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Home » Lifestyle » Il make-up è “da femmine”? Achille Lauro risponde con “Maleducata”, trucchi genderless

Il make-up è “da femmine”? Achille Lauro risponde con “Maleducata”, trucchi genderless

Il cantautore: "Amo il fatto che ogni persona possa scegliere liberamente cosa significa bellezza". Prima di lui anche Harry Styles e Brad Pitt si sono dati al beauty

Barbara Berti
20 Novembre 2022
Achille Lauro durante l'Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Stripper”

Achille Lauro durante l'Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Stripper”

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Si chiama “Maleducata” la prima capsule collection genderless Mulac Cosmetics, firmata da Achille Lauro (32 anni), che porta lo stesso nome del suo singolo uscito nel settembre 2020 e che fa parte della colonna sonora della terza stagione della serie televisiva “Baby”. Sarà un caso ma una strofa della canzone recita “Cose da femmine”: l’icona della musica e della moda sembra proprio voler scardinare con una contrapposizione in lettere l’idea che vuole il trucco una prerogativa femminile. La capsule in edizione limitata realizzata con il brand italiano Mulac e composta da una palette occhi, due kajal, un gel viso a pH reagente e un mascara. Prodotti multiuso dall’animo glam e rock, appositamente studiati per creare trucchi genderless e simbolo di fluidità.

La linea di make-up di Achille Lauro (Instagram)
La linea di make-up di Achille Lauro (Instagram)

“Mulac è un brand la cui identità si fonda sul permettere a tutti di mostrare la propria arte” dice il cantautore che all’anagrafe si chiama Lauro De Marinis. E spiega: “Il make-up è espressione dell’io, è proiezione della propria identità, posso essere uomo, mettermi il mascara, essere virile, essere chi sono, senza stereotipi, senza tabù”. Per l’artista che ha rappresentato San Marino all’Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Stripper”, “il make-up racconta ciò che siamo e ci aiuta a immaginare chi potremmo essere. Amo il fatto che ogni persona possa scegliere liberamente cosa significa bellezza”. Da sempre paladino della diversità, il cantante che ha sempre creduto nel potere dello stile per affermare la propria personalità, ha sposato a pieno l’idea di un make-up destinato a un pubblico eterogeneo accomunato dalla voglia di esprimersi senza pregiudizi e senza condizionamenti.

Il cantautore, infatti, non ha prestato solo il volto, ma è stato coinvolto in tutti i passaggi di produzione: dal processo creativo, alla scelta dei prodotti, per la promozione di una nuova idea di bellezza fuori dai cliché e dagli stereotipi. Artista libero come pochi ed esempio di trasformismo senza paragoni nel panorama musicale italiano contemporaneo, Lauro è apprezzato per il suo talento compositivo quanto per le sue doti di performer, esaltate da uno stile impareggiabile, trasgressivo, provocatorio e glam. Il cantante romano difficilmente va in scena senza il suo make-up, sempre diverso e in tema con lo spirito della fase musicale del momento.

Achille Lauro, 32 anni (Instagram)
Achille Lauro, 32 anni (Instagram)

Tutti gli uomini del make-up

Achille Lauro è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di artisti uomini che hanno deciso di dedicarsi alla produzione di trucchi. Harry Styles, ex teen idol e oggi popstar mondiale, da qualche tempo ha lanciato la sua prima collezione di make-up (per tutti) della linea di bellezza “Pleasing”. La particolarità? Tutti i prodotti sono biodegradabili, vegani e cruelty-free. Nell’aprile 2021, invece, è stato Fedez, all’anagrafe Federico Lucia, ha lanciare la sua prima linea di smalti super colorata, “Noon”, realizzata in collaborazione con Layla Cosmetics.

Harry Styles (Instagram)
Harry Styles (Instagram)

Altro divo che si è lanciato nell’affascinante mondo beauty è Brad Pitt: a quasi 60 anni l’attore è entrato nella cosmetica con una linea skincare genderless a base di uva. “Le Domaine” è un beauty brand vegano e al 96% di origine naturale che non usa il termine “anti-age” ma di parla di “rallentare il processo di invecchiamento cutaneo”. Al momento del lancio, l’attore spiegò: “Vogliamo imitare i cicli organici della natura, la sua bellezza primordiale. Non ci sono rifiuti in natura. Tutto ciò che è rimasto o scartato diventa cibo per qualcos’altro”.

Dopo gli integratori a marchio “Barker Wellness”, anche il batterista dei Blink 182, Travis Barker, ha ben pensato di lanciare la sua linea di cosmetici anti-età. Si chiama semplicemente “Barker” e comprende cinque formule per il viso, tutte a base di cannabis. Questa è, infatti, un importate ingrediente cosmetico: i suoi oli essenziali vantano un elevato potere idratante ed emolliente. In più, incorpora vitamine e sali minerali che hanno la funzione di contrastare le infiammazioni e persino l’eccessiva produzione di sebo.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Si chiama “Maleducata” la prima capsule collection genderless Mulac Cosmetics, firmata da Achille Lauro (32 anni), che porta lo stesso nome del suo singolo uscito nel settembre 2020 e che fa parte della colonna sonora della terza stagione della serie televisiva “Baby”. Sarà un caso ma una strofa della canzone recita “Cose da femmine”: l’icona della musica e della moda sembra proprio voler scardinare con una contrapposizione in lettere l’idea che vuole il trucco una prerogativa femminile. La capsule in edizione limitata realizzata con il brand italiano Mulac e composta da una palette occhi, due kajal, un gel viso a pH reagente e un mascara. Prodotti multiuso dall’animo glam e rock, appositamente studiati per creare trucchi genderless e simbolo di fluidità.
La linea di make-up di Achille Lauro (Instagram)
La linea di make-up di Achille Lauro (Instagram)
“Mulac è un brand la cui identità si fonda sul permettere a tutti di mostrare la propria arte” dice il cantautore che all’anagrafe si chiama Lauro De Marinis. E spiega: “Il make-up è espressione dell’io, è proiezione della propria identità, posso essere uomo, mettermi il mascara, essere virile, essere chi sono, senza stereotipi, senza tabù”. Per l’artista che ha rappresentato San Marino all'Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Stripper”, “il make-up racconta ciò che siamo e ci aiuta a immaginare chi potremmo essere. Amo il fatto che ogni persona possa scegliere liberamente cosa significa bellezza”. Da sempre paladino della diversità, il cantante che ha sempre creduto nel potere dello stile per affermare la propria personalità, ha sposato a pieno l'idea di un make-up destinato a un pubblico eterogeneo accomunato dalla voglia di esprimersi senza pregiudizi e senza condizionamenti. Il cantautore, infatti, non ha prestato solo il volto, ma è stato coinvolto in tutti i passaggi di produzione: dal processo creativo, alla scelta dei prodotti, per la promozione di una nuova idea di bellezza fuori dai cliché e dagli stereotipi. Artista libero come pochi ed esempio di trasformismo senza paragoni nel panorama musicale italiano contemporaneo, Lauro è apprezzato per il suo talento compositivo quanto per le sue doti di performer, esaltate da uno stile impareggiabile, trasgressivo, provocatorio e glam. Il cantante romano difficilmente va in scena senza il suo make-up, sempre diverso e in tema con lo spirito della fase musicale del momento.
Achille Lauro, 32 anni (Instagram)
Achille Lauro, 32 anni (Instagram)

Tutti gli uomini del make-up

Achille Lauro è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di artisti uomini che hanno deciso di dedicarsi alla produzione di trucchi. Harry Styles, ex teen idol e oggi popstar mondiale, da qualche tempo ha lanciato la sua prima collezione di make-up (per tutti) della linea di bellezza “Pleasing”. La particolarità? Tutti i prodotti sono biodegradabili, vegani e cruelty-free. Nell’aprile 2021, invece, è stato Fedez, all’anagrafe Federico Lucia, ha lanciare la sua prima linea di smalti super colorata, “Noon”, realizzata in collaborazione con Layla Cosmetics.
Harry Styles (Instagram)
Harry Styles (Instagram)
Altro divo che si è lanciato nell’affascinante mondo beauty è Brad Pitt: a quasi 60 anni l’attore è entrato nella cosmetica con una linea skincare genderless a base di uva. “Le Domaine” è un beauty brand vegano e al 96% di origine naturale che non usa il termine “anti-age” ma di parla di “rallentare il processo di invecchiamento cutaneo”. Al momento del lancio, l’attore spiegò: “Vogliamo imitare i cicli organici della natura, la sua bellezza primordiale. Non ci sono rifiuti in natura. Tutto ciò che è rimasto o scartato diventa cibo per qualcos’altro”. Dopo gli integratori a marchio “Barker Wellness”, anche il batterista dei Blink 182, Travis Barker, ha ben pensato di lanciare la sua linea di cosmetici anti-età. Si chiama semplicemente “Barker” e comprende cinque formule per il viso, tutte a base di cannabis. Questa è, infatti, un importate ingrediente cosmetico: i suoi oli essenziali vantano un elevato potere idratante ed emolliente. In più, incorpora vitamine e sali minerali che hanno la funzione di contrastare le infiammazioni e persino l'eccessiva produzione di sebo.
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