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Simone e la sua rivoluzione Librorcia: "Ho cambiato tutto, da commerciale a libraio, qui trovo gioia e conforto"

L'aretino Gallorini nel 2010 ha lasciato il posto fisso e aperto una piccola libreria nel borgo di Bagno Vignoni. Prima lavorava per una nota azienda di abbigliamento: "Non faceva per me"

di LUDOVICA CRISCITIELLO -
12 ottobre 2022
simone gallorini

simone gallorini

Avere il coraggio di rivoluzionare una vita senza guardarsi indietro. Nel 2010 è stato così per l’aretino Simone Gallorini che, dopo otto anni come commerciale per una nota azienda di abbigliamento, decide di mollare tutto per trasferirsi nel piccolo borgo di Bagno Vignoni, incastonato nella Val D’Orcia. Qui mette su la libreria "Librorcia", diventata un punto di riferimento non solo per gli abitanti dei borghi vicini, ma anche per turisti e per personaggi noti. Il filosofo Massimo Cacciari, per esempio, ci va ogni volta che può.
Simone Gallorini e Massimo Cacciari

Massimo Cacciari è un cliente abituale di "Librorcia" la libreria di Simone Gallorini a Bagno Vignoni

Come è iniziata

Simone, dopo anni di precariato, viene assunto a tempo indeterminato in un’azienda che produce abbigliamento maschile per grandi firme internazionali. Lui è un commerciale e quindi inizia a girare diversi Paesi per partecipare alle fiere e promuovere i marchi. "Era bello all’inizio - racconta Simone - perché ovviamente hai l'opportunità di vedere posti che altrimenti non vedresti. Poi però ho iniziato a sentire un po' di dubbi perché non era una vita agevole. In più, dato che l’obiettivo è vendere a tutti i costi, dovevi assumere un po' la veste dello squalo, soprattutto con i concorrenti, ma anche nei confronti dei commercianti ed era un ruolo nel quale io non mi riconoscevo più. Per questo decido di mollare tutto".
Simone Gallorini Librorcia

Simone Gallorini nella sua "Librorcia" a Bagno Vignoni

Una scelta non facile... "Ero stato precario per tanto tempo. E quando ho detto ai miei che avrei lasciato un posto di lavoro a tempo indeterminato, non fu facile accettarlo per loro anche perché l’avvio di un’attività commerciale comporta rischi non indifferenti. Però poi con il tempo hanno capito che quel lavoro che avevo mi faceva stare male". L’incontro con Bagno Vignoni: gli inizi e le idee... "Ho avuto la fortuna di conoscere questo borgo grazie alla mia ex ragazza storica, che qui ci veniva a lavorare. E fu una folgorazione, perché rappresentava un balsamo contro ciò che mi faceva soffrire. Avevo già in mente il progetto di una libreria e, una volta qui, ho deciso che era arrivato il momento di realizzarlo. Da allora poi ho cercato di inventarmi di tutto: presentazioni, mostre, corso di acquerello. Gli inizi sono stati meravigliosi anche perché c’era tanto interesse da parte delle persone del posto, ma anche dei turisti".
Simone Gallorini Librorcia

La libreria "Librorcia" a Bagno Vignoni è un luogo non solo dove trovare i volumi desiderati, ma anche punto di riferimento per turisti e appassionati

È chiaro che poi per mantenere alto l’interesse bisogna reinventarsi. "Da sempre continuo a intraprendere iniziative che possano attirare persone nella mia libreria. Nel 2010, per esempio, abbiamo iniziato, in collaborazione con Toscana Libri e Comune, il festival 'I colori del libro' dove invitiamo molti autori". Perché una libreria? "I libri sono sempre stati un motivo di gioia e un conforto nei momenti di depressione. Se uno ci pensa le persone quando sono in vacanza leggono di più perché il libro aumenta lo stato di gioia. Ho sempre pensato questo e volevo trasmetterlo agli altri. Anche se non voglio che passi l’idea che sia una cosa facile. È bene, e questo lo consiglio a tutti, che prima di avviare una qualsiasi attività, uno faccia un business plan facendosi anche aiutare da un esperto. E dopo aver valutato tutto, allora può iniziare. Per quanto mi riguarda, nessun rimpianto".