Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Stati Uniti, i balli di fine anno queer per gli studenti Lgbtq+: “Divertimento e niente giudizi”

Stati Uniti, i balli di fine anno queer per gli studenti Lgbtq+: “Divertimento e niente giudizi”

Per molte persone il ballo di fine anno è un evento difficile da affrontare, perché spesso costrette a sottostare a regole che impediscono loro di viverlo al meglio. Per questo alcuni gruppi Lgbtq+ hanno ideato eventi alternativi dove poter essere se stessə

Marianna Grazi
30 Maggio 2022
ballo di fine anno queer

Negli Usa alcuni gruppi di attivisti Lgbtq+ stanno organizzando balli di fine anno queer per i membri della comunità

Share on FacebookShare on Twitter

In Italia, qualche tempo fa, c’è stato il caso del Cicognini di Prato dove il ballo delle debuttanti dello storico Convitto è stato prima precluso poi aperto anche alle coppie Lgbtqia+. Ma la tradizione dei balli scolastici appartiene soprattutto agli Stati Uniti e con l’arrivo della bella stagione si avvicina anche la conclusione della scuola e, di conseguenza, l’occasione di organizzare la tipica cerimonia di fine anno. Per questo i gruppi di sostegno Lgbtq+ di tutto il Paese hanno organizzato eventi ufficiali, come veri e propri balli queer, per rompere con le tradizioni “eteronormative” che da tempo rendono questi appuntamenti un’esperienza difficile per alcune persone.

La seconda possibilità

Meghan Dengler
Meghan Dengler ha avuto la possibilità di partecipare, a 31 anni, al ballo scolastico di fine anno quando questo è stato organizzato da un gruppo di sostegno per la comunità Lgbtq+

Meghan Dengler si autoproclama un’irriducibile romantica. È così che la 31enne spiega il suo fascino per le “proposte“, il rituale delle scuole superiori che consiste nell’invitare un accompagnatore al ballo di fine anno, spesso con gesti pubblici ed eclatanti. Lei, però, non ha mai vissuto questa esperienza. In effetti, il suo ballo di fine anno, nel 2009, era molto diverso da come lo aveva immaginato, soprattutto perché la scuola cattolica femminile che frequentava non permetteva alle studentesse di portare un accompagnatore dello stesso sesso o di partecipare da sole: “Volevo solo godermi la serata con le mie amiche e non essere costretta ad andare con un accompagnatore con cui non mi sentivo a mio agio” ha raccontato Dengler al Washington Post. La ragazza si identifica come persona lesbica. Il 14 maggio scorso ha finalmente avuto la possibilità di vivere un ballo a modo suo: indossando un gilet e una camicia da smoking blu argento, Meghan ha partecipato al suo primo evento queer a Tampa, con un gruppo di amici. “È stato fenomenale – ha detto la 31enne –. Tutti erano così a loro agio. Abbiamo ballato tutto il tempo”.

Prima dell’evento, la ragazza ha persino realizzato dei video della “proposta” alla sua accompagnatrice e li ha pubblicati online. “Volevo viverlo in un certo modo e ho sentito che questo era quello giusto per me”. La finalità del ballo queer a cui ha partecipato la Dengler era quella di offrire alle persone una seconda possibilità per la notte che hanno sempre desiderato, come dichiara  al quotidiano Holly Winebarger, fondatrice e direttrice della programmazione di QFX, che ha ospitato l’evento. L’obiettivo era anche quello di creare uno spazio sicuro per la comunità LGBTQ in Florida, “che è sotto l’attacco di una legislazione anti-queer“, ha aggiunto. “Volevo essere sicura di poter entrare in quella stanza e vedere… persone che si divertivano a ballare tra loro, senza essere guardate a vista o fatte sentire in imbarazzo“, aggiunge Meghan Dengler parlando della sua esperienza al ballo queer. “È stato così bello vedere questo. È stato bello farne parte”.

balli scolastici queer
Samantha Ann Burnside, 30 anni, è una ragazza trans che, anni dopo la fine della scuola, ha deciso di partecipare ad un Pride Prom organizzato per studenti ed ex studenti queer

Uno spazio dove non essere giudicatə

Con la stagione dei balli di fine anno in corso in tutti gli stati Uniti, altri gruppi come il QFX hanno organizzato eventi ufficiali come i “balli queer” per far si che, al di là delle tradizioni eteronormative imposte, tutta la popolazione scolastica potesse vivere al meglio questo importante appuntamento. Molti membri della comunità Lgbtq affermano che questi eventi alternativi offrono loro uno spazio sicuro e inclusivo per essere se stessə. “Essere apertamente e orgogliosamente queer è una conquista per me”, racconta al Wahsington Post Hayley Ianna, 23 anni, di Pittsburg. “La mia serata al Pride Prom è stata indimenticabile. Ho sempre sognato di andare a un ballo come quelli che vedevo nei film, in Australia. Quando mi sono trasferita negli Stati Uniti per intraprendere un master, io e mia moglie eravamo entusiaste che la mia scuola e la mia città organizzassero un ballo dedicato alla nostra comunità”, prosegue la 23enne.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Hayley Ianna-Knicely 🌈 (@hayleyfanpire)

In Australia per lei le cose non erano affatto semplici: “Ero una lesbica clandestina, e ai miei occhi essermi dichiarata ed essere orgogliosa di ciò che sono è una conquista. È così importante poter essere chi si è in una serata che si dovrebbe ricordare e che si sogna da sempre”. La ragazza ha spiegato di aver sentito molte storie di giovani trans o persone queer a cui non è stato permesso di partecipare al ballo delle loro scuole a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. “Il ballo Pride organizzato dal Q Space Pitt e dal Pittsburg State GSA aiuta a cancellare la delusione che molti della mia età potrebbero provare” dichiara Hayley, che conclude: “Inoltre ha dato a persone come me, che hanno capito chi erano e sono diventate fiere di sé dopo il liceo, la possibilità di rivivere un momento di gioventù che non avremmo mai creduto di poter riavere”.

Potrebbe interessarti anche

Loredana Bertè
Spettacolo

“Ho smesso di tacere”: l’urlo di Loredana Bertè contro la violenza sulle donne

7 Giugno 2022
Manifestazioni LGBTQ+
Politica

Biden, firmato l’ordine esecutivo a protezione delle persone LGBTQ+. “Siamo nel pieno di una battaglia”

17 Giugno 2022
andrea pinna
Lifestyle

Andrea Pinna e il coraggio di affrontare il bipolarismo: “Perché una malattia fisica va curata e una mentale no?”

26 Giugno 2022

Instagram

  • Quante aziende permettono ai propri dipendenti di portare con sé al lavoro il proprio animale da compagnia? 

Se negli Stati Uniti questa abitudine si sta facendo strada (anche grazie all’esempio di tre “colossi” dell’economia come Amazon, Nintendo e Purina), in Italia non c’è una normativa specifica che disciplini la presenza di animali sui luoghi di lavoro. 

Va detto che oramai 40 milioni di italiano hanno un qualche animale da compagnia, solo tra cani e gatti si contano circa 14 milioni di esemplari domestici, secondo le stime più accreditate. 

Benefici o rischi?

È noto che portare in ufficio il proprio animale da compagnia genera non pochi benefici sul piano della socialità e della produttività nelle aziende che lo permettono. In questo caso si assiste a una riduzione dello stress e dell’ansia da prestazione, a una miglioramento della prestazione lavorativa, a una riduzione del tasso di assenteismo e anche a un marcato rafforzamento socialità e gioco di squadra in ufficio.

Naturalmente esistono anche dei rischi, ma per questi le leggi parlano chiaro: in caso di danni arrecati a luoghi o persone, sarà il padrone del cane a esserne responsabile. 

E voi? Potete portare il vostro cane in ufficio con voi?

#lucenews #lucelanazione #petatwork #petatworkday #giornatamondialedelcaneinufficio #petlovers #26giugno
  • Avete una canzone da Pride Month? 🎶

Ecco 3 suggerimenti dedicati a chi si sente un po’ Grace Kelly, un po’ Raffaella Carrà. A ognuno il suo spirito guida per trovare la propria identità.

E non è tutto. Su Spotify troverai la playlist “Born to be a Light”, 10 canzoni in grado di accedere una Luce in ognun* di noi! ✨

#lucenews #lucelanazione #playlist #borntobealight #musicispower #spotifylover #pridemonth #librilgbtq #lgbtqitalia
  • «Da zero a quattro, quanto ti vergogni del tuo parente disabile? Provi risentimento nei suoi confronti? Senti di star perdendo la tua vita?»

Queste sono soltanto alcune delle incredibili domande contenute nel questionario shock che il comune di Nettuno, località nel basso Lazio, ha sottoposto ai richiedenti sostegno economico per disabilità in famiglia. 

Secondo le intenzioni di chi ha formulato questi imbarazzanti quesiti, il test dovrebbe rilevare impegno e stress di chi accudisce le persone con disabilità, i cosiddetti caregiver, e sarebbe da inviare corredato dall
  • “La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto“. 

È quanto si legge nella sentenza odierna. Quello che tutto il mondo ‘civile’ temeva è avvenuto: nel Paese della democrazia suprema uno dei diritti umani fondamentali,  il diritto all
In Italia, qualche tempo fa, c'è stato il caso del Cicognini di Prato dove il ballo delle debuttanti dello storico Convitto è stato prima precluso poi aperto anche alle coppie Lgbtqia+. Ma la tradizione dei balli scolastici appartiene soprattutto agli Stati Uniti e con l'arrivo della bella stagione si avvicina anche la conclusione della scuola e, di conseguenza, l'occasione di organizzare la tipica cerimonia di fine anno. Per questo i gruppi di sostegno Lgbtq+ di tutto il Paese hanno organizzato eventi ufficiali, come veri e propri balli queer, per rompere con le tradizioni "eteronormative" che da tempo rendono questi appuntamenti un'esperienza difficile per alcune persone.

La seconda possibilità

Meghan Dengler
Meghan Dengler ha avuto la possibilità di partecipare, a 31 anni, al ballo scolastico di fine anno quando questo è stato organizzato da un gruppo di sostegno per la comunità Lgbtq+
Meghan Dengler si autoproclama un'irriducibile romantica. È così che la 31enne spiega il suo fascino per le "proposte", il rituale delle scuole superiori che consiste nell'invitare un accompagnatore al ballo di fine anno, spesso con gesti pubblici ed eclatanti. Lei, però, non ha mai vissuto questa esperienza. In effetti, il suo ballo di fine anno, nel 2009, era molto diverso da come lo aveva immaginato, soprattutto perché la scuola cattolica femminile che frequentava non permetteva alle studentesse di portare un accompagnatore dello stesso sesso o di partecipare da sole: "Volevo solo godermi la serata con le mie amiche e non essere costretta ad andare con un accompagnatore con cui non mi sentivo a mio agio" ha raccontato Dengler al Washington Post. La ragazza si identifica come persona lesbica. Il 14 maggio scorso ha finalmente avuto la possibilità di vivere un ballo a modo suo: indossando un gilet e una camicia da smoking blu argento, Meghan ha partecipato al suo primo evento queer a Tampa, con un gruppo di amici. "È stato fenomenale – ha detto la 31enne –. Tutti erano così a loro agio. Abbiamo ballato tutto il tempo". Prima dell'evento, la ragazza ha persino realizzato dei video della "proposta" alla sua accompagnatrice e li ha pubblicati online. "Volevo viverlo in un certo modo e ho sentito che questo era quello giusto per me". La finalità del ballo queer a cui ha partecipato la Dengler era quella di offrire alle persone una seconda possibilità per la notte che hanno sempre desiderato, come dichiara  al quotidiano Holly Winebarger, fondatrice e direttrice della programmazione di QFX, che ha ospitato l'evento. L'obiettivo era anche quello di creare uno spazio sicuro per la comunità LGBTQ in Florida, "che è sotto l'attacco di una legislazione anti-queer", ha aggiunto. "Volevo essere sicura di poter entrare in quella stanza e vedere... persone che si divertivano a ballare tra loro, senza essere guardate a vista o fatte sentire in imbarazzo", aggiunge Meghan Dengler parlando della sua esperienza al ballo queer. "È stato così bello vedere questo. È stato bello farne parte".
balli scolastici queer
Samantha Ann Burnside, 30 anni, è una ragazza trans che, anni dopo la fine della scuola, ha deciso di partecipare ad un Pride Prom organizzato per studenti ed ex studenti queer

Uno spazio dove non essere giudicatə

Con la stagione dei balli di fine anno in corso in tutti gli stati Uniti, altri gruppi come il QFX hanno organizzato eventi ufficiali come i "balli queer" per far si che, al di là delle tradizioni eteronormative imposte, tutta la popolazione scolastica potesse vivere al meglio questo importante appuntamento. Molti membri della comunità Lgbtq affermano che questi eventi alternativi offrono loro uno spazio sicuro e inclusivo per essere se stessə. "Essere apertamente e orgogliosamente queer è una conquista per me", racconta al Wahsington Post Hayley Ianna, 23 anni, di Pittsburg. "La mia serata al Pride Prom è stata indimenticabile. Ho sempre sognato di andare a un ballo come quelli che vedevo nei film, in Australia. Quando mi sono trasferita negli Stati Uniti per intraprendere un master, io e mia moglie eravamo entusiaste che la mia scuola e la mia città organizzassero un ballo dedicato alla nostra comunità", prosegue la 23enne.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Hayley Ianna-Knicely 🌈 (@hayleyfanpire)

In Australia per lei le cose non erano affatto semplici: "Ero una lesbica clandestina, e ai miei occhi essermi dichiarata ed essere orgogliosa di ciò che sono è una conquista. È così importante poter essere chi si è in una serata che si dovrebbe ricordare e che si sogna da sempre". La ragazza ha spiegato di aver sentito molte storie di giovani trans o persone queer a cui non è stato permesso di partecipare al ballo delle loro scuole a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. "Il ballo Pride organizzato dal Q Space Pitt e dal Pittsburg State GSA aiuta a cancellare la delusione che molti della mia età potrebbero provare" dichiara Hayley, che conclude: "Inoltre ha dato a persone come me, che hanno capito chi erano e sono diventate fiere di sé dopo il liceo, la possibilità di rivivere un momento di gioventù che non avremmo mai creduto di poter riavere".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto