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Home » Politica » Assistenti sessuali per disabili: Firenze si muove per riconoscere la professione nel vulnus giuridico

Assistenti sessuali per disabili: Firenze si muove per riconoscere la professione nel vulnus giuridico

Al momento in Italia il compito di guidare le persone con disabilità alla scoperta dell’Eros è lasciato in mano a un comitato fondato da privati cittadini: il LoveGiver. La risoluzione, approvata all'unanimità in Commissione politiche sociali e della salute, adesso approderà in Consiglio Comunale

Sofia Francioni
21 Gennaio 2022
Lovegiver

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Dopo la Lombardia, anche la Toscana muove i primi passi per rendere la sessualità un diritto di tutti. Anche dei disabili. La Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali ha approvato all’unanimità una risoluzione, che adesso approderà in Consiglio Comunale sugli operatori Oeas: “Abbiamo tenuto conto del fatto che in vari paesi europei esiste ed è riconosciuta dalle istituzioni la figura dell’assistente sessuale o LoveGiver, il quale – spiega la presidente della Commissione Mimma Dardano – è un operatore professionale che si occupa dell’assistenza all’emotività, all’affettività e alla corporeità (O.E.A.S.) delle persone con disabilità. Lo scopo non è arrivare ad avere rapporti sessuali, ma realizzare un percorso di educazione all’affettività e alla conoscenza del proprio corpo. Un percorso – prosegue la presidente Dardano – che porterebbe a sensibilizzare il pregiudizio dell’opinione pubblica su questo tema”.

Al momento in Italia il compito di guidare le persone con disabilità alla scoperta dell’Eros è lasciato in mano a un comitato fondato da privati cittadini: il Lovegiver (qui il nostro approfondimento), unica onlus che organizza corsi per Oeas e che in 8 anni ha assistito 4.680 persone. Operatori, formati dal comitato in via gratuita, che in Olanda si chiamano assistenti sessuali e che sono riconosciuti dal servizio sanitario nazionale, rientrando nel welfare dei cittadini. Mentre in Italia la figura dell’assistente sessuale non è riconosciuta, perché non è prevista dalla legge. Nel cimitero dei Disegni legge, giace dal 2014 il Ddl 1442 “Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità“, volto a venire incontro a quelle persone in condizioni di disabilità che non possono intrattenere autonomamente rapporti interpersonali completi da un punto di vista affettivo, emotivo e sessuale. Ma qualcosa sembra muoversi. La risoluzione, approvata dalla Commissione fiorentina, approderà presto in Consiglio comunale, dove il sindaco Dario Nardella se ne farà promotore affinché la Regione Toscana riconosca la figura dell’operatore.

LoveGiver per il diritto all’orgasmo dei disabili

Da sinistra Fabrizio Quattrini e Max Uliveri, vice e presidente del comitato LoveGiver
Da sinistra Fabrizio Quattrini e Max Uliveri, vice e presidente del comitato LoveGiver

Il vicepresidente del comitato LoveGiver, il professor Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta, sessuologo clinico, presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica e coautore del libro “LoveAbility – Assistenza sessuale alle persone con disabilità” aveva infatti preannunciato: “Le Regioni hanno la possibilità di attuare una sperimentazione e a quel punto lo Stato potrebbe prenderlo come punto di riferimento per farlo diventare legge. Abbiamo avuto degli stimoli importanti in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia, però poi anche lì ci sono state delle difficoltà, che non dipendono necessariamente dai vari partiti. Questo significa – continua – che ad oggi non esiste una regolamentazione giuridica per la figura dell’operatore, che non ha ancora un riconoscimento dal punto di vista politico, giuridico o lavorativo”. Insieme al comitato LoveGiver e al suo presidente Max Ulivieri, il professor Quattrini ha costruito un protocollo preciso, che prevede anche un tirocinio, rispetto alla figura dell’Oeas.

 

 

 

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Dopo la Lombardia, anche la Toscana muove i primi passi per rendere la sessualità un diritto di tutti. Anche dei disabili. La Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali ha approvato all'unanimità una risoluzione, che adesso approderà in Consiglio Comunale sugli operatori Oeas: "Abbiamo tenuto conto del fatto che in vari paesi europei esiste ed è riconosciuta dalle istituzioni la figura dell’assistente sessuale o LoveGiver, il quale – spiega la presidente della Commissione Mimma Dardano – è un operatore professionale che si occupa dell’assistenza all’emotività, all’affettività e alla corporeità (O.E.A.S.) delle persone con disabilità. Lo scopo non è arrivare ad avere rapporti sessuali, ma realizzare un percorso di educazione all’affettività e alla conoscenza del proprio corpo. Un percorso – prosegue la presidente Dardano – che porterebbe a sensibilizzare il pregiudizio dell’opinione pubblica su questo tema". Al momento in Italia il compito di guidare le persone con disabilità alla scoperta dell’Eros è lasciato in mano a un comitato fondato da privati cittadini: il Lovegiver (qui il nostro approfondimento), unica onlus che organizza corsi per Oeas e che in 8 anni ha assistito 4.680 persone. Operatori, formati dal comitato in via gratuita, che in Olanda si chiamano assistenti sessuali e che sono riconosciuti dal servizio sanitario nazionale, rientrando nel welfare dei cittadini. Mentre in Italia la figura dell’assistente sessuale non è riconosciuta, perché non è prevista dalla legge. Nel cimitero dei Disegni legge, giace dal 2014 il Ddl 1442 "Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità", volto a venire incontro a quelle persone in condizioni di disabilità che non possono intrattenere autonomamente rapporti interpersonali completi da un punto di vista affettivo, emotivo e sessuale. Ma qualcosa sembra muoversi. La risoluzione, approvata dalla Commissione fiorentina, approderà presto in Consiglio comunale, dove il sindaco Dario Nardella se ne farà promotore affinché la Regione Toscana riconosca la figura dell'operatore.

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Da sinistra Fabrizio Quattrini e Max Uliveri, vice e presidente del comitato LoveGiver
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