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Home » Attualità » Federmanager su disabilità: “Voucher per il welfare inclusivo nelle piccole e medie imprese”

Federmanager su disabilità: “Voucher per il welfare inclusivo nelle piccole e medie imprese”

Dopo che il presidente del consiglio Mario Draghi ha dichiarato i diritti delle persone con disabilità una priorità per il governo, Federmanager rilancia: "Dall'innovazione al problem solving, sono tanti i benefici per le aziende che praticano l'inclusività lavorativa. Alle pmi italiane mancano figure manageriali, lo Stato deve fare di più"

Sofia Francioni
22 Dicembre 2021
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“La tutela dei diritti delle persone con disabilità è una delle priorità del Governo e deve diventare un impegno per tutte le aziende al fine di accrescere l’inclusione lavorativa, ottimizzare il talento e promuovere la cultura della solidarietà”. Il presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla commenta così le parole del presidente del consiglio Mario Draghi che, durante la conferenza sulla disabilità, ha dichiarato i diritti delle persone con disabilità una priorità per il governo. Leggi qui l’approfondimento. I vantaggi, aggiunge Cuzzilla, per le aziende che si muovono verso l’inclusività lavorativa sono noti: “innovazione, reputazione e produttività. Da tempo se ne parla, ma dobbiamo fare di più”.

Solo il 16% delle imprese ha implementato misure non obbligatorie per la disabilità: “Innovazione e problem solving primi benefici dell’inclusività”

Stefano Cuzzila presidente Federmanager

Secondo uno studio dell’Osservatorio 4.Manager, poco più della metà delle imprese ha attivato azioni per promuovere e migliorare diversità, equità e inclusione nel luogo del lavoro. Dati che arrivano dal censimento di oltre mille consulenti e manager che si occupano di sostenibilità. Per quanto riguarda le medie e grandi aziende, solo il 56% ha ben chiare le competenze necessarie per operare nel settore. E secondo l’Istat, nel 2019, solo il 15,9% delle imprese ha aggiunto misure di diversity non obbligatorie che riguardano la disabilità. “L’impegno collettivo deve crescere anche da parte degli enti locali e dei gestori dei servizi pubblici”, dice il presidente Cuzzilla: “in questo percorso Federmanager vuole essere proattiva”.

 

Il quadro “L’alberto della diversità”

Sempre secondo lo studio, le aziende che hanno dimostrato più attenzione al tema dell’integrazione traggono importanti benefici in diverse aree, soprattutto quelle riguardanti l’innovazione in senso ampio. Se da un lato la presenza di disabili accresce il bisogno dell’adozione di nuove tecnologie e di innovazione per garantirne l’inclusione, dall’altro le loro spiccate capacità di problem solving portano a soluzioni spesso più efficaci in azienda. Per le piccole e medie imprese, che sono una componente chiave del tessuto produttivo italiano, risulta ancor più difficile inserire competenze manageriali in grado di lavorare a un welfare aziendale inclusivo. “Pensare a un’agevolazione in forma di voucher a favore delle Pmi e delle reti di imprese per acquisire consulenze specialistiche in materia di sostenibilità e inclusione sociale – conclude Cuzzilla – potrebbe essere un valido aiuto per sollecitare un nuovo approccio al welfare aziendale”.

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Instagram

  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
"La tutela dei diritti delle persone con disabilità è una delle priorità del Governo e deve diventare un impegno per tutte le aziende al fine di accrescere l'inclusione lavorativa, ottimizzare il talento e promuovere la cultura della solidarietà". Il presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla commenta così le parole del presidente del consiglio Mario Draghi che, durante la conferenza sulla disabilità, ha dichiarato i diritti delle persone con disabilità una priorità per il governo. Leggi qui l'approfondimento. I vantaggi, aggiunge Cuzzilla, per le aziende che si muovono verso l'inclusività lavorativa sono noti: "innovazione, reputazione e produttività. Da tempo se ne parla, ma dobbiamo fare di più".

Solo il 16% delle imprese ha implementato misure non obbligatorie per la disabilità: "Innovazione e problem solving primi benefici dell'inclusività"

Stefano Cuzzila presidente Federmanager
Secondo uno studio dell'Osservatorio 4.Manager, poco più della metà delle imprese ha attivato azioni per promuovere e migliorare diversità, equità e inclusione nel luogo del lavoro. Dati che arrivano dal censimento di oltre mille consulenti e manager che si occupano di sostenibilità. Per quanto riguarda le medie e grandi aziende, solo il 56% ha ben chiare le competenze necessarie per operare nel settore. E secondo l'Istat, nel 2019, solo il 15,9% delle imprese ha aggiunto misure di diversity non obbligatorie che riguardano la disabilità. "L'impegno collettivo deve crescere anche da parte degli enti locali e dei gestori dei servizi pubblici", dice il presidente Cuzzilla: "in questo percorso Federmanager vuole essere proattiva".  
Il quadro "L'alberto della diversità"
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