Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Addio a Paola Pigni, la donna cha aprì a tutte le donne l’atletica per maratona e lunghe distanze

Addio a Paola Pigni, la donna cha aprì a tutte le donne l’atletica per maratona e lunghe distanze

Medaglia di bronzo sui 1500 metri alle Olimpiadi di Monaco 1972 ruppe il tabù della partecipazione alla maratona. E' deceduta durante un incontro col Capo dello Stato

Piero Ceccatelli
12 Giugno 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Le donne che oggi corrono per salute, per sport per moda devono tanto a quello scricciolo di donna con i capelli a maschietto  che fece sentire orgogliosa una generazione di ragazzini e forse anche di ragazzine (all’epoca la differenza c’era, eccome) durante le Olimpiadi di Monaco 1972. Lei, Paola Pigni, l’italiana che sembrava un uccellino, salì sul podio del 1500 metri. Orgoglio non solo per patriottismo: lei sembrava ed era una donna normale, le atlete dell’est che la precedettero al traguardo no. E Paola non mancò di protestare: “Doping di Stato”. Poche medaglie vinceva l’Italia, in quegli anni olimpici. Che una venisse da lei fu una botta d’orgoglio e negli scambi la figurina Panini di lei che indossava il tony con la scritta ITA LIA prese ad esser ceduta solo con l’introvabile nuotatore John Kinsella.

 

“Distanze troppo lunghe per le ragazze”

Ma Paola Pigni non fu importante solo per i risultati sportivi,  a partire dal record del mondo dei 1500 realizzato nel 1969  all’arena di Milano, di fronte alla quale era nata e cresciuta ascoltando gli altoparlanti che annunciavano i risultati delle gare. E’ stata importante perché nell’Italia dove era ancora  forte la eco della famiglia come valore e della donna a quella destinata, la Paoletta che correva  in pista nelle gare e in allenamento ovunque le capitasse   agevolò uno scatto sociale. Meno declamato, ma altrettanto efficace di quelli che negli stessi anni si realizzavano con la legge sulla tutela delle lavoratrici madri (1971), sul divorzio del 1970 e relativo referendum abrogativo che non abrogò un bel niente (1974), del nuovo stato famiglia (1975). Paola Pigni che correva      costrinse l’atletica leggera italiana ad ammettere le distanze lunghe fino ad allora ritenute sforzo eccessivo per il fisico fermminile,  soglia invalicabile  e tributo muscolare che avrebbe compromesso l’aspetto e con esso il destino segnato per le ragazze: essere attraenti, trovare marito, fare figli.

 

Conciliò lo sport con la famiglia

A smentire lo schema, Paola Pigni incontrò l’amore della vita proprio facendo atletica e sposando Bruno Cacchi,  scienziato dell’allenamento. E a smentire l’inconciliabilità presunta con la maternità rieccola in pista tre settimane dopo la nascita di Chiara, un anno prima delle Olimpiadi. Ma sopratutto, ci fu quel suo correre la Maratona di San Silvestro terminata in poco più di tre ore, in tempi in cui a Boston – come ricorda Valerio Piccioni su gazzetta.it – venne aggredita Katrin Switzer che pur di correre la maratona si era iscritta solo con l’iniziale del nome di battesimo, Corsi e ricorsi tra corse e ri-corse: alle olimpiadi i civilissimi Greci antichi non ammettevano le donne, fino a decretare la morte (poi risparmiata) per l’unica che penetrò nello stadio, per seguire il figlio di cui era stata allenatrice . Paola Pigni, la rivoluzionaria gentile aprì la strada (e la pista) a tante donne,  non solo mezzofondiste e maratonete.

 

Il ricordo di Simeoni e Calligaris

Oggi Sara Simeoni la ricorda come “un esempio”. “Un’apripista che ha mostrato in anni difficili che noi azzurre  potevamo tenere testa al mondo” è il pensiero di Novella Calligaris che in quegli anni (settembre 1973) alla piscina Tasmajdan di Belgrado, a proposito di distanze lunghe e fatiche inarrivabili per le ragazze, vincerà gli 800 stile libero agli europei di nuoto.

Paola Pigni è morta per un malore improvviso venerdì scorso 11 giugno a CastelPorziano, nella tenuta del Presidente della Repubblica, dove era stata invitata alla Festa dell’educazione alimentare nelle scuole, presente lo stesso Mattarella. Aveva 75 anni. Anche suo padre, tenore (la madre, spagnola, era soprano), morì per un’improvvisa crisi cardiaca. Per questo Claudio Cacchi, il figlio anatomopatologo che lavora in Germania, ha chiesto l’autopsia:   in caso di riscontrata familiarità genetica  sia lui che la sorella dovrebbero sottoporsi a controlli per la prevenzione.

Potrebbe interessarti anche

Leonardo Lotto (Instagram)
Attualità

Leonardo Lotto, paralisi dopo un tuffo in riva al mare in Australia

27 Marzo 2023
I registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini insieme a Lucy Salani (Instagram)
Attualità

L’addio di Lucy Salani: “Perché, una donna non può chiamarsi Luciano?”

23 Marzo 2023
Nina Rosa Sorrentino, 19 anni, con sindrome di Down
Attualità

Nina, la sindrome di Down e il no del liceo di Bologna alla Maturità

21 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Le donne che oggi corrono per salute, per sport per moda devono tanto a quello scricciolo di donna con i capelli a maschietto  che fece sentire orgogliosa una generazione di ragazzini e forse anche di ragazzine (all'epoca la differenza c'era, eccome) durante le Olimpiadi di Monaco 1972. Lei, Paola Pigni, l'italiana che sembrava un uccellino, salì sul podio del 1500 metri. Orgoglio non solo per patriottismo: lei sembrava ed era una donna normale, le atlete dell'est che la precedettero al traguardo no. E Paola non mancò di protestare: "Doping di Stato". Poche medaglie vinceva l'Italia, in quegli anni olimpici. Che una venisse da lei fu una botta d'orgoglio e negli scambi la figurina Panini di lei che indossava il tony con la scritta ITA LIA prese ad esser ceduta solo con l'introvabile nuotatore John Kinsella.  

"Distanze troppo lunghe per le ragazze"

Ma Paola Pigni non fu importante solo per i risultati sportivi,  a partire dal record del mondo dei 1500 realizzato nel 1969  all'arena di Milano, di fronte alla quale era nata e cresciuta ascoltando gli altoparlanti che annunciavano i risultati delle gare. E' stata importante perché nell'Italia dove era ancora  forte la eco della famiglia come valore e della donna a quella destinata, la Paoletta che correva  in pista nelle gare e in allenamento ovunque le capitasse   agevolò uno scatto sociale. Meno declamato, ma altrettanto efficace di quelli che negli stessi anni si realizzavano con la legge sulla tutela delle lavoratrici madri (1971), sul divorzio del 1970 e relativo referendum abrogativo che non abrogò un bel niente (1974), del nuovo stato famiglia (1975). Paola Pigni che correva      costrinse l'atletica leggera italiana ad ammettere le distanze lunghe fino ad allora ritenute sforzo eccessivo per il fisico fermminile,  soglia invalicabile  e tributo muscolare che avrebbe compromesso l'aspetto e con esso il destino segnato per le ragazze: essere attraenti, trovare marito, fare figli.  

Conciliò lo sport con la famiglia

A smentire lo schema, Paola Pigni incontrò l'amore della vita proprio facendo atletica e sposando Bruno Cacchi,  scienziato dell'allenamento. E a smentire l'inconciliabilità presunta con la maternità rieccola in pista tre settimane dopo la nascita di Chiara, un anno prima delle Olimpiadi. Ma sopratutto, ci fu quel suo correre la Maratona di San Silvestro terminata in poco più di tre ore, in tempi in cui a Boston - come ricorda Valerio Piccioni su gazzetta.it - venne aggredita Katrin Switzer che pur di correre la maratona si era iscritta solo con l'iniziale del nome di battesimo, Corsi e ricorsi tra corse e ri-corse: alle olimpiadi i civilissimi Greci antichi non ammettevano le donne, fino a decretare la morte (poi risparmiata) per l'unica che penetrò nello stadio, per seguire il figlio di cui era stata allenatrice . Paola Pigni, la rivoluzionaria gentile aprì la strada (e la pista) a tante donne,  non solo mezzofondiste e maratonete.  

Il ricordo di Simeoni e Calligaris

Oggi Sara Simeoni la ricorda come "un esempio". "Un'apripista che ha mostrato in anni difficili che noi azzurre  potevamo tenere testa al mondo" è il pensiero di Novella Calligaris che in quegli anni (settembre 1973) alla piscina Tasmajdan di Belgrado, a proposito di distanze lunghe e fatiche inarrivabili per le ragazze, vincerà gli 800 stile libero agli europei di nuoto. Paola Pigni è morta per un malore improvviso venerdì scorso 11 giugno a CastelPorziano, nella tenuta del Presidente della Repubblica, dove era stata invitata alla Festa dell'educazione alimentare nelle scuole, presente lo stesso Mattarella. Aveva 75 anni. Anche suo padre, tenore (la madre, spagnola, era soprano), morì per un'improvvisa crisi cardiaca. Per questo Claudio Cacchi, il figlio anatomopatologo che lavora in Germania, ha chiesto l'autopsia:   in caso di riscontrata familiarità genetica  sia lui che la sorella dovrebbero sottoporsi a controlli per la prevenzione.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto