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Home » Politica » Stati Uniti, in Kansas bocciato il referendum che voleva abolire il diritto all’aborto

Stati Uniti, in Kansas bocciato il referendum che voleva abolire il diritto all’aborto

Il no sono stati oltre il 62%. Il presidente Biden: "La maggioranza degli americani concorda sul fatto che le donne dovrebbero essere libere di scegliere"

Marianna Grazi
3 Agosto 2022
Usa: il Kansas mantiene il diritto all'aborto

Usa: il Kansas mantiene il diritto all'aborto

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Il Kansas mantiene il diritto all’aborto. A stabilirlo sono stati direttamente gli elettori, chiamati a decidere con un referendum sulla proposta che avrebbe rimosso i diritti di accesso alle interruzioni di gravidanza dalla costituzione dello Stato. Con i dati ancora non definitivi, i no – quindi coloro che vogliono mantenere il diritto costituzionale all’aborto – sarebbero oltre il 62%.

La legge attuale, in Kansas, permette l’interruzione di gravidanza fino alla 22esima settimana e lo Stato, già nei mesi scorsi, è diventato una sorta di rifugio per migliaia di donne degli stati confinanti, compreso Texas e Oklahoma, che in queste settimane hanno approvato leggi anti-aborto. “Questo voto mette in chiaro ciò che sappiamo: la maggioranza degli americani concorda sul fatto che le donne dovrebbero avere accesso all’aborto e dovrebbero avere il diritto di prendere le proprie decisioni in materia di salute”, ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in un comunicato.

Il referendum: il diritto all’aborto non si tocca

Usa: il Kansas mantiene il diritto all'aborto
I pro-choice esultano dopo la bocciatura del referendum che voleva abolire dalla costituzione del Kansas il diritto all’aborto (AFP)

Nel primo test elettorale sul diritto all’aborto dopo la sentenza shock della Corte Suprema americana, la grande maggioranza degli elettori del
Kansas ha bocciato il quesito referendario con cui i legislatori conservatori hanno tentato di annullare le protezioni per le donne, inserite nella Costituzionale statale. I cittadini hanno votato no alla proposta di emendare la Costituzione in modo da permettere alla maggioranza repubblicana che guida il Kansas di approvare una legge per limitare, o annullare del tutto, l’accesso all’aborto. Procedura che, senza essere sottoposta all’approvazione degli elettori, è stata approvata in decine di altri Stati, dalla Louisiana al Mississippi al Texas, dopo la sentenza emessa lo scorso giugno dalla Corte Suprema. Quello che arriva dal Kansas è invece un altro segnale positivo per i democratici: il 2 agosto in Kansas, dove si votava come in altri quattro stati anche per le primarie, si è registrata un’affluenza alle urne superiore a quella degli ultimi anni, che potrebbe alla fine raggiungere quella record registrata nel 2008 – anno dell’elezione di Barack Obama – quando arrivò al 50%. La grande partecipazione al voto conferma quindi che l’attacco al diritto all’aborto potrebbe essere un fattore determinante per le elezioni del prossimo novembre, motivando gli elettori progressisti ad andare a votare in massa.

Il nuovo ordine esecutivo

Kansas aborto
Biden: “Il referendum bocciato rappresenta un chiaro segnale che gli americani vogliono tutelare i diritti delle donne”

“La decisione estremista della Corte Suprema di rovesciare la sentenza ‘Roe v Wade‘ ha messo a rischio la salute e le vite delle donne. Questa notte il popolo americano si è espresso in proposito”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha esultato per il risultato del referendum in Kansas, dove “gli elettori sono andati in votare in numeri record per bocciare i tentativi estremisti di emendare la Costituzione”, annullando la protezione del diritto all’aborto. Biden è poi tornato a esortare il Congresso “ad ascoltare la volontà del popolo americano e restaurare le protezioni della Roe con una legge federale”. Intanto, il presidente assicura che la sua amministrazione “continuerà ad adottare azioni significative per proteggere i diritti riproduttivi delle donne”. “E il popolo americano deve continuare ad usare la propria voce per proteggere i diritti delle donne, compreso l’aborto”, conclude con un chiaro riferimento alle elezioni del prossimo novembre.  Nella giornata di oggi, 3 agosto, il presidente Usa ha quindi firmato un altro ordine esecutivo durante la riunione inaugurale della appena creata task force per  difendere i diritti riproduttivi delle donne. Nel documento si chiede al ministro della Sanità, Xavier Becerra, di considerare “tutte le azioni appropriate per garantire che le strutture sanitarie rispettino le leggi federali anti discriminazione, in modo che le donne ricevano l’assistenza medica senza ritardi”.

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Il Kansas mantiene il diritto all'aborto. A stabilirlo sono stati direttamente gli elettori, chiamati a decidere con un referendum sulla proposta che avrebbe rimosso i diritti di accesso alle interruzioni di gravidanza dalla costituzione dello Stato. Con i dati ancora non definitivi, i no - quindi coloro che vogliono mantenere il diritto costituzionale all'aborto - sarebbero oltre il 62%. La legge attuale, in Kansas, permette l'interruzione di gravidanza fino alla 22esima settimana e lo Stato, già nei mesi scorsi, è diventato una sorta di rifugio per migliaia di donne degli stati confinanti, compreso Texas e Oklahoma, che in queste settimane hanno approvato leggi anti-aborto. "Questo voto mette in chiaro ciò che sappiamo: la maggioranza degli americani concorda sul fatto che le donne dovrebbero avere accesso all'aborto e dovrebbero avere il diritto di prendere le proprie decisioni in materia di salute", ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in un comunicato.

Il referendum: il diritto all'aborto non si tocca

Usa: il Kansas mantiene il diritto all'aborto
I pro-choice esultano dopo la bocciatura del referendum che voleva abolire dalla costituzione del Kansas il diritto all'aborto (AFP)
Nel primo test elettorale sul diritto all'aborto dopo la sentenza shock della Corte Suprema americana, la grande maggioranza degli elettori del Kansas ha bocciato il quesito referendario con cui i legislatori conservatori hanno tentato di annullare le protezioni per le donne, inserite nella Costituzionale statale. I cittadini hanno votato no alla proposta di emendare la Costituzione in modo da permettere alla maggioranza repubblicana che guida il Kansas di approvare una legge per limitare, o annullare del tutto, l'accesso all'aborto. Procedura che, senza essere sottoposta all'approvazione degli elettori, è stata approvata in decine di altri Stati, dalla Louisiana al Mississippi al Texas, dopo la sentenza emessa lo scorso giugno dalla Corte Suprema. Quello che arriva dal Kansas è invece un altro segnale positivo per i democratici: il 2 agosto in Kansas, dove si votava come in altri quattro stati anche per le primarie, si è registrata un'affluenza alle urne superiore a quella degli ultimi anni, che potrebbe alla fine raggiungere quella record registrata nel 2008 - anno dell'elezione di Barack Obama - quando arrivò al 50%. La grande partecipazione al voto conferma quindi che l'attacco al diritto all'aborto potrebbe essere un fattore determinante per le elezioni del prossimo novembre, motivando gli elettori progressisti ad andare a votare in massa.

Il nuovo ordine esecutivo

Kansas aborto
Biden: "Il referendum bocciato rappresenta un chiaro segnale che gli americani vogliono tutelare i diritti delle donne"
"La decisione estremista della Corte Suprema di rovesciare la sentenza 'Roe v Wade' ha messo a rischio la salute e le vite delle donne. Questa notte il popolo americano si è espresso in proposito". Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha esultato per il risultato del referendum in Kansas, dove "gli elettori sono andati in votare in numeri record per bocciare i tentativi estremisti di emendare la Costituzione", annullando la protezione del diritto all'aborto. Biden è poi tornato a esortare il Congresso "ad ascoltare la volontà del popolo americano e restaurare le protezioni della Roe con una legge federale". Intanto, il presidente assicura che la sua amministrazione "continuerà ad adottare azioni significative per proteggere i diritti riproduttivi delle donne". "E il popolo americano deve continuare ad usare la propria voce per proteggere i diritti delle donne, compreso l'aborto", conclude con un chiaro riferimento alle elezioni del prossimo novembre.  Nella giornata di oggi, 3 agosto, il presidente Usa ha quindi firmato un altro ordine esecutivo durante la riunione inaugurale della appena creata task force per  difendere i diritti riproduttivi delle donne. Nel documento si chiede al ministro della Sanità, Xavier Becerra, di considerare "tutte le azioni appropriate per garantire che le strutture sanitarie rispettino le leggi federali anti discriminazione, in modo che le donne ricevano l'assistenza medica senza ritardi".
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