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Home » Politica » Chi è Karine Jean-Pierre, la prima portavoce afroamericana e omosessuale alla Casa Bianca

Chi è Karine Jean-Pierre, la prima portavoce afroamericana e omosessuale alla Casa Bianca

Marianna Grazi
6 Maggio 2022
Karine Jean-Pierre

Karine Jean-Pierre è la nuova portavoce della Casa Bianca

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Il presidente Biden giovedì ha scelto Karine Jean-Pierre come nuova portavoce della Casa Bianca, rendendola la prima donna nera e la prima persona apertamente omosessuale a ricoprire il ruolo. Prenderà il posto di Jen Psaki, che lascerà il suo incarico il 13 maggio e di cui Jean-Pierre è al momento la vice. Si tratta di uno degli incarichi di più alto profilo nella politica degli Stati Uniti: è il volto di un’amministrazione presidenziale per i media nazionali e, per estensione, per il paese e il mondo intero.

Karine Jean-Pierre
La vice addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre sorride dopo essere stata presentata dall’attuale portavoce della Casa Bianca Jennifer Psaki come prossima responsabile della comunicazione del presidente Joe Biden alla Casa Bianca (REUTERS)

La nuova stella della comunicazione democratica

La 44enne è la principale vice addetta stampa dell’amministrazione da quando Joe Biden è stato eletto e ha lavorato per lui durante la campagna elettorale. Alle spalle ha una lunga carriera nell’ambiente politico democratico e dal prossimo 13 maggio diventerà la seconda donna addetta alla comunicazione del presidente alla Casa Bianca, occupandosi anche dei briefing quotidiani. In una dichiarazione lo stesso Biden ha detto che “non solo porta l’esperienza, il talento e l’integrità necessari per questo difficile lavoro, ma continuerà a guidare la strategia comunicativa del lavoro dell’amministrazione Biden-Harris per conto del popolo americano. Jill ed io conosciamo e rispettiamo Karine da molto tempo – prosegue riferendosi al rapporto che la nuova portavoce ha con lui e la moglie – e lei sarà una voce forte che parlerà per me e questa amministrazione”.

jen-psaki-karine-jean-pierre
Karine Jean-Pierre succede a Jen Psaki nel ruolo di capo addetta stampa della Casa Bianca

Jean-Pierre, come detto, prenderà il posto di Jen Psaki, che sta lasciando la Casa Bianca dopo aver accettato un lavoro all’emittente via cavo MSNBC. Il presidente ha voluto ringraziarla “per il suo servizio al Paese“. Quest’ultima, parlando di chi prenderà a breve il suo posto nell’amministrazione americana, ha usato parole di stima e rispetto, definendola su Twitter una “donna notevole” con “un fulcro morale”. “Non vedo l’ora di vederla brillare mentre porta il suo stile, la sua genialità e la sua grazia sul podio”, ha  scritto.

I can’t wait to see her shine as she brings her own style, brilliance and grace to the podium.

— Jen Psaki (@PressSec) May 5, 2022

Chi è Karine Jean-Pierre

Karine Jean-Pierre 2
Karine Jean-Pierre è la prima portavoce afroamericana e apertamente omosessuale della Casa Bianca

Karine Jean-Pierre, nata sull’isola caraibica francese di Martinica e cresciuta nel Queens, New York, si è laureata alla Columbia University ed è una consigliera di lunga data del presidente Biden, è stata una consigliera politica chiave nell’amministrazione Obama: direttrice per l’Ufficio per gli affari politici della Casa Bianca durante il primo mandato e vicedirettrice della campagna di rielezione del presidente nel 2012. Durante le elezioni presidenziali del 2016, è stata la portavoce nazionale di MoveOn, un importante gruppo di sostegno liberale, e poi analista politica per NBC e MSNBC. Prima di entrare nella redazione della Casa Bianca, è stata capo dello staff di Kamala Harris, dopo che questa era stata scelta come candidata alla vicepresidenza di Biden. La 44enne stata anche responsabile della campagna dell’iniziativa per la libertà riproduttiva dell’ACLU, vice capo di stato maggiore e direttrice degli affari legislativi e di bilancio per due membri della Consiglio comunale di New York. In precedenza, ha lavorato presso il Center for Community and Corporate Ethics. La nomina di Karine Jean-Pierre arriva prima delle cruciali elezioni di metà mandato di novembre, che determineranno il proseguo della presidenza Biden.

Thank you ⁦@POTUS⁩ and @FLOTUS for this opportunity. It is a true honor. I look forward to serving this Administration and the American people. I have big shoes to fill. @PressSec has been a great friend, mentor and excellent press secretary. pic.twitter.com/1knmbe2Nxq

— Karine Jean-Pierre (@KJP46) May 5, 2022

Il ruolo chiave e la rivoluzione #black

press_briefing_Casa_Bianca
Karine Jean-Pierre sarà il volto pubblico dell’amministrazione Biden di fronte alla stampa nazionale e di tutto il mondo

Il portavoce della Casa Bianca può diventare una figura immediatamente identificabile in tempi di crisi nazionale o di scandalo politico. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, il volto di un’amministrazione sarà quello di una donna nera, e di una persona apertamente omosessuale. L’annuncio rivoluzionario sottolinea che il presidente Biden ha mantenuto il suo proposito elettorale di mettere più donne nere – spesso considerate una parte essenziale, ma politicamente invisibile, della coalizione del partito democratico – in posizioni di potere. Karine Jean-Pierre si unisce infatti al ‘gruppo’ già composto dalla vicepresidente Kamala Harris, dal prossimo giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson, dalla presidente del Consiglio per la politica interna Susan Rice, dall’ambasciatrice delle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, e da una manciata di altre funzionarie e giudici in ruoli di rilievo.
Se anche gli addetti stampa non stabiliscono la politica, aiutano a plasmare la percezione pubblica di un’amministrazione: davanti a Jean-Pierre si delinea dunque un impegnativo compito ad alto livello, che speriamo tutti possa portare avanti con successo.

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Instagram

  • Un’onda multiforme, dalle mille voci diverse. 🌈

Il Pride Month, il mese dell’orgoglio Lgbtqia+ che tradizionalmente si celebra a giugno, porta ogni anno una vera e propria marea multicolore in tutto il mondo. 

Migliaia di persone che manifestano identità di genere, espressioni di genere o orientamenti sessuali diversi scendono in strada, nelle piazze, portando avanti le istanze della comunità, rivendicando tra cui, forse il più importante, quello di essere e amare chi si vuole. 
Tutti, tutte e tutt* riunit* convenzionalmente sotto un’unica bandiera, quella arcobaleno, simbolo di riconoscimento anche politico per le persone Lgbtqia+. 

Ma se anche la Pride Flag cambia colore, diventando sempre più inclusiva, ogni soggettività ha adottato col tempo dei simboli per potersi identificare e dimostrare unità, orgoglio e i propri valori, oltre che riconoscersi. 

Scorri la gallery per scoprire tutte (o quasi) le bandire del Pride ✨

E tu? In quale ti riconosci? 🏳️‍🌈

#lucenews #lucelanazione #pridemonth #lgbtqiaplus #prideflag #proudtobepride
  • La notizia del matrimonio, giovedì 30 giugno, ha destato scalpore, diventando immediatamente virale, rimbalzando sui siti web e sui social, fino ai quotidiani.

Paola Turci e Francesca Pascale si sposeranno domani, sabato 2 luglio, nella splendida cornice di Montalcino. Ma se i bagliori dello scoop non si sono ancora spenti, quello che si è acceso dopo che l’informazione è diventata di dominio pubblico è anche il fuoco dell’omofobia. Ancora e ancora.
E meno male che il mese del Pride, dell’orgoglio e delle rivendicazioni della comunità Lgbtq+ si è appena concluso (anche se manca ancora Milano tra gli eventi in calendario).

La cantautrice ha infatti ricevuto e denunciato insulti omofobi che le sono stati rivoluti dopo l’annuncio del matrimonio. Stanotte, nella sue storie di Instagram, l’artista ha pubblicato un messaggio ricevuto da un profilo di una guest house piemontese: “Lesbicona che schifo!!“, recita lo squallido post, che la cantante ha mostrato, commentando: “Ignoranza, omofobia, cattiveria e infelicità in una sola frase“.

Immediati i commenti di condanna per il gesto che hanno sommerso il profilo social da cui risulta partito l’insulto. L’indignazione generale non basta però a cancellare il fatto: due donne, anche famose, che scelgono l’amore non sono ancora tollerate. Assurdo? Certo.

È inammissibile che l’odio prevalga ancora sulla gioia, che una persona, un gruppo di individui, una comunità perfino non accettino che due donne celebrino la loro felicità. Cosa, queste nozze, toglierebbero loro?

Per fortuna sul web si moltiplicano invece i messaggi di felicitazioni per la coppia, che avrebbe voluto tenere riservata la notizia dell’unione civile, mantenendo sull’evento la stessa privacy con cui finora ha protetto la relazione, rivelata nell’estate del 2020 dal settimanale “Oggi" che pubblicò lo scatto di un bacio tra le due donne durante una vacanza in barca.

Perché l’amore, in effetti, andrebbe sempre celebrato e non insultato. Che sia quello tra un uomo e una donna, due donne, due uomini, due persone…
L’amore è amore, chiama felicità, non odio.

Di Marianna Grazi ✍

#lucenews #lucelanazione #paolaturci #pridemonth #matrimonio #unionecivile
  • È la storia di Carson Pickett che non è solo una favola sportiva, ma un esempio di forza volontà e voglia di superare limiti fisici e pregiudizi. ⚽️

Nell’amichevole contro la Colombia, la Nazionale femminile degli Stati Uniti ha dimostrato ancora una volta quanto è all’avanguardia e ha fatto esordire Carson Pickett, giocatrice nata senza una parte del braccio sinistro. 

"La sensazione di essere diverso e l’ansia di non adattarsi è qualcosa che ho passato. Spero di incoraggiare altri a non vergognarsi di quello che sono.”

Questa volta la Nazionale statunitense ha mostrato, ancora una volta, quanto sia avanti nell’inclusione sociale e nelle pari opportunità. I diritti umani e sociali sono sempre in primo piano nella testa delle ragazze e della Federazione, che non di rado si sono esposte su tematiche importanti come il razzismo, l’omofobia e più in generale su questioni spinose.

Dopo il raggiungimento dell’obiettivo della parità salariale con i colleghi uomini, lo sdoganamento dell’omosessualità e altro ancora, ora i riflettori si puntano verso la disabilità e come nonostante essa si possa diventare giocatrici professioniste.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #carsonpickett #football #colombie #womensoccer #uswomensoccer #inspiretheworld
  • Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. 

“Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone.

Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Il racconto di Enrico nell’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

#lucenews #lucelanazione #enrico #jovabeachparty #disabilityinclusion
Il presidente Biden giovedì ha scelto Karine Jean-Pierre come nuova portavoce della Casa Bianca, rendendola la prima donna nera e la prima persona apertamente omosessuale a ricoprire il ruolo. Prenderà il posto di Jen Psaki, che lascerà il suo incarico il 13 maggio e di cui Jean-Pierre è al momento la vice. Si tratta di uno degli incarichi di più alto profilo nella politica degli Stati Uniti: è il volto di un'amministrazione presidenziale per i media nazionali e, per estensione, per il paese e il mondo intero.
Karine Jean-Pierre
La vice addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre sorride dopo essere stata presentata dall'attuale portavoce della Casa Bianca Jennifer Psaki come prossima responsabile della comunicazione del presidente Joe Biden alla Casa Bianca (REUTERS)

La nuova stella della comunicazione democratica

La 44enne è la principale vice addetta stampa dell'amministrazione da quando Joe Biden è stato eletto e ha lavorato per lui durante la campagna elettorale. Alle spalle ha una lunga carriera nell'ambiente politico democratico e dal prossimo 13 maggio diventerà la seconda donna addetta alla comunicazione del presidente alla Casa Bianca, occupandosi anche dei briefing quotidiani. In una dichiarazione lo stesso Biden ha detto che "non solo porta l'esperienza, il talento e l'integrità necessari per questo difficile lavoro, ma continuerà a guidare la strategia comunicativa del lavoro dell'amministrazione Biden-Harris per conto del popolo americano. Jill ed io conosciamo e rispettiamo Karine da molto tempo – prosegue riferendosi al rapporto che la nuova portavoce ha con lui e la moglie – e lei sarà una voce forte che parlerà per me e questa amministrazione".
jen-psaki-karine-jean-pierre
Karine Jean-Pierre succede a Jen Psaki nel ruolo di capo addetta stampa della Casa Bianca
Jean-Pierre, come detto, prenderà il posto di Jen Psaki, che sta lasciando la Casa Bianca dopo aver accettato un lavoro all'emittente via cavo MSNBC. Il presidente ha voluto ringraziarla "per il suo servizio al Paese". Quest'ultima, parlando di chi prenderà a breve il suo posto nell'amministrazione americana, ha usato parole di stima e rispetto, definendola su Twitter una "donna notevole" con "un fulcro morale". "Non vedo l'ora di vederla brillare mentre porta il suo stile, la sua genialità e la sua grazia sul podio", ha  scritto.

I can’t wait to see her shine as she brings her own style, brilliance and grace to the podium.

— Jen Psaki (@PressSec) May 5, 2022

Chi è Karine Jean-Pierre

Karine Jean-Pierre 2
Karine Jean-Pierre è la prima portavoce afroamericana e apertamente omosessuale della Casa Bianca
Karine Jean-Pierre, nata sull'isola caraibica francese di Martinica e cresciuta nel Queens, New York, si è laureata alla Columbia University ed è una consigliera di lunga data del presidente Biden, è stata una consigliera politica chiave nell'amministrazione Obama: direttrice per l’Ufficio per gli affari politici della Casa Bianca durante il primo mandato e vicedirettrice della campagna di rielezione del presidente nel 2012. Durante le elezioni presidenziali del 2016, è stata la portavoce nazionale di MoveOn, un importante gruppo di sostegno liberale, e poi analista politica per NBC e MSNBC. Prima di entrare nella redazione della Casa Bianca, è stata capo dello staff di Kamala Harris, dopo che questa era stata scelta come candidata alla vicepresidenza di Biden. La 44enne stata anche responsabile della campagna dell’iniziativa per la libertà riproduttiva dell’ACLU, vice capo di stato maggiore e direttrice degli affari legislativi e di bilancio per due membri della Consiglio comunale di New York. In precedenza, ha lavorato presso il Center for Community and Corporate Ethics. La nomina di Karine Jean-Pierre arriva prima delle cruciali elezioni di metà mandato di novembre, che determineranno il proseguo della presidenza Biden.

Thank you ⁦@POTUS⁩ and @FLOTUS for this opportunity. It is a true honor. I look forward to serving this Administration and the American people. I have big shoes to fill. @PressSec has been a great friend, mentor and excellent press secretary. pic.twitter.com/1knmbe2Nxq

— Karine Jean-Pierre (@KJP46) May 5, 2022

Il ruolo chiave e la rivoluzione #black

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Karine Jean-Pierre sarà il volto pubblico dell'amministrazione Biden di fronte alla stampa nazionale e di tutto il mondo
Il portavoce della Casa Bianca può diventare una figura immediatamente identificabile in tempi di crisi nazionale o di scandalo politico. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, il volto di un'amministrazione sarà quello di una donna nera, e di una persona apertamente omosessuale. L'annuncio rivoluzionario sottolinea che il presidente Biden ha mantenuto il suo proposito elettorale di mettere più donne nere – spesso considerate una parte essenziale, ma politicamente invisibile, della coalizione del partito democratico – in posizioni di potere. Karine Jean-Pierre si unisce infatti al 'gruppo' già composto dalla vicepresidente Kamala Harris, dal prossimo giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson, dalla presidente del Consiglio per la politica interna Susan Rice, dall'ambasciatrice delle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, e da una manciata di altre funzionarie e giudici in ruoli di rilievo. Se anche gli addetti stampa non stabiliscono la politica, aiutano a plasmare la percezione pubblica di un'amministrazione: davanti a Jean-Pierre si delinea dunque un impegnativo compito ad alto livello, che speriamo tutti possa portare avanti con successo.
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