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Home » Politica » Le proposte dei partiti in tema di giovani e lo sbarco di tutti i leader su TikTok

Le proposte dei partiti in tema di giovani e lo sbarco di tutti i leader su TikTok

Tra sondaggi impazziti e nuovi elettori, i voti delle nuove generazioni si cercano anche sui social. Ma il successo non è garantito

Ettore Maria Colombo
3 Settembre 2022
tiktok_voto
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Nell’ormai prossima tornata elettorale i nuovi elettori della Generazione Z rappresentano un bacino potenziale di 6 milioni di elettori. Per questo i partiti sono immediatamente corsi ai ripari, scoprendo che gli utenti tra i 16 e i 24 anni abitano un mondo fatto di coreografie, di video da massimo 59 secondi, di tendenze, di cuoricini, segui, imita, posta, commenta… Insomma hanno scoperto TikTok. Non deve sorprendere, è normale che i politici cerchino di essere ovunque, perfino sui social, per veicolare le proprie proposte. E se ormai Facebook e Twitter sono piattaforme obsolete, da boomer, per parlare il linguaggio dei giovani bisogna entrare nei loro circuiti. E provare a convincere questi nuovi elettori a votare il proprio partito affrontando temi a loro cari nei programmi elettorali. Ma quali sono questi argomenti?

  • Il Terzo Polo lancia l’azzeramento della tassazione per i giovani fino a 25 anni.
  • Il centrodestra punta su reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari e sull’introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi. La Lega lancia l’idea di una tassa del 5% per un giovane che apre la prima partita Iva e una proposta di legge per togliere il numero chiuso a medicina, ma vuole anche reintrodurre il servizio militare “per un annetto”. Giorgia Meloni  propone di valorizzare lo sport contro le “devianze” (al che Enrico Letta, pensando che la presidente di Fratelli d’Italia volesse abolire le diversità, se n’è uscito con un “viva le devianze”).
  • Il Pd propone una dote di diecimila euro erogata al compimento dei 18 anni, sulla base dell’Isee familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa.
  • Il M5s propone il riscatto gratuito della laurea, l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa.
  • Impegno Civico di Di Maio lancia un fondo di garanzia per coprire l’anticipo che serve a accendere il muto per la prima casa. E via così.

Quando i boomer cercano di parlare ai giovani

elezioni_scheda_ragazza
Una ragazza al voto. saranno circa 6 milioni i giovani e giovanissimi chiamati al voto il prossimo 25 settembre

Ma se l’obiettivo dei partiti è solo quello di accalappiare il voto dei giovani, è anche vero che scrivere belle proposte non basta, bisogna anche farle conoscere al pubblico giovanile e sui mezzi di comunicazione considerati non tradizionali, per i partiti e i leader. I quali sono, mediamente, tutte persone mature, che appartengono – agli occhi dei giovani ventenni – alla cosiddetta Generazione dei boomer, cioè i nati negli anni Sessanta/Settanta, gli ultimi a godere gli ultimi fuochi di passati miracoli economici che, ormai da più di vent’anni, non esistono più. Certo, quadrate legioni di spin doctor sono pronti a spiegare come si veicola meglio il messaggio, ai leader.

Si pensi soltanto ai leader nazionali che costantemente vanno a farsi intervistare su Twitch da Ivan Grieco (210 mila follower) o agli approfondimenti quotidiani di Rick DuFer con il suo Daily Cogito (167 mila iscritti) e Alessandro “Shy” Masala con il suo Breaking Italy (756 mila iscritti) su YouTube, “apprezzati da un pubblico che magari non legge i giornali, ma è disponibile a informarsi attraverso video e podcast”, notava, giorni fa, il giornalista (e collega) David Allegranti, sul sito di Qnet. “La brevità e la rapidità della campagna elettorale balneare 2022 – seguita Allegranti – costringe i leader di partito ad attrezzarsi in fretta, forse persino a essere un po’ ingenui, nei modi e anche nei contenuti”. Nel 2019 Matteo Salvini sbarcò su TikTok, ma fu oggetto di molte critiche. Adesso sono arrivati anche gli altri. C’è Carlo Calenda e c’è Giuseppe Conte. Persino Silvio Berlusconi, con il primo video su TikTok.

@silvio.berlusconi Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l’#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni #forzaitalia🇮🇹💪❤️ #politica #giovani ♬ suono originale – Silvio Berlusconi

Essere ovunque, però, non è un’invenzione comunicativa di oggi. Barack Obama, negli Stati Uniti, durante la sua presidenza, utilizzò tutti i social e le piattaforme più popolari di allora, come nel famoso video su Buzzfeed per lanciare la sua campagna sul Medicare. “Obama, celebrity simpatica e dotata di autoironia, riusciva a far parlare di sé ogni giorno”, ha detto una volta il professor Gianpietro Mazzoleni, autore insieme a Roberta Bracciale di un saggio per il Mulino dal titolo “La politica pop online. I meme e le nuove sfide della comunicazione politica”. “Insomma – chiude il suo ragionamento David Allegranti – la politica cerca costantemente di attirare i giovani, soprattutto quando c’è una campagna elettorale. Al netto, tuttavia, dei social media usati per apparire come ‘uno di noi’, da usare con moderazione per non sembrare una macchietta, la domanda resta sempre una si può fare offline: belle queste proposte, ma chi paga?”.

La Bestia nera della Lega è il M5s: Salvini sbarca su Tik tok e pensa al Viminale

Se Berlusconi sfodera una “pillola al giorno“, tutt’altro paio di maniche, invece, è per la Lega. Il Movimento 5 Stelle, in lieve ma constante crescita, gli sta alle calcagna mentre il Carroccio resta fermo, immobile sulle gambe, e nei voti. Sui social tradizionali ha perso consenso così Salvini, allo scoccare della mezzanotte, appare ogni sera su Tik tok alla ricerca di un nuovo pubblico, più giovane, da acchiappare con messaggi elementari: “Stiamo facendo quantificare dai tecnici del Mef quanto costa rendere gratuiti i libri di testo per le scuole medie e superiori”. E poi ancora: “Continuo a ragionare sulla reintroduzione della leva obbligatoria, è utile insegnare ai ragazzi a salvare vite, a curare i boschi e gli animali”. Infine, niente più numero chiuso per accedere alla facoltà di medicina. Il mood è chiaro: planare all’impazzata sui temi per recuperare consenso trovandosi in difficoltà davanti a una campagna elettorale, targata Fratelli d’Italia, ficcante, tra l’istituzionale e il populismo, ma che sta portando a Meloni ottimi risultati.

FdI sfonda tra i giovani, Lega e FI per nulla…

Ma la leader di Fratelli d’Italia non gli lascia libero il campo populista e, nello stesso tempo, cerca di introdursi nel campo moderato dove lui non ha alcuna possibilità di entrare, anche perché non ha cambiato il suo format degli ultimi quasi 10 anni: comizio più selfie, selfie più comizio, piazza dopo piazza e ancora piazza. Solo che, tutto ciò, si è aggiunto Tik Tok. I più avveduti dei suoi gli dicono: “Matteo, ogni tanto fermati”, ma niente da fare. Matteo va avanti come un treno. Nella sua testa c’è sempre Lampedusa, gli immigrati, ma anche i drogati etc. etc. etc.

Non a caso, mentre FdI e la Meloni, forti del loro 25% e rotti, sfondano tra il pubblico giovanile, Salvini e Berlusconi hanno bisogno di mettere a segno dei colpi ad effetto. Specie dopo la doccia fredda dovuta ai nuovi dati targati sia Radar-SWG che Ghisleri come di diversi altri istituti. E il Pd? Ci prova a parlare ai giovani e Letta a loro si rivolge ogni giorno, specie con molte proposte a favore di tutti i diritti civili (ddl Zan, ius schoale, cannabis a uso terapeutico, fine vita) del Mondo possibili e immaginabili, ma per ora senza ottenere grandi successi, sia sui social (Letta va forte solo su Twitter, social per matusa, malissimo su tutti gli altri e, su Tik tok non ha alcune intenzione di sbarcare, almeno lui), sia nei sondaggi, dove perde ogni giorno di più.

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Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Nell'ormai prossima tornata elettorale i nuovi elettori della Generazione Z rappresentano un bacino potenziale di 6 milioni di elettori. Per questo i partiti sono immediatamente corsi ai ripari, scoprendo che gli utenti tra i 16 e i 24 anni abitano un mondo fatto di coreografie, di video da massimo 59 secondi, di tendenze, di cuoricini, segui, imita, posta, commenta... Insomma hanno scoperto TikTok. Non deve sorprendere, è normale che i politici cerchino di essere ovunque, perfino sui social, per veicolare le proprie proposte. E se ormai Facebook e Twitter sono piattaforme obsolete, da boomer, per parlare il linguaggio dei giovani bisogna entrare nei loro circuiti. E provare a convincere questi nuovi elettori a votare il proprio partito affrontando temi a loro cari nei programmi elettorali. Ma quali sono questi argomenti?
  • Il Terzo Polo lancia l’azzeramento della tassazione per i giovani fino a 25 anni.
  • Il centrodestra punta su reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari e sull’introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi. La Lega lancia l’idea di una tassa del 5% per un giovane che apre la prima partita Iva e una proposta di legge per togliere il numero chiuso a medicina, ma vuole anche reintrodurre il servizio militare “per un annetto”. Giorgia Meloni  propone di valorizzare lo sport contro le "devianze" (al che Enrico Letta, pensando che la presidente di Fratelli d’Italia volesse abolire le diversità, se n’è uscito con un "viva le devianze").
  • Il Pd propone una dote di diecimila euro erogata al compimento dei 18 anni, sulla base dell’Isee familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa.
  • Il M5s propone il riscatto gratuito della laurea, l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa.
  • Impegno Civico di Di Maio lancia un fondo di garanzia per coprire l’anticipo che serve a accendere il muto per la prima casa. E via così.

Quando i boomer cercano di parlare ai giovani

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Una ragazza al voto. saranno circa 6 milioni i giovani e giovanissimi chiamati al voto il prossimo 25 settembre
Ma se l’obiettivo dei partiti è solo quello di accalappiare il voto dei giovani, è anche vero che scrivere belle proposte non basta, bisogna anche farle conoscere al pubblico giovanile e sui mezzi di comunicazione considerati non tradizionali, per i partiti e i leader. I quali sono, mediamente, tutte persone mature, che appartengono – agli occhi dei giovani ventenni – alla cosiddetta Generazione dei boomer, cioè i nati negli anni Sessanta/Settanta, gli ultimi a godere gli ultimi fuochi di passati miracoli economici che, ormai da più di vent’anni, non esistono più. Certo, quadrate legioni di spin doctor sono pronti a spiegare come si veicola meglio il messaggio, ai leader. Si pensi soltanto ai leader nazionali che costantemente vanno a farsi intervistare su Twitch da Ivan Grieco (210 mila follower) o agli approfondimenti quotidiani di Rick DuFer con il suo Daily Cogito (167 mila iscritti) e Alessandro “Shy” Masala con il suo Breaking Italy (756 mila iscritti) su YouTube, "apprezzati da un pubblico che magari non legge i giornali, ma è disponibile a informarsi attraverso video e podcast", notava, giorni fa, il giornalista (e collega) David Allegranti, sul sito di Qnet. "La brevità e la rapidità della campagna elettorale balneare 2022 – seguita Allegranti – costringe i leader di partito ad attrezzarsi in fretta, forse persino a essere un po' ingenui, nei modi e anche nei contenuti". Nel 2019 Matteo Salvini sbarcò su TikTok, ma fu oggetto di molte critiche. Adesso sono arrivati anche gli altri. C’è Carlo Calenda e c’è Giuseppe Conte. Persino Silvio Berlusconi, con il primo video su TikTok.
@silvio.berlusconi Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l'#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni #forzaitalia🇮🇹💪❤️ #politica #giovani ♬ suono originale - Silvio Berlusconi
Essere ovunque, però, non è un’invenzione comunicativa di oggi. Barack Obama, negli Stati Uniti, durante la sua presidenza, utilizzò tutti i social e le piattaforme più popolari di allora, come nel famoso video su Buzzfeed per lanciare la sua campagna sul Medicare. "Obama, celebrity simpatica e dotata di autoironia, riusciva a far parlare di sé ogni giorno”, ha detto una volta il professor Gianpietro Mazzoleni, autore insieme a Roberta Bracciale di un saggio per il Mulino dal titolo "La politica pop online. I meme e le nuove sfide della comunicazione politica". "Insomma – chiude il suo ragionamento David Allegranti - la politica cerca costantemente di attirare i giovani, soprattutto quando c’è una campagna elettorale. Al netto, tuttavia, dei social media usati per apparire come 'uno di noi', da usare con moderazione per non sembrare una macchietta, la domanda resta sempre una si può fare offline: belle queste proposte, ma chi paga?”.

La Bestia nera della Lega è il M5s: Salvini sbarca su Tik tok e pensa al Viminale

Se Berlusconi sfodera una "pillola al giorno", tutt’altro paio di maniche, invece, è per la Lega. Il Movimento 5 Stelle, in lieve ma constante crescita, gli sta alle calcagna mentre il Carroccio resta fermo, immobile sulle gambe, e nei voti. Sui social tradizionali ha perso consenso così Salvini, allo scoccare della mezzanotte, appare ogni sera su Tik tok alla ricerca di un nuovo pubblico, più giovane, da acchiappare con messaggi elementari: "Stiamo facendo quantificare dai tecnici del Mef quanto costa rendere gratuiti i libri di testo per le scuole medie e superiori". E poi ancora: "Continuo a ragionare sulla reintroduzione della leva obbligatoria, è utile insegnare ai ragazzi a salvare vite, a curare i boschi e gli animali". Infine, niente più numero chiuso per accedere alla facoltà di medicina. Il mood è chiaro: planare all’impazzata sui temi per recuperare consenso trovandosi in difficoltà davanti a una campagna elettorale, targata Fratelli d’Italia, ficcante, tra l’istituzionale e il populismo, ma che sta portando a Meloni ottimi risultati.

FdI sfonda tra i giovani, Lega e FI per nulla…

Ma la leader di Fratelli d’Italia non gli lascia libero il campo populista e, nello stesso tempo, cerca di introdursi nel campo moderato dove lui non ha alcuna possibilità di entrare, anche perché non ha cambiato il suo format degli ultimi quasi 10 anni: comizio più selfie, selfie più comizio, piazza dopo piazza e ancora piazza. Solo che, tutto ciò, si è aggiunto Tik Tok. I più avveduti dei suoi gli dicono: "Matteo, ogni tanto fermati", ma niente da fare. Matteo va avanti come un treno. Nella sua testa c’è sempre Lampedusa, gli immigrati, ma anche i drogati etc. etc. etc. Non a caso, mentre FdI e la Meloni, forti del loro 25% e rotti, sfondano tra il pubblico giovanile, Salvini e Berlusconi hanno bisogno di mettere a segno dei colpi ad effetto. Specie dopo la doccia fredda dovuta ai nuovi dati targati sia Radar-SWG che Ghisleri come di diversi altri istituti. E il Pd? Ci prova a parlare ai giovani e Letta a loro si rivolge ogni giorno, specie con molte proposte a favore di tutti i diritti civili (ddl Zan, ius schoale, cannabis a uso terapeutico, fine vita) del Mondo possibili e immaginabili, ma per ora senza ottenere grandi successi, sia sui social (Letta va forte solo su Twitter, social per matusa, malissimo su tutti gli altri e, su Tik tok non ha alcune intenzione di sbarcare, almeno lui), sia nei sondaggi, dove perde ogni giorno di più.
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