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Home » Attualità » Danza e corpi in movimento, un video di denuncia per la giornata dei diritti dei migranti

Danza e corpi in movimento, un video di denuncia per la giornata dei diritti dei migranti

Il progetto audio-visivo "Siamo tutti Migranti" del regista e coreografo Andrea Veneri sulla musica del duo napoletano KamAak per denunciare le morti in mare, più che raddoppiate nel corso dell'ultimo anno secondo l'Oim

Camilla Prato
17 Dicembre 2021
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In occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti, promossa dall’ Unicef il 18 dicembre, viene pubblicato il video di denuncia “Siamo tutti Migranti” del regista e coreografo Andrea Veneri sulla musica del duo napoletano KamAak. La messa in scena di corpi in movimento, caratterizzati da una gestualità frenetica e da movimenti isterici, restituisce l’immagine angosciosa e straziante di un dramma che attraversa la nostra quotidianità, quello dei migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. “Un dramma che non può e non deve lasciarci indifferenti”, scrivono gli autori. Il numero dei decessi dei migranti, specie quelli che attraversano il mare o conflitti violenti, è più che raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. A renderlo noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la quale ha invitato gli Stati interessati a prendere provvedimenti urgenti.

Un nuovo video-artistico e di denuncia che ha l’intento di veicolare un messaggio di umanità agli Stati Europei “e a tutti coloro che sono in qualsiasi modo coinvolti, ai quali si chiede di adoperarsi nella gestione dei flussi migratori facendo uso di sensibilità e umanità. Lo spostamento è difatti un gesto insito nella natura dell’uomo” scrivono gli autori “ed è dunque nostro dovere tutelarlo, come è nostro compito preservare il diritto alla vita di coloro che sono costretti, o per volontà, a migrare. È necessario garantire loro il diritto ad avere dei sogni e un futuro migliore”.

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
In occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti, promossa dall' Unicef il 18 dicembre, viene pubblicato il video di denuncia "Siamo tutti Migranti" del regista e coreografo Andrea Veneri sulla musica del duo napoletano KamAak. La messa in scena di corpi in movimento, caratterizzati da una gestualità frenetica e da movimenti isterici, restituisce l'immagine angosciosa e straziante di un dramma che attraversa la nostra quotidianità, quello dei migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa. "Un dramma che non può e non deve lasciarci indifferenti", scrivono gli autori. Il numero dei decessi dei migranti, specie quelli che attraversano il mare o conflitti violenti, è più che raddoppiato nel corso dell'ultimo anno. A renderlo noto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la quale ha invitato gli Stati interessati a prendere provvedimenti urgenti.

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