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Home » Paralimpiadi » Paralimpiadi. Alla Cerimonia di Apertura il grido dello sport: “Pace” ma la tv cinese lo censura

Paralimpiadi. Alla Cerimonia di Apertura il grido dello sport: “Pace” ma la tv cinese lo censura

Il presidente Xi Jimping ha aperto ufficialmente la tredicesima edizione dei giochi. Commozione e applausi per la delegazione ucraina

Marianna Grazi
4 Marzo 2022
La delegazione ucraina sfila durante la Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi   EPA/ENNIO LEANZA

La delegazione ucraina sfila durante la Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi EPA/ENNIO LEANZA

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Il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping

Un grido forte, unanime: PACE! Con questa parola, che risuona di bocca in bocca, di cuore in cuore, tra i presenti, tra il pubblico di tutto il mondo, le Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 sono ufficialmente iniziate. A dichiarare aperti la tredicesima edizione Giochi il presidente cinese Xi Jinping durante la Cerimonia di Apertura allo stadio ‘Nido d’uccello’ della capitale. Le gare prenderanno il via domani, 5 marzo (nella notte italiana) e proseguiranno fino a domenica 13 marzo, quando si terrà anche la cerimonia di chiusura.
A sfilare 46 Comitati paralimpici nazionali provenienti da tutto il mondo, per un totale di ben 564 atleti (eguagliato il record di presenze di PyeongChang) con il più alto numero di donne di sempre (138 contro le 133 delle Paralimpiadi invernali del 2018). Assenti, come previsto, le bandiere e le delegazioni russa e bielorussa, escluse per decisione dell’International Paralympic Committee in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. La cui nazionale però, con enorme coraggio, è riuscita a raggiungere Pechino per partecipare alle competizioni e ha commosso tutti i presenti allo Stadio Nazionale quando è entrata sulla pista dietro alla bandiera nazionale e indossando una tuta che la riproduceva, con i tradizionali colori giallo e blu. Tra gli applausi di atleti, staff e istituzioni, il numero uno del Comitato internazionale paralimpico Andrew Parsons si è alzato in piedi ad applaudire in segno di rispetto e solidarietà per l’aggressione russa.

Ma la Cina agli appelli alla pace arrivati proprio durante la cerimonia di apertura risponde con la censura. La tv statale Cctv non ha trasmesso l’accorato discorso del presidente del comitato paralimpico, Andrew Parsons, che faceva chiaro riferimento al conflitto in corso. Un fatto subito denunciato dal comitato paralimpico che sta indagando e ha chiesto spiegazioni al network statale sulla censura a danno del discorso di Parsons, che conteneva un diretto appello alla pace.

cerimonia apertura paralimpiadi
Cerimonia di Apertura delle 13^ Paralimpiadi invernali di Beijing (Dire)

La sfilata delle Nazioni: grande emozione per gli ucraini

La bandiera della Cina viene issata mentre un coro di 24 ragazzi con disabilità uditive intona l’inno nazionale (Dire)

Luci, spettacolari coreografie, fuochi d’artificio e strepitosi effetti hanno illuminato il ‘Nido d’Uccello‘, l’arena di Pechino dove si è svolta la Cerimonia d’Apertura delle Paralimpiadi invernali. Doveva essere una festa globale: l’idea, come sempre, era mettere in scena lo spettacolo dell’inclusione, della rinascita, della resilienza degli atleti paralimpici.  In parte, ovviamente, lo è stato. Ma la guerra in Ucraina cambia in maniera drammatica non solo lo scenario nella lontana Cina ma anche i protagonisti, dopo l’esclusione dai Giochi degli atleti russi e bielorussi.

La bandiera della Cina, Paese ospitante, viene issata mentre un coro di 24 studenti universitari con disabilità visive intonano l’inno nazionale a cappella. Ed ecco poi che fa il suo ingresso Shuey Rhon Rhon, la simpatica mascotte rossa della Paralimpiade ispirata a una lanterna cinese per rappresentare amicizia, coraggio e forza, farà da apripista per la parata degli atleti: la prima nazionale a sfilare è quella del Belgio e l’ultima quella della Cina. La delegazione italiana, che da Pechino raccoglierà il testimone in vista di Milano-Cortina 2026, è capitanata dal portabandiera Giacomo Bertagnolli, ed è la penultima ad apparire. “Non mi sono mai goduto un momento così tanto, è stato spettacolare Un’emozione indescrivibile, soprattutto essere lì davanti a guardare la bandiera è stato incredibile” racconta l’alfiere azzurro.

La delegazione degli atleti ucraini fa il suo ingresso nello stadio Nazionale di Pechino (Dire)
atleti ucraini parata paralimpiadi
Gli atleti ucraini silano alla parata durante la Cerimonia di Apertura delle Paralimpiadi

La parata degli oltre 560 atleti e staff (tra le nazioni al debutto assoluto alle Paralimpiadi invernali figurano Israele e Porto Rico) segna nota di colore in un momento buio di tutta l’umanità. Un momento simbolico ed emozionate è quello dell’ingresso nel ‘Nido d’Uccello’ dell’Ucraina, i cui atleti sono riusciti a raggiungere in sicurezza Pechino negli scorsi giorni: un “miracolo” secondo il presidente del comitato paralimpico di Kiev, Valeriy Sushkevych, il quale ha messo l’accento sulle tante manifestazioni di solidarietà ricevute. Ad accoglierli, come in un lungo abbraccio, l’applauso di tutto lo stadio. Niente sorrisi, nessun saluto, lo sguardo fisso davanti a sé la mente altrove, lontana, in patria.

Il discorso del presidente Parsons

Al termine della sfilata, le parole del presidente del Comitato organizzatore di Pechino 2022, Cai Qi, il quale ha voluto sottolineare che “Questi giochi ci dimostrano che ci possiamo unire per un futuro condiviso per l’umanità“. Di tutt’altro tenore il discorso del presidente del Comitato Paralimpico internazionale Andrew Parsons. “Voglio cominciare con un messaggio di pace – ha detto Parsons tra gli applausi scroscianti del pubblico dello stadio -. Sono inorridito da ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento. Il 21esimo Secolo è tempo di dialogo e diplomazia, non di guerra e odio. La tregua olimpica è un diktat e una risoluzione delle Nazioni Unite adottata per consenso da tutti i membri dell’assemblea generale e deve essere rispettata, non violata. L’IPC aspira a un mondo più inclusivo, libero da odio, conflitti e ignoranza”. Poi, rivolgendosi ai Comitati presenti nello stadio, il presidente ha detto: “A Pechino gli atleti paralimpici competeranno tra loro, non uno contro l’altro“. Il riferimento è a tutte quelle delegazioni che hanno minacciato di abbandonare i Giochi dopo la decisione di fare gareggiare gli atleti russi e bielorussi sotto la bandiera neutrale; minaccia che si è trasformata, inevitabilmente, nell’esclusione delle due nazionali dalla Paralimpiadi. “Attraverso lo sport mostreranno il meglio dell’umanità in un mondo che dovrebbe essere pacifico e inclusivo. Chiediamo ai governanti del mondo di unirsi come fanno gli atleti, di promuovere pace e inclusione. Il mondo deve essere fatto di condivisione e non di divisione. Il cambiamento inizia dallo sport”, conclude Parsons. Che al termine del discorso, ringraziando il pubblico e tutti i presenti, ha urlato forte “Pace”.

il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Andrew Parsons durante il suo discorso alla Cerimonia di Apertura ha invitato alla Pace

Dopo i due discorsi, il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha pronunciato le parole di rito per dare il via ufficialmente ai Giochi Paralimpici invernali. A seguire, avviandoci verso la conclusione della Cerimonia, una stupenda performance rappresentante i momenti preziosi della vita di ogni essere umano, con o senza disabilità, dedicata all’ inclusione e all’uguaglianza. Protagonisti non ballerini o artisti professionisti ma volontari e civili che si sono messi in gioco per regalare al mondo questo spettacolo. Infine, dopo aver issato la bandiera Paralimpica sulle note dell’inno, otto tedofori hanno la staffetta della torcia e hanno acceso – non senza qualche piccolo inconveniente – il braciere: l’ultimo tedoforo, non vedente, ha avuto infatti qualche difficoltà ad issare la torcia, rigorosamente a mano, nel braciere. Ma dagli spalti dello stadio, in un vero momento di fratellanza e unità, sono iniziate ad arrivare urla di incitamento: “Dai! Forza! Puoi farcela!“. L’esultanza e il sorriso di Duan Li, atleta non vedente, quattro volte campione paralimpico nel salto e nel salto triplo, sono stati uno dei momenti più belli in assoluto dell’intera Cerimonia.

Il discorso di Cai Qi nello stadio nazionale durante la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022(EPA/Chloe Knott)

Le competizioni: sei discipline, tre sedi, 9 giorni di gara

Nove giorni di competizioni per sei discipline: sci alpino, sci nordico, biathlon, hockey su slittino, snowboard e curling in carrozzina

Le competizioni cominceranno domani, sabato 5 marzo, e andranno avanti fino a domenica 13 marzo. Tre le sedi di gare, come nei Giochi invernali recentemente conclusi, divise tra Pechino e le località montane di Yanqing e Zhangjiakou. Uguali sono anche le rigidissime norme anti-covid imposte dalle autorità cinesi, tra controlli continui e ‘bolle’ impenetrabili nei tre villaggi, nelle sedi di gara e lungo i tragitti che li uniscono. Come avvenuto nelle Olimpiadi invernali, nella cui attesa di parlava solamente di Covid, organizzatori e atleti sperano che con l’inizio della gare lo sport abbia il sopravvento, anche se non sarà così per gli 83 atleti russi e bielorussi, ai quali il presidente del comitato paralimpico internazionale, Andrew Parsons, ha espresso il proprio rammarico per l’esclusione a meno di 48 ore dall’avvio delle gare: “Siamo molto dispiaciuti che siate influenzati dalle decisioni che i vostri governi hanno preso la scorsa settimana nel violare la tregua olimpica. Siete vittime delle azioni dei vostri governi“. Per gli altri atleti presenti invece a Beijing ora è tempo di mettere la mente, lo spirito e il corpo, simbolicamente rappresentati dalle ‘gocce’ rossa, verde e blu sulla bandiera Paralimpica, in campo, per provare a raggiungere con tutte le loro forze la vetta dell’Olimpo.

 

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping
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La delegazione degli atleti ucraini fa il suo ingresso nello stadio Nazionale di Pechino (Dire)
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Il discorso del presidente Parsons

Al termine della sfilata, le parole del presidente del Comitato organizzatore di Pechino 2022, Cai Qi, il quale ha voluto sottolineare che "Questi giochi ci dimostrano che ci possiamo unire per un futuro condiviso per l'umanità". Di tutt'altro tenore il discorso del presidente del Comitato Paralimpico internazionale Andrew Parsons. "Voglio cominciare con un messaggio di pace - ha detto Parsons tra gli applausi scroscianti del pubblico dello stadio -. Sono inorridito da ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento. Il 21esimo Secolo è tempo di dialogo e diplomazia, non di guerra e odio. La tregua olimpica è un diktat e una risoluzione delle Nazioni Unite adottata per consenso da tutti i membri dell'assemblea generale e deve essere rispettata, non violata. L'IPC aspira a un mondo più inclusivo, libero da odio, conflitti e ignoranza". Poi, rivolgendosi ai Comitati presenti nello stadio, il presidente ha detto: "A Pechino gli atleti paralimpici competeranno tra loro, non uno contro l'altro". Il riferimento è a tutte quelle delegazioni che hanno minacciato di abbandonare i Giochi dopo la decisione di fare gareggiare gli atleti russi e bielorussi sotto la bandiera neutrale; minaccia che si è trasformata, inevitabilmente, nell'esclusione delle due nazionali dalla Paralimpiadi. "Attraverso lo sport mostreranno il meglio dell'umanità in un mondo che dovrebbe essere pacifico e inclusivo. Chiediamo ai governanti del mondo di unirsi come fanno gli atleti, di promuovere pace e inclusione. Il mondo deve essere fatto di condivisione e non di divisione. Il cambiamento inizia dallo sport", conclude Parsons. Che al termine del discorso, ringraziando il pubblico e tutti i presenti, ha urlato forte "Pace".
il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Andrew Parsons durante il suo discorso alla Cerimonia di Apertura ha invitato alla Pace
Dopo i due discorsi, il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha pronunciato le parole di rito per dare il via ufficialmente ai Giochi Paralimpici invernali. A seguire, avviandoci verso la conclusione della Cerimonia, una stupenda performance rappresentante i momenti preziosi della vita di ogni essere umano, con o senza disabilità, dedicata all' inclusione e all'uguaglianza. Protagonisti non ballerini o artisti professionisti ma volontari e civili che si sono messi in gioco per regalare al mondo questo spettacolo. Infine, dopo aver issato la bandiera Paralimpica sulle note dell'inno, otto tedofori hanno la staffetta della torcia e hanno acceso - non senza qualche piccolo inconveniente - il braciere: l'ultimo tedoforo, non vedente, ha avuto infatti qualche difficoltà ad issare la torcia, rigorosamente a mano, nel braciere. Ma dagli spalti dello stadio, in un vero momento di fratellanza e unità, sono iniziate ad arrivare urla di incitamento: "Dai! Forza! Puoi farcela!". L'esultanza e il sorriso di Duan Li, atleta non vedente, quattro volte campione paralimpico nel salto e nel salto triplo, sono stati uno dei momenti più belli in assoluto dell'intera Cerimonia.
Il discorso di Cai Qi nello stadio nazionale durante la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022(EPA/Chloe Knott)

Le competizioni: sei discipline, tre sedi, 9 giorni di gara

Nove giorni di competizioni per sei discipline: sci alpino, sci nordico, biathlon, hockey su slittino, snowboard e curling in carrozzina
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