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Home » Politica » Alexei Navalny condannato a 9 anni per frode. Il dissidente russo: “Putin ha paura della verità”

Alexei Navalny condannato a 9 anni per frode. Il dissidente russo: “Putin ha paura della verità”

Il principale oppositore politico del presidente Putin è stato giudicato colpevole di appropriazione indebita delle donazioni destinate alla sua Fondazione e oltraggio alla corte. Sdegno internazionale per la condanna

Marianna Grazi
22 Marzo 2022
Russian opposition leader Alexei Navalny attends a hearing at the Tverskoy district court in Moscow, Russia, 27 March 2017.  Alexei Navalny was arrested on 26 March 2017 during an non-authorized opposition rally in central Moscow. Thousands of Russians throughout Russia took part in so-called anti-corruption rallies organized by opposition despite of authorities ban, to call for the resignation of Russian Prime Minister Dmitry Medvedev over corruption allegations.  ANSA/SERGEI ILNITSKY ATTENTION EDITORS: HAZE ON LENS CAUSED BY HUMIDITY IN THE COURTROOM

Russian opposition leader Alexei Navalny attends a hearing at the Tverskoy district court in Moscow, Russia, 27 March 2017. Alexei Navalny was arrested on 26 March 2017 during an non-authorized opposition rally in central Moscow. Thousands of Russians throughout Russia took part in so-called anti-corruption rallies organized by opposition despite of authorities ban, to call for the resignation of Russian Prime Minister Dmitry Medvedev over corruption allegations. ANSA/SERGEI ILNITSKY ATTENTION EDITORS: HAZE ON LENS CAUSED BY HUMIDITY IN THE COURTROOM

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Alexei Navalny è stato dichiarato colpevole da di frode “su larga scala” e appropriazione indebita. Il principale leader dell’opposizione russa e avversario politico del presidente Putin, in carcere da gennaio 2021, dovrà scontare 9 anni di detenzione, fa sapere il tribunale russo. Il presidente russo Vladimir “Putin ha paura della verità”, ha detto Navalny subito dopo la lettura della sentenza, che è stata pronunciata martedì mattina. “Navalny ha commesso una appropriazione indebita, ovvero il furto di proprietà altrui da parte di un gruppo organizzato”, ha detto la giudice Margarita Kotova, come riportato da una giornalista dell’agenzia Afp. L’udienza si è tenuta – a porte chiuse – nel carcere di Pokrov, a pochi chilometri da Mosca, dove l’uomo è detenuto da un anno. Navalny, ha reso noto il tribunale, è stato dichiarato colpevole anche di oltraggio alla Corte, per aver insultato una giudice in un precedente processo.

9 years. Well, as the characters of my favorite TV series “The Wire” used to say: “You only do two days. That’s the day you go in and the day you come out”
I even had a T-shirt with this slogan, but the prison authorities confiscated it, considering the print extremist.

— Alexey Navalny (@navalny) March 22, 2022

Le reazioni

Alexei Navalny è stato condannato a 9 anni di carcere

La polizia russa, fuori dall’aula di tribunale allestita nel carcere, ha arrestato i due avvocati di Alexei Navalny. Il corrispondente del quotidiano Novaya Gazeta riferisce che i due legali, Olga Mikhailova e Vadim Kobzev, sono stati portati via dagli agenti subito dopo aver finito di rispondere alle domande dei giornalisti. La portavoce del politico Kira Yarmysh, invece, ha lanciato una violenta accusa, dichiarando che mentre l’attenzione del mondo è concentrata sull’Ucraina, “un altro crimine mostruoso è stato commesso all’interno della Russia” e ha aggiunto che non è in gioco solo la sua libertà, ma anche la sua vita, perché i suoi accusatori hanno già cercato di ucciderlo in Siberia. Yarmysh dichiara infatti che il 45enne rischia di essere trasferito in una colonia di alta sicurezza, con condizioni molto più severe di quelle attuali. Leonid Volkov, principale collaboratore di Navalny, rincara la dose, liquidando il verdetto della Corte con una previsione che chiama in causa direttamente Putin: il presidente ha escogitato molti piani, tra cui la conquista di Kiev in 96 ore, e finora sono sempre finiti in un fallimento: “Così sarà con questi nove anni”, afferma Volkov.

Ma la nuova condanna inflitta dalla giustizia di Mosca all’oppositore politico ha provocato anche le reazioni internazionali: se per Amnesty International il processo è stato “una farsa”, il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo ha condannato come incompatibile con lo stato di diritto. Frutto di “accuse fabbricate” dichiara invece un portavoce del premier britannico Boris Johnson ai giornalisti a Downing Street. “I nostri pensieri sono per Alexsei Navalny e la sua famiglia, mentre egli continua a mostrare un incredibile coraggio nell’opporsi al regime (del Cremlino)”, ha detto il funzionario inglese. Le imputazioni di truffa e oltraggio alla corte di cui è stato riconosciuto colpevole oggi sono solo “altre accuse fabbricate che Putin usa contro chi cerca di chiamarlo a rispondere dei suoi atti”.

Le accuse nei confronti del dissidente russo erano quelle di frode e oltraggio alla corte

Nuove e vecchie accuse

Alexei Navalny, 45 anni, è ormai noto in tutto il mondo come il principale oppositore politico russo di Vladimir Putin. Critico del Cremlino, leader e fondatore della Fondazione Anticorruzione, il dissidente è in carcere da gennaio dello scorso anno per scontare la condanna a due anni e mezzo comminatagli per aver violato la libertà vigilata, accusa che tutti gli osservatori internazionali, i suoi difensori e sostenitori ritengono pretestuosa e, in realtà, legata a motivi politici. Anche è relativa al un processo per “appropriazione indebita” nei confronti dell’azienda di cosmesi francese Yves Rocher, la cui sentenza era arrivata nel 2014 ed era stato definito dall’Alta Corte Europea per i diritti dell’uomo  come “pretestuoso e irragionevole“. Tanto che la pena era stata sospesa in via condizionale, con l’unico obbligo di presentarsi regolarmente presso il suo agente di custodia.

Alexei Navalny in aula con la tuta nera da carcerato (AGI)

Obbligo non rispettato a causa dell’avvelenamento dell’oppositore, avvenuto ad agosto 2020 mentre era in volo per Mosca. Navalny era stato intossicato con un agente nervino, il Novichok, e date le gravi condizioni e la paura per eventuali altri tentativi di ucciderlo – dell’avvelenamento è stato accusato direttamente il governo russo che però ha sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti – era stato trasferito a Berlino per le cure. Il mancato rispetto delle misure cautelari in quel periodo ha comportato per Navalny la condanna, il 2 febbraio 2021 da parte di un tribunale di Mosca, a due anni e a otto mesi di prigione, in seguito abbreviata di due mesi.

Dall’udienza odierna, a cui per la prima volta i giornalisti internazionali non hanno potuto partecipare, arriva il nuovo verdetto: da quanto si apprende dall’agenza Afp l’accusa di frode farebbe riferimento a una presunta appropriazione indebita di circa 4,7 milioni di dollari (circa 4,1 milioni di euro) dalle donazioni fatte alla sua fondazione (FBK), che dallo scorso giugno è illegale in Russia. I procuratori hanno chiesto una pena di 13 anni, mentre la difesa del 45enne si appella per l’assoluzione in assenza di reato, sostenendo infatti che, come nella precedente udienza (dell’anno scorso) le accuse siano motivate solo politicamente.

L’appello dal carcere: “Protestate contro la guerra”

La polizia russa arresta i manifestanti contro la guerra in Ucraina: dal 24 febbraio sono più di 15mila le persone finite in prigione

Dalla colonia detentiva di Pokrov dove è rinchiuso Alexey Navalny continua, da mesi ma soprattutto da quando è iniziata l’invasione in Ucraina, a incitare i russi a scendere in piazza e protestare contro la guerra. Appelli trasmessi attraverso i suoi social, in cui il leader dell’opposizione incita a “protestare tutti i giorni feriali alle 19 e nei fine settimana alle 14”. I suoi sostenitori ora temono che, come conseguenza a questi appelli, con la nuova sentenza, oltre ad un aumento di pena Navalny potrebbe essere messo in un carcere di massima sicurezza, da cui non avrebbe praticamente più alcun contatto con il mondo esterno se non attraverso gli avvocati. “Il pazzo maniaco Putin verrà fermato prima se il popolo della Russia si opporrà alla guerra – si leggeva sul suo account Instagram, curato dai collaboratori, in un post pubblicato dal Guardian – Dovete andare alla dimostrazioni contro la guerra tutti i weekend, anche se sembra gli altri se ne sono andati o si sono impauriti. Siete la spina dorsale del movimento contro la guerra e la morte”. Un invito, quindi, ai suoi connazionali perché non si arrendano, nonostante in queste manifestazioni, dall’inizo della guerra ad oggi, siano state arrestate oltre 15 mila persone in più di 60 città. E il giro di vite della Russia su qualsiasi piattaforma che contraddice la linea del Cremlino continua incessante: Meta, la società che possiede Instagram e Facebook, è stata dichiarata un’organizzazione estremista; altri media vengono regolarmente bloccati e una nuova legge che prevede fino a 15 anni di carcere per quelle che le autorità considerano fake news sui militari ha portato molti giornalisti indipendenti a lasciare il Paese.

Nella Russia di oggi, lo dimostra anche questa condanna, non c’è spazio per il dissenso contro il presidente Putin.

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Instagram

  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
Alexei Navalny è stato dichiarato colpevole da di frode “su larga scala” e appropriazione indebita. Il principale leader dell'opposizione russa e avversario politico del presidente Putin, in carcere da gennaio 2021, dovrà scontare 9 anni di detenzione, fa sapere il tribunale russo. Il presidente russo Vladimir "Putin ha paura della verità", ha detto Navalny subito dopo la lettura della sentenza, che è stata pronunciata martedì mattina. "Navalny ha commesso una appropriazione indebita, ovvero il furto di proprietà altrui da parte di un gruppo organizzato", ha detto la giudice Margarita Kotova, come riportato da una giornalista dell'agenzia Afp. L'udienza si è tenuta - a porte chiuse - nel carcere di Pokrov, a pochi chilometri da Mosca, dove l'uomo è detenuto da un anno. Navalny, ha reso noto il tribunale, è stato dichiarato colpevole anche di oltraggio alla Corte, per aver insultato una giudice in un precedente processo.

9 years. Well, as the characters of my favorite TV series “The Wire” used to say: “You only do two days. That's the day you go in and the day you come out" I even had a T-shirt with this slogan, but the prison authorities confiscated it, considering the print extremist.

— Alexey Navalny (@navalny) March 22, 2022

Le reazioni

Alexei Navalny è stato condannato a 9 anni di carcere
La polizia russa, fuori dall'aula di tribunale allestita nel carcere, ha arrestato i due avvocati di Alexei Navalny. Il corrispondente del quotidiano Novaya Gazeta riferisce che i due legali, Olga Mikhailova e Vadim Kobzev, sono stati portati via dagli agenti subito dopo aver finito di rispondere alle domande dei giornalisti. La portavoce del politico Kira Yarmysh, invece, ha lanciato una violenta accusa, dichiarando che mentre l'attenzione del mondo è concentrata sull'Ucraina, "un altro crimine mostruoso è stato commesso all'interno della Russia" e ha aggiunto che non è in gioco solo la sua libertà, ma anche la sua vita, perché i suoi accusatori hanno già cercato di ucciderlo in Siberia. Yarmysh dichiara infatti che il 45enne rischia di essere trasferito in una colonia di alta sicurezza, con condizioni molto più severe di quelle attuali. Leonid Volkov, principale collaboratore di Navalny, rincara la dose, liquidando il verdetto della Corte con una previsione che chiama in causa direttamente Putin: il presidente ha escogitato molti piani, tra cui la conquista di Kiev in 96 ore, e finora sono sempre finiti in un fallimento: "Così sarà con questi nove anni", afferma Volkov. Ma la nuova condanna inflitta dalla giustizia di Mosca all'oppositore politico ha provocato anche le reazioni internazionali: se per Amnesty International il processo è stato "una farsa", il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo ha condannato come incompatibile con lo stato di diritto. Frutto di "accuse fabbricate" dichiara invece un portavoce del premier britannico Boris Johnson ai giornalisti a Downing Street. "I nostri pensieri sono per Alexsei Navalny e la sua famiglia, mentre egli continua a mostrare un incredibile coraggio nell'opporsi al regime (del Cremlino)", ha detto il funzionario inglese. Le imputazioni di truffa e oltraggio alla corte di cui è stato riconosciuto colpevole oggi sono solo "altre accuse fabbricate che Putin usa contro chi cerca di chiamarlo a rispondere dei suoi atti".
Le accuse nei confronti del dissidente russo erano quelle di frode e oltraggio alla corte

Nuove e vecchie accuse

Alexei Navalny, 45 anni, è ormai noto in tutto il mondo come il principale oppositore politico russo di Vladimir Putin. Critico del Cremlino, leader e fondatore della Fondazione Anticorruzione, il dissidente è in carcere da gennaio dello scorso anno per scontare la condanna a due anni e mezzo comminatagli per aver violato la libertà vigilata, accusa che tutti gli osservatori internazionali, i suoi difensori e sostenitori ritengono pretestuosa e, in realtà, legata a motivi politici. Anche è relativa al un processo per "appropriazione indebita" nei confronti dell'azienda di cosmesi francese Yves Rocher, la cui sentenza era arrivata nel 2014 ed era stato definito dall’Alta Corte Europea per i diritti dell’uomo  come "pretestuoso e irragionevole". Tanto che la pena era stata sospesa in via condizionale, con l'unico obbligo di presentarsi regolarmente presso il suo agente di custodia.
Alexei Navalny in aula con la tuta nera da carcerato (AGI)
Obbligo non rispettato a causa dell'avvelenamento dell'oppositore, avvenuto ad agosto 2020 mentre era in volo per Mosca. Navalny era stato intossicato con un agente nervino, il Novichok, e date le gravi condizioni e la paura per eventuali altri tentativi di ucciderlo - dell'avvelenamento è stato accusato direttamente il governo russo che però ha sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti - era stato trasferito a Berlino per le cure. Il mancato rispetto delle misure cautelari in quel periodo ha comportato per Navalny la condanna, il 2 febbraio 2021 da parte di un tribunale di Mosca, a due anni e a otto mesi di prigione, in seguito abbreviata di due mesi. Dall'udienza odierna, a cui per la prima volta i giornalisti internazionali non hanno potuto partecipare, arriva il nuovo verdetto: da quanto si apprende dall'agenza Afp l’accusa di frode farebbe riferimento a una presunta appropriazione indebita di circa 4,7 milioni di dollari (circa 4,1 milioni di euro) dalle donazioni fatte alla sua fondazione (FBK), che dallo scorso giugno è illegale in Russia. I procuratori hanno chiesto una pena di 13 anni, mentre la difesa del 45enne si appella per l'assoluzione in assenza di reato, sostenendo infatti che, come nella precedente udienza (dell'anno scorso) le accuse siano motivate solo politicamente.

L'appello dal carcere: "Protestate contro la guerra"

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Dalla colonia detentiva di Pokrov dove è rinchiuso Alexey Navalny continua, da mesi ma soprattutto da quando è iniziata l'invasione in Ucraina, a incitare i russi a scendere in piazza e protestare contro la guerra. Appelli trasmessi attraverso i suoi social, in cui il leader dell'opposizione incita a "protestare tutti i giorni feriali alle 19 e nei fine settimana alle 14". I suoi sostenitori ora temono che, come conseguenza a questi appelli, con la nuova sentenza, oltre ad un aumento di pena Navalny potrebbe essere messo in un carcere di massima sicurezza, da cui non avrebbe praticamente più alcun contatto con il mondo esterno se non attraverso gli avvocati. "Il pazzo maniaco Putin verrà fermato prima se il popolo della Russia si opporrà alla guerra - si leggeva sul suo account Instagram, curato dai collaboratori, in un post pubblicato dal Guardian - Dovete andare alla dimostrazioni contro la guerra tutti i weekend, anche se sembra gli altri se ne sono andati o si sono impauriti. Siete la spina dorsale del movimento contro la guerra e la morte". Un invito, quindi, ai suoi connazionali perché non si arrendano, nonostante in queste manifestazioni, dall'inizo della guerra ad oggi, siano state arrestate oltre 15 mila persone in più di 60 città. E il giro di vite della Russia su qualsiasi piattaforma che contraddice la linea del Cremlino continua incessante: Meta, la società che possiede Instagram e Facebook, è stata dichiarata un'organizzazione estremista; altri media vengono regolarmente bloccati e una nuova legge che prevede fino a 15 anni di carcere per quelle che le autorità considerano fake news sui militari ha portato molti giornalisti indipendenti a lasciare il Paese. Nella Russia di oggi, lo dimostra anche questa condanna, non c'è spazio per il dissenso contro il presidente Putin.
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