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Home » HP Trio » Aumentano le richieste per andare a morire all’estero dopo il no al referendum sull’eutanasia

Aumentano le richieste per andare a morire all’estero dopo il no al referendum sull’eutanasia

Circa 300 chiamate in più tra febbraio e aprile 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono quelle ricevute al Numero bianco dell'associazione Luca Coscioni, la linea informativa in materia di fine vita

Camilla Prato
5 Aprile 2022
testamento biologico: Presidio davanti Montecitorio

Presidio davanti Montecitorio per il testamento biologico

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Dopo la bocciatura del referendum sull’eutanasia e con la legge in materia che in Parlamento procede a rilento, l’interesse e l’attenzione sul tema fine vita non calano ma anzi si fanno sempre più pressanti. Lo dimostrano i numeri delle richieste di assistenza arrivate all’associazione Luca Coscioni tra febbraio e aprile 2022. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, sono state registrate circa 300 chiamate in più da parte di persone che chiedono, tra le altre cose, di poter andare a morire all’estero.

fine vita luca coscioni
Un manifesto sul fine vita dell’associazione Luca Coscioni. Negli ultimi due mesi c’è stato un boom di richieste di informazioni

Le chiamate al numero bianco

testamento-biologico
Le chiamate al numero bianco riguardano soprattutto eutanasia e suicidio assistito ma anche interruzione delle terapie e sedazione profonda

I numeri, riportati dall’agenzia AGI, sono le prove concrete del significativo incremento di domande in merito a queste procedure: “Lo scorso anno in questo arco di tempo ne arrivarono circa 900 rispetto alle attuali 1172. Delle telefonate nel 2022, 198 sono di richieste di informazioni su eutanasia e suicidio assistito e 53 per interruzione delle terapie e sedazione profonda”, dicono dalla Luca Coscioni. Il Numero Bianco (06 9931 3409), una infoline unica, nazionale e gratuita, è gestito da personale formato, volontari e professionisti, con l’obiettivo specifico di fornire informazioni chiare e utili su tutto ciò che attiene al fine vita, anche sulle cure palliative e il testamento biologico. L’idea è nata in collaborazione con Valeria Imbrogno, psicologa e compagna di Dj Fabo, al secolo Fabiano Antoniani, la cui vicenda ha ridato impulso al dibattito (giudiziario soprattutto) nel nostro Paese rispetto al tema del suicidio assistito e dell’eutanasia.

La reazione alla bocciatura

Mina Welby, l’avvocata Filomena Gallo e il tesoriere Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni

Come posso accedere al suicidio medicalmente assistito? Vorrei andare all’estero per terminare la mia vita, come fare? In cosa consiste il testamento biologico? Sono tante le domande che possono sorgere in termini di fine vita, soprattutto essendo un tema salito alla ribalda della cronaca per diverse eventi accaduti negli ultimi mesi. Ci sono i casi del primo paziente italiano autorizzato dai tribunali a procedere con il suicidio assistito, ma ci sono soprattutto una legge sulla questione che tiene banco in Parlamento e la bocciatura del referendum promosso proprio dall’associazione Coscioni. L’aumento delle chiamate alla linea telefonica appare allora probabilmente collegabile proprio alla decisione della Consulta che, il 16 febbraio, ha dichiarato inammissibile il quesito referendario sull’abrogazione parziale del reato di ‘omicidio del consenziente’. Ricordiamo infatti che la petizione aveva raggiunto un numero incredibile di adesioni (oltre un milione e duecento mila firme in poche settimane) a dimostrazione dell’interesse dei cittadini italiani in materia.
I giudici della Corte Costituzionale, però, aveva spiegato di avere bocciato il quesito perché, con l’abrogazione della norma, anche se parziale, “non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”. Una botta d’arresto dolorosa ma non uno stop definitivo. Lo dimostrano appunto le oltre 300 telefonate in più da febbraio ad oggi ricevute al Numero Bianco.

La legge in discussione e il Parlamento ‘lumaca’

La legge sulla morte volontaria medicalmente assistita procede a rilento all’esame del Parlamento

Dopo anni di attesa, emendamenti, ritardi, ostruzionismo e co. il testo base della legge sul fine vita era approdato a luglio 2021 in Parlamento. Per la discussione poi, c’erano voluti altri lunghi mesi, e nel frattempo l’iter del referendum era andato avanti fino alla -già tristemente citata- conclusione. Solo il 10 marzo scorso infatti la Camera ha dato il via libera al testo sulle ‘Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita’ dopo che la Consulta aveva sollecitato il Parlamento a legiferare in materia di fine vita già nel 2019, in seguito all’assoluzione di Marco Cappato, attivista e tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, nel processo in cui era accusato proprio di ‘omicidio del consenziente’ (vedi referendum) per il caso di Fabiano Antoniani, meglio noto come Dj Fabo, rimasto cieco e tetraplegico per un incidente stradale e morto in una clinica elvetica il 27 febbraio 2017. Insomma un iter tanto travagliato quanto osteggiato per la legge, che dovrà essere ora discussa in Senato. E proprio in vista della seduta a Palazzo Madama, l’associazione con la senatrice di + Europa Emma Bonino hanno organizzato per mercoledì 6 aprile un seminario a Palazzo Giustiniani, a Roma.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Dopo la bocciatura del referendum sull'eutanasia e con la legge in materia che in Parlamento procede a rilento, l'interesse e l'attenzione sul tema fine vita non calano ma anzi si fanno sempre più pressanti. Lo dimostrano i numeri delle richieste di assistenza arrivate all'associazione Luca Coscioni tra febbraio e aprile 2022. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, sono state registrate circa 300 chiamate in più da parte di persone che chiedono, tra le altre cose, di poter andare a morire all’estero.
fine vita luca coscioni
Un manifesto sul fine vita dell'associazione Luca Coscioni. Negli ultimi due mesi c'è stato un boom di richieste di informazioni

Le chiamate al numero bianco

testamento-biologico
Le chiamate al numero bianco riguardano soprattutto eutanasia e suicidio assistito ma anche interruzione delle terapie e sedazione profonda
I numeri, riportati dall'agenzia AGI, sono le prove concrete del significativo incremento di domande in merito a queste procedure: “Lo scorso anno in questo arco di tempo ne arrivarono circa 900 rispetto alle attuali 1172. Delle telefonate nel 2022, 198 sono di richieste di informazioni su eutanasia e suicidio assistito e 53 per interruzione delle terapie e sedazione profonda”, dicono dalla Luca Coscioni. Il Numero Bianco (06 9931 3409), una infoline unica, nazionale e gratuita, è gestito da personale formato, volontari e professionisti, con l’obiettivo specifico di fornire informazioni chiare e utili su tutto ciò che attiene al fine vita, anche sulle cure palliative e il testamento biologico. L’idea è nata in collaborazione con Valeria Imbrogno, psicologa e compagna di Dj Fabo, al secolo Fabiano Antoniani, la cui vicenda ha ridato impulso al dibattito (giudiziario soprattutto) nel nostro Paese rispetto al tema del suicidio assistito e dell'eutanasia.

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