, Truman alla Casa Bianca, Stalin al Cremlino e Pio XII sul soglio pontificio. Nel suo lungo regno è divenuta un monumento nazionale per i britannici, una figura chiave nella storia contemporanea, capace di traghettare il suo Paese dalla decolonizzazione alla Brexit, passando attraverso la fine dell’impero britannico, la rivoluzione del ’68, la guerra fredda e la caduta del muro di Berlino.

La sovrana dei due secoli e icona di stile

Elisabetta II il giorno dell’incoronazione, il 2 giugno 1953

Elisabetta II passerà anche alla storia per essere stata un’icona di stile dal guardaroba caleidoscopico. Nel suo look non potevano mai mancare la collana di perle, la gemma che l’ha accompagnata fin dal primo suo discorso pubblico e la spilla. L’immancabile borsetta conteneva occhiali, fazzoletto ma mai del denaro, e in perfetto stile british, accessorio irrinunciabile nelle sue uscite erano i suoi particolari cappelli di piume e fiori. La sovrana era impeccabile anche in tenuta di campagna tra foulard, stivali di gomma e giacche di tweed. Ha sempre scelto personalmente i suoi abiti, dai competi fluo agli abiti per gli incontri diplomatici, fino a quelli per le sere di gala, risultando sempre elegante e curata nei minimi dettagli, dal trucco agli accessori, adatti alle varie occasioni, alle personalità ricevute o ai Paesi di volta in volta visitati. Elisabetta II è stato un personaggio pubblico trasversalmente amato, di cui Andy Warhol aveva immediatamente intuito anche la carica pop.

regina elisabetta
La regina è stata un’icona di stile, che ha saputo rendere eterno il suo look dai colori pastello, in cui non potevano mai mancare borsetta e cappello

Ma la sua vita di sovrana non è stata tutto rose e fiori. Definì lei stessa “annus horribilis” il 1992, quello segnato dal divorzio dei figli Carlo e Andrea, e dalle fiamme che divorarono il castello di Windsor. Anche quando l’ostilità del popolo si faceva sempre più evidente, ha sempre risposto con un sorriso di benevolenza alle critiche, riconquistando la fiducia dei suoi sudditi. Un altro momento d’incertezza per la sua popolarità è stato il 1997, l’anno della morte di Diana, quando il suo atteggiamento poco partecipe sembrò stridere con la generale commozione provata ed espressa dall’intera popolazione. Il legame col sentimento dei sudditi venne subito ristabilito nel momento in cui la sovrana, cercando di rimediare alla freddezza della prima reazione, s’inchinò davanti al passaggio del feretro di Lady D.

Un regno lungo un’era

Il 9 settembre 2015 un nuovo traguardo e un nuovo primato per Elisabetta II, che superava anche la Regina Vittoria: la trisnonna rimase infatti al trono fino al 1901, ‘solo’ per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni. Un regno lungo sì, ma non ‘anziano’. E ne diede dimostrazione quando nel 1995 le venne offerto in patria il titolo di “vecchietta dell’anno” a cui rispose declinando l’invito: “Ognuna ha l’età che si sente“. Tradizionalista e animata da un assoluto senso del dovere, nel 2012 aveva celebrato i 60 anni di regno nel suo giubileo di diamante. In occasione delle Olimpiadi di Londra dimostrò anche un sottile umorismo inglese girando un simpatico video nei panni di una Bond girl d’eccezione al fianco di Daniel Craig. Sorprese il mondo anche quando registrò il video nel quale prendeva un tè con l’orsetto Paddington. L’hanno accompagnata per tutta la vita le sue passioni che, in perfetto stile inglese, non potevano non riguardare i cani, i cavalli e la campagna. Gli ultimi anni hanno regalato alla regina la gioia dei matrimoni dei nipoti e la nascita di molti pronipoti, ma sono stati anche segnati dal dispiacere per la partenza di Harry e dalla morte del principe consorte Filippo, scomparso il 9 aprile del 2021, che lei stessa definì “la sua forza e il suo sostegno”. Era quello l’inizio dell’ultima stagione della vita di Elisabetta II.

L’affetto di Elisabetta II per l’Italia

La sovrana amava molto l’Italia. La prima visita nel nostro Paese risale al 1951, quando non era ancora stata incoronata: fu ricevuta dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e da Papa Pio XII. Tornò non più da principessa ma da regina esattamente dieci anni dopo, nel 1961, in visita ufficiale questa volta, accolta dal Presidente Giovanni Gronchi, che nove anni prima, da Presidente della Camera, aveva guidato la delegazione italiana ai funerali di Giorgio VI. Fu poi ricevuta in Vaticano da Giovanni XXIII che tra lo stupore generale consentì alle telecamere per la prima volta di riprendere quello storico incontro. Nel 1980 tornò in Italia ricevuta da Giovanni Paolo II e quel viaggio segnava l’ennesimo primato: era il primo sovrano britannico a compiere una visita di stato in Vaticano. È poi tornata nel 2000 accolta dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e nel 2014 quando venne ricevuta dal presidente Giorgio Napolitano.

regina Elisabetta II e l'Italia
La regina Elisabetta nel 2000 con Giovanni Paolo II

Elisabetta II è stata la regina del record: oltre che per il matrimonio più duraturo, anche per aver regnato per 70 anni e 214 giorni. Soltanto Luigi XIV ha fatto meglio, ma c’è da dire che il re Sole venne incoronato quando aveva appena 4 anni. La sovrana, che ha dato l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni prima della sua scomparsa, ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, da Winston Churchill a Liz Truss. Ha visto avvicendarsi alla Casa Bianca ben 14 presidenti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e visto salire al soglio pontificio 7 papi, da Pio XII a Papa Francesco. In occasione di oltre 270 visite ufficiali ha viaggiato in oltre 120 Paesi e partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie. Tutto il mondo ora piange la sua scomparsa che segna la fine di un’epoca, di cui certamente è stata regina.

Potrebbe interessarti anche

Mangrovie in Repubblica Dominicana
Scienze e culture

Ad Abu Dhabi piantate milioni di mangrovie: un alleato per la difesa dai cambiamenti climatici

3 Febbraio 2023
Beyoncé vince 4 statuette ai Grammy 2023 che con le 28 già conquistate la portano ad essere la più premiata nella storia
Attualità

Grammy Awards: Beyoncé nella storia, il premio alla cantante trans e l’omaggio all’inno delle proteste in Iran

6 Febbraio 2023
African Dreamers, su Rai Play la storia e i sogni di cinque giovani donne
Spettacolo

‘African Dreamers’, storie di donne che lottano per i loro sogni di riscatto

1 Febbraio 2023

Instagram

  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
Per un italiano su tre il termine monarchia è associato al regno di Elisabetta II. Questo la dice lunga su quanto le 96 intense primavere della sovrana siano state popolarissime, non solo nel Regno Unito. Resa fragile dall’età e dalla vedovanza dell’amato Filippo, dopo aver contratto il Covid a febbraio, la Regina Elisabetta II ha detto addio al suo Paese a cui settant’anni fa aveva giurato di dedicare tutta sé stessa. Ed è proprio così che è andata: ha speso la sua vita dedicando fino all’ultimo dei suoi giorni interamente ai compiti e ai doveri di sovrana.

Sua Maestà la Regina, la donna che non era destinata al trono

Giubileo di Platino
La regina Elisabetta II affacciata al balcone di Buckingham Palace per le celebrazioni in occasione del suo Giubileo di Platino
L’ultimo bagno di folla cui ha assistito, è stato quello in occasione del Giubileo di Platino per i settant’anni di regno. Un momento di grande e calorosa partecipazione che le ha dimostrato quanto fosse entrata stabilmente nei cuori di tutti i suoi sudditi. La regina volle esserci anche se a distanza, salutando la folla festosa dal balcone di Buckingham Palace, da dove ricevette l’omaggio di una popolazione in festa. Primogenita di re Giorgio VI, terza in linea di successione al trono, Elisabetta nacque a Londra alle ore 02:40 del 21 aprile 1926. Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non venne alla luce in un palazzo reale, bensì a Bruton Street, nel quartiere londinese di Mayfar. Cinque settimane più tardi viene battezzata nella cappella privata di Buckingham Palace dall’Arcivescovo di York. Elisabetta non era dunque destinata al trono, in quanto figlia del ramo cadetto dei Windsor, ma tutto cambiò quando re Edoardo VIII, che voleva passare alla storia come "Il sovrano innovatore" dovette rinunciare al suo sogno e anche allo scettro. In odore di simpatie naziste, sapeva del divieto imposto ai reali di convolare a nozze con pretendenti divorziati: ma pur di sposare l’americana di cui era innamoratissimo, Wallis Simpson che era due volte divorziata, abdicò in favore del fratello minore, Giorgio VI, papà di Elisabetta, che aveva appena 10 anni quando divenne, di fatto, erede alla Corona britannica.
Una foto della futura regina Elisabetta nel 1947
Dalla felicità si passò in breve tempo al momento più terribile dell’intera umanità: lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia reale non solo rimase unita e accanto al suo popolo anche sotto le bombe, ma Elisabetta si spese in prima linea e decise addirittura di arruolarsi, segnando il primo dei tanti primati della sua vita: quello di essere stata il primo e unico membro femminile dei monarchi a prestare servizio nell’esercito. La futura sovrana qui imparò a guidare ambulanze e camion, e anche a riparare motori. A 18 anni Elisabetta ricoprì una figura importante: divenne Consigliere di Stato e affiancò il re nelle sue vicissitudini. Non solo doveri, nella sua vita c’è stato anche spazio per la sfera sentimentale.

Il matrimonio con l'unico grande amore, Filippo

Il giorno del matrimonio tra Elisabetta e Filippo, il 20 novembre 1947
Leggenda narra che con Filippo fu amore a prima vista: lei aveva 13 anni e lui 18 quando s’incontrarono per la prima volta. Era il 20 novembre del 1947 quando convolarono a nozze: il loro matrimonio da fiaba venne celebrato nell’abazia di Westminster e si trattò di un evento eccezionale, essendo il primo momento di gioia di un’intera nazione dopo la tragedia della guerra. Lei, raggiante, indossava un abito di seta, acquistato con un’integrazione della sua tessera annonaria durante il razionamento post bellico. Si era unita per la vita a colui che, oltre a essere l’uomo della sua vita, era anche un suo lontano cugino, ufficiale di marina per professione. Quando Filippo verrà destinato alla base navale di Malta, Elisabetta decise di raggiungerlo. Sarà l’unico periodo della loro vita a sembrare simile a quella di molte altre coppie: lei semplicemente moglie di un ufficiale e lui capofamiglia. Dal matrimonio nacquero quattro figli, il principe Carlo, il principe Andrea, la principessa Anna e il principe Edoardo. Quando re Giorgio VI, data la sua salute cagionevole, scomparve improvvisamente il 6 febbraio 1952, lo scettro passò ad Elisabetta. L’incoronazione avvenne il 2 giugno 1953 in quello che è stato il primo evento del genere mai ripreso dalla televisione. Quando Elisabetta salì al trono, in quel periodo storico c’erano Churchill a Downing Street, Truman alla Casa Bianca, Stalin al Cremlino e Pio XII sul soglio pontificio. Nel suo lungo regno è divenuta un monumento nazionale per i britannici, una figura chiave nella storia contemporanea, capace di traghettare il suo Paese dalla decolonizzazione alla Brexit, passando attraverso la fine dell’impero britannico, la rivoluzione del ’68, la guerra fredda e la caduta del muro di Berlino.

La sovrana dei due secoli e icona di stile

Elisabetta II il giorno dell'incoronazione, il 2 giugno 1953
Elisabetta II passerà anche alla storia per essere stata un'icona di stile dal guardaroba caleidoscopico. Nel suo look non potevano mai mancare la collana di perle, la gemma che l’ha accompagnata fin dal primo suo discorso pubblico e la spilla. L’immancabile borsetta conteneva occhiali, fazzoletto ma mai del denaro, e in perfetto stile british, accessorio irrinunciabile nelle sue uscite erano i suoi particolari cappelli di piume e fiori. La sovrana era impeccabile anche in tenuta di campagna tra foulard, stivali di gomma e giacche di tweed. Ha sempre scelto personalmente i suoi abiti, dai competi fluo agli abiti per gli incontri diplomatici, fino a quelli per le sere di gala, risultando sempre elegante e curata nei minimi dettagli, dal trucco agli accessori, adatti alle varie occasioni, alle personalità ricevute o ai Paesi di volta in volta visitati. Elisabetta II è stato un personaggio pubblico trasversalmente amato, di cui Andy Warhol aveva immediatamente intuito anche la carica pop.
regina elisabetta
La regina è stata un'icona di stile, che ha saputo rendere eterno il suo look dai colori pastello, in cui non potevano mai mancare borsetta e cappello
Ma la sua vita di sovrana non è stata tutto rose e fiori. Definì lei stessa "annus horribilis" il 1992, quello segnato dal divorzio dei figli Carlo e Andrea, e dalle fiamme che divorarono il castello di Windsor. Anche quando l’ostilità del popolo si faceva sempre più evidente, ha sempre risposto con un sorriso di benevolenza alle critiche, riconquistando la fiducia dei suoi sudditi. Un altro momento d’incertezza per la sua popolarità è stato il 1997, l’anno della morte di Diana, quando il suo atteggiamento poco partecipe sembrò stridere con la generale commozione provata ed espressa dall’intera popolazione. Il legame col sentimento dei sudditi venne subito ristabilito nel momento in cui la sovrana, cercando di rimediare alla freddezza della prima reazione, s’inchinò davanti al passaggio del feretro di Lady D.

Un regno lungo un'era

Il 9 settembre 2015 un nuovo traguardo e un nuovo primato per Elisabetta II, che superava anche la Regina Vittoria: la trisnonna rimase infatti al trono fino al 1901, 'solo' per 63 anni, 7 mesi e 2 giorni. Un regno lungo sì, ma non 'anziano'. E ne diede dimostrazione quando nel 1995 le venne offerto in patria il titolo di “vecchietta dell’anno” a cui rispose declinando l’invito: "Ognuna ha l’età che si sente". Tradizionalista e animata da un assoluto senso del dovere, nel 2012 aveva celebrato i 60 anni di regno nel suo giubileo di diamante. In occasione delle Olimpiadi di Londra dimostrò anche un sottile umorismo inglese girando un simpatico video nei panni di una Bond girl d’eccezione al fianco di Daniel Craig. Sorprese il mondo anche quando registrò il video nel quale prendeva un tè con l’orsetto Paddington. L'hanno accompagnata per tutta la vita le sue passioni che, in perfetto stile inglese, non potevano non riguardare i cani, i cavalli e la campagna. Gli ultimi anni hanno regalato alla regina la gioia dei matrimoni dei nipoti e la nascita di molti pronipoti, ma sono stati anche segnati dal dispiacere per la partenza di Harry e dalla morte del principe consorte Filippo, scomparso il 9 aprile del 2021, che lei stessa definì "la sua forza e il suo sostegno". Era quello l’inizio dell’ultima stagione della vita di Elisabetta II.

L'affetto di Elisabetta II per l'Italia

La sovrana amava molto l'Italia. La prima visita nel nostro Paese risale al 1951, quando non era ancora stata incoronata: fu ricevuta dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e da Papa Pio XII. Tornò non più da principessa ma da regina esattamente dieci anni dopo, nel 1961, in visita ufficiale questa volta, accolta dal Presidente Giovanni Gronchi, che nove anni prima, da Presidente della Camera, aveva guidato la delegazione italiana ai funerali di Giorgio VI. Fu poi ricevuta in Vaticano da Giovanni XXIII che tra lo stupore generale consentì alle telecamere per la prima volta di riprendere quello storico incontro. Nel 1980 tornò in Italia ricevuta da Giovanni Paolo II e quel viaggio segnava l’ennesimo primato: era il primo sovrano britannico a compiere una visita di stato in Vaticano. È poi tornata nel 2000 accolta dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e nel 2014 quando venne ricevuta dal presidente Giorgio Napolitano.
regina Elisabetta II e l'Italia
La regina Elisabetta nel 2000 con Giovanni Paolo II
Elisabetta II è stata la regina del record: oltre che per il matrimonio più duraturo, anche per aver regnato per 70 anni e 214 giorni. Soltanto Luigi XIV ha fatto meglio, ma c’è da dire che il re Sole venne incoronato quando aveva appena 4 anni. La sovrana, che ha dato l’ultimo incarico alla leader Tory appena due giorni prima della sua scomparsa, ha guidato il Regno Unito con 16 primi ministri, da Winston Churchill a Liz Truss. Ha visto avvicendarsi alla Casa Bianca ben 14 presidenti, da Harry Truman all’attuale Joe Biden, e visto salire al soglio pontificio 7 papi, da Pio XII a Papa Francesco. In occasione di oltre 270 visite ufficiali ha viaggiato in oltre 120 Paesi e partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie. Tutto il mondo ora piange la sua scomparsa che segna la fine di un’epoca, di cui certamente è stata regina.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto