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Home » Politica » In Guatemala vietati i matrimoni gay e inasprite le pene per chi pratica l’aborto

In Guatemala vietati i matrimoni gay e inasprite le pene per chi pratica l’aborto

La nuova misura approvata dal Congresso, chiamata "Legge per la protezione della vita e della famiglia", vieta inoltre l'insegnamento a scuola di argomenti sulla 'diversa' sessualità

Marianna Grazi
11 Marzo 2022
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Il Congresso del Guatemala ha votato a favore di una legge che vieta il matrimonio omosessuale. E lo ha fatto in un giorno particolare, l’8 marzo, mentre fuori le strade erano piene di manifestanti che rivendicavano i loro diritti in occasione della Festa della Donna. La legge proibirà anche l’insegnamento della “diversità sessuale” nelle scuole e inasprirà le pene detentive per le donne che vogliono abortire. Una misura, quindi, parecchio restrittiva, che metterà in pericolo i diritti e l’integrità di molte persone.

La Legge sulla protezione della vita e della famiglia

Le proteste in Guatemala contro l’iniziativa 5272, cosiddetta “Legge per la tutela della vita e della famiglia”

La cosiddetta “Legge sulla protezione della vita e della famiglia” (o iniziativa 5272) è stata approvata da una maggioranza schiacciante nel Congresso guidato dai conservatori. Solo otto legislatori su 160 hanno votato contro: 101 i voti favorevoli, 51 gli assenti. Se firmata dal presidente Alejandro Giammattei, la misura riformerà il codice civile del Guatemala per “vietare espressamente i matrimoni tra persone dello stesso sesso”. In più renderà un crimine anche l’aborto spontaneo (oltre al fatto che nello Stato l’interruzione di gravidanza è già vietata a meno di pericolo per la vita della gestante) e aumenterà le pene detentive per colore che “abbiano abortito da sole o dato il loro consenso a un’altra persona per farlo”. Le donne, ad oggi, dovevano affrontare 1 a 3 anni di reclusione, ma gli anni di carcerazione ora potranno variare da 5 a 25 anni.⁠ Infine legge prevede anche il divieto per le scuole di “promuovere tra giovani e adolescenti politiche o programmi relativi alla diversità sessuale e all’ideologia di genere, o mostrare come normali comportamenti sessuali diversi dall’eterosessualità o incompatibili con gli aspetti biologici e genetici dell’essere umano”, continuando quindi a portare avanti l’idea che l’omosessualità o la transessualità siano ‘malattie’ da estirpare o guarire. Non è ancora chiaro se Giammattei, un conservatore, la firmerà, ma molti membri del suo partito l’hanno appoggiata. Uno dei legislatori che ha votato a favore della legge, Patricia Sandoval, ha detto infatti che “con il concetto di famiglia si intende l’unione tra un uomo e una donna“.

Le proteste

La decisione sul tavolo di Giammattei ha scatenato enorme preoccupazione tra la popolazione e i difensori dei diritti civili. Tanto più che vietare l’aborto, il dibattito a scuola su temi come l’orientamento sessuale e l’identità di genere – che, tra l’altro, è una pratica diffusa ormai, vedasi la Florida, l’Ungheria e la Polonia –, il matrimonio tra persone dello stesso sesso appaiono azioni particolarmente allarmanti per un Paese con un così alto tasso di violenza contro donne, ragazze e persone Lgbtqia+. Politiche come questa, infatti, fomentano ancora di più l’odio, la discriminazione e lo stigma verso comunità e persone già marginalizzate. Il difensore civico dei diritti umani del Guatemala, Jordán Rodas, l’ha definita infatti una violazione dei diritti e un “passo indietro per la libertà” e ha promesso di impugnarla. La parlamentare di opposizione Lucrecia Hernández ha invece sollecitato il presidente Giammattei a porre il veto alla legge, sostenendo che sia incostituzionale. Amnesty International, infine, denuncia che questa decisione rappresenta una “seria minaccia per la vita delle donne e delle persone LGBTQIA+”, ma anche per i diritti umani e per le famiglie nel Paese.⁠
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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Il Congresso del Guatemala ha votato a favore di una legge che vieta il matrimonio omosessuale. E lo ha fatto in un giorno particolare, l'8 marzo, mentre fuori le strade erano piene di manifestanti che rivendicavano i loro diritti in occasione della Festa della Donna. La legge proibirà anche l'insegnamento della "diversità sessuale" nelle scuole e inasprirà le pene detentive per le donne che vogliono abortire. Una misura, quindi, parecchio restrittiva, che metterà in pericolo i diritti e l'integrità di molte persone.

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La cosiddetta "Legge sulla protezione della vita e della famiglia" (o iniziativa 5272) è stata approvata da una maggioranza schiacciante nel Congresso guidato dai conservatori. Solo otto legislatori su 160 hanno votato contro: 101 i voti favorevoli, 51 gli assenti. Se firmata dal presidente Alejandro Giammattei, la misura riformerà il codice civile del Guatemala per "vietare espressamente i matrimoni tra persone dello stesso sesso". In più renderà un crimine anche l'aborto spontaneo (oltre al fatto che nello Stato l'interruzione di gravidanza è già vietata a meno di pericolo per la vita della gestante) e aumenterà le pene detentive per colore che "abbiano abortito da sole o dato il loro consenso a un'altra persona per farlo". Le donne, ad oggi, dovevano affrontare 1 a 3 anni di reclusione, ma gli anni di carcerazione ora potranno variare da 5 a 25 anni.⁠ Infine legge prevede anche il divieto per le scuole di "promuovere tra giovani e adolescenti politiche o programmi relativi alla diversità sessuale e all'ideologia di genere, o mostrare come normali comportamenti sessuali diversi dall'eterosessualità o incompatibili con gli aspetti biologici e genetici dell'essere umano", continuando quindi a portare avanti l'idea che l'omosessualità o la transessualità siano 'malattie' da estirpare o guarire. Non è ancora chiaro se Giammattei, un conservatore, la firmerà, ma molti membri del suo partito l'hanno appoggiata. Uno dei legislatori che ha votato a favore della legge, Patricia Sandoval, ha detto infatti che "con il concetto di famiglia si intende l'unione tra un uomo e una donna".

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