Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Francesco Cicconetti: “A chi dice che ora vado bene perché sembro un uomo, rispondo che sono fiero di essere trans”

Francesco Cicconetti: “A chi dice che ora vado bene perché sembro un uomo, rispondo che sono fiero di essere trans”

Una delle 'voci' più seguite di Instagram in materia di comunità Lgbtq+ si racconta al WeWorld Festival: "Godo di un privilegio che ha della discriminazione"

Ilaria Vallerini
5 Giugno 2022
Francesco Cicconetti e la fidanzata Chiara

Francesco Cicconetti e la fidanzata Chiara

Share on FacebookShare on Twitter

“Io sono fortunato perché posso girare per mano alla mia fidanzata senza che qualcuno mi guardi male. Le persone mi dicono ‘ora tu vai bene, perché sembri un uomo'”. Uscire dalle zone d’ombra della società per poter vivere nella luce anche quando si spengono i riflettori è una sfida quotidiana. E Francesco Cicconetti, 25enne transgender di Rimini, lo sa bene. Conosciuto dalla community di Instagram come Mehths, con oltre 160mila follower, non esita a metterci la faccia nella battaglia per la visibilità, accettazione e integrazione della comunità Lgbtqi+, con particolare riferimento alla comunità transgender.  Recentemente, si è raccontato a Vdnews durante il WeWorldFestival che si è tenuto al BASE Milano. “Godo di un privilegio che comunque ha della discriminazione alle sue radici: devo sembrare un “uomo vero” per avere una vita normale – ha detto -. Potenzialmente potrei anche non dire a nessuno che sono trans. Invece lo dico perché lo sono e ne vado fiero”.  Una battaglia che condivide con la sua compagna, Chiara Pieri, da tempo: “Sono molto fortunato ad avere una persona come Chiara al mio fianco – ci aveva detto in un’intervista esclusiva -. In generale, capitano più cose positive che altro, anche se ovviamente arriva qualcuno che dice o scrive ‘belle le relazioni lesbiche’, oppure ‘belle due donne che stanno insieme’, ma non ha nessuna importanza per noi. Il fatto è che quando la tua identità si costruisce, si fa più forte e la tua relazione è stabile, queste parole non ti smuovono più di tanto rispetto al passato”.

Francesco Cicconetti e la fidanzata Chiara (@Mehths)

La storia di Francesco

La sofferenza e la disforia di genere di Francesco (anche se ufficialmente il coming out come ragazzo trans l’ha fatto nel 2017), affondano le sue radici nella sua più tarda infanzia inizio adolescenza.  Poi arriva l’operazione di mastectomia a settembre 2021. “Prima quella parte per me era proprio vomitevole – dice – non riuscivo neanche a guardarla”. Un percorso di transizione che non è a “step” come pensano alcuni. “L’ espressione ‘step’ è sbagliata- dice Francesco – per parlare e riferirsi al percorso di transizione di una persona transgender. La transgenerità è un mondo variegato e sfumato, e ognuno gestisce il proprio rapporto con la disforia come vuole. Ci sono persone, ad esempio, che non sentono il bisogno di assumere ormoni, pur rimanendo comunque persone trans. Per quanto mi riguarda, nel futuro penserò all’isterectomia (l’asportazione chirurgica dell’utero), mentre per la falloplastica vedremo quando sarà ora”.

Francesco dopo l’intervento di mastectomia (@Mehths)

Attivista e divulgatore nell’era dei social

“Per me la mia vita e il modo di divulgarla sui social sono da sempre due realtà parallele che si intrecciano, che vanno di pari passo. In realtà, quest’unione è avvenuta da sé – rivela Cicconetti -. Credo soprattutto che nel 2017 ci fosse davvero bisogno di questo tipo di rappresentazioni e di storie. Da lì la mia storia ha assunto un significato più politico e sociale”. Francesco ha vinto l’anno scorso i Diversity Media Awards (riconoscimento europeo che premia i prodotti mediali che si sono distinti nel rappresentare in modo attento e rispettoso le diversità), in quanto miglior “Content Creator” sul web. Nel 2019, ha partecipato alla realizzazione della mini-serie prodotta da Freeda “Un uomo con la T maiuscola”, raccontando proprio il suo percorso di transizione e facendosi così conoscere al grande pubblico. Sempre per mano alla sua Chiara, recentemente la coppia è stata protagonista del videoclip musicale ‘Giovani Wannabe’ dei Pinguini Tattici Nucleari “una canzone che parla di viaggio – scrive Cicconetti sul suo profilo Instagram -. Ci sono viaggi in cui si scoprono nuovi paesi, strade e orizzonti, e altri viaggi che servono solo per scoprire meglio cosa c’è dentro di noi”.

Francesco e Chiara nel videoclip di “Giovani Wannabe” (@Mehths)

Potrebbe interessarti anche

La pressione sociale e la paura di deludere i genitori sono tra le principali cause del disagio degli studenti universitari
Lifestyle

Università, uno studente su tre mente ai genitori sugli esami dati

20 Marzo 2023
Tommaso Zorzi si sfoga sui social dopo la decisione del governo di non riconoscere i diritti dei figli di coppie omogenitoriali
Attualità

Tommaso Zorzi: “Per il governo Meloni i gay non adatti ad avere figli”

16 Marzo 2023
L'associazione Femminile Maschile Neutro presenta una diffida contro il linguaggio discriminatorio nella documentazione amministrativa
Attualità

“Chi non si nomina non esiste”: via le discriminazioni dai documenti

16 Marzo 2023

Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
"Io sono fortunato perché posso girare per mano alla mia fidanzata senza che qualcuno mi guardi male. Le persone mi dicono 'ora tu vai bene, perché sembri un uomo'". Uscire dalle zone d'ombra della società per poter vivere nella luce anche quando si spengono i riflettori è una sfida quotidiana. E Francesco Cicconetti, 25enne transgender di Rimini, lo sa bene. Conosciuto dalla community di Instagram come Mehths, con oltre 160mila follower, non esita a metterci la faccia nella battaglia per la visibilità, accettazione e integrazione della comunità Lgbtqi+, con particolare riferimento alla comunità transgender.  Recentemente, si è raccontato a Vdnews durante il WeWorldFestival che si è tenuto al BASE Milano. "Godo di un privilegio che comunque ha della discriminazione alle sue radici: devo sembrare un “uomo vero” per avere una vita normale - ha detto -. Potenzialmente potrei anche non dire a nessuno che sono trans. Invece lo dico perché lo sono e ne vado fiero".  Una battaglia che condivide con la sua compagna, Chiara Pieri, da tempo: “Sono molto fortunato ad avere una persona come Chiara al mio fianco - ci aveva detto in un'intervista esclusiva -. In generale, capitano più cose positive che altro, anche se ovviamente arriva qualcuno che dice o scrive ‘belle le relazioni lesbiche’, oppure ‘belle due donne che stanno insieme’, ma non ha nessuna importanza per noi. Il fatto è che quando la tua identità si costruisce, si fa più forte e la tua relazione è stabile, queste parole non ti smuovono più di tanto rispetto al passato".
Francesco Cicconetti e la fidanzata Chiara (@Mehths)

La storia di Francesco

La sofferenza e la disforia di genere di Francesco (anche se ufficialmente il coming out come ragazzo trans l’ha fatto nel 2017), affondano le sue radici nella sua più tarda infanzia inizio adolescenza.  Poi arriva l'operazione di mastectomia a settembre 2021. "Prima quella parte per me era proprio vomitevole - dice - non riuscivo neanche a guardarla". Un percorso di transizione che non è a "step" come pensano alcuni. "L' espressione ‘step’ è sbagliata- dice Francesco - per parlare e riferirsi al percorso di transizione di una persona transgender. La transgenerità è un mondo variegato e sfumato, e ognuno gestisce il proprio rapporto con la disforia come vuole. Ci sono persone, ad esempio, che non sentono il bisogno di assumere ormoni, pur rimanendo comunque persone trans. Per quanto mi riguarda, nel futuro penserò all’isterectomia (l’asportazione chirurgica dell’utero), mentre per la falloplastica vedremo quando sarà ora”.
Francesco dopo l'intervento di mastectomia (@Mehths)

Attivista e divulgatore nell'era dei social

“Per me la mia vita e il modo di divulgarla sui social sono da sempre due realtà parallele che si intrecciano, che vanno di pari passo. In realtà, quest’unione è avvenuta da sé - rivela Cicconetti -. Credo soprattutto che nel 2017 ci fosse davvero bisogno di questo tipo di rappresentazioni e di storie. Da lì la mia storia ha assunto un significato più politico e sociale". Francesco ha vinto l'anno scorso i Diversity Media Awards (riconoscimento europeo che premia i prodotti mediali che si sono distinti nel rappresentare in modo attento e rispettoso le diversità), in quanto miglior “Content Creator” sul web. Nel 2019, ha partecipato alla realizzazione della mini-serie prodotta da Freeda “Un uomo con la T maiuscola”, raccontando proprio il suo percorso di transizione e facendosi così conoscere al grande pubblico. Sempre per mano alla sua Chiara, recentemente la coppia è stata protagonista del videoclip musicale 'Giovani Wannabe' dei Pinguini Tattici Nucleari "una canzone che parla di viaggio - scrive Cicconetti sul suo profilo Instagram -. Ci sono viaggi in cui si scoprono nuovi paesi, strade e orizzonti, e altri viaggi che servono solo per scoprire meglio cosa c’è dentro di noi".
Francesco e Chiara nel videoclip di "Giovani Wannabe" (@Mehths)
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto