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Home » Politica » Voto da fuorisede: missione (im)possibile. “Non lamentiamoci se i giovani non vanno alle urne”

Voto da fuorisede: missione (im)possibile. “Non lamentiamoci se i giovani non vanno alle urne”

Sono quasi 5 milioni gli italiani che dovranno decidere se tornare nel comune di residenza oppure non votare. +Europa lancia una raccolta firme

Maurizio Costanzo
10 Agosto 2022
Elezioni

Elezioni

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Quasi 5 milioni gli italiani che il 25 settembre dovranno decidere se tornare nel comune di residenza oppure non votare. +Europa lancia una raccolta firme, si appella alla ministra Lamorgese e dice: “Non lamentiamoci della scarsa partecipazione dei giovani se poi non gli permettiamo di votare dove vivono”.

Sono circa 5 milioni gli italiani che dovranno decidere se rincasare per votare

Giovani chiamati in causa e poi ignorati

Nella campagna elettorale che si accende di ora in ora, uno degli argomenti cardine da sempre al centro del dibattito è il futuro delle nuove generazioni. Istruzione, ambiente, opportunità di lavoro: molto si gioca di loro e tutti si rivolgono a loro. Eppure, per forza di cose, proprio tanti giovani non potranno votare alle prossime elezioni in autunno. Il motivo è molto semplice: a settembre saranno riprese le lezioni università, i fuori sede si troveranno lontano da casa, a studiare o magari impegnati in qualche stage. Dunque, le opzioni che gli si presentano sono due: prendere treno, autobus o auto e tornare a casa, cosa complicata oltre che onerosa, oppure rinunciare di esprimere il proprio diritto di voto a questa tornata elettorale.

I numeri di coloro chiamati a decidere se rincasare per il prossimo il 25 settembre, oppure rinunciare alle urne, sono davvero tanti: quasi 5 milioni di italiani secondo le stime dell’Istat. Di contro, sono poche le deroghe che consentono di votare nel comune di domicilio, cosa consentita per esempio ai militari, alle forze dell’ordine e a chi si trova ricoverato in ospedale.

L’appello di +Europa

Studenti e stagisti dovranno necessariamente rientrare nel proprio comune di residenza se vorranno esercitare il loro diritto. Una scelta forzata su cui, ovviamente, è scattata la polemica. “Non lamentiamoci della scarsa partecipazione dei giovani – fa sapere +Europa – se poi non gli permettiamo di votare dove vivono”. E come se non bastasse, c’è un altro paradosso: mentre a chi vive all’estero è consentito di poter votare per corrispondenza, chi studia o lavora nei confini nazionali non può farlo nei posti dove vive, perché la legge prevede solo la possibilità di andare alle urne nel proprio comune di residenza. E come se non bastasse, i vari appelli che ci sono stati negli anni da parte di varie forze politiche, così come le proposte di legge, sono finite con un nulla di fatto.

Per ovviare a questa situazione, Emma Bonino e Riccardo Magi di +Europa hanno rivolto un appello al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per: “Garantire agli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza di esercitare il proprio diritto di voto nel luogo in cui vivono”. Del resto, come sottolineano Bonino e Magi, il 25 settembre è una data cruciale per alcuni universitari che “saranno in sessione d’esame e di laurea”.

Emma Bonino e Riccardo Magi del partito +Europa

La mancanza del voto a distanza

Una situazione, quella italiana, più unica che rara, che resiste solo a Cipro e Malta in tutta Europa. “Persino stati come Ungheria e Polonia – hanno precisato Emma Bonino e Riccardo Magi – hanno sistemi che consentono il voto a distanza”. Per ovviare a questa mancanza, e in tempi strettissimi, +Europa ha anche lanciato sul proprio sito una raccolta firme, cui è possibile aderire anche sul sito di The Good Lobby. Questa iniziativa parlamentare è sostenuta anche dall’organo consultivo del Consiglio nazionale dei giovani, istituito nel 2018 per rappresentarli nell’interlocuzione con le istituzioni.

Intanto Trenitalia ha reso noto che che per le prossime elezioni politiche permetterà di acquistare biglietti scontati su “tutti i treni del servizio nazionale e per il livello Standard dei Frecciarossa esclusivamente per viaggi di andata e ritorno in seconda classe”. Riduzioni che saranno del 60% sui biglietti per i regionali e del 70% del prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale, ossia Frecciarossa, Intercity, Frecciargento, Frecciabianca, IntercityNotte, e servizio cuccette.

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Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy

Quasi 5 milioni gli italiani che il 25 settembre dovranno decidere se tornare nel comune di residenza oppure non votare. +Europa lancia una raccolta firme, si appella alla ministra Lamorgese e dice: "Non lamentiamoci della scarsa partecipazione dei giovani se poi non gli permettiamo di votare dove vivono”.

Sono circa 5 milioni gli italiani che dovranno decidere se rincasare per votare

Giovani chiamati in causa e poi ignorati

Nella campagna elettorale che si accende di ora in ora, uno degli argomenti cardine da sempre al centro del dibattito è il futuro delle nuove generazioni. Istruzione, ambiente, opportunità di lavoro: molto si gioca di loro e tutti si rivolgono a loro. Eppure, per forza di cose, proprio tanti giovani non potranno votare alle prossime elezioni in autunno. Il motivo è molto semplice: a settembre saranno riprese le lezioni università, i fuori sede si troveranno lontano da casa, a studiare o magari impegnati in qualche stage. Dunque, le opzioni che gli si presentano sono due: prendere treno, autobus o auto e tornare a casa, cosa complicata oltre che onerosa, oppure rinunciare di esprimere il proprio diritto di voto a questa tornata elettorale.

I numeri di coloro chiamati a decidere se rincasare per il prossimo il 25 settembre, oppure rinunciare alle urne, sono davvero tanti: quasi 5 milioni di italiani secondo le stime dell'Istat. Di contro, sono poche le deroghe che consentono di votare nel comune di domicilio, cosa consentita per esempio ai militari, alle forze dell’ordine e a chi si trova ricoverato in ospedale.

L'appello di +Europa

Studenti e stagisti dovranno necessariamente rientrare nel proprio comune di residenza se vorranno esercitare il loro diritto. Una scelta forzata su cui, ovviamente, è scattata la polemica. "Non lamentiamoci della scarsa partecipazione dei giovani – fa sapere +Europa - se poi non gli permettiamo di votare dove vivono”. E come se non bastasse, c’è un altro paradosso: mentre a chi vive all’estero è consentito di poter votare per corrispondenza, chi studia o lavora nei confini nazionali non può farlo nei posti dove vive, perché la legge prevede solo la possibilità di andare alle urne nel proprio comune di residenza. E come se non bastasse, i vari appelli che ci sono stati negli anni da parte di varie forze politiche, così come le proposte di legge, sono finite con un nulla di fatto.

Per ovviare a questa situazione, Emma Bonino e Riccardo Magi di +Europa hanno rivolto un appello al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, per: “Garantire agli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza di esercitare il proprio diritto di voto nel luogo in cui vivono". Del resto, come sottolineano Bonino e Magi, il 25 settembre è una data cruciale per alcuni universitari che “saranno in sessione d'esame e di laurea”.

Emma Bonino e Riccardo Magi del partito +Europa

La mancanza del voto a distanza

Una situazione, quella italiana, più unica che rara, che resiste solo a Cipro e Malta in tutta Europa. “Persino stati come Ungheria e Polonia – hanno precisato Emma Bonino e Riccardo Magi - hanno sistemi che consentono il voto a distanza”. Per ovviare a questa mancanza, e in tempi strettissimi, +Europa ha anche lanciato sul proprio sito una raccolta firme, cui è possibile aderire anche sul sito di The Good Lobby. Questa iniziativa parlamentare è sostenuta anche dall’organo consultivo del Consiglio nazionale dei giovani, istituito nel 2018 per rappresentarli nell’interlocuzione con le istituzioni.

Intanto Trenitalia ha reso noto che che per le prossime elezioni politiche permetterà di acquistare biglietti scontati su “tutti i treni del servizio nazionale e per il livello Standard dei Frecciarossa esclusivamente per viaggi di andata e ritorno in seconda classe”. Riduzioni che saranno del 60% sui biglietti per i regionali e del 70% del prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale, ossia Frecciarossa, Intercity, Frecciargento, Frecciabianca, IntercityNotte, e servizio cuccette.

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