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Home » Attualità » Anastasiia Lenna, dalla fascia di Miss Ucraina alla guerra: “Voglio combattere per il mio Paese”

Anastasiia Lenna, dalla fascia di Miss Ucraina alla guerra: “Voglio combattere per il mio Paese”

Laureata in marketing, 25 anni, ha partecipato al concorso di bellezza nel 2015: "La mia foto in tenuta da softhair? Un invito alla resistenza“. La modella è tra le personalità più coinvolte nella lotta all’invasione: come lei migliaia di civili sono impegnati in azioni per disorientare le forze di Mosca

Letizia Cini
1 Marzo 2022
La modella Anastasiia Lenna (25 anni), dalla fascia di Miss Ucraina alla guerra: “Voglio combattere per il mio Paese. La mia foto in tenuta da softhair? Un invito alla resistenza“

La modella Anastasiia Lenna (25 anni), dalla fascia di Miss Ucraina alla guerra: “Voglio combattere per il mio Paese. La mia foto in tenuta da softhair? Un invito alla resistenza“

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Da reginetta di bellezza a soldatessa: Anastasiia Lenna ha imbracciato le armi (anche se quelle con cui si mostra nelle foto postate non sono vere) per difendere la sua Ucraina: “Gli invasori moriranno in questa nostra terra! E tutto il mondo lo vedrà”. È la promessa dell’ex miss Ucraina, che ha deciso di combattere in strada nel suo Paese. Lo ha rivelato la stessa ex modella, 25 anni, sul suo profilo Instagram, come riporta la radio londinese “Lbc”. Lenna, laureata in marketing all’università Slavistik di Kiev, ha partecipato al concorso di bellezza nel 2015 e ora è tra le personalità più coinvolte nella resistenza ucraina contro l’invasione russa. E ha deciso di dare l’esempio ai suoi connazionali: prendere un fucile e combattere i soldati e mercenari russi. “Tutti coloro che hanno varcato il nostro confine per farci la guerra, saranno uccisi!”, le sue parole accanto all’immagine che la ritrae in tenuta militare con un fucile in mano. Un sostegno alle forze armate già manifestato in passato e probabilmente solo simbolico. Ma di fronte all’invasione, gli ucraini sono pronti a cogliere ogni segno di speranza e resistenza.

L’appello di Anastasiia Lenna

“In seguito alla situazione attuale voglio parlare – scrive Anastasiia Lenna sul suo profilo Instragram – . Non sono un militare, solo una donna, solo un normale essere umano. Solo una persona, come tutte le persone del mio Paese. Sono anche un giocatore di softair da anni. Tutte le immagini nel mio profilo servono ad ispirare le persone. Ho avuto una vita normale solo mercoledì scorso, come milioni di persone. Non faccio propaganda se non mostrare che la nostra donna ucraina è forte, sicura di sé e potente.

Apprezzo tutta l’attenzione e il sostegno al mio Paese, a tutte le persone in Ucraina che combattiamo ogni giorno contro l’aggressione russa, dico: “Vinceremo!.
Sono nato e vivo a Kiev. Questa è la mia città. L’Ucraina è il mio Paese. Il 24 febbraio la Federazione Russa ha calpestato le nostre terre, uccidendo civili, donne, bambini. Gli ucraini non hanno sensi di colpa. Nessuno di noi ha alcun senso di colpa. Siamo nelle nostre terre! Parlo a tutte le persone del mondo: fermate la guerra in Ucraina! Nessun popolo dovrebbe morire; possiamo fermare tutto questo. Insieme”.

Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina
Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina

Il coraggio di un popolo

Quella di Anastasiia Lenna è una storia di grande coraggio, di fedeltà verso il Paese in cui è nata e cresciuta. Una storia come tante altre, in realtà: la guerra in Ucraina ha portato alla luce il valore di molti eroi che hanno deciso di proteggere il loro popolo, a costo della vita. Ma lei era già molto conosciuta, perché qualche anno fa aveva vinto il titolo di Miss Ucraina. E la sua scelta non poteva certo passare inosservata.

Chi è Anastasiia Lenna

Giovane, bellissima e molto coraggiosa: Anastasiia Lenna non ha esitato ad imbracciare le armi per difendere il suo Paese, nel momento di più estrema difficoltà. Di certo, fino a qualche giorno fa non lo avrebbe mai immaginato.
Splendida modella, nel 2015 ha vinto il titolo di Miss Ucraina e ha rappresentato il suo popolo al concorso di bellezza Miss Grand International, classificandosi nella top 20. La sua carriera è proseguita tra sfilate e collaborazioni di moda, sebbene Anastasiia non abbia mai rinunciato allo studio e, in seguito, al suo lavoro.
Laureata in Marketing e management presso la Slavistik University di Kiev, la bella Lenna ha avuto ruoli molto prestigiosi in svariate aziende fuori dal suo Paese, soprattutto in Turchia. E, forte della sua perfetta conoscenza di ben cinque lingue, ha lavorato anche come traduttrice.

Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina
Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina

Da tempo è rientrata in Patria, con l’aggravarsi delle tensioni tra Ucraina e Russia, e ha deciso di schierarsi a difesa dei suoi compatrioti. Una scelta, la sua, condivisa da molte persone: fortissimo è il senso di lealtà che tutti condividono, in questo momento drammatico.

Anstasiia, esperta di softair

Anstasiia Lenna nelle ultime ore è diventata famosa in tutto il mondo per aver pubblicato una sua foto con il fucile imbracciato. La foto è accompagnata dagli hashtag #handsoffucrain e #standwithuvraine. La modella imbraccia un fucile mitragliatore ed è piuttosto pratica di armi. È esperta di softair, ovvero il “gioco” che simula operazioni militari. Di recente aveva pubblicato foto in cui appre intenta neghi allenamenti e mimetizzata nella neve.
Nella storia pubblicata sul suo profilo, Anastasiia si allena al poligono. Ad accompagnare il video le parole: “Training, The Invaders will die on our land! All world see this!” Cioè “allenamento, gli invasori moriranno sulla nostra terra. Tutto il mondo lo vede”.

La resistenza: sabotaggi e gesti simbolici

“Smontiamo la segnaletica su tutte le strade del Paese. Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi. Aiutiamoli ad andare all’inferno“. Mentre l’esercito combatte, si richiamano i riservisti e i volontari imbracciano i fucili, il resto degli ucraini trova forme di resistenza alternative. Sabotaggi, gesti simbolici, post sui social: contro l’invasore russo ci si inventa di tutto. È così che si è diffuso l’appello ai cittadini dell’agenzia statale per la gestione della viabilità ad abbattere o manipolare i cartelli stradali per disorientare le forze di Mosca.

E sempre dalle autorità è arrivato l’input per azioni di guerriglia, con tanto di tutorial su come preparare molotov da lanciare contro gli aggressori.

L’ex miss Ucraina Anastasiia Lenna: su Instagram i suoi scatti da modella
L’ex miss Ucraina Anastasiia Lenna (25 anni): su Instagram i suoi scatti da modella

Un invito subito raccolto dalla popolazione.

A Dnipro, terza città più popolosa del Paese, le donne hanno iniziato a preparare i cocktail incendiari usando polistirolo e bottiglie di alcolici
A Dnipro, terza città più popolosa del Paese, le donne hanno iniziato a preparare i cocktail incendiari usando polistirolo e bottiglie di alcolici

A Dnipro, terza città più popolosa del Paese, le donne hanno iniziato a preparare i cocktail incendiari usando polistirolo e bottiglie di alcolici usate, mentre a Leopoli, nell’ovest più lontano dagli scontri, il birrificio Pravda ha fatto sapere di dedicarsi in questi giorni a questo “imbottigliamento molto speciale“. Tanti sono anche i gesti di resistenza nonviolenta, ispirati ad antecedenti dal forte impatto simbolico. Quando sui social si è diffuso il video di un uomo disarmato sul ciglio di una strada che solo con il proprio corpo tentava di bloccare un convoglio di blindati russi, la mente è andata subito alla storica immagine di piazza Tienanmen.

Una scena simile si è vista anche in altre occasioni, come a Bakhmach, 150 km a nord-est di Kiev, dove alcuni civili si sono inginocchiati davanti ai tank e hanno lanciato le proprie bici sotto i cingolati. Non manca neppure chi si improvvisa combattente, preparando barricate in strada con sacchi di sabbia o passando le giornate a scavare trincee.
E ad imbracciare le armi sono anche i vip, come l’ex miss Ucraina Anastasiia Lenna. appunto, che su Instagram, i suoi scatti da modella lasciano spazio a immagini che parlano di guerra, un modo come un altro per sostenere il suo Paese nell’ora più buia. In realtà, la Lenna non è nuova a condividere foto di questo tipo: è sempre stata un’amante di softair, un’attività in cui si utilizzano armi ad aria compressa e proiettili in plastica.
Nulla a che vedere, dunque, con quella che è la sua nuova realtà. La stessa che coinvolge milioni di persone: tra chi è in fuga verso un porto sicuro e chi invece rimane sotto le bombe, per allearsi con i soldati ucraini ormai da giorni assediati dall’esercito russo.

Anastasiia infatti non è l’unica ad aver mostrato grande coraggio. Pochi giorni fa ha commosso il mondo la storia dei due giovani innamorati che, proprio nel primo giorno di guerra, hanno deciso di sposarsi e poi arruolarsi per difendere la loro Patria.

Il matrimonio fra Yaryna e Sviatoslav

La storia è raccontata dalla Cnn. Yaryna, 21 anni, ha conosciuto nel 2019 Sviatoslav, 24 anni, durante una protesta a Kiev. Dopo tre anni di fidanzamento e con la situazione in Ucraina che andava via via peggiorando, la coppia ha deciso di non perdere altro tempo e sposarsi. I due avevano programmato il matrimonio per il prossimo 6 maggio e volevano festeggiare le nozze in un ristorante con una “terrazza molto, molto carina” con vista sul fiume Dnepr, ha raccontato Yaryna.

Il matrimonio di Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursi a Kiev (Foto Cnn)

Ma tutto è cambiato quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’invasione dell’Ucraina giovedì 24 febbraio. Yaryna e Sviatoslav decidono di sposarsi subito e non aspettare maggio. I due si recano al monastero di San Michele a Kiev. Mentre fuori suonano le sirene antiaeree, i due si sposano. “La situazione è difficile, stiamo per combattere per la nostra terra. Forse possiamo morire e volevamo solo stare insieme prima di tutto questo”, ha raccontato Yaryna.

Dal matrimonio alla resistenza: “Lotteremo per la nostra terra”

Dopo il matrimonio, Yaryna e Sviatoslav si recano al Centro Territoriale di difesa per arruolarsi e offrire il proprio contributo per la loro Ucraina. “Dobbiamo proteggerla. Dobbiamo proteggere le persone che amiamo e la terra in cui viviamo – ha detto Yaryna – Spero per il meglio, faccio il possibile per proteggere la mia terra. Yaryna non sa quale compito verrà affidato loro.

Dopo il matrimonio, Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursi si sono arruolati per combattere e difendere l’Ucraina

“Forse ci daranno solo l’equipaggiamento e andremo a combattere. Forse – dice ancora Yaryna – dovremo aiutare a fare altro”.
I due sperano ancora di poter festeggiare il loro matrimonio. Chissà, magari in quel ristorante con la terrazza sul fiume Dnepr. “Forse la Russia uscirà dal nostro Paese e avremo la possibilità di festeggiare normalmente”, auspica Yaryna. “Spero solo – conclude – che tutto andrà normalmente e avremo la nostra terra, avremo il nostro Paese sicuro e felice senza russi”.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Da reginetta di bellezza a soldatessa: Anastasiia Lenna ha imbracciato le armi (anche se quelle con cui si mostra nelle foto postate non sono vere) per difendere la sua Ucraina: “Gli invasori moriranno in questa nostra terra! E tutto il mondo lo vedrà”. È la promessa dell’ex miss Ucraina, che ha deciso di combattere in strada nel suo Paese. Lo ha rivelato la stessa ex modella, 25 anni, sul suo profilo Instagram, come riporta la radio londinese “Lbc”. Lenna, laureata in marketing all’università Slavistik di Kiev, ha partecipato al concorso di bellezza nel 2015 e ora è tra le personalità più coinvolte nella resistenza ucraina contro l’invasione russa. E ha deciso di dare l’esempio ai suoi connazionali: prendere un fucile e combattere i soldati e mercenari russi. “Tutti coloro che hanno varcato il nostro confine per farci la guerra, saranno uccisi!”, le sue parole accanto all’immagine che la ritrae in tenuta militare con un fucile in mano. Un sostegno alle forze armate già manifestato in passato e probabilmente solo simbolico. Ma di fronte all’invasione, gli ucraini sono pronti a cogliere ogni segno di speranza e resistenza.

L'appello di Anastasiia Lenna

“In seguito alla situazione attuale voglio parlare - scrive Anastasiia Lenna sul suo profilo Instragram - . Non sono un militare, solo una donna, solo un normale essere umano. Solo una persona, come tutte le persone del mio Paese. Sono anche un giocatore di softair da anni. Tutte le immagini nel mio profilo servono ad ispirare le persone. Ho avuto una vita normale solo mercoledì scorso, come milioni di persone. Non faccio propaganda se non mostrare che la nostra donna ucraina è forte, sicura di sé e potente. Apprezzo tutta l’attenzione e il sostegno al mio Paese, a tutte le persone in Ucraina che combattiamo ogni giorno contro l’aggressione russa, dico: “Vinceremo!. Sono nato e vivo a Kiev. Questa è la mia città. L’Ucraina è il mio Paese. Il 24 febbraio la Federazione Russa ha calpestato le nostre terre, uccidendo civili, donne, bambini. Gli ucraini non hanno sensi di colpa. Nessuno di noi ha alcun senso di colpa. Siamo nelle nostre terre! Parlo a tutte le persone del mondo: fermate la guerra in Ucraina! Nessun popolo dovrebbe morire; possiamo fermare tutto questo. Insieme".
Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina
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Il coraggio di un popolo

Quella di Anastasiia Lenna è una storia di grande coraggio, di fedeltà verso il Paese in cui è nata e cresciuta. Una storia come tante altre, in realtà: la guerra in Ucraina ha portato alla luce il valore di molti eroi che hanno deciso di proteggere il loro popolo, a costo della vita. Ma lei era già molto conosciuta, perché qualche anno fa aveva vinto il titolo di Miss Ucraina. E la sua scelta non poteva certo passare inosservata.

Chi è Anastasiia Lenna

Giovane, bellissima e molto coraggiosa: Anastasiia Lenna non ha esitato ad imbracciare le armi per difendere il suo Paese, nel momento di più estrema difficoltà. Di certo, fino a qualche giorno fa non lo avrebbe mai immaginato. Splendida modella, nel 2015 ha vinto il titolo di Miss Ucraina e ha rappresentato il suo popolo al concorso di bellezza Miss Grand International, classificandosi nella top 20. La sua carriera è proseguita tra sfilate e collaborazioni di moda, sebbene Anastasiia non abbia mai rinunciato allo studio e, in seguito, al suo lavoro. Laureata in Marketing e management presso la Slavistik University di Kiev, la bella Lenna ha avuto ruoli molto prestigiosi in svariate aziende fuori dal suo Paese, soprattutto in Turchia. E, forte della sua perfetta conoscenza di ben cinque lingue, ha lavorato anche come traduttrice.
Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina
Anastasiia Lenna (25 anni) ha imbracciato le armi per difendere la sua Ucraina
Da tempo è rientrata in Patria, con l’aggravarsi delle tensioni tra Ucraina e Russia, e ha deciso di schierarsi a difesa dei suoi compatrioti. Una scelta, la sua, condivisa da molte persone: fortissimo è il senso di lealtà che tutti condividono, in questo momento drammatico.

Anstasiia, esperta di softair

Anstasiia Lenna nelle ultime ore è diventata famosa in tutto il mondo per aver pubblicato una sua foto con il fucile imbracciato. La foto è accompagnata dagli hashtag #handsoffucrain e #standwithuvraine. La modella imbraccia un fucile mitragliatore ed è piuttosto pratica di armi. È esperta di softair, ovvero il “gioco” che simula operazioni militari. Di recente aveva pubblicato foto in cui appre intenta neghi allenamenti e mimetizzata nella neve. Nella storia pubblicata sul suo profilo, Anastasiia si allena al poligono. Ad accompagnare il video le parole: “Training, The Invaders will die on our land! All world see this!” Cioè “allenamento, gli invasori moriranno sulla nostra terra. Tutto il mondo lo vede”.

La resistenza: sabotaggi e gesti simbolici

“Smontiamo la segnaletica su tutte le strade del Paese. Il nemico non conosce le zone e non sa orientarsi. Aiutiamoli ad andare all’inferno“. Mentre l’esercito combatte, si richiamano i riservisti e i volontari imbracciano i fucili, il resto degli ucraini trova forme di resistenza alternative. Sabotaggi, gesti simbolici, post sui social: contro l’invasore russo ci si inventa di tutto. È così che si è diffuso l’appello ai cittadini dell’agenzia statale per la gestione della viabilità ad abbattere o manipolare i cartelli stradali per disorientare le forze di Mosca. E sempre dalle autorità è arrivato l’input per azioni di guerriglia, con tanto di tutorial su come preparare molotov da lanciare contro gli aggressori.
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Il matrimonio fra Yaryna e Sviatoslav

La storia è raccontata dalla Cnn. Yaryna, 21 anni, ha conosciuto nel 2019 Sviatoslav, 24 anni, durante una protesta a Kiev. Dopo tre anni di fidanzamento e con la situazione in Ucraina che andava via via peggiorando, la coppia ha deciso di non perdere altro tempo e sposarsi. I due avevano programmato il matrimonio per il prossimo 6 maggio e volevano festeggiare le nozze in un ristorante con una “terrazza molto, molto carina” con vista sul fiume Dnepr, ha raccontato Yaryna.
Il matrimonio di Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursi a Kiev (Foto Cnn)
Ma tutto è cambiato quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’invasione dell’Ucraina giovedì 24 febbraio. Yaryna e Sviatoslav decidono di sposarsi subito e non aspettare maggio. I due si recano al monastero di San Michele a Kiev. Mentre fuori suonano le sirene antiaeree, i due si sposano. “La situazione è difficile, stiamo per combattere per la nostra terra. Forse possiamo morire e volevamo solo stare insieme prima di tutto questo”, ha raccontato Yaryna.

Dal matrimonio alla resistenza: “Lotteremo per la nostra terra”

Dopo il matrimonio, Yaryna e Sviatoslav si recano al Centro Territoriale di difesa per arruolarsi e offrire il proprio contributo per la loro Ucraina. “Dobbiamo proteggerla. Dobbiamo proteggere le persone che amiamo e la terra in cui viviamo – ha detto Yaryna – Spero per il meglio, faccio il possibile per proteggere la mia terra. Yaryna non sa quale compito verrà affidato loro.
Dopo il matrimonio, Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursi si sono arruolati per combattere e difendere l'Ucraina
“Forse ci daranno solo l’equipaggiamento e andremo a combattere. Forse – dice ancora Yaryna – dovremo aiutare a fare altro”. I due sperano ancora di poter festeggiare il loro matrimonio. Chissà, magari in quel ristorante con la terrazza sul fiume Dnepr. “Forse la Russia uscirà dal nostro Paese e avremo la possibilità di festeggiare normalmente”, auspica Yaryna. “Spero solo – conclude – che tutto andrà normalmente e avremo la nostra terra, avremo il nostro Paese sicuro e felice senza russi”.
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