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Home » HP Trio » Adolescenti e endometriosi: quando il dolore per il ciclo mestruale non è più “normale”?

Adolescenti e endometriosi: quando il dolore per il ciclo mestruale non è più “normale”?

Da un'indagine di APE, nel progetto "Compr-endo", emerge che l'80% delle adolescenti ha mestruazioni dolorose. Ma le diagnosi della malattia sono ancora tardive ed è fondamentale la consapevolezza

Marianna Grazi
14 Ottobre 2022
A.P.E. Incontra le studentesse adolescenti

A.P.E. Incontra le studentesse adolescenti

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Come viene vissuta una patologia ancora invisibile dalle giovani? Come valutano il dolore provocato dall’endometriosi le adolescenti? È da queste domande che parte l’indagine condotta dall’Associazione progetto endometriosi (A.P.E.) formata da pazienti volontarie di tutta Italia. Uno studio che ha coinvolto 2393 ragazze – non necessariamente con diagnosi di endometriosi – di terza, quarta e quinta superiore, i cui risultati sono stati elaborati a livello scientifico, rivelando dati e informazioni interessanti.

Il progetto “Compr-endo”

L’associazione progetto endometriosi ha promosso il progetto “Compr-endo” coinvolgendo le studentesse di terza, quarta e quinta superiore

Malattia cronica che colpisce tra il 5% e il 10% della popolazione femminile in età fertile e il cui ritardo diagnostico varia dai 6 ai 12 anni, grazie al progetto “Compr-endo” l’endometriosi diventa un argomento di dialogo con un linguaggio fruibile, in modo che le giovani studentesse possano capire quali sono i sintomi, le possibili terapie, qual è il risvolto psicologico della patologia. Nello specifico sono stati sottoposti loro dei questionari, in forma anonima, per indagare alcuni aspetti legati all’endometriosi e al dolore pelvico. Ma non solo, ci sono state poi lezioni interattive che hanno coinvolto ginecologi, psicologi e medici esperti della patologia.

L’indagine tra le adolescenti

Dismenorrea e ciclo doloroso sono tra i sintomi maggiormente riscontrati tra le adolescenti. Ma molte pensano che il dolore sia normale

Nel questionario erano presenti domande relative in particolare al dolore mestruale, molto frequente nella donna in periodo fertile, e che può rivelare – nell’80% dei casi, quando la dismenorrea è di grave entità – un’associazione con l’endometriosi pelvica. Inoltre, la dismenorrea rappresenta il sintomo riferito con più frequenza dalle donne con questa patologia e tende ad essere più grave e meno responsiva agli anti-infiammatori non-steroidei rispetto a una perdita normale legata al ciclo. Alla domanda “come valuti il flusso mestruale”, la maggior parte delle adolescenti, circa il 68%, ha risposto “normale”, mentre oltre il 28% lo considera “abbondante”. Sulla valutazione della propria sofferenza l’80% delle ragazze ha risposto di avere mestruazioni dolorose (dismenorrea); quasi la metà delle studentesse (il 47.3%) ha affermato di avere dolore mestruale e che la propria madre ha o aveva la stessa sintomatologia dolorosa durante il ciclo e nell’1,6% dei casi proprio al genitore è stata diagnosticata l’endometriosi.
Solo 328 ragazze (13.7%) non hanno riportato dolore al ciclo, mentre circa il 90% delle adolescenti pensa che sia “normale soffrire” per le mestruazioni. Un dato particolarmente allarmante, perché può essere la causa del ritardo nella richiesta di cure mediche e quindi nella diagnosi di endometriosi. Solo l’11,1% ne ha parlato con il proprio medico di medicina generale, mentre l’80% si è confidata con un familiare adulto. Il 54% delle ragazze con dismenorrea non si è mai sottoposta ad una visita specialistica ginecologica, e il 47,6% ricorre all’uso di antidolorifici.

Sintomi e consapevolezza

Convegno di APE Associazione Progetto Endometriosi. È fondamentale fare informazione e creare consapevolezza per aiutare tutte le donne che sofforno di questa malattia (foto Lorenzo Moreni)

L’endometriosi è una malattia infiammatoria i cui sintomi più comuni e diffusi sono: dolori mestruali variabili da lievi a molto gravi, sofferenza pelvica in particolare in concomitanza dell’ovulazione o durante i rapporti sessuali o ancora alla minzione soprattutto nel periodo mestruale, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, fino ai casi più complessi in cui si arriva all’infertilità (35%). Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che provoca, è fondamentale fare informazione e creare consapevolezza. E per quanto riguarda le adolescenti significa anticipare i tempi delle diagnosi, far comprendere loro che il dolore provato non è “normale” ed è importante eseguire delle visite ginecologiche in centri specializzati, in modo che possano trovare il percorso terapeutico migliore per affrontare la malattia, evitando quando possibile interventi chirurgici ripetuti.

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L’adolescente originaria della regione dell’Arkhangelsk (che si trova a nord-ovest della Russia) da alcuni mesi si trova agli arresti domiciliari, nell’appartamento della madre a Severodvinsk. Un dispositivo di localizzazione, che le hanno applicato alla caviglia, ne traccia ogni spostamento: non è autorizzata ad accedere a Internet né a comunicare con l’esterno.

La ragazza è stata definita terrorista ed estremista e messa sullo stesso piano di talebani e appartenenti a Isis e al Qaeda. La sua colpa? Aver condiviso su Instagram una storia sull’esplosione del ponte di Crimea in ottobre scorso, criticando la Russia per aver invaso l’Ucraina. La studentessa Krivtsova, secondo quanto riporta la Cnn, “sta anche affrontando accuse penali per aver screditato l’esercito russo in un presunto repost critico della guerra in una chat studentesca sul social network russo Vk”. 

Le posizioni dell’allieva della scuola di scienze sociali dell’Università federale dell’Artico (Narfu) in merito all’invasione della Russia in Ucraina sono ben chiare, tanto che la giovane si è tatuata sulla caviglia la faccia del presidente russo Vladimir Putin su un corpo di un ragno. Accanto, la parole “il Grande Fratello ti sta guardando”.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #russia
Come viene vissuta una patologia ancora invisibile dalle giovani? Come valutano il dolore provocato dall'endometriosi le adolescenti? È da queste domande che parte l'indagine condotta dall'Associazione progetto endometriosi (A.P.E.) formata da pazienti volontarie di tutta Italia. Uno studio che ha coinvolto 2393 ragazze - non necessariamente con diagnosi di endometriosi - di terza, quarta e quinta superiore, i cui risultati sono stati elaborati a livello scientifico, rivelando dati e informazioni interessanti.

Il progetto "Compr-endo"

L'associazione progetto endometriosi ha promosso il progetto "Compr-endo" coinvolgendo le studentesse di terza, quarta e quinta superiore
Malattia cronica che colpisce tra il 5% e il 10% della popolazione femminile in età fertile e il cui ritardo diagnostico varia dai 6 ai 12 anni, grazie al progetto "Compr-endo" l'endometriosi diventa un argomento di dialogo con un linguaggio fruibile, in modo che le giovani studentesse possano capire quali sono i sintomi, le possibili terapie, qual è il risvolto psicologico della patologia. Nello specifico sono stati sottoposti loro dei questionari, in forma anonima, per indagare alcuni aspetti legati all'endometriosi e al dolore pelvico. Ma non solo, ci sono state poi lezioni interattive che hanno coinvolto ginecologi, psicologi e medici esperti della patologia.

L'indagine tra le adolescenti

Dismenorrea e ciclo doloroso sono tra i sintomi maggiormente riscontrati tra le adolescenti. Ma molte pensano che il dolore sia normale
Nel questionario erano presenti domande relative in particolare al dolore mestruale, molto frequente nella donna in periodo fertile, e che può rivelare - nell'80% dei casi, quando la dismenorrea è di grave entità - un'associazione con l'endometriosi pelvica. Inoltre, la dismenorrea rappresenta il sintomo riferito con più frequenza dalle donne con questa patologia e tende ad essere più grave e meno responsiva agli anti-infiammatori non-steroidei rispetto a una perdita normale legata al ciclo. Alla domanda "come valuti il flusso mestruale", la maggior parte delle adolescenti, circa il 68%, ha risposto "normale", mentre oltre il 28% lo considera "abbondante". Sulla valutazione della propria sofferenza l'80% delle ragazze ha risposto di avere mestruazioni dolorose (dismenorrea); quasi la metà delle studentesse (il 47.3%) ha affermato di avere dolore mestruale e che la propria madre ha o aveva la stessa sintomatologia dolorosa durante il ciclo e nell'1,6% dei casi proprio al genitore è stata diagnosticata l'endometriosi. Solo 328 ragazze (13.7%) non hanno riportato dolore al ciclo, mentre circa il 90% delle adolescenti pensa che sia "normale soffrire" per le mestruazioni. Un dato particolarmente allarmante, perché può essere la causa del ritardo nella richiesta di cure mediche e quindi nella diagnosi di endometriosi. Solo l'11,1% ne ha parlato con il proprio medico di medicina generale, mentre l'80% si è confidata con un familiare adulto. Il 54% delle ragazze con dismenorrea non si è mai sottoposta ad una visita specialistica ginecologica, e il 47,6% ricorre all'uso di antidolorifici.

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