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Home » HP Trio » Canada, per salvare le specie animali in via d’estinzione arrivano i puzzle del Wwf

Canada, per salvare le specie animali in via d’estinzione arrivano i puzzle del Wwf

Tanti pezzi quanti sono gli esemplari allo stato brado, dal panda all'orca del Pacifico. L'idea alla base di "Endangered Pieces" è quella di far toccare con mano cosa voglia dire perdere la biodiversità

Barbara Berti
7 Aprile 2022
Puzzle WWF Canada

Puzzle panda wwf Canada

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Puzzle per sostenere le specie in via d’estinzione. È la novità lanciata da WWF Canada in collaborazione con l’agenzia di design AKQA: un’iniziativa molto originale per aumentare la consapevolezza sulla perdita della biodiversità e supportare il suo importante lavoro di conservazione. Prodotti con il titolo Endangered Pieces, sono quattro e contengono solo tanti pezzi quanti sono gli animali lasciati allo stato brado. Il puzzle del panda gigante, grazie al successo delle azioni di conservazione intraprese negli ultimi tre decenni, è il più grande, con 1.864 pezzi. Quello della tigre di Sumatra è di 400 pezzi, il bradipo pigmeo ne ha 79 e l’orca, icona della costa del Pacifico, è l’offerta più piccola con soli 73 pezzi. La collezione sarà disponibile dall’estate 2022.

Puzzle_tigre_Wwf
Wwf Canada lancia quattro puzzle delle specie in via d’estinzione: il panda, la tigre di Sumatra, il bradipo pigmeo e l’orca del Pacifico

Perché un puzzle? Gli ideatori del progetto sono partiti dal fatto che questi giochi sono adatti alle famiglie e possono anche innescare conversazioni importanti, attraverso le generazioni, sullo stato della fauna selvatica e del nostro pianeta. Inoltre, il numero dei pezzi permette di “toccare con mano” il problema. Il ricavato sarà interamente devoluto a WWF Canada per finanziare altri progetti. “I proventi di Endangered Pieces‘ faranno avanzare i nostri ambiziosi piani per ripristinare la natura e salvaguardare la fauna selvatica. Stiamo lavorando duramente per garantire che man mano che questa iniziativa cresce, crescerà anche il numero di pezzi in ogni puzzle” dichiara Mark Charles, vicepresidente marketing del WWF-Canada. E aggiunge: “Sappiamo che il pianeta è in crisi e la finestra per mantenere la temperatura al di sotto di 1,5 gradi ed evitare l’estinzione delle specie a rischio si sta chiudendo. Ma c’è ancora tempo per invertire il percorso che stiamo percorrendo se agiamo ora, con le giuste azioni di conservazione nei posti giusti”.

Orca_wwf
L’orca è una delle specie più a rischio di estinzione (WWF)

Un gioco, quindi, per accendere i riflettori su uno dei problemi più attuali e sentiti. “Il devastante declino e degenerazione della biodiversità è una calamità che non si risolverà da sola – dice Ajaz Ahmed, Ceo di AKQA -. Siamo collettivamente responsabili di questo sconsiderato disastro ambientale in cui l’indifferenza è un crimine fatale. Se gli esseri umani sono la causa principale di distruzione e perdita, allora l’umanità può essere i facilitatori del rinnovamento e della protezione. Nessuna azione è troppo piccola e nessuna azione arriva troppo tardi. Siamo profondamente grati a tutti coloro che supportano il WWF e il progetto Endangered Pieces per aiutare a riassemblare e ripristinare il mondo naturale”.

Il WWF da sempre si batte per  la tutela dell’ambiente attraverso la protezione delle specie in pericolo e la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento e la lotta contro lo spreco di risorse e di energia. E una delle principali battaglie che al tempo stesso rappresenta la più grande vittoria per il WWF riguarda il panda gigante (simbolo della ONG ambientalista). 

 

panda_WWF
Il panda è passato da specie in via d’estinzione a specie vulnerabile, grazie alle azioni intraprese da 30 anni a questa parte. Gli animali allo stato brado oggi sono 1.864 (WWF)

Il mammifero asiatico è passato, infatti, da specie a rischio estinzione a specie vulnerabile dopo oltre 30 anni di battaglie: l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha ufficializzato il passaggio del panda gigante in categoria vulnerabile il 4 settembre 2016. Ma il rischio di estinzione del mammifero resta alto perché l’habitat di questi animali si sta comunque rimpicciolendo a causa della distruzione delle foreste, e diventa sempre più difficile trovare germogli di bambù per nutrirsi. La scarsità di cibo li spinge a spostarsi di continuo, ma in questo modo sono esposti al bracconaggio e ai mille pericoli dovuti alle infrastrutture costruite dall’uomo.

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  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
Puzzle per sostenere le specie in via d'estinzione. È la novità lanciata da WWF Canada in collaborazione con l’agenzia di design AKQA: un’iniziativa molto originale per aumentare la consapevolezza sulla perdita della biodiversità e supportare il suo importante lavoro di conservazione. Prodotti con il titolo Endangered Pieces, sono quattro e contengono solo tanti pezzi quanti sono gli animali lasciati allo stato brado. Il puzzle del panda gigante, grazie al successo delle azioni di conservazione intraprese negli ultimi tre decenni, è il più grande, con 1.864 pezzi. Quello della tigre di Sumatra è di 400 pezzi, il bradipo pigmeo ne ha 79 e l'orca, icona della costa del Pacifico, è l'offerta più piccola con soli 73 pezzi. La collezione sarà disponibile dall’estate 2022.
Puzzle_tigre_Wwf
Wwf Canada lancia quattro puzzle delle specie in via d'estinzione: il panda, la tigre di Sumatra, il bradipo pigmeo e l'orca del Pacifico
Perché un puzzle? Gli ideatori del progetto sono partiti dal fatto che questi giochi sono adatti alle famiglie e possono anche innescare conversazioni importanti, attraverso le generazioni, sullo stato della fauna selvatica e del nostro pianeta. Inoltre, il numero dei pezzi permette di “toccare con mano” il problema. Il ricavato sarà interamente devoluto a WWF Canada per finanziare altri progetti. "I proventi di Endangered Pieces' faranno avanzare i nostri ambiziosi piani per ripristinare la natura e salvaguardare la fauna selvatica. Stiamo lavorando duramente per garantire che man mano che questa iniziativa cresce, crescerà anche il numero di pezzi in ogni puzzle" dichiara Mark Charles, vicepresidente marketing del WWF-Canada. E aggiunge: "Sappiamo che il pianeta è in crisi e la finestra per mantenere la temperatura al di sotto di 1,5 gradi ed evitare l'estinzione delle specie a rischio si sta chiudendo. Ma c'è ancora tempo per invertire il percorso che stiamo percorrendo se agiamo ora, con le giuste azioni di conservazione nei posti giusti".
Orca_wwf
L'orca è una delle specie più a rischio di estinzione (WWF)
Un gioco, quindi, per accendere i riflettori su uno dei problemi più attuali e sentiti. "Il devastante declino e degenerazione della biodiversità è una calamità che non si risolverà da sola - dice Ajaz Ahmed, Ceo di AKQA -. Siamo collettivamente responsabili di questo sconsiderato disastro ambientale in cui l'indifferenza è un crimine fatale. Se gli esseri umani sono la causa principale di distruzione e perdita, allora l'umanità può essere i facilitatori del rinnovamento e della protezione. Nessuna azione è troppo piccola e nessuna azione arriva troppo tardi. Siamo profondamente grati a tutti coloro che supportano il WWF e il progetto Endangered Pieces per aiutare a riassemblare e ripristinare il mondo naturale". Il WWF da sempre si batte per  la tutela dell'ambiente attraverso la protezione delle specie in pericolo e la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità, la riduzione dell'inquinamento e la lotta contro lo spreco di risorse e di energia. E una delle principali battaglie che al tempo stesso rappresenta la più grande vittoria per il WWF riguarda il panda gigante (simbolo della ONG ambientalista).   
panda_WWF
Il panda è passato da specie in via d'estinzione a specie vulnerabile, grazie alle azioni intraprese da 30 anni a questa parte. Gli animali allo stato brado oggi sono 1.864 (WWF)
Il mammifero asiatico è passato, infatti, da specie a rischio estinzione a specie vulnerabile dopo oltre 30 anni di battaglie: l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha ufficializzato il passaggio del panda gigante in categoria vulnerabile il 4 settembre 2016. Ma il rischio di estinzione del mammifero resta alto perché l’habitat di questi animali si sta comunque rimpicciolendo a causa della distruzione delle foreste, e diventa sempre più difficile trovare germogli di bambù per nutrirsi. La scarsità di cibo li spinge a spostarsi di continuo, ma in questo modo sono esposti al bracconaggio e ai mille pericoli dovuti alle infrastrutture costruite dall’uomo.
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