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"Sono senza casa ma sono pulito": il progetto di Thiago che ha deciso di "cambiare il mondo" dei cani abbandonati

di MARIANNA GRAZI -
10 dicembre 2021
cani

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Nel mondo ci sono tantissimi animali abbandonati che cercano una casa, ma per fortuna l'attenzione verso questo fenomeno è alta e si sta diffondendo la volontà di cambiare questa situazione. Anche i più piccoli gesti, come offrire cibo, lavarli, offrire cure veterinarie gratuite (leggi qui dell'iniziativa a Milano) o farsi semplicemente portavoci della loro esistenza, fanno una grande differenza. Perché dare attenzione e cura ad un essere vivente è qualcosa di semplice ma straordinario, tanto che perfino un bambino riesce a capirlo. Tanto che proprio un bambino ne ha fatto una vera e propria missione. Thiago ha 11 anni, vive nella città di Antônio Prado, nel Rio Grande do Sul in Brasile, e ha deciso di "cambiare il mondo", almeno quello degli animali più sfortunati. Con impegno, caparbietà e il supporto indispensabile dei genitori ci sta riuscendo. A piccoli passi, ma grandi per tutti i suoi piccoli amici. Il ragazzo ha ideato il progetto Sou de rua mas to limpinho ("Sono senzatetto ma sono pulito"): ogni sabato esce per strada alla ricerca di cani randagi, per lavarli, dare loro qualcosa da mangiare e lasciarli puliti, in modo da aiutarli nel processo di adozione. L'idea di utilizzare il suo tempo libero per dedicarlo agli animali, suo grande amore, "è nata alla fine del 2020 – racconta papà Eduardo –. Intendeva fare il bagno ai cani randagi, decorarli, profumarli e poi restituirli alla strada. In modo che la gente li vedesse più piacevolmente e avessero così più possibilità di adozione. Io faccio le foto (da postare sul profilo Instagram Guridochapeu_oficial) perché una foto di qualità aumenta le loro possibilità di essere adottati. Fino ad oggi, col suo progetto, ha trascorso 47 sabati a fare il bagno agli animali randagi" spiega.

Le immagini, sul profilo social, ritraggono Thiago con un cappello colorato in testa e in braccio uno dei cagnolini 'super puliti e profumati'. Il suo affetto, il suo altruismo verso questi animali, sono un grande esempio per molte persone. Infatti, in questa sua impresa, il ragazzo non è solo: i commercianti della zona gli regalano shampoo, ma anche cibo per cani e si mettono in posa insieme a lui negli scatti. L'11enne ha anche difficoltà ad accettare il fatto che molti animali nascano solo per essere allevati come nutrimento per le persone, per questo non mangia nessun prodotto a base di carne. La gioia che si legge nei suoi occhi mentre abbraccia i suoi amici a quattro zampe dimostra come con piccoli gesti si può migliorare un pezzo di mondo. Cambiando la vita dei cuccioli ma anche quella del bambino.

In campo per l'adozione

Le iniziative di sensibilizzazione in tema di adozione degli animali abbandonati passa anche dai campi di calcio. A settembre erano stati i giocatori delle squadre di Serie A della Romania a portare negli stadi i cuccioli, per l'iniziativa Fill the gap in your life (leggi qui la notizia). Pochi giorni fa, invece, in occasione della 17esima giornata di Premjer Liga russa, lo Zenit San Pietroburgo – impegnato nella sfida contro l'FC Rostov – è sceso in campo per il progetto Dogs are better, che ha scaldato i cuori di tutti i presenti alla Gazprom Arena. E non solo. Lo scorso 30 novembre è stata celebrata la Giornata Mondiale degli animali domestici e i campioni hanno pensato bene di celebrarla con in braccio i cagnolini, cercando di dare loro una mano per trovare una casa dove vivere ed essere amati e coccolati. Il club, in collaborazione con la Russian Kynological Foundation, ha accolto l'iniziativa con grande entusiasmo e ha provato dunque a sensibilizzare gli spettatori e chiunque fosse alla tv a guardare la sfida. Sui social la squadra ha scritto: "Ora troviamo una casa per questi bravi cuccioli. Lo scopo del progetto è evidenziare al pubblico la responsabilità e la cura necessarie quando si ha un animale domestico e aiutare a raccogliere fondi per i rifugi per cani locali". Uno di questi animali, però, ha già trovato casa. Dzyuba, centravanti del club russo dello Zenit e della nazionale, ha portato a casa il piccolino che aveva in braccio, dopo essersi mostrato emozionato fin dall'arrivo sul terreno di gioco. Prima di entrare, lo aveva coccolato e baciato, sussurandogli anche qualcosa all'orecchio. Una scena molto tenera e affettuosa per un calciatore di ghiaccio durante le partite. Mentre guardava il simil boxer, nello sguardo di Dzyuba si leggeva una amore a prima vista, frutto di un colpo di fulmine. E così ha deciso di portarlo a casa con sé, dopo il triplice fischio finale.