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Home » HP Trio » Corte Suprema Usa: i diritti religiosi valgono più di quelli Lgbt. Ma l’Obamacare non si tocca

Corte Suprema Usa: i diritti religiosi valgono più di quelli Lgbt. Ma l’Obamacare non si tocca

I nove giudici hanno votato contro la terza mozione dei Repubblicani che tentava di smantellare la riforma sanitaria di Obama. Lo stesso giorno hanno deciso anche di anteporre i diritti religiosi a quelli della comunità Lgbt

Marianna Grazi
18 Giugno 2021
Sunset glow illuminated statue and colonnade of US Supreme court in Washington DC< USA

Sunset glow illuminated statue and colonnade of US Supreme court in Washington DC< USA

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Un colpo al cerchio e uno alla botte, direbbe il proverbio. Da una parte il riconoscimento di uno dei diritti fondamentali della persona, ovvero quello alla salute e all’accesso alle cure. Dall’altra, invece, la gerarchizzazione di altri diritti in favore della chiesa e ‘contro’ la comunità Lgbt. Ma spieghiamoci meglio.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto, nelle ultime ore, la terza mozione promossa dal Partito repubblicano contro l’Obamacare, la riforma sull’assistenza sanitaria attuata dall’ex presidente Barack Obama. L’azione legale era partita nel 2018 dal Texas e altri 17 stati a guida repubblicana. Ma sette giudici su nove hanno votato per bocciarla, di fatto preservando la copertura sanitaria per milioni di americani. La mozione asserviva che una sanzione fiscale, introdotta dalla riforma per favorire l’acquisto di assicurazioni sanitarie da parte della maggior parte dei cittadini, sarebbe stata incostituzionale dopo il taglio delle tasse voluto ex presidente Donald Trump nel 2017. Il giudice Stephen Breyer, a nome della maggioranza dei suoi colleghi, ha tuttavia scritto che i promotori non sono nella posizione di sollevare il caso. A votare contro la decisione sono stati invece Samuel Alito e Neil Gorsuch.

“Una grande vittoria per il popolo americano – ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, su Twitter – Non c’è giorno migliore di oggi per iscriversi a un’assistenza sanitaria di qualità e conveniente su HealthCare.gov”. Mentre, sempre sui social, lo stesso Barack Obama commenta: “L’Affordable Care Act è qui per restare“.

Questa era la nota positiva. Ma, dicevamo, ce n’è anche una negativa, almeno per qualche milione di americani. Lo stesso giorno, con una decisione unanime, la Corte Suprema ha inoltre anteposto i diritti religiosi a quelli della comunità Lgbt, sentenziando a favore di un’agenzia affiliata alla Chiesa cattolica. La Catholic Social Services (Css) da oggi potrà ricevere bambini in affidamento che non potranno andare invece a genitori Lgbt. La città di Philadelphia, alla cui arcidiocesi è affiliata la Css, secondo i giudici, ha violato la Costituzione limitando il suo rapporto con l’agenzia di affidamento minori, visto il rifiuto di quest’ultima di certificare le coppie omosessuali come affidatarie.

L’agenzia aveva fatto causa all’amministrazione democratica cittadina, accusandola di violare il Primo emendamento della Costituzione sulla libertà di parola e di religione. Motivazione accolta all’unanimità dai giudici, come si legge nella sentenza di Roberts: “Il rifiuto di Philadelphia di appaltare alla Css i servizi di affidamento a meno che non accetti le coppie dello stesso sesso come genitori affidatari non può sopravvivere a un rigoroso controllo e viola il Primo emendamento”.

Due decisioni agli antipodi, che dimostrano, ancora una volta, quanto la giustizia e la politica incidano sulla vita di milioni di persone e i diritti di qualcuno continuino a prevalere su quelli degli altri. Nel bene e nel male.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Un colpo al cerchio e uno alla botte, direbbe il proverbio. Da una parte il riconoscimento di uno dei diritti fondamentali della persona, ovvero quello alla salute e all'accesso alle cure. Dall'altra, invece, la gerarchizzazione di altri diritti in favore della chiesa e 'contro' la comunità Lgbt. Ma spieghiamoci meglio. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto, nelle ultime ore, la terza mozione promossa dal Partito repubblicano contro l'Obamacare, la riforma sull'assistenza sanitaria attuata dall'ex presidente Barack Obama. L'azione legale era partita nel 2018 dal Texas e altri 17 stati a guida repubblicana. Ma sette giudici su nove hanno votato per bocciarla, di fatto preservando la copertura sanitaria per milioni di americani. La mozione asserviva che una sanzione fiscale, introdotta dalla riforma per favorire l'acquisto di assicurazioni sanitarie da parte della maggior parte dei cittadini, sarebbe stata incostituzionale dopo il taglio delle tasse voluto ex presidente Donald Trump nel 2017. Il giudice Stephen Breyer, a nome della maggioranza dei suoi colleghi, ha tuttavia scritto che i promotori non sono nella posizione di sollevare il caso. A votare contro la decisione sono stati invece Samuel Alito e Neil Gorsuch. "Una grande vittoria per il popolo americano – ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, su Twitter – Non c'è giorno migliore di oggi per iscriversi a un'assistenza sanitaria di qualità e conveniente su HealthCare.gov". Mentre, sempre sui social, lo stesso Barack Obama commenta: "L'Affordable Care Act è qui per restare". Questa era la nota positiva. Ma, dicevamo, ce n'è anche una negativa, almeno per qualche milione di americani. Lo stesso giorno, con una decisione unanime, la Corte Suprema ha inoltre anteposto i diritti religiosi a quelli della comunità Lgbt, sentenziando a favore di un'agenzia affiliata alla Chiesa cattolica. La Catholic Social Services (Css) da oggi potrà ricevere bambini in affidamento che non potranno andare invece a genitori Lgbt. La città di Philadelphia, alla cui arcidiocesi è affiliata la Css, secondo i giudici, ha violato la Costituzione limitando il suo rapporto con l'agenzia di affidamento minori, visto il rifiuto di quest'ultima di certificare le coppie omosessuali come affidatarie. L'agenzia aveva fatto causa all'amministrazione democratica cittadina, accusandola di violare il Primo emendamento della Costituzione sulla libertà di parola e di religione. Motivazione accolta all'unanimità dai giudici, come si legge nella sentenza di Roberts: "Il rifiuto di Philadelphia di appaltare alla Css i servizi di affidamento a meno che non accetti le coppie dello stesso sesso come genitori affidatari non può sopravvivere a un rigoroso controllo e viola il Primo emendamento". Due decisioni agli antipodi, che dimostrano, ancora una volta, quanto la giustizia e la politica incidano sulla vita di milioni di persone e i diritti di qualcuno continuino a prevalere su quelli degli altri. Nel bene e nel male.
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