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Home » Lifestyle » Sex coach, suoni erotici, meditazione: com’è cambiato il sesso con la pandemia

Sex coach, suoni erotici, meditazione: com’è cambiato il sesso con la pandemia

Le nuove tendenze emerse al congresso della Società italiana di andrologia (Sia). L'udito acquisisce importanza rispetto a vista e tatto, il sesso reale si integra con quello digitale e viene praticato sempre più spesso a distanza. E sulla scia degli Usa avanza l'esperto che agevola l'approccio all'estremo piacere

Federico Martini
26 Ottobre 2021
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Dal sex coach per migliorare le performance maschili, ai suoni erotici e alla mindfulness. Covid ha ridisegnato la sessualità degli italiani, facendo saltare gli equilibri e aprendo al contempo a nuove forme di sessualità, anche virtuali. Sono le nuove tendenze anticipate durante il Congresso nazionale della Società italiana di andrologia (Sia). Un sondaggio condotto online su 1.559 adulti – ricordano – svela ad esempio che oltre il 50% ha presentato un calo dell’intimità relazionale durante la pandemia, ma il 20% ha ampliato e arricchito il proprio interesse sessuale con nuove modalità. “In era Covid – afferma il presidente Sia, Alessandro Palmieri – ‘nuovi sensi’ come l’udito, con l’ascolto di suoni erotici, acquisiscono importanza nel sesso rispetto a quelli tradizionali, cioè tatto e vista. Inoltre prende piede il ‘mindfulness sex’, ovvero la capacità di godere di una piena esperienza sessuale attraverso la mindfulness, che significa essere presenti mentalmente nel momento in cui questa esperienza avviene accogliendola così com’è.È uno stato mentale che ha a che fare con particolari qualità dell’attenzione e della consapevolezza, che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la meditazione.

“Sesso integrato” reale-digitale

Si sta affacciando anche una nuova figura nella sfera sessuale delle persone, il sex coach, per accompagnare gli individui verso una nuova ‘sessualità integrata’”. In pandemia condividere lo stesso spazio ogni giorno, l’assoluta mancanza di privacy intesa anche come privazione del ‘mistero’ del partner, può aver generato conflitto o “evitamento” come forme di gestione della distanza.

Ma non tutto è stato negativo e la sfera sessuale si è arricchita anche di nuove prospettive. Ad esempio, uno studio su 303 coppie stabili pubblicato sul ‘Journal of Sex Research’ e condotto da Justin Lehmiller del Kinsey Institute dell’Indiana University ha evidenziato che, specie nei casi in cui si percepiva molto l’ansia da pandemia, il Covid è coinciso con cambiamenti positivi nella propria vita sessuale, con nuove modalità in cui il sesso reale è integrato con quello digitale.

“Bisogna restare sempre coscienti del fatto – precisa Palmieri – che il sesso all’interno del cyberspazio non può mai davvero sostituire il contatto fisico. L’intenzione non è quella di sostituire, ma di integrare le interazioni sessuali di coppia anche quando le coppie sono conviventi” .

 

La “normalità” di farlo a distanza

“Il piacere a distanza – afferma Marco Silvaggi, psicologo e sessuologo clinico, socio straordinario della Sia – diventerà normale, in una società affamata di tempo e in cui la paura per la sicurezza personale è in aumento e in cui i mezzi di comunicazione facilitano le relazioni a distanza. Tanto più che la tecnologia offre soluzioni di ‘contatto a distanza’ sempre migliori, quindi le forme di sessualità/intimità a distanza prendono e prenderanno sempre più piede. Cionondimeno – avverte l’esperto – il cybersesso necessita di un certo grado di abilità e conoscenze per essere in grado di esprimere fantasie e desideri sessuali attraverso i media audiovisivi e testuali.

La consulenza del sex coach

Anche per questo si sta iniziando ad affermare anche in Italia, sulla scia degli Stati Uniti, la figura del sex coach: un esperto della sfera sessuale che si propone di aiutare a superare e perfezionare gli approcci al
sesso per renderlo un momento di estremo piacere privo di tensioni e paure, perché le persone sono sempre più insicure e sotto pressione per la crescente spinta alla libertà sessuale. I coach del sesso offrono uno spazio sicuro per imparare nuovi strumenti e modalità per applicare nuove tecniche sessuali e strategie di comunicazione per raggiungere i propri obiettivi con il partner”.

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  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

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  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

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Dal sex coach per migliorare le performance maschili, ai suoni erotici e alla mindfulness. Covid ha ridisegnato la sessualità degli italiani, facendo saltare gli equilibri e aprendo al contempo a nuove forme di sessualità, anche virtuali. Sono le nuove tendenze anticipate durante il Congresso nazionale della Società italiana di andrologia (Sia). Un sondaggio condotto online su 1.559 adulti - ricordano - svela ad esempio che oltre il 50% ha presentato un calo dell’intimità relazionale durante la pandemia, ma il 20% ha ampliato e arricchito il proprio interesse sessuale con nuove modalità. “In era Covid - afferma il presidente Sia, Alessandro Palmieri - ‘nuovi sensi’ come l’udito, con l’ascolto di suoni erotici, acquisiscono importanza nel sesso rispetto a quelli tradizionali, cioè tatto e vista. Inoltre prende piede il ‘mindfulness sex’, ovvero la capacità di godere di una piena esperienza sessuale attraverso la mindfulness, che significa essere presenti mentalmente nel momento in cui questa esperienza avviene accogliendola così com’è.È uno stato mentale che ha a che fare con particolari qualità dell’attenzione e della consapevolezza, che possono essere coltivate e sviluppate attraverso la meditazione.

"Sesso integrato" reale-digitale

Si sta affacciando anche una nuova figura nella sfera sessuale delle persone, il sex coach, per accompagnare gli individui verso una nuova ‘sessualità integrata’”. In pandemia condividere lo stesso spazio ogni giorno, l’assoluta mancanza di privacy intesa anche come privazione del ‘mistero’ del partner, può aver generato conflitto o "evitamento" come forme di gestione della distanza. Ma non tutto è stato negativo e la sfera sessuale si è arricchita anche di nuove prospettive. Ad esempio, uno studio su 303 coppie stabili pubblicato sul ‘Journal of Sex Research’ e condotto da Justin Lehmiller del Kinsey Institute dell’Indiana University ha evidenziato che, specie nei casi in cui si percepiva molto l’ansia da pandemia, il Covid è coinciso con cambiamenti positivi nella propria vita sessuale, con nuove modalità in cui il sesso reale è integrato con quello digitale. “Bisogna restare sempre coscienti del fatto - precisa Palmieri - che il sesso all’interno del cyberspazio non può mai davvero sostituire il contatto fisico. L’intenzione non è quella di sostituire, ma di integrare le interazioni sessuali di coppia anche quando le coppie sono conviventi” .  

La "normalità" di farlo a distanza

“Il piacere a distanza - afferma Marco Silvaggi, psicologo e sessuologo clinico, socio straordinario della Sia - diventerà normale, in una società affamata di tempo e in cui la paura per la sicurezza personale è in aumento e in cui i mezzi di comunicazione facilitano le relazioni a distanza. Tanto più che la tecnologia offre soluzioni di ‘contatto a distanza’ sempre migliori, quindi le forme di sessualità/intimità a distanza prendono e prenderanno sempre più piede. Cionondimeno - avverte l’esperto - il cybersesso necessita di un certo grado di abilità e conoscenze per essere in grado di esprimere fantasie e desideri sessuali attraverso i media audiovisivi e testuali.

La consulenza del sex coach

Anche per questo si sta iniziando ad affermare anche in Italia, sulla scia degli Stati Uniti, la figura del sex coach: un esperto della sfera sessuale che si propone di aiutare a superare e perfezionare gli approcci al sesso per renderlo un momento di estremo piacere privo di tensioni e paure, perché le persone sono sempre più insicure e sotto pressione per la crescente spinta alla libertà sessuale. I coach del sesso offrono uno spazio sicuro per imparare nuovi strumenti e modalità per applicare nuove tecniche sessuali e strategie di comunicazione per raggiungere i propri obiettivi con il partner”.
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