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Traute Lafrenz, ultima superstite della Rosa Bianca, muore a 103 anni

Era rimasta solo lei del leggendario movimento di resistenza antinazista. Arrestata due volte dalla Gestapo, fu liberata nell'aprile 1945 e si stabilì negli Stati Uniti

di MARIANNA GRAZI -
10 marzo 2023
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È morta l'ultima superstite del movimento di resistenza della Rosa Bianca, che esortava i tedeschi a resistere contro la tirannia nazista durante la seconda guerra mondiale, secondo quanto dichiarato dalla fondazione storica del gruppo. Traute Lafrenz è scomparsa il 6 marzo, nella sua casa in South Carolina, all'età di 103 anni, come riportato dal gruppo in un comunicato di giovedì, rendendo omaggio alla sua "coraggiosa resistenza e alla sua imperitura testimonianza".

Il movimento antinazista Rosa Bianca

Traute Lafrenz in un'immagine del 1942

Traute Lafrenz in un'immagine del 1942

Tra i più famosi movimenti di resistenza al nazismo in Germania, la Rosa Bianca distribuiva opuscoli contro la guerra all'università di Monaco nel 1942-3, invitando la popolazione a sollevarsi contro la dittatura di Hitler. Secondo la fondazione, Lafrenz incontrò Hans Scholl, uno dei fondatori del gruppo insieme alla sorella Sophie Scholl e a Christoph Probst, nell'estate del 1941. Un anno dopo, Lafrenz, studentessa di medicina, si imbatté in una locandina e capì il coinvolgimento di Hans Scholl dalle citazioni letterarie utilizzate nel testo. Portò i volantini ad Amburgo, dove furono distribuiti da alcuni amici. Quando Hans e Sophie Scholl furono arrestati nel febbraio 1943, Lafrenz si recò a Ulm, la loro città natale, per informare la famiglia.

La prigionia e il trasferimento negli Stati Uniti

Dopo un processo sommario, i leader originari della Rosa Bianca furono impiccati nella prigione di Stadelheim, in Baviera, insieme ad altre persone coinvolte nella resistenza, tra cui il loro professore di filosofia all'università, Kurt Huber. Anche Traute Lafrenz cadde nelle mani della Gestapo, la polizia segreta nazista, nell'aprile 1943, quando fu condannata a un anno di prigione con l'accusa di "complicità". Passò pochissimo dal rilascio che fu nuovamente arrestata dalla Gestapo ad Amburgo. L'allora 24enne trascorse il periodo di detenzione in quattro carceri prima di essere liberata da quella di Bayreuth nell'aprile 1945. Una volta libera tornò a Monaco e si laureò in medicina. Due anni dopo emigrò negli Stati Uniti, dove si sposò ed ebbe quattro figli. Ha vissuto a San Francisco ed a Chicago, dove è stata preside di una scuola per bambini svantaggiati per 23 anni. 

Eroina della libertà e dell'umanità

Traute Lafrenz ha ricevuto la croce simbolo dell'Ordine al Merito della Germania nel 2019 (Facebook)

In occasione del suo centesimo compleanno, nel 2019, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier l'ha elogiata come "eroina della libertà e dell'umanità", conferendole l'Ordine al Merito della Germania nella sua casa vicino a Charleston, SC. Lafrenz è stata una delle poche persone che, "di fronte ai crimini dei nazisti, ha avuto il coraggio di ascoltare la voce della sua coscienza e di ribellarsi alla dittatura e al genocidio degli ebrei", disse all'epoca il Console Generale Heike Fuller a nome del presidente.