Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Politica » Orban a Dallas parla al popolo di Trump: “Meno drag queen e più Chuck Norris”

Orban a Dallas parla al popolo di Trump: “Meno drag queen e più Chuck Norris”

Il primo ministro ungherese ha partecipato alla convention dell'ultradestra in Texas, diventata roccaforte degli elettori del tycoon

Marianna Grazi
5 Agosto 2022
Primo ministro ungherese

Viktor Orban, primo Ministro ungherese, alla convention dell'ultradestra americana

Share on FacebookShare on Twitter

Si sa, tra simili ci si intende. E allora non possono stupire affermazioni del tipo: “Meno drag queen e più Chuck Norris” pronunciate corso dal premier ungherese Viktor Orban sul palco della Conservative political action conference (Cpac) di Dallas, in Texas, meeting annuale dell’ultradestra Usa sede prescelta per i meeting dell’elettorato di Donald Trump. Uno slogan che, chissà, potrebbe perfino surclassare quello che, nel 2016, portò il tycoon alla presidenza degli Stati Uniti, “Make America Great Again”. Intanto bastano queste poche parole a rinsaldare l’alleanza tra i due politici conservatori, che non hanno mai nascosto le loro posizioni – a dir poco – intolleranti verso la comunità Lgbtq+.

“Ripristinare i valori cristiani e combattere la teoria gender”

Viktor Orban Cpac
Viktor Orban dal palco della Convention dell’estrema destra Usa ha esortato a rimanere intransigenti su diritti Lgbt+ e immigrazione

La folla, a Dallas, è quella delle grandi occasioni. Ad accogliere il leader ungherese ci sono applausi a scena aperta e grida di giubilo, come ad una vera e propria star in trionfo, da parte di molti sostenitori delle teorie complottiste e da estremisti della destra religiosa. Dal palco della Conferenza annuale Orban ha dichiarato: “Dobbiamo coordinare le nostre truppe, perché affrontiamo la stessa sfida. I progressisti di oggi stanno cercando di separare la civiltà occidentale dalle sue radici cristiane“, ha attaccato il leader magiaro sostenendo che “gli orrori del nazismo e del comunismo sono avvenuti perché alcuni Stati occidentali avevano abbandonato i loro valori cristiani”. Come suo solito il premier 59enne è tornato ad elogiare la famiglia tradizionale, tornando a ribadire il suo assoluto rifiuto per la cosiddetta ‘teoria gender’: “La madre è una donna, il padre è un uomo. E lasciate in pace i nostri bambini, punto! – ha scandito Orban, artefice della controversa legge anti propaganda Lgbt+ nel suo Stato -. Abbiamo deciso che non abbiamo bisogno di più genders, abbiamo bisogno di più rangers. Meno drag queen e più Chuck Norris”. Per il premier ungherese, dopo le esternazioni contro le “razze miste” di alcuni giorni fa, è stata l’occasione per ribadire le sue posizioni intransigenti sui diritti omosessuali e immigrazione. Ma anche per lanciare una chiamata alle armi agli ultraconservatori delle due sponde dell’Atlantico contro “liberali progressisti e comunisti”.

Basta coi leader globalisti che prolungano la guerra in Ucraina

“Sono il primo ministro più longevo in Europa. L’unico leader politico anti-immigrati nel nostro Continente – si descrive Viktor Orban – padre di cinque figli e nonno di cinque nipoti”. Infine ha lanciato anche un duro attacco ai politici e agli elettori democratici americani: “Hanno fatto di tutto per creare un cuneo tra di noi. Mi odiano e calunniano me e il mio Paese, proprio come odiano voi e calunniano l’America che rappresentate”. E poi, rivolgendosi alla platea infiammata dalle sue parole, ha aggiunto: “L’unica cosa che noi ungheresi possiamo mostrarvi è come possiamo difenderci secondo le nostre regole”. Infine, immancabile, un riferimento alla guerra in Ucraina, su cui Orban non ha mai nascosto le sue posizioni pro-Putin, cercando di frenare il più possibile le sanzioni Ue contro Mosca: “La pace in Ucraina sarà impossibile senza colloqui tra Russia e Usa – ha affermato -. La strategia dei leader globalisti intensifica e prolunga la guerra e diminuisce le possibilità per la pace”, ha aggiunto sottolineando che “solo leader forti sono in grado di fare la pace”. Affermazioni che, ai più, sono apparse come un riferimento chiaro a Donald Trump, atteso al Cpac per chiudere la convention e lanciare la sua nuova sfida elettorale contro Joe Biden.

Potrebbe interessarti anche

Paola Torrente, influencer da 579mila e Miss Italia curvy
Lifestyle

Body positivity, le influencer italiane che promuovono l’accettazione del proprio corpo

29 Luglio 2022
Un fermo immagine tratta dal video della giovane di 25 anni, originaria della Nigeria che ha ripreso l'aggressione subita dal datore di lavoro dopo avere chiesto di essere retribuita per le ore di lavoro effettuate
Attualità

Soverato, pugni e schiaffi perché chiede di essere pagata. La denuncia di Beauty

4 Agosto 2022
Femminicidi
Spettacolo

Brescia, al Festival “Filosofi lungo l’Oglio” per dire basta alla violenza di genere

22 Luglio 2022

Instagram

  • Spesso si dice che un consiglio non richiesto nasconda una critica velata, ed è così che in molti hanno interpretato la guida per "organizzare un viaggio con un neonato" di Italo. In particolare, ha fatto discutere il capitolo "porta con te l
  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
Si sa, tra simili ci si intende. E allora non possono stupire affermazioni del tipo: "Meno drag queen e più Chuck Norris" pronunciate corso dal premier ungherese Viktor Orban sul palco della Conservative political action conference (Cpac) di Dallas, in Texas, meeting annuale dell'ultradestra Usa sede prescelta per i meeting dell'elettorato di Donald Trump. Uno slogan che, chissà, potrebbe perfino surclassare quello che, nel 2016, portò il tycoon alla presidenza degli Stati Uniti, "Make America Great Again". Intanto bastano queste poche parole a rinsaldare l'alleanza tra i due politici conservatori, che non hanno mai nascosto le loro posizioni - a dir poco - intolleranti verso la comunità Lgbtq+.

"Ripristinare i valori cristiani e combattere la teoria gender"

Viktor Orban Cpac
Viktor Orban dal palco della Convention dell'estrema destra Usa ha esortato a rimanere intransigenti su diritti Lgbt+ e immigrazione
La folla, a Dallas, è quella delle grandi occasioni. Ad accogliere il leader ungherese ci sono applausi a scena aperta e grida di giubilo, come ad una vera e propria star in trionfo, da parte di molti sostenitori delle teorie complottiste e da estremisti della destra religiosa. Dal palco della Conferenza annuale Orban ha dichiarato: "Dobbiamo coordinare le nostre truppe, perché affrontiamo la stessa sfida. I progressisti di oggi stanno cercando di separare la civiltà occidentale dalle sue radici cristiane", ha attaccato il leader magiaro sostenendo che "gli orrori del nazismo e del comunismo sono avvenuti perché alcuni Stati occidentali avevano abbandonato i loro valori cristiani". Come suo solito il premier 59enne è tornato ad elogiare la famiglia tradizionale, tornando a ribadire il suo assoluto rifiuto per la cosiddetta 'teoria gender': "La madre è una donna, il padre è un uomo. E lasciate in pace i nostri bambini, punto! - ha scandito Orban, artefice della controversa legge anti propaganda Lgbt+ nel suo Stato -. Abbiamo deciso che non abbiamo bisogno di più genders, abbiamo bisogno di più rangers. Meno drag queen e più Chuck Norris". Per il premier ungherese, dopo le esternazioni contro le "razze miste" di alcuni giorni fa, è stata l'occasione per ribadire le sue posizioni intransigenti sui diritti omosessuali e immigrazione. Ma anche per lanciare una chiamata alle armi agli ultraconservatori delle due sponde dell'Atlantico contro "liberali progressisti e comunisti".

Basta coi leader globalisti che prolungano la guerra in Ucraina

"Sono il primo ministro più longevo in Europa. L'unico leader politico anti-immigrati nel nostro Continente - si descrive Viktor Orban - padre di cinque figli e nonno di cinque nipoti". Infine ha lanciato anche un duro attacco ai politici e agli elettori democratici americani: "Hanno fatto di tutto per creare un cuneo tra di noi. Mi odiano e calunniano me e il mio Paese, proprio come odiano voi e calunniano l'America che rappresentate". E poi, rivolgendosi alla platea infiammata dalle sue parole, ha aggiunto: "L'unica cosa che noi ungheresi possiamo mostrarvi è come possiamo difenderci secondo le nostre regole". Infine, immancabile, un riferimento alla guerra in Ucraina, su cui Orban non ha mai nascosto le sue posizioni pro-Putin, cercando di frenare il più possibile le sanzioni Ue contro Mosca: "La pace in Ucraina sarà impossibile senza colloqui tra Russia e Usa - ha affermato -. La strategia dei leader globalisti intensifica e prolunga la guerra e diminuisce le possibilità per la pace", ha aggiunto sottolineando che "solo leader forti sono in grado di fare la pace". Affermazioni che, ai più, sono apparse come un riferimento chiaro a Donald Trump, atteso al Cpac per chiudere la convention e lanciare la sua nuova sfida elettorale contro Joe Biden.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto