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A Bologna la lista con più candidate donne. Oltre all'icona trans Porpora Marcasciano

di FEDERICO MARTINI -
2 settembre 2021
clancyORA

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«L’obiettivo è essere la seconda forza della coalizione grazie a una lista di sinistra capace di incrociare tutte le lotte della città. Sono più candidate donne che uomini, ma ci è venuto naturale». Così Emily Clancy, la capolista di Coalizione Civica Coraggiosa Ecologista Solidale, il rassemblement di sinistra che appoggia il candidato sindaco di centrosinistra a Bologna Matteo Lepore, nel presentare i 36 nomi per il consiglio comunale. Tra gli altri, la candidata più giovane Nina Vitali, da poco 19enne, la presidente del Movimento Identità Trans Porpora Marcasciano e l’attivista per i diritti dei disabili Max Ulivieri. Insieme a Clancy i protagonisti di diverse lotte cittadine come Detjon Begaj anima di Làbas e Simona Larghetti, cicloattivista, dei comitati per i Prati di Caprara, operatori culturali, insegnanti. In lista anche bolognesi afrodiscendenti o di origini comunitarie. Al suo fianco Vasco Errani, senatore LeU per il quale «la cosa più importante è che in questa città la Sinistra si sia unita, ma non con dei meccanismi freddi quanto attraverso un percorso sull’idea di cambiamento. Sarà una legislatura di cambiamento segnato dalla cultura della sinistra». E la vicepresidente della Regione Elly Schlein: «Clancy è l’esempio raro, purtroppo, di una leadership femminile, forte e giovane».