Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Coez rompe gli schemi tra rap e canzone d'autore: "Il linguaggio dell'amore è universale"

di GIOVANNI BALLERINI -
6 maggio 2022
COEZ (1) pic

COEZ (1) pic

Acclamato artista pop, ma anche idolo hip hop. Coez si conferma l’autore del più originale crossover tra rap e canzone d’autore che ci sia attualmente in Italia. Dopo una lunga gavetta è arrivato il successo vero: l’artista di Nocera Inferiore, classe 1983, che in realtà si chiama Silvano Albanese, continua a dominare le classifiche e a porsi come autentico portavoce della sua generazione e simbolo dello storytelling dei nostri giorni.

Coez presenta il nuovo disco, "Volare", e parte per il tour, già quasi completamente sold out

Lo conferma con l’ultimo album "Volare", certificato disco d’oro. E con il Volare Tour che, dopo aver fatto il tutto esaurito in tante date, compresa quella di giovedì 5 maggio a The Cage di Livorno, continua a fare sold out anche sabato 7 maggio al Viper di Firenze. Qualche biglietto c’è ancora per la seconda data fiorentina, domenica 8 maggio al Tuscany Hall, poi la sequenza di sold out prosegue martedì 10 maggio all’Estragon di Bologna, giovedì 12 maggio al Campus Music di Parma, sabato 14 maggio al Teatro Concordia di Torino e domenica 15 maggio all’Hiroshima Mon Amour di Torino. In questa serie di concerti Coez salirà alla ribalta insieme ad altri 5 musicisti: Alessandro Lorenzoni alle chitarre, Mario Sbordoni alle tastiere, White Trash dj ai giradischi e ai campionatori, Giuseppe Tortona alla batteria e il produttore Orang3 (Daniele Dezi) al basso e alla direzione musicale. In programma i pezzi dell’ultimo album e i cavalli di battaglia di Coez. "È un concerto totalmente suonato, caratterizzato dalle atmosfere scure e più ignoranti che avvolgono anche l’ultimo disco – spiega Coez –. Abbiamo le sequenze e gli stessi campioni che abbiamo usato per l’album, la batteria è triggerata, così ogni pezzo ha il suo suono caratteristico, perlopiù elettronico, ma suonato dal vivo". Lei ha fatto scuola. Prima c’erano i rapper che facevano hip hop, il rap o la trap e nel mezzo c’era Coez che era una via di mezzo fra il cantautorato, il rap e quanto di nuovo c’era a giro. Oggi tutti fanno tutto, che ne pensa? "Credo di avere rotto gli schemi. Prima di me la frattura fra i generi era molto più netta. Per me la scrittura dei brani era comunque rap, ma il linguaggio era un po’ più aperto, da canzone. A me è venuto naturale così, ma era strano all’epoca. Oggi invece anche i rapper cantano, spesso parlano d’amore e si imbarcano nel mondo del pop. Sono contento di aver creduto in un modo di fare musica e di aver inaugurato un trend prima degli altri". Questo l’ha portato a entrare nei sentimenti del pubblico e quindi a una popolarità che altri non avevano? "Non è stato frutto di un ragionamento. Avevo voglia di scrivere canzoni, anche se ero un rapper. È successo e ho fatto uscire i brani, non c’è stata chissà quale epifania, ma sapevo che sarei andato incontro a un periodo di insulti. Per fortuna adesso è la normalità fare pop rap". L’hanno insomma un po’ bullizzato in musica? "Sono stato massacrato dai sofisti del rap, dagli amanti dell’hip hop classico, soprattutto per i primi due album, ma la musica mi piaceva e sono andato avanti lo stesso".
COEZ 2022 pic

Al secolo Silvano Albanese, Coez continua a dominare le classifiche e a porsi come portavoce dello storytelling dei nostri giorni

Se si guarda indietro, è stata dura conquistare la popolarità di oggi? "Ho dovuto tenere duro perché quei primi brani erano controcorrente e a certi rapper la cosa non andava giù". Ora, magari nei concerti le richiedono quelle canzoni? "Certo, soprattutto i fan più curiosi, quelli che amano fare scelte musicali più di nicchia. Io comunque parto dal presupposto che un artista deve fare le cose che gli piacciono e poi magari deve fare digerire le sue scelte, le sue canzoni proponendole alle persone tramite i live". Che ne pensa della quantità infinita dei giovani rapper oggi anche in Italia? "È il nuovo genere e anche in America è quello che va per la maggiore. Alla fine siamo sempre stati influenzati, per me sta succedendo quello che è capitato con il rock. Quelli che rimarranno negli anni saranno quelli che riusciranno a unire questo sound alla canzone italiana, è un po’ quello che ha fatto Vasco Rossi con il rock". Lei intanto continua a cantare e rappare d’amore? "Certo, ho chiamato l’ultimo album 'Volare' perché volevo che sottolineare questo linguaggio universale, con testi sospesi, un po’ poetico, molto poco legati a cose attuali, che potrebbero invecchiate nel tempo. Il tutto con un sound, deciso e persino un po’ prepotente". Sta lavorando a cose nuove? "Sì, nei ritagli di tempo, ma è ancora tutto da capire. Intanto mi vivo fino in fondo questo momento. Mi piace tantissimo suonare, mi sento come un leone fuori dalla gabbia: ho fame di concerti, ho fame di pubblico e mi diverto ad andare in giro con la mia band».

Le date del tour estivo di Coez

Venerdì 15 luglio 2022 | Este (PD) @EstEstate Festival Sabato 16 luglio 2022 | Alba (CN) @Collisioni Festival Giovedì 28 luglio 2022 | Francavilla al Mare (CH) @Shock Wave Festival Lunedì 1 agosto 2022 | Todi (PG) @Umbria Music Festival Lunedì 15 agosto 2022 | Paestum (SA) @MaCo Festival Martedì 17 agosto 2022 | Roccella Jonica (RC) @Roccella Summer Festival Domenica 21 agosto 2022 | Lignano Sabbiadoro (UD) @Arena Alpe Adria Sabato 27 agosto 2022 | Cattolica (RN) @Arena della Regina Venerdì 2 settembre 2022 | Vigevano (PV) @Estate in Castello Venerdì 9 settembre 2022 | Agrigento @Festival Il Mito Sabato 10 settembre 2022 | Catania @Sotto il Vulcano Fest