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Home » HP Trio » In Francia la pillola del giorno dopo gratuita e senza ricetta per tutte le donne

In Francia la pillola del giorno dopo gratuita e senza ricetta per tutte le donne

Il ministro della Salute François Braun ha annunciato anche l'apertura di uno screening gratuito, per le ragazze fino a 26 anni, per tutte le infezioni sessualmente trasmissibili

Marianna Grazi
26 Settembre 2022
pillola-del-giorno-dopo-gratis-francia

Pillola del giorno dopo: in Francia potrebbe diventare gratis e senza ricetta per tutte le donne

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Dalla Francia arrivano importanti novità in tema di diritti sessuali e riproduttivi delle donne: la pillola del giorno dopo potrebbe diventare gratuita e disponibile senza ricetta per tutte le donne. Il 20 settembre scorso il ministro della Salute e della Prevenzione François Braun, intervistato su “20 Minutes”, ha annunciato l’apertura di uno screening gratuito per tutte le malattie sessualmente trasmissibili fino a 26 anni e la possibilità di introdurre il farmaco senza alcuna restrizione. Una mossa che rispecchia l’intento di mettere la prevenzione al centro della sua tabella di marcia politica.

Braun, ex medico d’urgenza e poi responsabile dell’unità di emergenza, medicina polivalente, giustizia e povertà dell’ospedale Mercy di Moselle, ha scelto un quotidiano particolarmente apprezzato da lettori giovani per parlare di salute sessuale. “Ci sono due cose che per me rappresentano un problema: l’aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), in particolare clamidia e gonorrea, e il problema dell’accesso alla contraccezione d’emergenza“, ha riassunto martedì scorso dal suo ufficio presso il Ministero. Ma alle preoccupazioni segue la proposta di diverse misure per rimediare a questa situazione, in modo che tutti e tutte siano inclusi nel progetto di legge sul finanziamento per la Sicurezza sociale 2023.

François Braun, ministro della Salute francese è un ex medico d’urgenza e poi responsabile dell’unità di emergenza

“La Francia è in ritardo sulla prevenzione”

“Tutti i settori della prevenzione devono essere migliorati, la Francia è in ritardo rispetto agli altri Paesi europei” ha dichiarato il ministro, che spiega come solo il 2% del budget sia indirizzato alla prevenzione, rispetto al 3% dei Paesi vicini. “Sono stati fatti alcuni passi avanti in termini di educazione alla salute sessuale nelle scuole, ma dobbiamo ammettere che l’aumento delle IST è reale”. E ancora, “Per quanto riguarda la prevenzione, siamo in ritardo per quanto riguarda la pratica di attività sportive, la vaccinazione contro il papillomavirus, le malattie cardiovascolari e i tumori”. Da qui la proposta dei estendere lo screening gratuito, già previsto per l’HIV, anche alle altre infezioni, per la popolazione fino a 26 anni che risulta la più colpita.

Contraccezione: persistono le disparità uomo/donna

In tema di contraccezione, anche in Francia, permangono ancora grandi disparità tra quella femminile e quella maschile. Anche se la strada più indicata sembrerebbe quella di potenziare quest’ultima, in modo per le donne da non dover ricorrere a misure d’emergenza, com’è la pillola del giorno dopo, François Braun dichiara: “Prima rafforziamo la protezione delle donne e poi, a partire dal prossimo anno, in base ai dati scientifici, apriremo maggiormente la contraccezione maschile, se necessario”. Proteggere maggiormente le donne, per il ministro, significa facilitare loro l’accesso alla contraccezione d’emergenza (o pillola del giorno dopo) in farmacia, gratuitamente e senza ricetta, a qualsiasi età. Oggi il farmaco è gratis e senza prescrizione medica solo per le ragazze sotto i 18 anni, e gratuito con prescrizione medica per quelle sotto i 26 anni.

Accessibilità alla contraccezione e diritto all’aborto

Contraccezione d’emergenza, screening gratuiti ed educazione sessuale a scuola: queste le proposte del ministro della Salute François Braun

“Stiamo discutendo con i miei colleghi di governo, tra cui il Ministro dell’Educazione Nazionale, Pap Ndiaye, sulla questione della salute nelle scuole e nelle università – prosegue il titolare del ministero della Salute –. In un momento in cui la società tende a disinteressarsi di questi temi e in cui le sfide al diritto all’aborto osservate in alcuni Paesi ci preoccupano, sembra più che mai essenziale mettere al centro della nostra riflessione il tema dell’educazione sessuale“, conclude. A livello europeo la Francia è seconda solo al Belgio, stando ai dati di European Contraception Policy Atlas, per quanto riguarda l’accessibilità della contraccezione: un buon posizionamento se consideriamo che, sempre secondo lo studio, “l’accesso a una contraccezione moderna, efficace e conveniente resta una sfida in Europa“. E non solo, verrebbe da dire, considerando la situazione dei diritti riproduttivi non solo a livello del nostro continente ma lanciando più di un’occhiata preoccupata invece all’altra sponda dell’Atlantico, a quegli Stati Uniti in cui, con l’abolizione del diritto federale all’aborto, stanno costringendo milioni di donne a fare ricorso ad altri metodi (non tutti legali e soprattutto sicuri) per evitare gravidanze indesiderate.

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

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  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Dalla Francia arrivano importanti novità in tema di diritti sessuali e riproduttivi delle donne: la pillola del giorno dopo potrebbe diventare gratuita e disponibile senza ricetta per tutte le donne. Il 20 settembre scorso il ministro della Salute e della Prevenzione François Braun, intervistato su "20 Minutes", ha annunciato l'apertura di uno screening gratuito per tutte le malattie sessualmente trasmissibili fino a 26 anni e la possibilità di introdurre il farmaco senza alcuna restrizione. Una mossa che rispecchia l'intento di mettere la prevenzione al centro della sua tabella di marcia politica. Braun, ex medico d'urgenza e poi responsabile dell'unità di emergenza, medicina polivalente, giustizia e povertà dell'ospedale Mercy di Moselle, ha scelto un quotidiano particolarmente apprezzato da lettori giovani per parlare di salute sessuale. "Ci sono due cose che per me rappresentano un problema: l'aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), in particolare clamidia e gonorrea, e il problema dell'accesso alla contraccezione d'emergenza", ha riassunto martedì scorso dal suo ufficio presso il Ministero. Ma alle preoccupazioni segue la proposta di diverse misure per rimediare a questa situazione, in modo che tutti e tutte siano inclusi nel progetto di legge sul finanziamento per la Sicurezza sociale 2023.
François Braun, ministro della Salute francese è un ex medico d'urgenza e poi responsabile dell'unità di emergenza

"La Francia è in ritardo sulla prevenzione"

"Tutti i settori della prevenzione devono essere migliorati, la Francia è in ritardo rispetto agli altri Paesi europei" ha dichiarato il ministro, che spiega come solo il 2% del budget sia indirizzato alla prevenzione, rispetto al 3% dei Paesi vicini. "Sono stati fatti alcuni passi avanti in termini di educazione alla salute sessuale nelle scuole, ma dobbiamo ammettere che l'aumento delle IST è reale". E ancora, "Per quanto riguarda la prevenzione, siamo in ritardo per quanto riguarda la pratica di attività sportive, la vaccinazione contro il papillomavirus, le malattie cardiovascolari e i tumori". Da qui la proposta dei estendere lo screening gratuito, già previsto per l'HIV, anche alle altre infezioni, per la popolazione fino a 26 anni che risulta la più colpita.

Contraccezione: persistono le disparità uomo/donna

In tema di contraccezione, anche in Francia, permangono ancora grandi disparità tra quella femminile e quella maschile. Anche se la strada più indicata sembrerebbe quella di potenziare quest'ultima, in modo per le donne da non dover ricorrere a misure d'emergenza, com'è la pillola del giorno dopo, François Braun dichiara: "Prima rafforziamo la protezione delle donne e poi, a partire dal prossimo anno, in base ai dati scientifici, apriremo maggiormente la contraccezione maschile, se necessario". Proteggere maggiormente le donne, per il ministro, significa facilitare loro l'accesso alla contraccezione d'emergenza (o pillola del giorno dopo) in farmacia, gratuitamente e senza ricetta, a qualsiasi età. Oggi il farmaco è gratis e senza prescrizione medica solo per le ragazze sotto i 18 anni, e gratuito con prescrizione medica per quelle sotto i 26 anni.

Accessibilità alla contraccezione e diritto all'aborto

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