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Home » Politica » Tutte rifiutano l’incarico: sindaco emana un bando per trovare una donna assessore

Tutte rifiutano l’incarico: sindaco emana un bando per trovare una donna assessore

A Pieve Fosciana, 2400 anime sui monti della Lucchesia, le due consigliere elette a inizio ottobre e le due candidate nella lista di maggioranza rinunciano all'incarico per ragioni personali

Federico Martini
21 Ottobre 2021
Francesco Angelini, sindaco di Pieve Fosciana

Francesco Angelini, sindaco di Pieve Fosciana

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Le due donne elette nel nuovo consiglio comunale hanno rinunciato al posto di assessore. Stesso comportamento da parte delle due non elette. Così Francesco Angelini, confermato sindaco di Pieve Fosciana (Lucca) dopo le elezioni del 3 e 4 ottobre ottenendo il 72 per cento dei voti alla guida della lista di centrosinistra Unione democratica, si è visto costretto a pubblicare un bando per trovare una donna cui affidare il ruolo di assessore. Ad imporlo è la legge sulla parità di genere.
Angelini, al terzo mandato da sindaco, non ha avuto difficoltà a convincere gli elettori del Comune della Garfagnana che conta circa 2400 abitanti e che gli hanno consegnato i tre quarti dei voti validi. Ma sta trovando difficoltà nel trovare una donna disposta a sedere nella giunta. Al momento questa risulta composta da due uomini, uno dei quali dovrà ritirarsi quando sarà stata trovata e nominata la donna-assessore.

Ma chi potrà aspirare alla carica di amministratrice di Pieve Fosciana? Anzitutto – spiega il sindaco – dovrà essere una cittadina di Pieve Fosciana, poi dimostrare senso di appartenenza al territorio, avere idea di cosa significhi amministrare un comune e, aspetto non secondario trattandosi di far parte di una compagine politica, condividere il programma stilato dal sindaco.

Intanto, per valorizzare il genere femminile, Angelini ha annunciato che verrà riformato il regolamento con la previsione della nomina del presidente del Consiglio comunale. Con ogni probabilità l’incarico sarà attribuiito ad Anna Rita Fiori, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze (183 contro le 113 di Claudio Bertucci, secondo in graduatoria) al voto del 3 e 4 ottobre scorsi.
La stessa Fiori ha deciso di rinunciare all’incarico di assessore per motivi personali. Altrettanto hanno fatto Serena Biagioni, seconda donna eletta in consiglio, a loro volta Valentina Manetti e Cristina Grilli, candidate nella lista del sindaco.

Ora, si attende una citadina di buona volontà che accetti di collaborare al governo del borgo montano.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
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