È salito un supereroe sul palco del Teatro Poliziano. Anzi, sono saliti, lui e i suoi compagni di scuola,
un’intera classe di "Supereroi" che ha dimostrato come l'inclusione vera sia possibile, con semplicità e concretezza. È terminato così l’anno scolastico a
Montepulciano, nota cittadina in provincia di Siena, sulle note della
canzone di Mr. Rain, tra applausi, tanti sorrisi e qualche lacrima, con un messaggio di speranza e di fiducia nelle capacità dei più giovani di costruire un mondo veramente migliore.
Sanremo 2023: Mr Rain e il coro di bambini (Ansa)
La classe impara la Comunicazione alternativa aumentativa
I
supereroi di questa storia sono gli alunni della seconda elementare, sezione B, della scuola di Montepulciano Stazione, istituto comprensivo Virgilio. Tra loro c’è Marco (il nome è di fantasia), 8 anni, affetto dalla
Sindrome di Angelman, una malattia genetica rara, caratterizzata da un ritardo nello sviluppo e da danni, che possono essere anche gravi, di natura
neurologica e psicologica. L’intera classe, dopo aver preso coscienza della condizione del proprio compagno, non lo ha emarginato né compatito ma prima ha studiato, poi ha adottato la cosiddetta
Caa (
Comunicazione alternativa aumentativa), una forma di linguaggio non verbale, basata sulla corrispondenza tra parole e disegni, che ha aperto un preziosissimo canale di comunicazione con l'alunno. Artefice di questa autentica rivoluzione è stata la maestra Piera Caldiero che, convinta che
la diversità sia una ricchezza reale e non un ostacolo da superare, ha studiato a fondo la situazione, individuando quindi nella CAA lo strumento necessario per avvicinare i bambini e ottenendo dalla Asl locale il software che
"traduce" il linguaggio.
L'esibizione al Teatro Poliziano: i bimbi diventano "Supereroi"
Ora i ragazzi della 2^B della Stazione leggono la CAA, la scrivono e l’hanno
cantata, grazie alla traduzione in pittogrammi della
canzone di Mr.Rain, classificatasi al terzo posto al 73° Festival di Sanremo. L’inedito copione è stato proiettato su un maxi-schermo durante l’esecuzione del brano, mostrando all’intero teatro questo meraviglioso progetto.
Il testo di "Supereroi" tradotto in CAA (Ph. Mancuso)
E
Marco è stato felicissimo, ha partecipato con gioia, esibendosi anche in una coreografia con i nastri, durante la quale è stato guidato con un’attenzione discreta ma sostanziale da una piccola compagna, e alla fine ha sollecitato lui stesso l’applauso.
La diagnosi e il calvario della Sindrome di Angelman
Dopo quello che la famiglia definisce un autentico calvario, la diagnosi della malattia è stata arrivata quando il bambino aveva 3 anni e mezzo, e da quel momento è iniziato un percorso duro, difficile, ma carico di speranza, per rendergli la vita il
più normale possibile. "La
Sindrome di Angelman colpisce
un bambino su 15.000 – spiega la mamma –. In Italia i casi accertati sono 373, su un arco di età che va dai 2/3 anni ai 20. Siamo riuniti in un’associazione, la Fast, che segue gli sviluppi della ricerca e che non ci fa sentire soli. In questo contesto, Marco è un
caso particolare perché capisce, cammina, corre, mangia, non è incontinente e da poco ha smesso anche di 'sbavare', disturbo impattante sul piano sociale ma che non aveva mai impedito alla classe di
accettare i suoi baci; la scomparsa della sua scialorrea (questo il termine scientifico,
ndr) è stata salutata con una festa".
La fortuna passa per l'inclusione
Al bambino è stata diagnosticata l a Sindrome di Angelman quando aveva 3 anni e mezzo
"Marco non è stato fortunato – aggiunge la donna – ma abbiamo avuto la
fortuna di incontrare la Maestra Piera, che con grande caparbietà ha creduto nella CAA e in lui, di aver trovato le altre maestre, altrettanto sensibili, e di aver scoperto nei bambini della sua sezione delle persone capaci di essere spontaneamente inclusive. Giornate come quella vissuta al Poliziano – conclude – sono molto importanti perché per mio figlio ricevere piccole responsabilità vuol dire far parte del gruppo, essere incluso, danno il senso dell’
autonomia e gli regalano
fiducia". Allora è vero, come scrive Mr. Rain e come hanno cantato i bambini, che "
A volte chiedere aiuto ci fa paura/Ma basta un solo passo, come il primo uomo sulla luna".