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Home » Lifestyle » VolontariAmo, inclusione e buone azioni sono le nuove sfide del Banco BPM

VolontariAmo, inclusione e buone azioni sono le nuove sfide del Banco BPM

Il progetto possibile grazie al coinvolgimento attivo di tutto il personale del gruppo bancario

Lisa Ciardi
9 Luglio 2022
VolontariAmo, progetto di volontariato d’impresa di Banco BPM per promuovere la cultura del servizio volontario

VolontariAmo, progetto di volontariato d’impresa di Banco BPM per promuovere la cultura del servizio volontario

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Dedicarsi al volontariato potendo beneficiare di permessi retribuiti da parte della propria azienda. È possibile grazie a “VolontariAmo”, il progetto di volontariato d’impresa di Banco BPM per promuovere la cultura del servizio volontario. Un’iniziativa che ha preso il via cinque anni fa e che sta registrando una crescita costante.
“Il settore bancario è molto tradizionale – spiega Liana Mazzarella, responsabile della Sostenibilità di Banco BPM – ma proprio per questo l’obiettivo è ancora più sfidante!”.

Liana Mazzarella, responsabile della Sostenibilità di Banco BPM
Liana Mazzarella, responsabile della Sostenibilità di Banco BPM

La riuscita di “VolontariAmo”, che conta oggi oltre 8.000 ore di volontariato e 112 progetti sociali e ambientali sostenuti, per un contributo economico di 2 milioni di euro, è stata possibile grazie al coinvolgimento attivo di tutto il personale del gruppo, oltre 20.400 persone. Un impegno che, anche nel periodo della pandemia, è proseguito con iniziative che potessero essere realizzate a distanza. Fra gli esempi ecco #LeggiPerMe, portato avanti in collaborazione con il Centro Nazionale del Libro Parlato, per la realizzazione di audiolibri rivolti a persone cieche e ipovedenti. Più di 150 donne e uomini del gruppo hanno dedicato oltre 800 ore di volontariato al progetto dando vita a cinque libri audio-libri. Per farlo, prima di procedere con la registrazione delle parti assegnate, i dipendenti del gruppo, grazie a un software di registrazione installato sul proprio computer aziendale, sono stati formati da una referente del Centro Nazionale del Libro Parlato sull’utilizzo del programma e con indicazioni utili per una chiara e corretta lettura.

Un'iniziativa dei volontari di VolontariAmo insieme a Legambiente
Un’iniziativa dei volontari di VolontariAmo insieme a Legambiente

“Da una necessità dettata da una situazione particolare, quale l’emergenza sanitaria – commenta Licia Ciocca, responsabile Inclusion, Diversity e Social della banca – è nata una collaborazione di grande valore che proseguirà anche nel prossimo futuro. I ‘Donatori di voce’ del gruppo continuano ancora oggi a partecipare al progetto per il Centro Nazionale del Libro Parlato, che opera a Roma, Firenze, Brescia, Lecce e Modena dove si trovano le sedi in cui vengono realizzate le opere attraverso la lettura, da parte di speaker assistiti in sale di registrazione”.

Licia Ciocca, responsabile Inclusion, Diversity e Social di Banco BPM
Licia Ciocca, responsabile Inclusion, Diversity e Social di Banco BPM

Intanto, Banco BPM mantiene alta l’attenzione sui temi dell’inclusione. Ci sono per esempio il nido aziendale “Il giardino di Bez” (aperto anche a utenti esterni) o il progetto “Welcome Back Mom” che ha coinvolto, tra il 2020 e inizio 2022, 190 neomamme rientrate al lavoro dopo la maternità, attraverso un appuntamento virtuale gestito da un team interno per l’ascolto. Nei prossimi anni i programmi di sviluppo della banca coinvolgeranno anche manager, talenti e giovani con percorsi dedicati al rafforzamento delle competenze anche formazione specialistica e attraverso la partecipazione a progetti inter funzionali e iniziative interaziendali.

Il nido aziendale “Il giardino di Bez”, aperto anche a utenti esterni
Il nido aziendale “Il giardino di Bez”, aperto anche a utenti esterni

“Dobbiamo continuare a lavorare sulla cultura e sui modelli – spiega Licia Ciocca – e per questo stiamo promuovendo anche vari progetti che vedono le donne al centro e in ruoli apicali. La nostra banca ha già superato il limite minimo previsto dalla legge Golfo-Mosca secondo cui almeno il 30% dei posti negli organi di amministrazione debbano essere riservati al genere sottorappresentato, generalmente le donne. A livello di organico abbiamo poi intrapreso un programma di valorizzazione del talento femminile, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 30% di donne in posizioni manageriali entro il 2024. Un percorso che nel 2021 ha visto le donne nel management del gruppo aumentare del 12% rispetto al 2020, arrivando a essere oltre il 23% del totale”.

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#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Dedicarsi al volontariato potendo beneficiare di permessi retribuiti da parte della propria azienda. È possibile grazie a “VolontariAmo”, il progetto di volontariato d’impresa di Banco BPM per promuovere la cultura del servizio volontario. Un’iniziativa che ha preso il via cinque anni fa e che sta registrando una crescita costante. "Il settore bancario è molto tradizionale – spiega Liana Mazzarella, responsabile della Sostenibilità di Banco BPM - ma proprio per questo l’obiettivo è ancora più sfidante!".
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"Dobbiamo continuare a lavorare sulla cultura e sui modelli – spiega Licia Ciocca – e per questo stiamo promuovendo anche vari progetti che vedono le donne al centro e in ruoli apicali. La nostra banca ha già superato il limite minimo previsto dalla legge Golfo-Mosca secondo cui almeno il 30% dei posti negli organi di amministrazione debbano essere riservati al genere sottorappresentato, generalmente le donne. A livello di organico abbiamo poi intrapreso un programma di valorizzazione del talento femminile, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 30% di donne in posizioni manageriali entro il 2024. Un percorso che nel 2021 ha visto le donne nel management del gruppo aumentare del 12% rispetto al 2020, arrivando a essere oltre il 23% del totale".
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