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Orban a Dallas parla al popolo di Trump: "Meno drag queen e più Chuck Norris"

Il primo ministro ungherese ha partecipato alla convention dell'ultradestra in Texas, diventata roccaforte degli elettori del tycoon

di MARIANNA GRAZI -
5 agosto 2022
Primo ministro ungherese

Primo ministro ungherese

Si sa, tra simili ci si intende. E allora non possono stupire affermazioni del tipo: "Meno drag queen e più Chuck Norris" pronunciate corso dal premier ungherese Viktor Orban sul palco della Conservative political action conference (Cpac) di Dallas, in Texas, meeting annuale dell'ultradestra Usa sede prescelta per i meeting dell'elettorato di Donald Trump. Uno slogan che, chissà, potrebbe perfino surclassare quello che, nel 2016, portò il tycoon alla presidenza degli Stati Uniti, "Make America Great Again". Intanto bastano queste poche parole a rinsaldare l'alleanza tra i due politici conservatori, che non hanno mai nascosto le loro posizioni - a dir poco - intolleranti verso la comunità Lgbtq+.

"Ripristinare i valori cristiani e combattere la teoria gender"

Viktor Orban Cpac

Viktor Orban dal palco della Convention dell'estrema destra Usa ha esortato a rimanere intransigenti su diritti Lgbt+ e immigrazione

La folla, a Dallas, è quella delle grandi occasioni. Ad accogliere il leader ungherese ci sono applausi a scena aperta e grida di giubilo, come ad una vera e propria star in trionfo, da parte di molti sostenitori delle teorie complottiste e da estremisti della destra religiosa. Dal palco della Conferenza annuale Orban ha dichiarato: "Dobbiamo coordinare le nostre truppe, perché affrontiamo la stessa sfida. I progressisti di oggi stanno cercando di separare la civiltà occidentale dalle sue radici cristiane", ha attaccato il leader magiaro sostenendo che "gli orrori del nazismo e del comunismo sono avvenuti perché alcuni Stati occidentali avevano abbandonato i loro valori cristiani". Come suo solito il premier 59enne è tornato ad elogiare la famiglia tradizionale, tornando a ribadire il suo assoluto rifiuto per la cosiddetta 'teoria gender': "La madre è una donna, il padre è un uomo. E lasciate in pace i nostri bambini, punto! - ha scandito Orban, artefice della controversa legge anti propaganda Lgbt+ nel suo Stato -. Abbiamo deciso che non abbiamo bisogno di più genders, abbiamo bisogno di più rangers. Meno drag queen e più Chuck Norris". Per il premier ungherese, dopo le esternazioni contro le "razze miste" di alcuni giorni fa, è stata l'occasione per ribadire le sue posizioni intransigenti sui diritti omosessuali e immigrazione. Ma anche per lanciare una chiamata alle armi agli ultraconservatori delle due sponde dell'Atlantico contro "liberali progressisti e comunisti".

Basta coi leader globalisti che prolungano la guerra in Ucraina

"Sono il primo ministro più longevo in Europa. L'unico leader politico anti-immigrati nel nostro Continente - si descrive Viktor Orban - padre di cinque figli e nonno di cinque nipoti". Infine ha lanciato anche un duro attacco ai politici e agli elettori democratici americani: "Hanno fatto di tutto per creare un cuneo tra di noi. Mi odiano e calunniano me e il mio Paese, proprio come odiano voi e calunniano l'America che rappresentate". E poi, rivolgendosi alla platea infiammata dalle sue parole, ha aggiunto: "L'unica cosa che noi ungheresi possiamo mostrarvi è come possiamo difenderci secondo le nostre regole". Infine, immancabile, un riferimento alla guerra in Ucraina, su cui Orban non ha mai nascosto le sue posizioni pro-Putin, cercando di frenare il più possibile le sanzioni Ue contro Mosca: "La pace in Ucraina sarà impossibile senza colloqui tra Russia e Usa - ha affermato -. La strategia dei leader globalisti intensifica e prolunga la guerra e diminuisce le possibilità per la pace", ha aggiunto sottolineando che "solo leader forti sono in grado di fare la pace". Affermazioni che, ai più, sono apparse come un riferimento chiaro a Donald Trump, atteso al Cpac per chiudere la convention e lanciare la sua nuova sfida elettorale contro Joe Biden.