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Shannon Purser, la Barb di Stranger Things: "A Hollywood non c'è spazio per attori grassi"

L'attrice 25enne su Twitter lancia la polemica sulla body representation nell'industria dello spettacolo

di MARIANNA GRAZI -
28 giugno 2022
shannon-purser

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Al cinema e in tv serve una rappresentazione più reale dei corpi. Anche di quelli in carne, non solo dei neri (vedi la polemica, che ha coinvolto anche il nostro Paese sulla Blackface) o delle persone disabili (costantemente interpretate da normodotati). A rivendicare il diritto di apparire per come si è, soprattutto nei ruoli che chiedono una determinata fisicità, è Shannon Purser, nota soprattutto per aver interpretato Barb Holland in 'Stranger Things' e Ethel Muggs in 'Riverdale'. La 25enne statunitense ha criticato aspramente il trattamento riservato agli "attori grassi" a Hollywood, in particolare per quanto riguarda il casting.
shannon purser attacca hollywood

Shannon Purser, 25 anni, è un'attrice statunitense nota per aver interpretato Barb nella prima stagione di Stranger Things

L'accusa di Shannon Purser: "Non ci sono attori grassi in ruoli iconici"

Su Twitter l'attrice, che ha recentemente interpretato la protagonista del film "Sierra Burgess è una sfigata" ha dichiarato: "Non assumono attori grassi per ruoli iconici grassi perché vogliono grandi nomi. Non ci sono quasi mai star grasse di primo piano – ha aggiunto – perché agli attori grassi non è consentita la possibilità di salire di livello. Non ci viene data la giusta visibilità perché l'industria ci vede come elementi bidimensionali".

Il riadattamento di Matilda e le tute 'da cicciona'

Lo sfogo di Shannon Purser su Twitter contro la politica di Hollywood sugli attori grassi

Sebbene i due fatti non siano direttamente collegati, le osservazioni di Purser sono arrivate pochi giorni dopo la pubblicazione del primo trailer del remake del film "Matilda" su Netflix. Nella nuova versione l'attrice Emma Thompson interpreta il ruolo della Signorina Trinciabue e per farlo ha dovuto indossare una tuta 'da grassa', con tanto di pancia, per ricalcare alla perfezione la fisicità del personaggio originale. Un fatto che ha riacceso ancora una volta il dibattito sull'uso delle tute 'grasse' nel cinema e nella televisione. "Il nuovo adattamento di Matilda sembra divertente, ma dovevamo proprio mettere Emma Thompson in una tuta da grassona con protesi facciali?", ha commentato un'utente sotto il tweet di Shannon. "Sono sicura che ci sono migliaia di attrici di talento che potrebbero interpretare la signorina Trunchbull e che si addicono effettivamente al tipo di corporatura del ruolo". "Non posso credere che qualcuno abbia accettato di mettere una persona magra in questo ruolo per 'Matilda il musical'. L'originale era già abbastanza grassofobico, ma ora hanno messo Emma Thompson in un costume da cicciona", ha aggiunto un'altra persona. Una terza persona ha scritto: "Sono un'attrice grassa e per quelle come me è quasi impossibile trovare lavoro. Mentre sto qui a scrivere, non sono nemmeno sicura di riuscire a pagare l'affitto questo mese. Comunque, ecco Emma Thompson in un vestito da cicciona...".

Il dibattito sulla grassofobia

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Shannon Purser è stata Barb nella prima stagione della serie di successo Netflix Stranger Things

L'anno scorso era stata Renee Zellweger, l'indimenticabile Bridget Jones, ad essere messa sotto accusa per aver indossato un costume ingrassante per interpretare Pam Hupp in "The Thing About Pam". La content creator di body positivity e modella curvy, Jess Megan, ha bollato l'uso di questi stratagemmi di scena come "un altro triste messaggio alle attrici grasse di talento: nonostante il fatto che abbiano l'esperienza di vita di avere quel tipo di corpo, un'attrice magra (secondo loro) interpreterebbe comunque meglio il ruolo". Purtroppo, vedere attori magri indossare tute grasse per i loro ruoli non è una novità: a essere state prese di mira dalla – giusta – critica sono state anche Sarah Paulson per l'interpretazione di Linda Tripp in "American Crime Story: Impeachment", Gwyneth Paltrow per il ruolo di Rosemary in "Shallow Hal" (2001) e Courteney Cox, nei panni della grassa Monica in "Friends". Shannon Purser aveva già affrontato la questione in un’intervista a Vanity Fair durante le riprese di "Sierra Burgess è una sfigata" (2018): "Anche le donne plus size meritano di avere un principe e il libero arbitrio", aveva detto all'epoca. "Crescendo, se avessi avuto qualcuno che mi somigliava, mi sarei sentita molto meno sola e più compresa. Spero che questo film sfidi i giovani a ripensare il modo in cui guardano se stessi e l’un l’altro, imparando ad abbracciare l’autenticità". E chissà che questa volta, oltre alle parole, non si arrivi anche ai fatti, per invertire la tendenza discriminante e grassofobica proprio nella culla dei sogni: Hollywood.