Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Niki, la mamma che gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle: “Gli regalo il mondo”

Niki, la mamma che gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle: “Gli regalo il mondo”

La 43enne australiana aveva solo 17 anni quando è nato Jimmy e ha scoperto che non avrebbe mai visto i colori: "Dalle Hawaii a Bali, dal mare alla montagna, troverò sempre modo di dargli una vita avventurosa"

Lucia Lapi
7 Gennaio 2022
Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle

Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle

Share on FacebookShare on Twitter

Niki Antram, australiana, 43 anni, è la mamma di Jimmy, un ragazzo di 26 anni che è cieco e ha disabilità fisiche e mentali. Da anni gira il mondo portandolo con sè sulle spalle e documentando i loro viaggi su un blog e sui social.Si chiama Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle

Si chiama Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle
“Voglio condividere la mia storia in modo che tutte le nuove mamme che potrebbero trovarsi in una situazione simile alla mia possano sapere che, sì, è una cosa spaventosa sentirsi dire che tuo figlio dipenderà da te per il resto della sua vita, ma non significa che la tua vita non sarà fantastica e divertente”.
E dunque eccolo Jimmy che ride su una spiaggia in posa con il Grinch e Jimmy che sorvola l’oceano. Poi sulla neve o a un picnic sull’erba. Dalle Hawaii a Bali, dal mare alla montagna, sulle spalle di questa mamma coraggiosa che non si arrende e segna scrupolosa una conquista dopo l’altra. Ogni piccolo gesto, ogni nuova parola di Jimmy è una vittoria, fatta di azioni ripetute una volta dietro l’altra, spiega Niki, con pazienza e amore.

Niki Antram, australiana, 43 anni, è la mamma di Jimmy, un ragazzo di 26 anni che è cieco e ha disabilità fisiche e mentali

Il Covid non li ha fermati. Mentre progettano il viaggio in Canada, rimandato a causa della pandemia, esplorano il Queensland, la terra in cui vivono, e visitano l’Australia. Le giornate trascorrono tra una corsa in bicicletta, un pomeriggio in biblioteca e feste.

“Entrambi amiamo le stesse cose”, dice Niki. “Sono sempre stata una bambina selvaggia, mi piace fare festa e divertirmi, ma non ho mai lasciato che questo mi impedisse di essere il miglior genitore per mio figlio. Sono felice di tutte le scelte che ho fatto perché mi hanno portato dove sono oggi e sono grata per questo. Amo le persone che ho incontrato lungo la strada che mi hanno insegnato così tanto. Ora sono davvero felice della mia vita, mi sveglio ogni giorno sapendo di essere quella che sono e questa è la mia migliore versione possibile di me stessa”.

Ma non è stato sempre così. Niki aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta. “Essendo una mamma giovane, non ho avuto quella vita spensierata che ha la maggior parte dei diciassettenni”, dice. “Avevo delle responsabilità”. Ma l’amore le ha dato la forza per andare avanti e immaginare un futuro in cui rinascere ogni giorno nel sorriso del figlio.

La storia

Jimmy, che oggi ha 26 anni, è affetto infatti da ipopituitarismo, una condizione che determina un blocco della crescita. Il ragazzo è cieco e necessita di assistenza 24 ore su 24. Tuttavia, Niki non si è arresa e ha fatto di tutto per fargli vivere una vita avventurosa. Ci è riuscita.
Nel suo blog “Niki and Jimmy” è possibile guardare le foto dei luoghi che hanno visitato insieme:  “Anche se so che staremo bene, preferisco chiamare tutti gli hotel, i ristoranti o qualsiasi altra attività dove faremo tappa per avvisarli che saremo in arrivo e che avremo bisogno di una certa assistenza – ha spiegato al Daily Mail – Troverò sempre modi per dare a Jimmy una vita avventurosa, la più avventurosa possibile. E il più delle volte – ha aggiunto – bastano anche le cose più semplici, sono quelle che ama di più”.
“Qualche volta – ha concluso la donna – guardo lui che è così felice senza aver mai visto i colori, l’arcobaleno o le nuvole. E mi chiedo: come posso sentirmi triste?”.

Niki aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta
Niki Antram aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta

E ancora: “Lui è la mia ispirazione, è sempre felice, sorridente, non mi vede in modo convenzionale, ma sono sicuro che nella sua mente ha una sua immagine di come sembro. Essendo diventata mamma così giovane, non ho avuto quella vita spensierata che ha la maggior parte dei diciassette anni. A volte però mi chiedo come posso essere triste quando osservo Jimmy, che non ha mai visto colori, nuvole o arcobaleni, eppure se ne sta semplicemente seduto con un sorriso”.

“Ho capito come portare Jimmy sulle spalle mentre trasportavo una valigia e un trolley in un aeroporto, prima che mi dessero la sedia a rotelle con cui ci dovevamo imbarcare”, ricorda la signora Antram: “Mi impegno per fargli vivere una vita migliore e avventurosa, e il più delle volte sono le cose semplici quelle che ama di più”. Quando non sono in viaggio, mamma e figlio vivono sulla Sunshine Coast del Queensland, a circa 100 chilometri da Brisbane, e sono soliti fare giri in bicicletta all’alba, con Jimmy in un rimorchio e mamma Niki che pedala.

Prima di uscire, però, la signora Antram ha già preparato la colazione, dato da mangiare a Jimmy, lo ha vestito e ha lavato le lenzuola della notte: una routine faticosa, che non le impedisce tuttavia di allenarsi o seguire lezioni di fitness con Jimmy al seguito, che magari gioca con la sabbia o ascolta i suoni attorno a lui. Ogni giorno, mamma Niki cerca ancora di insegnare a Jimmy movimenti e nuove parole, ma non tutto è semplice:  “Sa che ha bisogno di lavarsi i denti, cosa che odia – sorride Niki – . Allora dice “oww”. Io gli tengo la bocca aperta, lui si lamenta, ma mi permette di lavargli i denti… alla fine è molto contento, perché finalmente si addormenta”. Anche questa è un’avventura.

Potrebbe interessarti anche

Grindr, app di incontri per la comunità Lgbtq+, avverte gli utenti sul pericolo che gli agenti di polizia creino account falsi per prenderli di mira
Attualità

Egitto, Grindr avverte gli utenti gay sugli account falsi della polizia

26 Marzo 2023
Il 25 e 26 marzo a Roma va in scena la decima edizione della marcia pacifica per la consapevolezza sull'endometriosi
Attualità

Endometriosi, Roma diventa capitale della consapevolezza

24 Marzo 2023
Ellie Goulding (Instagram)
Spettacolo

Musica contro l’isolamento. Ellie Goulding: “Il palco il mio posto sicuro”

21 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Niki Antram, australiana, 43 anni, è la mamma di Jimmy, un ragazzo di 26 anni che è cieco e ha disabilità fisiche e mentali. Da anni gira il mondo portandolo con sè sulle spalle e documentando i loro viaggi su un blog e sui social.Si chiama Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle Si chiama Niki Antram, è una donna australiana di 43 anni e da venti gira il mondo con il figlio disabile sulle spalle “Voglio condividere la mia storia in modo che tutte le nuove mamme che potrebbero trovarsi in una situazione simile alla mia possano sapere che, sì, è una cosa spaventosa sentirsi dire che tuo figlio dipenderà da te per il resto della sua vita, ma non significa che la tua vita non sarà fantastica e divertente”. E dunque eccolo Jimmy che ride su una spiaggia in posa con il Grinch e Jimmy che sorvola l’oceano. Poi sulla neve o a un picnic sull’erba. Dalle Hawaii a Bali, dal mare alla montagna, sulle spalle di questa mamma coraggiosa che non si arrende e segna scrupolosa una conquista dopo l’altra. Ogni piccolo gesto, ogni nuova parola di Jimmy è una vittoria, fatta di azioni ripetute una volta dietro l’altra, spiega Niki, con pazienza e amore.
Niki Antram, australiana, 43 anni, è la mamma di Jimmy, un ragazzo di 26 anni che è cieco e ha disabilità fisiche e mentali
Il Covid non li ha fermati. Mentre progettano il viaggio in Canada, rimandato a causa della pandemia, esplorano il Queensland, la terra in cui vivono, e visitano l’Australia. Le giornate trascorrono tra una corsa in bicicletta, un pomeriggio in biblioteca e feste. “Entrambi amiamo le stesse cose”, dice Niki. “Sono sempre stata una bambina selvaggia, mi piace fare festa e divertirmi, ma non ho mai lasciato che questo mi impedisse di essere il miglior genitore per mio figlio. Sono felice di tutte le scelte che ho fatto perché mi hanno portato dove sono oggi e sono grata per questo. Amo le persone che ho incontrato lungo la strada che mi hanno insegnato così tanto. Ora sono davvero felice della mia vita, mi sveglio ogni giorno sapendo di essere quella che sono e questa è la mia migliore versione possibile di me stessa”. Ma non è stato sempre così. Niki aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta. “Essendo una mamma giovane, non ho avuto quella vita spensierata che ha la maggior parte dei diciassettenni”, dice. “Avevo delle responsabilità”. Ma l’amore le ha dato la forza per andare avanti e immaginare un futuro in cui rinascere ogni giorno nel sorriso del figlio.

La storia

Jimmy, che oggi ha 26 anni, è affetto infatti da ipopituitarismo, una condizione che determina un blocco della crescita. Il ragazzo è cieco e necessita di assistenza 24 ore su 24. Tuttavia, Niki non si è arresa e ha fatto di tutto per fargli vivere una vita avventurosa. Ci è riuscita. Nel suo blog “Niki and Jimmy” è possibile guardare le foto dei luoghi che hanno visitato insieme:  “Anche se so che staremo bene, preferisco chiamare tutti gli hotel, i ristoranti o qualsiasi altra attività dove faremo tappa per avvisarli che saremo in arrivo e che avremo bisogno di una certa assistenza – ha spiegato al Daily Mail – Troverò sempre modi per dare a Jimmy una vita avventurosa, la più avventurosa possibile. E il più delle volte – ha aggiunto – bastano anche le cose più semplici, sono quelle che ama di più”. “Qualche volta – ha concluso la donna – guardo lui che è così felice senza aver mai visto i colori, l’arcobaleno o le nuvole. E mi chiedo: come posso sentirmi triste?”.
Niki aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta
Niki Antram aveva 17 anni quando è nato Jimmy e la scoperta che non avrebbe mai visto i colori l’aveva distrutta
E ancora: “Lui è la mia ispirazione, è sempre felice, sorridente, non mi vede in modo convenzionale, ma sono sicuro che nella sua mente ha una sua immagine di come sembro. Essendo diventata mamma così giovane, non ho avuto quella vita spensierata che ha la maggior parte dei diciassette anni. A volte però mi chiedo come posso essere triste quando osservo Jimmy, che non ha mai visto colori, nuvole o arcobaleni, eppure se ne sta semplicemente seduto con un sorriso”. "Ho capito come portare Jimmy sulle spalle mentre trasportavo una valigia e un trolley in un aeroporto, prima che mi dessero la sedia a rotelle con cui ci dovevamo imbarcare", ricorda la signora Antram: "Mi impegno per fargli vivere una vita migliore e avventurosa, e il più delle volte sono le cose semplici quelle che ama di più". Quando non sono in viaggio, mamma e figlio vivono sulla Sunshine Coast del Queensland, a circa 100 chilometri da Brisbane, e sono soliti fare giri in bicicletta all’alba, con Jimmy in un rimorchio e mamma Niki che pedala. Prima di uscire, però, la signora Antram ha già preparato la colazione, dato da mangiare a Jimmy, lo ha vestito e ha lavato le lenzuola della notte: una routine faticosa, che non le impedisce tuttavia di allenarsi o seguire lezioni di fitness con Jimmy al seguito, che magari gioca con la sabbia o ascolta i suoni attorno a lui. Ogni giorno, mamma Niki cerca ancora di insegnare a Jimmy movimenti e nuove parole, ma non tutto è semplice:  "Sa che ha bisogno di lavarsi i denti, cosa che odia - sorride Niki - . Allora dice “oww”. Io gli tengo la bocca aperta, lui si lamenta, ma mi permette di lavargli i denti... alla fine è molto contento, perché finalmente si addormenta". Anche questa è un'avventura.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto