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Home » Lifestyle » Corea del Sud, un tribunale nazionale riconosce per la prima volta i diritti delle coppie omosessuali

Corea del Sud, un tribunale nazionale riconosce per la prima volta i diritti delle coppie omosessuali

La sentenza storica dell'Alta Corte di Seoul riguarda una coppia di uomini che si sono visti negare la copertura assicurativa in quanto la loro relazione non è riconosciuta dalla legge

Marianna Grazi
22 Febbraio 2023
coppia coreana

La coppia coreana che si è vista riconoscere i diritti Lgbt dall'Alta corte di Seoul, in una sentenza storica

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Per la prima volta nel Paese un tribunale sudcoreano ha riconosciuto ufficialmente i diritti di una coppia dello stesso sesso. In una sentenza storica, l’Alta Corte di Seoul ha stabilito che un ente governativo di assicurazione sanitaria era tenuto a garantire la copertura anche al coniuge di un cliente, dopo che l’azienda l’aveva ritirata quando aveva scoperto che la coppia era formata da due uomini. I quali avevano celebrato una cerimonia nuziale nel 2019, ma il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è riconosciuto in Corea del Sud.
Per quanto riguarda il loro riconoscimento, comunque, non è detta l’ultima parola: se gli attivisti esultano per la sentenza, che secondo loro rappresenta un passo avanti per i diritti della comunità Lgbt dello Stato asiatico, tuttavia il caso sarà impugnato davanti alla Corte Suprema, che potrebbe ribaltare il verdetto.

La bandiera coreana coi colori dell'arcobaleno

Il querelante, So Seong-wook, ha dichiarato fuori dall’aula di tribunale di aver accolto con favore la decisione dei giudici e il “riconoscimento di un diritto evidente che non è stato concesso”. Nel 2021 aveva fatto causa alla compagnia sud coreana National Health Insurance Service (NHIS) dopo che, nel suo piano assicurativo, gli era stata negata la copertura assicurativa per il suo partner Kim Yongmin. In un primo momento, in verità, questa copertura era stata estesa al compagno come accade anche nelle coppie eterosessuali, ma poi era stata revocata perché l’NHIS aveva dichiarato di aver commesso un errore nel concederla all’uomo, in quanto la relazione omosessuale non era riconosciuta. Festeggiando il verdetto, il signor So ha elogiato la Corte per aver considerato “il principio di uguaglianza come una questione di grande importanza”.

“Penso che abbia un grande significato per le persone Lgbtq che si sono trovate in una situazione discriminatoria, per coloro che le sostengono e per tutti coloro che sono discriminati”, ha dichiarato So Seong-wook alla BBC. L’Alta Corte della capitale ha ribaltato il verdetto di una giuria inferiore, ritenendo che la copertura dei coniugi nell’ambito dell’NHIS si estendesse non solo alle famiglie come definite dalla legge. Ha inoltre stabilito che negare alle coppie dello stesso sesso tali prestazioni equivale a una discriminazione. “Tutti possono essere in qualche modo una minoranza. Far parte di una minoranza significa essere diversi dalla maggioranza e non può essere sbagliato di per sé”, si legge nella sentenza del tribunale. “In una società dominata dal principio della maggioranza, la consapevolezza dei diritti delle minoranze e gli sforzi per proteggerle sono necessari”.

Korea Queer Culture Festival: nel Paese non sono riconosciuti i diritti alle coppie omosessuali né i matrimoni tra persone dello stesso sesso

Un rapporto di Human Rights Watch dello scorso anno ha rilevato che la discriminazione nei confronti delle persone LGBT nella società sudcoreana rimane “pervasiva“. Le coppie dello stesso sesso – prive dello statuto giuridico del matrimonio – sono spesso escluse dai benefici governativi previsti per gli sposi.
Dopo la sentenza del tribunale di martedì, Amnesty International ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che: “C’è ancora molta strada da fare per porre fine alla discriminazione contro la comunità Lgbti, ma questa sentenza offre la speranza che i pregiudizi possano essere superati”.

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