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Elezioni presidente della Repubblica, e i bambini quale Italia sognano?

di REMY MORANDI -
21 gennaio 2022
Bambini a scuola

Bambini a scuola

La data delle elezioni del presidente della Repubblica si avvicina. Lunedì 24 gennaio alle 15 si terrà il primo voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Tutta Italia, e non solo, è curiosa di sapere chi sarà il prossimo presidente della Repubblica. E come cambierà il Paese nei prossimi sette anni. Se si parla di futuro, non si può non considerare la voce e le richieste dei più piccoli. E allora viene da chiedersi: quale Italia sognano i bambini? A raccontarcelo è Save the Children, che con un video diffuso oggi e indirizzato al prossimo presidente della Repubblica, ci restituisce uno spezio di quello che oggi è l’Italia e di come i più giovani vorrebbero che diventasse. “Un’Italia gentile, accogliente, solidale, più pulita, rispettosa dell’ambiente e con meno razzismo”. Queste le parole dei bambini dei Punti luce di Save the Children. E ancora: “Un’Italia che studi di più la storia, perché sapere da dove veniamo è indispensabile per capire dove stiamo andando”. I piccoli sognano poi “un’Italia senza Covid”, libera dalle mascherine, dalle restrizioni, dallo stare a casa, auspicando un ritorno alla normalità che per molti di loro è solo un ricordo o che i più piccoli non hanno mai vissuto. Poi il tema dell’ambiente e della sostenibilità. “Io vorrei un’Italia con le energie ecologiche”, dice un bambino. “L’ambiente vorrei che fosse più rispettato”, gli fanno eco altre due bimbe. E poi un messaggio diretto agli adulti, “ai grandi”: “Vorrei che gli adulti ci ascoltassero un po’ di più”. “Io vorrei che i grandi ascoltassero di più i pensieri che hanno anche i bambini”, dicono due bambini. Dunque accoglienza, gentilezza, bellezza, rispetto per l’ambiente. Sono queste le caratteristiche che sognano i bambini per l’Italia che verrà e che loro vorrebbero vedere in tutto il mondo che li circonda. E come infatti spiega la direttrice di Save the Children, Daniela Fatarella, “i più piccoli oggi sono più consapevoli dei propri bisogni e vogliono fortemente contribuire al cambiamento del proprio Paese. Parlano di rispetto per l’ambiente, di luoghi puliti e di un’Italia solidale. Ma soprattutto, guidati da una nuova consapevolezza, vogliono essere ascoltati: il loro angolo di osservazione e il loro linguaggio di decodificazione della realtà sono necessariamente diversi da quello degli adulti, così come le proposte che possono scaturire da un confronto con loro possono essere più efficaci, semplicemente perché li riguardano. Dare la parola alle nuove generazioni, oggi messe ancor più a dura prova dalla pandemia, è fondamentale. C’è bisogno di attivare canali di ascolto continuativi, prestando attenzione al loro parere, in modo da riconoscerli come protagonisti a pieno titolo del nostro tessuto sociale”, sottolinea la direttrice Fatarella. “Restituire la speranza del futuro ai bambini che in questi ultimi anni hanno visto il loro mondo stravolto, con le scuole chiuse e limitato dalle restrizioni, è un dovere di tutti noi adulti. Alcuni diritti inviolabili, sanciti dalla Costituzione italiana - dal diritto alla pari dignità sociale, alla salute, da quello alla scuola, alla tutela dell’infanzia – vengono in questa delicata lettera al futuro Capo dello Stato declinati in desideri indirizzati metaforicamente a colui che della Costituzione è garante. Ci auguriamo che il futuro presidente della Repubblica contribuisca a costruire l’Italia che sognano”, conclude la direttrice di Save the Children.