Come
prevenire la guerra? Scardinando il patriarcato. È questa la risposta che dava la scrittrice britannica
Virginia Woolf nel libro
"Le tre ghinee", pubblicato nel giugno del 1938. Un'opera rivoluzionaria , se pur meno conosciuta di altre della stessa autrice, che rappresenta uno dei contributi più significativi del
pensiero femminista pacifista; un'opera che, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, prova a rispondere proprio a quella spinosa questione: come si fa a fare in modo che una guerra non scoppi? Nel
saggio di Virginia Woolf c'è la denuncia dello stretto
legame esistente tra
il sistema patriarcale, il militarismo e i totalitarismi. C'è l'aspro dissenso dell'autrice nei confronti dei conflitti. C'è l'analisi di una condizione femminile connotata dalla marginalizzazione sociale e dall’esclusione dal processo decisionale. C'è la consapevolezza che invece le
donne possano essere una risorsa fondamentale per prevenire la guerra e soprattutto per la costruzione di un’azione politica che rifugga le armi come strumento dirimente dei contrasti tra gli Stati. Insomma c'è la risposta che appare quanto mai necessaria ancora oggi, a più di 80 anni di distanza, quando di guerra non si è smesso di parlare ma soprattutto le guerre non hanno smesso di scoppiare.
Una manifestazione delle suffragette inglesi per rivendicare il diritto di voto
L’iniziativa “Una staffetta di lettura contro la guerra”
Ora come allora, dunque, è importantissimo affidarsi anche alla letteratura per una riflessione su come evitare il ricorso alla forza, su quali siano le azioni concrete da poter compiere per
non dare la parola alle armi, per scongiurare il pericolo anche quando questo è dietro l'angolo. Da questa volontà nasce l'iniziativa
"Una staffetta di lettura contro la guerra", che è un invito all’ascolto, alla discussione dei temi affrontati dalla grande scrittrice inglese, e rappresenta già un modo per agire e parlare di come raggiungere la pace, risolvendo a monte le disuguaglianze. Il testo integrale dell’opera "Le tre ghinee" è stato letto da circa
170 volontarie/i provenienti da tutta Italia che, passandoselo come un testimone, brano dopo brano, con le parole della celebre intellettuale inglese vogliono ribadire che un pensiero alternativo è possibile.
La staffetta di lettura de "Le tre ghinee" organizzata dal Virginia Woolf Project
"Abbiamo lanciato l’idea della staffetta e siamo subito state travolte da una marea di adesioni sia di singole persone che di associazioni e comitati sparsi in tutta Italia - spiegano
Giulia Bortolini e Laura De Benedetti, ideatrici del
Virginia Woolf Project, il cui scopo è condividere il pensiero della scrittrice e saggista inglese e invitare donne di tutto il mondo a raccoglierne l’eredità descrivendo una propria giornata in un’
ottica di genere -. I contributi sono pubblicati in sequenza sulle pagine Facebook e Instagram del Virginia Woolf Project ma abbiamo deciso poi di realizzare anche
tre video di YouTube, uno per ogni ghinea come nel saggio woolfiano, al fine di facilitarne la divulgazione", aggiungono.
Il progetto nelle scuole
"Anche in questa occasione abbiamo collaborato con le
scuole: i link sono stati condivisi con docenti attraverso una rete diffusa e alcuni provveditorati (Ust). La stessa rete di scuole di diverso grado e di università che ci ha permesso in un solo anno, grazie alla collaborazione di
Toponomastica femminile, di ottenere
nuove intitolazioni urbane a Virginia Woolf, rispetto alle 10 esistenti secondo Google, in tutta Italia, tra cui nei capoluoghi di Bologna, Torino e Lodi - proseguono le due ideatrici del progetto -. L’invito a docenti e studenti è quello non solo di ascoltare il testo di Woolf, come riflessione civica sui temi di
pacifismo e patriottismo, donne e cittadinanza, genere e identità, ma di diventare protagoniste e protagonisti di azioni di pace attraverso altrettante staffette di lettura da realizzare nelle classi". Insomma una lettura condivisa da centinaia di persone, di giovani studenti e studentesse, che oltre ad avere risvolti concreti - si vedano appunto le due intitolazioni urbane alla scrittrice - apre ad una riflessione più generale anche rispetto al tema della guerra stessa, portando soprattutto le nuove generazioni a comprendere quanto sia importante una vera comunione di intenti in un contesto di parità di genere, dove donne e uomini possano dare il loro contributo equamente. Perché tutti e tutte devono e possono puntare alla pace.
La staffetta, è stata promossa da
Virginia Woolf Project in collaborazione con, tra gli altri, Italian Virginia Woolf Society, Se non ora, quando? Snoq Lodi, Snoq Torino, Snoq Marzi (Cosenza), Snoq Bolzano, Snoq Ancona, Università di Bari, Università di Torino, Toponomastica femminile, Ilsreco Lodi, Associazione Essere Donna Casa Internazionale delle Donne, Labodif, Presenza femminista, Associazione Evelina De Magistris Livorno, Associazione Teatrale Shakespeare in sneakers, Scuola d'Arte Drama, Assolei, Arcivoce Jesi.
Le tre ghinee
"Le tre ghinee" è un saggio della scrittrice britannica Virginia Woolf, scritto nell'inverno 1937-1938 mentre la Seconda guerra mondiale stava per diventare una dolorosa realtà. L'autrice immagina di ricevere
tre lettere che contengono una richiesta in denaro per
tre cause:
prevenire la guerra, una università femminile e dare assistenza alle donne che vogliono esercitare una professione. Nelle sue immaginarie risposte Woolf dimostra come le tre cause siano identiche e inseparabili e come alla radice di tutto ci sia il potere dalla violenza, uno stesso meccanismo che produce patriarcato e totalitarismo, che fa l'uomo protagonista di un contesto sociale e isola la donna nella sfera privata, alienando entrambi. Un saggio femminista, in fondo, in cui si fondono temi che, a decenni di distanza, sono ancora attualissimi. Perché se lei allora scriveva
"In quanto donna non ho patria, in quanto donna la mia patria è il mondo intero", ancora oggi, per le donne, è spesso realtà.