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Home » Lifestyle » Al mare in carrozzina? Quasi impossibile. Quali sono le spiagge accessibili ai disabili

Al mare in carrozzina? Quasi impossibile. Quali sono le spiagge accessibili ai disabili

In Italia le strutture balneari dove anche le persone con difficoltà motorie possono godersi le meritate vacanze sono ancora troppo poche

Marianna Grazi
7 Luglio 2022
Spiaggia Santa Foca Lecce (3)

Tra le spiagge accessibili alle persone con disabilità in Italia c'è quella di Santa Foca (Lecce)

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Estate, caldo, voglia di vacanze, magari al mare. Ma se molti cercano calette e spiagge esclusive, c’è chi vorrebbe solo avere la possibilità di arrivarci, in spiaggia, in acqua. Nel nostro Paese, infatti, i lidi accessibili veramente a tutti e tutte, comprese le persone con disabilità, sono pochi, pochissimi. Si contano quasi sulle dita di una mano. E questo nonostante esistano diverse ordinanze che impongono ai concessionari degli stabilimenti balneari l’obbligo di ausili speciali per i disabili.

Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce

Purtroppo però, se la regola esiste, questo non vuol dire che venga rispettata. Anzi. Guardando alle coste che da nord a sud circondano il Belpaese, sarebbero solamente quattro i lidi nei quali l’accesso al mare è garantito a tutti. Come riporta TgCom24 si tratta di quelli a San Foca (Lecce), Sant’Antioco in Sardegna, Punta Marina a Ravenna e Le Sirene a Gallipoli. In realtà, l’anno scorso ne avevamo scovato un altro, quello di Poetto a Cagliari dove, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Esercito italiano, le persone con disabilità hanno la possibilità di usufruire di uno spazio attrezzato per i servizi di balneazione nella spiaggia. Altre segnalazioni di spazi accessibili arrivano da Grado e da San Benedetto del Tronto.  In queste località carrozzine, lettini, scivoli verso la spiaggia sono accessibili a tutti quanti, permettendo anche a chi ha problemi di mobilità di godersi una meritata vacanza al mare. Ma purtroppo rimangono un unicum, troppo pochi rispetto al numero di persone con disabilità in Italia, circa 3 milioni e 150 mila.

Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce

La campagna “Jamme ‘o bagno”

In occasione della Giornata Mondiale dell’accessibilità digitale, a fine maggio, il nuotatore paralimpico azzurro Emanuele Marigliano era stato protagonista di uno spot dal titolo eloquente: “Jamme ‘o bagno“. Una campagna significativa per abbattere le barriere architettoniche che impediscono alle persone con difficolta motorie o fisiche di fare quello che per gli altri è un semplice gesto, ma che per loro diventa invece un’impresa. “Troppo spesso mi è capitato di vedere persone con disabilità che venivano trascinate sugli asciugamani o portate in braccio, poi non riuscivano a risalire dal mare. Scene umilianti a cui non avrei mai voluto assistere” ha raccontato l’ideatore dell’iniziativa, l’ingegnere Raffaele Grosso, che con l’aiuto di Neatech, in collaborazione con Disabili.com e l’associazione Handy Superabile ha “ideato una sedia che consenta loro di poter godere del piacere di andare in spiaggia”.

Turismo accessibile: miraggio o possibilità?

Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce

Basterebbe poco, in effetti, a far sì che tutti, davvero, possano godersi il piacere della balneazione, di un tuffo in acqua a rinfrescarsi dalla calura estiva. Una passerella fino al bagnasciuga, alcune sedie apposite, con le ruote, come quella ideata da Grosso, che sia robusta per sostenere il peso della persona e allo stesso tempo facile da utilizzare per che accompagna il disabile. Per abbattere quelle barriere architettoniche che, in quasi ogni ambito del vivere quotidiano, purtroppo impediscono ancora una vita serena e quanto più integrata ali disabili, dall’accesso al domicilio a quello nelle scuole o negli uffici pubblici. E anche in estate, per queste migliaia di cittadini e cittadine italiani, le difficoltà ‘vacanziere’ non mancano: dai disagi nel trovare strutture ricettive che possano accoglierli ai problemi per i voli in aereo, e ancora i percorsi di montagna ‘inaccessibili’ così come le spiagge. Ma anche i concerti, come ci ha recentemente raccontato il signor Enrico (qui la storia della sua odissea per partecipare al Jova Beach Party). Insomma il famoso tormentone estivo degli anni ’70 ‘Tutti al mare Tutti al mare’, di Gabriella Ferri, diventata un inno vacanziero democratico, è ancora oggi un miraggio: al mare sì, ma solo con le proprie gambe. E chi non può si arrangi.

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Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Estate, caldo, voglia di vacanze, magari al mare. Ma se molti cercano calette e spiagge esclusive, c'è chi vorrebbe solo avere la possibilità di arrivarci, in spiaggia, in acqua. Nel nostro Paese, infatti, i lidi accessibili veramente a tutti e tutte, comprese le persone con disabilità, sono pochi, pochissimi. Si contano quasi sulle dita di una mano. E questo nonostante esistano diverse ordinanze che impongono ai concessionari degli stabilimenti balneari l'obbligo di ausili speciali per i disabili.
Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce
Purtroppo però, se la regola esiste, questo non vuol dire che venga rispettata. Anzi. Guardando alle coste che da nord a sud circondano il Belpaese, sarebbero solamente quattro i lidi nei quali l'accesso al mare è garantito a tutti. Come riporta TgCom24 si tratta di quelli a San Foca (Lecce), Sant'Antioco in Sardegna, Punta Marina a Ravenna e Le Sirene a Gallipoli. In realtà, l'anno scorso ne avevamo scovato un altro, quello di Poetto a Cagliari dove, grazie alla collaborazione tra il Comune e l’Esercito italiano, le persone con disabilità hanno la possibilità di usufruire di uno spazio attrezzato per i servizi di balneazione nella spiaggia. Altre segnalazioni di spazi accessibili arrivano da Grado e da San Benedetto del Tronto.  In queste località carrozzine, lettini, scivoli verso la spiaggia sono accessibili a tutti quanti, permettendo anche a chi ha problemi di mobilità di godersi una meritata vacanza al mare. Ma purtroppo rimangono un unicum, troppo pochi rispetto al numero di persone con disabilità in Italia, circa 3 milioni e 150 mila.
Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce

La campagna "Jamme ‘o bagno"

In occasione della Giornata Mondiale dell’accessibilità digitale, a fine maggio, il nuotatore paralimpico azzurro Emanuele Marigliano era stato protagonista di uno spot dal titolo eloquente: "Jamme ‘o bagno". Una campagna significativa per abbattere le barriere architettoniche che impediscono alle persone con difficolta motorie o fisiche di fare quello che per gli altri è un semplice gesto, ma che per loro diventa invece un'impresa. "Troppo spesso mi è capitato di vedere persone con disabilità che venivano trascinate sugli asciugamani o portate in braccio, poi non riuscivano a risalire dal mare. Scene umilianti a cui non avrei mai voluto assistere" ha raccontato l'ideatore dell'iniziativa, l'ingegnere Raffaele Grosso, che con l'aiuto di Neatech, in collaborazione con Disabili.com e l’associazione Handy Superabile ha "ideato una sedia che consenta loro di poter godere del piacere di andare in spiaggia".

Turismo accessibile: miraggio o possibilità?

Spiaggia Santa Foca Lecce
Spiaggia Santa Foca Lecce
Basterebbe poco, in effetti, a far sì che tutti, davvero, possano godersi il piacere della balneazione, di un tuffo in acqua a rinfrescarsi dalla calura estiva. Una passerella fino al bagnasciuga, alcune sedie apposite, con le ruote, come quella ideata da Grosso, che sia robusta per sostenere il peso della persona e allo stesso tempo facile da utilizzare per che accompagna il disabile. Per abbattere quelle barriere architettoniche che, in quasi ogni ambito del vivere quotidiano, purtroppo impediscono ancora una vita serena e quanto più integrata ali disabili, dall'accesso al domicilio a quello nelle scuole o negli uffici pubblici. E anche in estate, per queste migliaia di cittadini e cittadine italiani, le difficoltà 'vacanziere' non mancano: dai disagi nel trovare strutture ricettive che possano accoglierli ai problemi per i voli in aereo, e ancora i percorsi di montagna 'inaccessibili' così come le spiagge. Ma anche i concerti, come ci ha recentemente raccontato il signor Enrico (qui la storia della sua odissea per partecipare al Jova Beach Party). Insomma il famoso tormentone estivo degli anni '70 'Tutti al mare Tutti al mare', di Gabriella Ferri, diventata un inno vacanziero democratico, è ancora oggi un miraggio: al mare sì, ma solo con le proprie gambe. E chi non può si arrangi.
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