Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2023
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Paralimpiadi » “Diario da Tokyo” I pipistrelli fanno gol nel buio. Grazie al bomber che vendeva caramelle sul bus

“Diario da Tokyo” I pipistrelli fanno gol nel buio. Grazie al bomber che vendeva caramelle sul bus

Brasile Argentina, eterno derby sudamericano deciso da Pelé, Di Stefano, Maradona, Zico, Messi, assegnerà il titolo di calcio a 5 non vedenti alle Paralimpiadi di Tokyo. Nonato, il capocannoniere brasiliano spera che non piova. L'argentino Espinillo ha riscattato col calcio una vita da emarginato

Piero Ceccatelli
4 Settembre 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Hanno preso il soprannome dagli animali che meglio rappresentano la loro condizione: si chiamano infatti murcielagos, pipistrelli. Perché, come i pipistrelli anche loro vivono al buio, un buio senza fine. Ma riescono a vedere lo stesso. E a realizzare il sogno più ambito da milioni di persone: segnare gol. I murcielagos alle Paralimpiadi di Tokyo sono la squadra di calcio a 5 non vedenti dell’Argentina. Se il calcio è la malattia di miliardi di persone, giocarlo con un pallone sonoro, senza vedere campo, porte, compagni, avversari è lo struggente inno a una passione che niente può fermare.
Come ogni torneo che si rispetti, quello paralimpico di Tokyo avrà finaliste di gran nome. Brasile e Argentina. Il classico del Sudamerica. Pelé e Maradona, Messi e Neymar.
Qui i bomber si chiamano Raimundo Nonato per il Brasile e Maximiliano Espinillo per l’Argentina. Nonato è capocannoniere del torneo, con cinque gol vinse le Paralimpiadi a Londra e in casa, a Rio. Ha coscienza della propria forza e si augura solo che non piova. La pioggia è una piaga supplementare, per chi gioca a calcio senza vedere.
L’altro bomber, Espinillo, ha una vita romanzesca. Anzitutto, tifa Ronaldo pur essendo connazionale di Messi. Rimedia (ma solo un po’) portando il 15 che Leo aveva alle Olimpiadi del 2008, vinte dall’Argentina. Prima di darsi al calcio, Maximiliano vendeva cioccolatini e caramelle in strada e “sugli autobus dove mi lasciavano salire“. Il pallone lo ha sottratto all’emarginazione. Chissà se anche in Argentina si dice “scartare“, per indicare un dribbling e l’atto di togliere l’involucro a una caramella.

Potrebbe interessarti anche

insetticidi-infertilità-maschile
Scienze e culture

Insetticidi e cattivi stili di vita, infertilità in aumento

26 Novembre 2023
aiello-romantico-tour
Spettacolo

Aiello, il cantautore Cupido: “Riscopriamo il lato ‘Romantico’ per accogliere l’altro”

22 Novembre 2023
Kellanova Italia ha lanciato una nuova policy per supportare le vittime di abusi domestici
Economia

Lavoro, Kellanova Italia lancia nuove policy per supportare le vittime di abusi domestici

23 Novembre 2023

Instagram

Hanno preso il soprannome dagli animali che meglio rappresentano la loro condizione: si chiamano infatti murcielagos, pipistrelli. Perché, come i pipistrelli anche loro vivono al buio, un buio senza fine. Ma riescono a vedere lo stesso. E a realizzare il sogno più ambito da milioni di persone: segnare gol. I murcielagos alle Paralimpiadi di Tokyo sono la squadra di calcio a 5 non vedenti dell’Argentina. Se il calcio è la malattia di miliardi di persone, giocarlo con un pallone sonoro, senza vedere campo, porte, compagni, avversari è lo struggente inno a una passione che niente può fermare. Come ogni torneo che si rispetti, quello paralimpico di Tokyo avrà finaliste di gran nome. Brasile e Argentina. Il classico del Sudamerica. Pelé e Maradona, Messi e Neymar. Qui i bomber si chiamano Raimundo Nonato per il Brasile e Maximiliano Espinillo per l’Argentina. Nonato è capocannoniere del torneo, con cinque gol vinse le Paralimpiadi a Londra e in casa, a Rio. Ha coscienza della propria forza e si augura solo che non piova. La pioggia è una piaga supplementare, per chi gioca a calcio senza vedere. L’altro bomber, Espinillo, ha una vita romanzesca. Anzitutto, tifa Ronaldo pur essendo connazionale di Messi. Rimedia (ma solo un po’) portando il 15 che Leo aveva alle Olimpiadi del 2008, vinte dall’Argentina. Prima di darsi al calcio, Maximiliano vendeva cioccolatini e caramelle in strada e "sugli autobus dove mi lasciavano salire". Il pallone lo ha sottratto all’emarginazione. Chissà se anche in Argentina si dice “scartare“, per indicare un dribbling e l’atto di togliere l’involucro a una caramella.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2023

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare