Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

L'attacco aereo russo ha ucciso un'attivista Lgbtq ucraina: Elya Shchemur "una patriota, un eroe"

di SOFIA FRANCIONI -
20 marzo 2022
Elya 1

Elya 1

È morta una ragazza di 21 anni, un'attivista, un'ucraina: Elya Shchemur. Il primo marzo il bombardamento russo nel centro della città di Kharkiv - a sei giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina - non l'ha risparmiata. Anzi, l'ha colpita proprio mentre svolgeva il suo lavoro di volontaria per assistere le persone Lgbtq nell'ufficio di difesa territoriale della città dell'Ucraina orientale, seconda per popolazione solo a Kiev.

Elya Schuhmer, 21 anni, attivista Lgbtq+

Così descrivono Elya i suoi compagni del Kharkik Pride, condividendone qualche foto: "era un'attivista e una patriota: ha ispirato la gente a seguirla, a stare spalla a spalla in difesa della libertà e dell'uguaglianza, partecipando alle azioni e agli eventi democratici di Kharkiv e Kyiv. Insieme a Elya, abbiamo attraversato tre Kharkiv Pride e tre marce di solidarietà delle donne. Elya era attivamente impegnata in interventi sui diritti umani e nell'orgoglio pride. Al suo sorriso, tutti hanno risposto", scrivono su Twitter i militanti e gli amici. Elya Shchemur è stata una delle prime volontarie del Kharkiv Pride che lavorava all'ufficio di difesa di Kharkiv, ma era anche - come scrive su Twitter un suo probabile conoscente, Maksym Eristavi  - una studentessa di legge di 21 anni e un "volontario kickass": che spaccava.

Al centro Elya Shchemur in una foto diffusa dal Kharkiv Pride

In Ucraina sul fronte arcobaleno, l'Insight, un altro gruppo ucraino per i diritti della comunità Lgtbq+, il 10 marzo si è trasferito dalla sua storica sede di Kiev per essere evacuato a Leopoli, città vicina al confine con la Polonia. OutRight Action International ed EuroPride sono tra i gruppi che continuano a raccogliere fondi per il Kharkiv Pride. "Elya era coraggiosa e coraggiosa e coraggiosa. Una  patriota e un eroe. È così che ti ricorderemo e non ti dimenticheremo mai", la salutano i suoi compagni di viaggio nella strada dei diritti, oggi sospesi dalle bombe della guerra.