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Home » Lifestyle » Giovani e innovazione, Sara Malaguti porta in giro per l’Italia il futuro dell’impresa sostenibile e inclusiva

Giovani e innovazione, Sara Malaguti porta in giro per l’Italia il futuro dell’impresa sostenibile e inclusiva

L'imprenditrice leader del marchio Flowerista ha lanciato il tour 'Con la creatività si mangia' per promuovere la creatività smart nel mondo dell'industria: "Ci auguriamo possa essere propulsore di idee originali, fiducia nel domani e coraggio"

Nicolò Guelfi
18 Maggio 2022
sara malaguti industria ecosostenibile

sara malaguti industria ecosostenibile

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Un tour per promuovere la creatività dei giovani nel mondo dell’industria. Sara Malaguti, imprenditrice digitale di 38 anni leader del marchio Flowerista, ha lanciato “Con la creatività si mangia”, un tour iniziato lo scorso 7 maggio a Milano. Il progetto offre una vetrina importante per le iniziative commerciali volte alla promozione di innovazioni tecniche e culturali nei propri settori di riferimento.

In che cosa consiste il tour di Sara Malaguti

Flowerista Società Benefit è una community di consulenza digitale nata 5 anni fa dall’idea di Malaguti: un insieme di servizi digitali che ad oggi conta un gruppo di otto persone specializzato in formazione, networking, visibilità, crowdfunding e internazionalizzazione. Malaguti porta in giro per l’Italia le storie di trenta aziende che si sono distinte positivamente per l’originalità e il progresso nei rispettivi settori per le tematiche ambientali, sociali e di governo societario. La rosa scelta per il tour rappresenta eccellenze ecosostenibili e tutte italiane. Una squadra unita dall’idea che si può fare impresa senza rinunciare a principi di etica e qualità del prodotto. L’età media è di circa 30 anni, con una presenza eccezionale di donne, circa il 75%. Quasi uno su quattro degli imprenditori ha avviato la propria attività nel pieno della pandemia, un momento sicuramente non favorevole per molti settori lavorativi.

Per Flowerista l’incontro con i giovani imprenditori era una tradizione, che però è stata interrotta dal Covid: “Prima della pandemia per noi era una consuetudine incontrare la nostra community dal vivo, durante occasioni di networking e di ispirazione reciproca. Poi, per ovvi motivi, non è stato più possibile farlo – spiega Sara Malaguti –. Ora che possiamo tornare in presenza, abbiamo deciso di impegnarci in un vero e proprio tour di impatto nazionale, che ci auguriamo possa essere propulsore di idee innovative, fiducia nel futuro e coraggio”.

Sara Malaguti, 38 anni, è leader del marchio Flowerista e ha lanciato il tour “Con la creatività si mangia”

Da Firenze a Padova, le tappe del tour

Tutte queste storie sono contenute nel manuale “Creatività Gentile Vol. 1”, uscito il 7 maggio scorso, finanziato con una campagna di crowdfunding che ha superato le aspettative di budget richiesto. La prossima tappa sarà invece a Firenze il 15 giugno presso il C4 Centro di Contaminazione Creativa e Culturale. A luglio sarà poi la volta di Padova che chiuderà il primo ciclo di eventi, ma il tour proseguirà ancora in autunno con nuove location. Ogni momento, alla presenza di Sara Malaguti, è stato concepito in maniera tale da poter dar voce ai creativi del territorio in cui è ambientato.

“Ogni evento è organizzato in collaborazione con la realtà ospitante, che in linea generale condivide con Flowerista i valori di promozione culturale e attenzione verso la rigenerazione urbana del territorio – conclude Malaguti –. Il cuore dell’incontro è rappresentato da un talk in cui diversi brand creativi si raccontano e dialogano tra loro in merito alle difficoltà incontrate e ai progetti per il futuro”.

Il luogo comune vorrebbe che l’inclusione e le politiche green siano un ostacolo allo sviluppo economico, una scusante per evitare di aggiornare vecchi standard non più compatibili con le necessità di oggi. Ma l’idea in questo caso è diametralmente opposta. Creare nuovi modelli di business è il primo passo per rendere il mondo del lavoro migliore senza sacrificare gli utili.

Le storie delle eccellenze ecosostenibili italiane sono raccolte nel libro “Creatività Gentile Vol. 1” uscito lo scorso 7 maggio e finanziato con una campagna di crowdfunding

I protagonisti di “Creatività Gentile”

“Creatività Gentile” raccoglie le esperienze di chi ha dedicato impegno e attenzione al proprio progetto nel rispetto per l’ambiente, la società e la forza lavoro: bio design, moda sostenibile, eco cosmesi, decorazione d’interni, arte tessile, scultura, artigianato e molto altro. I protagonisti sono uomini e donne provenienti da tutta l’Italia: Jasmin Castagnaro, ad esempio, racconta “Miyuca”, business trentino che produce lampade con un materiale ottenuto da foglie cadute a terra, mentre Maria Martino parla di “La mia casa nel vento”, marchio calabrese di profumeria segnato dal desiderio di intrecciare storie, ricordi olfattivi e territorialità. Eleonora Lippi, invece, rappresenta l’umbra “Ta Petitite”, linea di prodotti per l’infanzia e la maternità in tessuti naturali e certificati Gots, la più alta certificazione tessile ed Eleonora Cruciani presenta “Le piume del colibrì”, linea di moda proveniente dal Lazio incentrata su una concezione inclusiva dei capi di abbigliamento, disegnati con l’idea di abbattere gli stereotipi. Una vetrina importante per i partecipanti, ma anche un’ottima occasione per chi volesse trarre ispirazione per avviare la propria impresa sostenibile.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Un tour per promuovere la creatività dei giovani nel mondo dell’industria. Sara Malaguti, imprenditrice digitale di 38 anni leader del marchio Flowerista, ha lanciato “Con la creatività si mangia”, un tour iniziato lo scorso 7 maggio a Milano. Il progetto offre una vetrina importante per le iniziative commerciali volte alla promozione di innovazioni tecniche e culturali nei propri settori di riferimento.

In che cosa consiste il tour di Sara Malaguti

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Sara Malaguti, 38 anni, è leader del marchio Flowerista e ha lanciato il tour "Con la creatività si mangia"

Da Firenze a Padova, le tappe del tour

Tutte queste storie sono contenute nel manuale “Creatività Gentile Vol. 1”, uscito il 7 maggio scorso, finanziato con una campagna di crowdfunding che ha superato le aspettative di budget richiesto. La prossima tappa sarà invece a Firenze il 15 giugno presso il C4 Centro di Contaminazione Creativa e Culturale. A luglio sarà poi la volta di Padova che chiuderà il primo ciclo di eventi, ma il tour proseguirà ancora in autunno con nuove location. Ogni momento, alla presenza di Sara Malaguti, è stato concepito in maniera tale da poter dar voce ai creativi del territorio in cui è ambientato. “Ogni evento è organizzato in collaborazione con la realtà ospitante, che in linea generale condivide con Flowerista i valori di promozione culturale e attenzione verso la rigenerazione urbana del territorio – conclude Malaguti –. Il cuore dell’incontro è rappresentato da un talk in cui diversi brand creativi si raccontano e dialogano tra loro in merito alle difficoltà incontrate e ai progetti per il futuro”. Il luogo comune vorrebbe che l’inclusione e le politiche green siano un ostacolo allo sviluppo economico, una scusante per evitare di aggiornare vecchi standard non più compatibili con le necessità di oggi. Ma l’idea in questo caso è diametralmente opposta. Creare nuovi modelli di business è il primo passo per rendere il mondo del lavoro migliore senza sacrificare gli utili.
Le storie delle eccellenze ecosostenibili italiane sono raccolte nel libro "Creatività Gentile Vol. 1" uscito lo scorso 7 maggio e finanziato con una campagna di crowdfunding

I protagonisti di "Creatività Gentile"

“Creatività Gentile” raccoglie le esperienze di chi ha dedicato impegno e attenzione al proprio progetto nel rispetto per l’ambiente, la società e la forza lavoro: bio design, moda sostenibile, eco cosmesi, decorazione d’interni, arte tessile, scultura, artigianato e molto altro. I protagonisti sono uomini e donne provenienti da tutta l’Italia: Jasmin Castagnaro, ad esempio, racconta “Miyuca”, business trentino che produce lampade con un materiale ottenuto da foglie cadute a terra, mentre Maria Martino parla di “La mia casa nel vento”, marchio calabrese di profumeria segnato dal desiderio di intrecciare storie, ricordi olfattivi e territorialità. Eleonora Lippi, invece, rappresenta l’umbra “Ta Petitite”, linea di prodotti per l’infanzia e la maternità in tessuti naturali e certificati Gots, la più alta certificazione tessile ed Eleonora Cruciani presenta “Le piume del colibrì”, linea di moda proveniente dal Lazio incentrata su una concezione inclusiva dei capi di abbigliamento, disegnati con l’idea di abbattere gli stereotipi. Una vetrina importante per i partecipanti, ma anche un’ottima occasione per chi volesse trarre ispirazione per avviare la propria impresa sostenibile.
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