Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Politica » Von der Leyen: “Bebe Vio, esempio per tutti”. E lei: “Che applauso, volevo sotterrarmi”

Von der Leyen: “Bebe Vio, esempio per tutti”. E lei: “Che applauso, volevo sotterrarmi”

La campionessa paralimpica di scherma ospite dell'Europarlamento, dove è stata elogiata dalla presidente della Commissione europea: Seguiamo il suo credo: se sembra possibile allora può essere fatto”

Federico Martini
15 Settembre 2021
Un post tratto dal profilo Twitter di Enzo Amendola: L’UE ha dimostrato che,nelle difficoltà, andare insieme fa la differenza. È il segno di un’anima comune europea che ha fatto bene su #NextGenerationEU e vaccini, e che ora non deve fermarsi qui. Emozionante vedere @vonderleyen
 e @VioBebe
, insieme al @Europarl_IT
 Bandiera italianaBandiera dell'Unione Europea #SOTEU
+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Un post tratto dal profilo Twitter di Enzo Amendola: L’UE ha dimostrato che,nelle difficoltà, andare insieme fa la differenza. È il segno di un’anima comune europea che ha fatto bene su #NextGenerationEU e vaccini, e che ora non deve fermarsi qui. Emozionante vedere @vonderleyen e @VioBebe , insieme al @Europarl_IT Bandiera italianaBandiera dell'Unione Europea #SOTEU +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Share on FacebookShare on Twitter

“Prendiamo Bebe Vio come un esempio ispiratore, è riuscita a raggiungere grandi traguardi applicando il suo credo: se sembra possibile allora può essere fatto”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel discorso sullo stato dell’Unione alla plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, dove è presente l’atleta paralimpica italiana, invitata dalla stessa Von der Leyen (foto in alto: dal profilo Twitter di Enzo Amendola). “Lasciamoci ispirare anche da tutti i giovani che hanno cambiato la percezione del possibile, che dimostrano che si può  raggiungere tutto quello in cui si crede. Questa è l’anima dell’Europa e il suo futuro, rendiamo l’Europa più forte insieme”, ha proseguito Von der Leyen.

L’Aula della plenaria di Strasburgo ha rivolto a Bebe Vio un lungo applauso.

Bebe: “Ho detto a Gentiloni: Paolo, aiutami”

“Volevo sotterrarmi. E’ stato veramente imbarazzante”,  ha commentato Bebe alla fine dell’udienza plenaria parlamentare. “Bellissimo eh… mi sono avvicinata a Paolo Gentiloni e gli ho detto ‘aiutami… Anche avere Paolo come compagno di banco è stato divertente”, aggiunge.

“E’ stato bellissimo – continua Vio – ci ha invitati la presidente, che non conoscevo. E’ una persona speciale. Siamo state un po’ insieme ieri sera. Veramente pazzesca, essere qui è stupendo. Poter rappresentare il mondo italiano, dello sport, dei giovani e della disabilità. Sono cose cui tengo moltissimo. Essere qui e poterle rappresentare è veramente bello. Anzi, grazie italiani, perché poter esser qui per voi è bello”.

Bebe, si sente un esempio per gli altri?

“In realtà – risponde – la parola esempio mi fa sempre molta paura. Mi sento però fiera di poter rappresentare queste cose, sono molto felice. Abbiamo parlato di fare tante cose insieme. Sapere di avere il supporto di una persona così speciale è veramente qualcosa di bello. Ha guardato il documentario Rising Phoenix, il documentario su Netflix nostro, era gasatissima. Guardatelo, è veramente figo”. “La figata dello sport – aggiunge Vio – è questo: lei mi ha vista a Tokyo. Tu vedi un’azione sportiva e sai che dietro ci si può fare molto altro dietro. A livello comunicativo si può fare veramente tanto”.

Cosa direbbe a chi fatica a superare le difficoltà?

“Non sono bravissima a fare appelli. So solo – replica – che mi sto godendo la mia vita al massimo. Ho 24 anni e da tanto tempo me la godo veramente tanto, facendo un sacco di cose. Semplicemente perché mi diverto e amo tutto ciò che faccio. Secondo me se ti diverti, ti impegni, riesci a trovare un obiettivo e un sogno da raggiungere. Trovate qualcosa che vi diverta veramente”.

Potrebbe interessarti anche

Un nuovo portale internet per facilitare le adozioni degli amici a quattro zampe
Lifestyle

Cani e gatti, adozioni più facili e consapevoli

25 Marzo 2023
La Nuova Zelanda lancia la campagna Love Better da quasi 4 milioni di dollari
Attualità

La Nuova Zelanda aiuta i giovani a riprendersi dalle delusioni d’amore

23 Marzo 2023
Sindaci ’disobbedienti’: Sergio Giordani (Padova), Isabella Conti (San Lazzaro di Savena) Alice Parma (Sant’Arcangelo di Romagna)
Attualità

Diritti dei figli di coppie omogenitoriali: aumentano i sindaci ‘disobbedienti’

24 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
"Prendiamo Bebe Vio come un esempio ispiratore, è riuscita a raggiungere grandi traguardi applicando il suo credo: se sembra possibile allora può essere fatto”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel discorso sullo stato dell’Unione alla plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, dove è presente l’atleta paralimpica italiana, invitata dalla stessa Von der Leyen (foto in alto: dal profilo Twitter di Enzo Amendola). “Lasciamoci ispirare anche da tutti i giovani che hanno cambiato la percezione del possibile, che dimostrano che si può  raggiungere tutto quello in cui si crede. Questa è l’anima dell’Europa e il suo futuro, rendiamo l’Europa più forte insieme”, ha proseguito Von der Leyen. L’Aula della plenaria di Strasburgo ha rivolto a Bebe Vio un lungo applauso.

Bebe: "Ho detto a Gentiloni: Paolo, aiutami"

“Volevo sotterrarmi. E’ stato veramente imbarazzante",  ha commentato Bebe alla fine dell'udienza plenaria parlamentare. "Bellissimo eh... mi sono avvicinata a Paolo Gentiloni e gli ho detto ‘aiutami... Anche avere Paolo come compagno di banco è stato divertente”, aggiunge. “E’ stato bellissimo - continua Vio - ci ha invitati la presidente, che non conoscevo. E’ una persona speciale. Siamo state un po’ insieme ieri sera. Veramente pazzesca, essere qui è stupendo. Poter rappresentare il mondo italiano, dello sport, dei giovani e della disabilità. Sono cose cui tengo moltissimo. Essere qui e poterle rappresentare è veramente bello. Anzi, grazie italiani, perché poter esser qui per voi è bello”. Bebe, si sente un esempio per gli altri? “In realtà - risponde - la parola esempio mi fa sempre molta paura. Mi sento però fiera di poter rappresentare queste cose, sono molto felice. Abbiamo parlato di fare tante cose insieme. Sapere di avere il supporto di una persona così speciale è veramente qualcosa di bello. Ha guardato il documentario Rising Phoenix, il documentario su Netflix nostro, era gasatissima. Guardatelo, è veramente figo”. “La figata dello sport - aggiunge Vio - è questo: lei mi ha vista a Tokyo. Tu vedi un’azione sportiva e sai che dietro ci si può fare molto altro dietro. A livello comunicativo si può fare veramente tanto”. Cosa direbbe a chi fatica a superare le difficoltà? “Non sono bravissima a fare appelli. So solo - replica - che mi sto godendo la mia vita al massimo. Ho 24 anni e da tanto tempo me la godo veramente tanto, facendo un sacco di cose. Semplicemente perché mi diverto e amo tutto ciò che faccio. Secondo me se ti diverti, ti impegni, riesci a trovare un obiettivo e un sogno da raggiungere. Trovate qualcosa che vi diverta veramente”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto