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La crisi di governo fa #20e30: la generazione dei venti-trentenni vuole farsi sentire

Chi pagherà l'incertezza del futuro? Nasce l'hashtag per una campagna social che sta facendo proseliti in tutta Italia: “Ora i partiti ascoltino le nostre richieste”

di DOMENICO GUARINO -
30 luglio 2022
La campagna #20e30 sui social network

La campagna #20e30 sui social network

#20e30. Che non vuol dire ‘ci vediamo alle otto e mezza di sera’, ma piuttosto "noi ci siamo e vogliamo dire la nostra". Un grido social di rabbia che abbraccia la generazione dei venti-trentenni alle prese con una politica che spesso si mostra lontana dalle loro istanze, dal loro modo di ragionare, e che ‘stupisce’, soprattutto in negativo.

Com'è nato l'hashtag #20e30 e cosa significa

Non a caso l’hashtag nasce all’indomani della crisi di governo per iniziativa della pagina Instagram Aqtr (Aggiornamenti quotidiani dalla terza repubblica) che conta 131mila followers e ha come obiettivo dichiarato quello di avvicinare i giovani alla politica attraverso il linguaggio social e l’uso di meme ad alto tasso di satira.

L'appello Aqtr

Aqtr ha rilanciato l’appello, chiedendo ai followers di immortalarsi in una foto reggendo un foglio contenente le richieste alla politica e condividerla usando appunto l’hastag #20e30. è stato condiviso da altre pagine per un totale di quasi 10 milioni di seguaci, In pochi giorni, sono arrivate mille adesioni, ma il numero è in costante crescita.

L'ideatore dell'iniziativa

Ideatore dell’iniziativa Lorenzo Pavanello, un giovane torinese che si occupa di consulenza gestionale e che ha affidato alla rete uno sfogo diventato virale, facendosi ritrarre con un foglio bianco in cui chiedeva “garanzie sull’utilizzo del Pnrr per noi giovani”.
Elezioni, sui social spopola l'hashtag #20e30: così i giovani chiedono garanzie alla politica in vista del voto

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#20e30 è diventato così il modo attraverso cui la generazione dei venti-trentenni vuole farsi sentire e diventare protagonista di questa inedita campagna elettorale agostana nata da una crisi di governo che molti non hanno compreso. Quello cui abbiamo assistito, dice Pavanello, è “il trionfo di irresponsabilità, opportunismo, cinismo che massacra definitivamente la nostra generazione. Perché a pagare siamo noi, ora più che mai, ventenni e trentenni o pensato questo hastag #20e30 per rappresentare la nostra generazione e un messaggio per dare voce alle preoccupazioni per il nostro futuro” . “Quello che si è percepito fin dal primo momento e dalle prime condivisioni è stata un’insofferenza sociale nei confronti di una classe politica che, di fronte a una situazione nazionale e internazionale grave, ha ritenuto opportuno far cadere il governo e far indire nuove elezioni – . Alle 20.30 del 23 luglio abbiamo pubblicato tutti i contributi che ci erano arrivati, e ben presto si sono moltiplicati: in pochi giorni siamo arrivati a 700” spiega invece Mattia Angeleri, ideatore della pagina “Aggiornamenti quotidiani dalla terza repubblica”.

Le richieste dei ragazzi

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Fra le richieste dei 20/30enni, garanzie per il lavoro

Le richieste che i ragazzi hanno affidato alla rete sono state messe in ordine e divise per punti, e riflettono le priorità politiche della generazione nata tra i Novanta e i primi anni del Duemila. Si parte dall’ambiente, per arrivare all’istruzione, al lavoro, ai diritti al welfare, con richieste che spaziano dal salario minimo ai mutui, al matrimonio egualitario alle pene alternative al carcere, dalla tutela dei mari alle pensioni.

Rilanciare l'iniziativa

Riusciranno i nostri eroi…etc etc? Vedremo. Di certo, in questa afosa contesa elettorale di mezza estate diversi partiti hanno colto la palla al balzo e hanno deciso di rilanciare l’iniziativa ascoltando le proposte collezionate dalla pagina. Il che è un po’ un controsenso, visto che si tratta di temi da tempo agli onori delle cronache, e un po’ una speranza: hai visto mai che laddove non poterono nulla i convegni e le manifestazioni di piazza, un hashtag riesca a fare breccia?