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Wembrace Awards, i premi di Bebe Vio dedicati all’inclusività. Ecco i vincitori

Alla cerimonia videomessaggio di Ursula Von Der Leyen: "Mi ispirate a lavorare per un’Unione europea in cui tutti possano godere delle stesse opportunità"

31 marzo 2023
Successo per la prima edizione dizione dei WEmbrace Awards

Successo per la prima edizione dizione dei WEmbrace Awards

Gli WEmbrace Awards di Bebe Vio vanno a Luca Trapanese, Mattia Villardita, Nicoletta Tinti, Silvia Polleri e PizzAut, con il saluto di Ursula Von Der Leyen. Successo per la prima edizione dizione dei WEmbrace Awards, una Charity Night Gala Dinner, nata dal movimento WEmbrace, ideato da Bebe Vio Grandis con l’Associazione Onlus art4sport, ispirata alla sua storia e impegnata nella raccolta fondi per acquistare protesi e ausili sportivi per migliorare la qualità della vita di bambini con amputazioni. Il movimento WEmbrace (che racchiude in sé gli eventi WEmbrace Games, WEmbrace Sport e ora anche WEmbrace Awards) mira a far convergere, unire e rafforzare le voci che parlano di inclusione.
Un momento della prima edizione dizione dei WEmbrace Awards

Un momento della prima edizione dizione dei WEmbrace Awards

E, infatti, la serata ha avuto come finalità quella di contribuire alla promozione di un mondo più inclusivo: sono state presentate le storie e conferiti i riconoscimenti a chi ha mostrato e promosso con le sue azioni l’inclusivo spirito da ‘WEmbracer’. Alla cerimonia ha partecipato, con un videomessaggio anche la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen. “Bebe stai facendo un lavoro incredibile per aiutare i bambini con disabilità a fare sport, divertirsi ed essere felici così come qualsiasi altro bambino. Ma per quanto tu sia straordinaria, non sei sola. Tanti altri come te stanno lottando per rendere il nostro mondo più inclusivo per tutti e WEmbrace Awards celebra queste persone” le parole di Von Der Leyen. “Alcune delle storie mi hanno fatto sorridere, altre piangere, ma tutte hanno una cosa in comune: ispirano. Ci insegnate che tutti possiamo fare qualcosa per rendere l’Europa un posto dove chiunque possa vivere una vita piena. E se lo potete fare voi, allo stesso modo dobbiamo farlo noi come comunità. Da parte mia, sento la responsabilità di essere all’altezza del vostro esempio. Mi ispirate a lavorare per un’Unione Europea in cui tutti possano godere delle stesse opportunità e partecipare pienamente alla società su base paritaria con gli altri” spiega ancora la presidente della Commissione Europea. Dal canto suo, l’atleta paralimpica Bebe Vio si dice contenta della riuscita dell’evento: “Una serata davvero magica che ci ha saputo regalare un mix di emozioni stupende, che magari spesso cerchiamo di nascondere ma che questa sera abbiamo potuto esprimere senza timore, lasciandoci trasportare dalle storie incredibili dei WEmbracer. Il messaggio che abbiamo voluto far passare è proprio quello dell’inclusione. Abbiamo sentito 15 storie di persone davvero grandi, che hanno scelto di darsi da fare e dedicare del tempo nella loro vita di tutti i giorni per aiutare gli altri e questo crediamo abbia davvero dell’incredibile. Non vedo l’ora che arrivi l’edizione del prossimo anno, per conoscere nuove storie e far parte ancora una volta di questo grande momento di emozioni condivise”.
Il premio WEmbrace Ourself a Luca Trapanese

Il premio WEmbrace Ourself a Luca Trapanese

Chi sono i vincitori WEmbrace Awards

Il premio WEmbrace Ourself (individuo che, affrontando un percorso personale attraverso la propria peculiarità, la rende un valore per sé e per gli altri, diventando fonte di forza, energia e un punto di riferimento) è andato all’assessore al Welfare del comune di Napoli, Luca Trapanese, papà single che sceglie di adottare una bambina con sindrome di Down, aprendo così un importante spunto di riflessione sul tema degli affidi e del concetto stesso di famiglia. Il premio WEmbrace Others (individuo, gruppo di individui o progetto che, attraverso la tenacia, determinazione, lavoro e impegno, è riuscito a far sì che le sue peculiarità diventassero un valore sociale riconosciuto per una comunità) è andato a Mattia Villardita, giovane volontario che con il suo costume da Spiderman prova a portare un sorriso ai bambini ricoverati, ispirato dalla sua esperienza personale.
Bebe Vio con Nico Acampora di PizzAut

Bebe Vio con Nico Acampora di PizzAut

Il premio WEmbrace Sport (individuo o gruppo di individui che, attraverso la propria attività sportiva o impresa è riuscito a comunicare, valorizzare o istituire le singole peculiarità come valore) è andato a Nicoletta Tinti, campionessa olimpica di ginnastica ritmica che, dopo essersi ritrovata improvvisamente paraplegica, non si è arresa e insieme all'amica Silvia Bertoluzza ha dato vita a un unico passo a due, dove lei mette il busto e Silvia le gambe, facendo nascere la compagnia “InOltre”. Il premio WEmbrace Difference (gruppo di persone, associazione o istituzione che ha saputo cogliere le peculiarità altrui “adottandole” e valorizzandole affinché diventassero unicità per la comunità e un punto di riferimento per il prossimo) è stato assegnato a PizzAut, il progetto nato con l’obiettivo di costruire un mondo migliore, che possa essere rispettoso dell'unicità, delle competenze e delle potenzialità di tutti e delle persone autistiche impegnate nella gestione di questo ristorante così speciale. Infine, il premio WEmbrace The World (storia che racchiude un esempio ispirante legato alle peculiarità a livello internazionale) è andato a Silvia Polleri che porta un esempio di speranza e possibilità di riscatto con l’istituzione del ristorante InGalera, all’interno del carcere di Bollate.
Il premio WEmbrace Difference a PizzAut

Il premio WEmbrace Difference a PizzAut

L'inclusione continua

Una vera e propria proclamazione della diversità, che è stata raccontata anche attraverso le parole dei 5 celebranti: Eleonora Abbagnato, Federico Buffa, Ghali, Claudio Santamaria e Omar Schillaci. Personalità del mondo della cultura e della comunicazione che, per l’occasione, si sono fatti portavoce delle cinque storie che hanno ricevuto il riconoscimento di WEmbracer 2023. Una scelta, questa, dettata dal desiderio di amplificare il più possibile i messaggi dietro questi racconti esempio di inclusione. Ecco che, proprio per questo, fino al 13 aprile ci sarà un’ulteriore amplificazione del messaggio inclusivo dell’evento anche attraverso manifesti che compariranno in varie città italiane (Milano, Roma, Genova, Brescia, Verona, Vicenza e Padova), resa possibile grazie al Patrocinio del Comune di Milano e alla partecipazione di Clear Channel, con lo scopo di far conoscere il più possibile le storie dei finalisti di questa prima edizione di WEmbrace Awards. Titolo delle affissioni, “Iztruzioni Per Campiare Il Nomdo”. Una scelta impattante, pensata per richiamare l’attenzione dei passanti sul tema dell’inclusione: su ogni manifesto sarà presente un QR-Code dedicato che darà la possibilità di approfondire le singole storie protagoniste della serata.