Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » “Sei arrivata fin qui solo perché lesbica”: veleni social su Erika Mattina, Lgbt dichiarata, in corsa per partecipare a Miss Mondo

“Sei arrivata fin qui solo perché lesbica”: veleni social su Erika Mattina, Lgbt dichiarata, in corsa per partecipare a Miss Mondo

Fidanzata con una ragazza, Erika è stata assalita da una pioggia di insulti dopo l'approdo alla finale per scegliere l'italiana che parteciperà a Miss Mondo. L'accusa è di aver approfittato del suo orientamento sessuale per farsi largo fra le avversarie. La difesa delle ex Miss Italia Roberta Capua e Tania Zamparo

Letizia Cini
20 Settembre 2021
Share on FacebookShare on Twitter
Erika Mattina

Né vantaggi né svantaggi. Sia chiaro. Le regole devono essere uguali per tutti, a prescindere da colore della pelle, religione e orientamento sessuale. A una miss si chiede di essere bella, principalmente: seguono una serie di requisiti che niente hanno a che vedere con aspetti razziali o sentimentali. Ma così non è sotto la passerella: ne sa qualcosa Denny Mendez, che nel 1996 venne eletta prima Miss Italia di colore, decisione che infiammò gli animi dei ’puristi’, scatenando una raffica di polemiche.

La gogna social questa volta ha preso di mira Erika Mattina, splendida bruna ventiquattrenne di Arona (provincia di Novara) che ha partecipato a un concorso di bellezza dichiarandosi lesbica, passando le varie selezioni per Miss Mondo Italia, arrivando felicemente in finale tra le 25 ragazze che si contenderanno la fascia.
Fidanzata con Martina Tammaro, Erika non ha potuto godersi il gusto del successo, in quanto assalita da una pioggia di insulti senza rete da parte dei leoni da tastiera. L’accusa? Aver passato le selezioni in quanto omosessuale. “È passata solo perché lesbica“, le scrivono sui social. Diversi messaggi sul web hanno più o meno lo stesso significato. “Sono più tutelati i ghiei (citazione testuale) che le persone normali. Oramai il ghieismo è ovunque e vince sempre”. E ancora. “Come fa una omosessuale dichiarata a fare le selezioni per Miss Mondo? Assurdo dove stiamo arrivando”.

Gli haters si sono scatenati, tanto che le due ragazze hanno pubblicato sul loro account Instagram, “Le perle degli omofobi“, dove condividono le immagini della loro vita, alcuni di questi messaggi d’odio, conditi da minacce, e discriminatori verso il mondo Lgbt+. All’insulto meno violento – “sei passata solo perché sei lesbica” –  fanno eco frasi ben più aggressive che hanno intasato il diario pubblico di Erika e Martina, che da tempo hanno deciso di condividere la loro vita di coppia omosessuale su Facebook e Instagram. Lo hanno fatto soprattutto per denunciare la violenza e il pregiudizio che le circonda, ed hanno raccolto decine di migliaia di followers: “Le perle degli omofobi“ è infatti una pagina molto popolare non solo per la storia privata delle due ragazze ma anche e soprattutto per le battaglie a sostegno dei diritti delle persone Lgbt.

“Trovo assurdo che ci sia chi è andato a vedere i miei profili per sapere quale sia il mio orientamento sessuale e trovo ridicolo che si possa pensare che io abbia passato le selezioni di Miss Mondo Italia solo perché sono lesbica – si sfoga Erika – . Io vado avanti a testa alta“. Agli haters che si chiedono come faccia un’omosessuale dichiarata a fare le selezioni per Miss Mondo Italia, risponde: «Non mi sono posta il problema di dire se sono lesbica o no, la sessualità di una persona è un fatto personale, non si dovrebbe neanche tenere conto di questo”.

 

 

Un’immagine di Roberta Capua

La solidarietà delle altre Miss

 

Dalla sua parte si schierano altre reginette di bellezza: «È assurdo che ancora oggi una persona venga additata per il suo orientamento sessuale, sia che si tratti della concorrente a un concorso di bellezza sia che si tratti di una persona qualsiasi – il commento di Roberta Capua, Miss Italia 1986 –  L’orientamento sessuale non ha nulla a che vedere con il concorso di bellezza. Purtroppo viviamo in un mondo così… c’è ancora tanta strada da fare. Hanno voluto strumentalizzare la sessualità di questa ragazza per fare commenti omofobi”. “A Erika voglio dire di andare avanti – conclude Roberta –  So che è difficile quando si ha a che fare con questi individui, ma se è davvero quello che vuole fare nella vita deve resistere e tener duro. Le auguro un enorme in bocca al lupo”.

Tania Zamparo miss Italia 2000

«È ignobile attaccare una persona in base all’orientamento sessuale – tuona Tania Zamparo, Miss Italia 2000 –  Se ancora accadono queste cose significa che siamo indietro di un secolo. Purtroppo gli haters esisteranno sempre, chissà se direbbero le stesse cose in faccia. Tu vieni valutata in base al tuo aspetto fisico non al tuo orientamento sessuale, politico e religioso. A Erika dico di farsi una grande risata. Magari se fosse stata etero l’avrebbero accusata di aver passato le selezioni grazie a qualche aiuto maschile. Purtroppo succede anche questo”.

 

 

“Chi scrive così non sa come funzionano i concorsi”

 

Erika, da parte sua, non si scoraggia e va avanti per la sua strada, che la porta dritta dritta alla finale della selezione italiana di Miss Mondo, in programma per il 26 settembre: in questi giorni dovrà sostenere un’altra serie di prove , con le altre finaliste, e alla fine parlerà solo la classifica data dai punti ricevuti. “Si vede che gli haters non sanno nulla di come funzioni un concorso di bellezza – taglia corto Erika Mattina – : qui facciamo un sacco di prove e talent per passare le selezioni, di certo non sono stata presa perché sono lesbica, né mi avrebbero scartato se lo avessero saputo. Sto vivendo questa esperienza con totale serenità e mi sto divertendo moltissimo. Purtroppo ci sono gli odiatori che non vedono l’ora di scrivere idiozie e questo mi dispiace. Non sono sorpresa dagli attacchi social, potevo aspettarmelo perché mi è già capitato di ricevere insulti per il mio orientamento sessuale, ma sono super felice di come mi stanno trattando qui e il resto passa in secondo piano».

 

 

La compagna: “Tu sai quanto vali: tanti sono con te”

 

 

Dura la replica degli organizzatori del concorso: «Siamo basiti – dice l’ufficio stampa – questa cosa ci fa venire il voltastomaco. Ci sembra assurdo anche parlarne“.

Fra le tante voci affettuose, non poteva mancare quella di Martina, che sprona la sua compagna: «Tu sai quanto vali – le sue parole – e sai che hai e avrai sempre un sacco di persone dalla tua parte». La parte giusta.

Potrebbe interessarti anche

I corsi d’acqua delle montagne rilasciano grosse quantità di gas serra (Ansa)
Scienze e culture

Emissioni di CO2 dai ruscelli di montagna. Colpa dei ‘salti’ che favoriscono la schiuma e le bolle d’aria

30 Gennaio 2023
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
Lifestyle

Barbie Bessie Coleman, la bambola celebra la prima donna afroamericana a diventare pilota

26 Gennaio 2023
Il premier Narendra Modi ha reso omaggio oggi al Mahatma Gandhi, nell'anniversario del suo assassinio, 75 anni fa (Twitter)
Attualità

India, il primo ministro Modi celebra Gandhi nell’anniversario del suo assassinio

30 Gennaio 2023

Instagram

  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Erika Mattina
Né vantaggi né svantaggi. Sia chiaro. Le regole devono essere uguali per tutti, a prescindere da colore della pelle, religione e orientamento sessuale. A una miss si chiede di essere bella, principalmente: seguono una serie di requisiti che niente hanno a che vedere con aspetti razziali o sentimentali. Ma così non è sotto la passerella: ne sa qualcosa Denny Mendez, che nel 1996 venne eletta prima Miss Italia di colore, decisione che infiammò gli animi dei ’puristi’, scatenando una raffica di polemiche. La gogna social questa volta ha preso di mira Erika Mattina, splendida bruna ventiquattrenne di Arona (provincia di Novara) che ha partecipato a un concorso di bellezza dichiarandosi lesbica, passando le varie selezioni per Miss Mondo Italia, arrivando felicemente in finale tra le 25 ragazze che si contenderanno la fascia. Fidanzata con Martina Tammaro, Erika non ha potuto godersi il gusto del successo, in quanto assalita da una pioggia di insulti senza rete da parte dei leoni da tastiera. L’accusa? Aver passato le selezioni in quanto omosessuale. "È passata solo perché lesbica", le scrivono sui social. Diversi messaggi sul web hanno più o meno lo stesso significato. "Sono più tutelati i ghiei (citazione testuale) che le persone normali. Oramai il ghieismo è ovunque e vince sempre". E ancora. "Come fa una omosessuale dichiarata a fare le selezioni per Miss Mondo? Assurdo dove stiamo arrivando". Gli haters si sono scatenati, tanto che le due ragazze hanno pubblicato sul loro account Instagram, “Le perle degli omofobi“, dove condividono le immagini della loro vita, alcuni di questi messaggi d’odio, conditi da minacce, e discriminatori verso il mondo Lgbt+. All’insulto meno violento - "sei passata solo perché sei lesbica" -  fanno eco frasi ben più aggressive che hanno intasato il diario pubblico di Erika e Martina, che da tempo hanno deciso di condividere la loro vita di coppia omosessuale su Facebook e Instagram. Lo hanno fatto soprattutto per denunciare la violenza e il pregiudizio che le circonda, ed hanno raccolto decine di migliaia di followers: “Le perle degli omofobi“ è infatti una pagina molto popolare non solo per la storia privata delle due ragazze ma anche e soprattutto per le battaglie a sostegno dei diritti delle persone Lgbt. "Trovo assurdo che ci sia chi è andato a vedere i miei profili per sapere quale sia il mio orientamento sessuale e trovo ridicolo che si possa pensare che io abbia passato le selezioni di Miss Mondo Italia solo perché sono lesbica - si sfoga Erika - . Io vado avanti a testa alta". Agli haters che si chiedono come faccia un’omosessuale dichiarata a fare le selezioni per Miss Mondo Italia, risponde: «Non mi sono posta il problema di dire se sono lesbica o no, la sessualità di una persona è un fatto personale, non si dovrebbe neanche tenere conto di questo".    
Un'immagine di Roberta Capua

La solidarietà delle altre Miss

  Dalla sua parte si schierano altre reginette di bellezza: «È assurdo che ancora oggi una persona venga additata per il suo orientamento sessuale, sia che si tratti della concorrente a un concorso di bellezza sia che si tratti di una persona qualsiasi - il commento di Roberta Capua, Miss Italia 1986 -  L’orientamento sessuale non ha nulla a che vedere con il concorso di bellezza. Purtroppo viviamo in un mondo così... c’è ancora tanta strada da fare. Hanno voluto strumentalizzare la sessualità di questa ragazza per fare commenti omofobi". "A Erika voglio dire di andare avanti - conclude Roberta -  So che è difficile quando si ha a che fare con questi individui, ma se è davvero quello che vuole fare nella vita deve resistere e tener duro. Le auguro un enorme in bocca al lupo".
Tania Zamparo miss Italia 2000
«È ignobile attaccare una persona in base all’orientamento sessuale - tuona Tania Zamparo, Miss Italia 2000 -  Se ancora accadono queste cose significa che siamo indietro di un secolo. Purtroppo gli haters esisteranno sempre, chissà se direbbero le stesse cose in faccia. Tu vieni valutata in base al tuo aspetto fisico non al tuo orientamento sessuale, politico e religioso. A Erika dico di farsi una grande risata. Magari se fosse stata etero l’avrebbero accusata di aver passato le selezioni grazie a qualche aiuto maschile. Purtroppo succede anche questo".    

"Chi scrive così non sa come funzionano i concorsi"

  Erika, da parte sua, non si scoraggia e va avanti per la sua strada, che la porta dritta dritta alla finale della selezione italiana di Miss Mondo, in programma per il 26 settembre: in questi giorni dovrà sostenere un’altra serie di prove , con le altre finaliste, e alla fine parlerà solo la classifica data dai punti ricevuti. "Si vede che gli haters non sanno nulla di come funzioni un concorso di bellezza - taglia corto Erika Mattina - : qui facciamo un sacco di prove e talent per passare le selezioni, di certo non sono stata presa perché sono lesbica, né mi avrebbero scartato se lo avessero saputo. Sto vivendo questa esperienza con totale serenità e mi sto divertendo moltissimo. Purtroppo ci sono gli odiatori che non vedono l’ora di scrivere idiozie e questo mi dispiace. Non sono sorpresa dagli attacchi social, potevo aspettarmelo perché mi è già capitato di ricevere insulti per il mio orientamento sessuale, ma sono super felice di come mi stanno trattando qui e il resto passa in secondo piano».    

La compagna: "Tu sai quanto vali: tanti sono con te"

    Dura la replica degli organizzatori del concorso: «Siamo basiti - dice l’ufficio stampa - questa cosa ci fa venire il voltastomaco. Ci sembra assurdo anche parlarne". Fra le tante voci affettuose, non poteva mancare quella di Martina, che sprona la sua compagna: «Tu sai quanto vali - le sue parole - e sai che hai e avrai sempre un sacco di persone dalla tua parte». La parte giusta.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto