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"Sei d'accordo?": l'educazione affettiva e l'empatia si imparano giocando insieme

Da Erickson il gioco a tabellone per sfidare i ragazzi e le ragazze a pensare e a esprimere le loro capacità di immedesimazione

di CAMILLA PRATO -
11 novembre 2022
gioco da tavola

gioco da tavola

Amore, amicizia, scoperta, inclusione, contrasto agli stereotipi. Ma anche l'incontro con l'altro, lo scontro generazionale e persino il problem solving. Tutto questo racchiuso dentro una scatola dove sopra si legge "Sei d'accordo?": si tratta del nuovo gioco prodotto da Erickson, scritto e ideato da Stefania Andreoli, che vuole far sì che, divertendosi, ragazzi e ragazze apprendano le basi dell'educazione affettiva e dell'empatia necessarie per affrontare le situazioni quotidiane. "Il percorso di crescita dei nostri ragazzi e dei nostri studenti va sostenuto da adulti (genitori, insegnanti, educatori) che stiano al loro fianco in famiglia, a scuola e nel corso delle loro attività formative. Che la accompagnino lungo il tragitto, alcune volte guardandoli da lontano e altre ancora facendosi più prossimi, ché il terreno è accidentato: attraversare la preadolescenza e l'adolescenza è complesso per natura" racconta la psicologa e psicoterapeuta Andreoli. "Non mi  riferisco solo alle insidie dell'età. I nostri ragazzi camminano poggiando i piedi su una strada che, per lunghi tratti, non è asfaltata, che non sempre favorisce il passo, dove a volte si rischia di porre il piede in fallo: tra le buche più rovinose, per la mia esperienza, va considerata la carenza di un'adeguata educazione affettiva".

Educazione affettiva e empatia: sono questi i valori che si vogliono trasmettere attraverso questo gioco

L'obiettivo educativo

Immedesimarsi nei panni dell'Altro, comprendere che il diverso da sé non è sbagliato, ma semplicemente differente. L'obiettivo educativo di "Sei d'accordo?" è infatti quello di favorire la riflessione sulle più comuni situazioni di vita quotidiana che coinvolgono gli adolescenti. Per farlo si richiede ai giocatori di cambiare punto di vista e di adottare talvolta quello di un altro ragazzo o ragazza, talvolta anche quello di un adulto. L’abilità dei partecipanti consisterà nel saper porre le giuste domande per indovinare l’opinione del personaggio di cui il giocatore si fa portavoce, intuendo pensieri non sempre espressi o smascherando preconcetti.

Come si gioca

Il giocatore di turno (narratore) prepara il caso, pescando una carta situazione e una carta personaggio. Legge ad alta voce agli altri giocatori la carta situazione e le caratteristiche del proprio personaggio. II narratore deve quindi interpretare la situazione ponendosi dal punto di vista del personaggio che ha pescato, decidendo su una scala da 1 a 5 la sua posizione di maggiore o minore accordo rispetto a quella. Compito degli altri giocatori è indovinare questa opinione: una volta che il narratore ha posto nell'apposito spazio sul tabellone, a faccia in giù, il suo gettone di voto, ognuno può fare una domanda, per poi votare a sua volta con il proprio gettone. Vincerà chi, indovinando e guadagnando punti, giungerà per primo al termine delle caselle.

Chi è l'ideatrice Andreoli

Stefania Andreoli

"In questo gioco ho messo vent'anni di esperienza professionale con i gruppi di adolescenti, con l'obiettivo di dare vita a uno strumento di cui mi pare si sentisse la mancanza. Ho voluto renderlo il più possibile contemporaneo e intrigante, ma in fondo anche affrontabile. Come l'amore, l'amicizia, la scoperta, l'inclusione, il contrasto delle stereotipie, l'incontro con Altro, il dubbio, l'inciampo, il problem solving, lo scontro generazionale. Come la vita". Stefania Andreoli, psicologa e analista, è considerata tra le più importanti psicoterapeute dell'adolescenza italiane, lavora da sempre con le generazioni più giovani, le famiglie e la scuola, occupandosi in particolare di prevenzione, formazione, orientamento e clinica. Consulente tra gli altri per Walt Disney, Mondadori, Fabbri e De Agostini, è presidente di Associazione Alice Onlus di Milano, scrive per il Corriere della Sera ed è ospite in diversi programmi radio e tv, tra cui, dal 2019 "Cattelan" su Radio Deejay. Già collaboratrice del Ministero dell'Interno per le politiche di contrasto alla violenza di genere, da gennaio 2020 è Giudice Onorario del Tribunale per i minorenni di Milano. L'ultimo libro di Andreoli "Lo faccio per me" (Bur Rizzoli) è uscito a marzo del 2022, ed è diventato subito best seller.