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Spagna, stop agli stereotipi di genere: la pubblicità dei giocattoli sia "più giusta, onesta e costruttiva"

Dal primo dicembre entra in vigore il nuovo codice deontologico che prevede una maggiore attenzione alla rappresentazione e alla promozione dei prodotti per i più piccoli

di MARIANNA GRAZI -
1 dicembre 2022
giochi-pastica

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Giochi da maschie giochi da femmine? No grazie, il divertimento non conosce distinzione di genere. Tanto che, anche gli spot sui giocattoli devono adeguarsi e puntare ad una maggiore equità. È per questo che in Spagna, dal primo dicembre, è entrato infatti in vigore il nuovo codice deontologico concordato tra governo, l’Associazione iberica dei produttori di giochi AEFJ e Autocontrol, un’organizzazione indipendente responsabile dell’autoregolamentazione del settore pubblicitario del Paese. L'obiettivo è quello di evitare disparità e imposizione dei ruoli tradizionali di genere nella promozione di prodotti rivolti a minori. Insomma come a dire: basta dare per scontato che le macchinine sono per maschi e le bambole da femmine. I giochi saranno destinati a entrambi i generi.

L'industria dei giochi dovrebbe diventare "più giusta, più onesta e costruttiva. E sbarazzarsi degli stereotipi di genere", dichiara la socialista María Luisa Carcedo, ministra della sanità, del consumo e del benessere sociale. Perciò, nel nuovo codice deontologico, è prevista una maggiore attenzione alla rappresentazione degli stereotipi nelle pubblicità e negli spot, a partire dal linguaggio, che deve essere inclusivo, perché questi prodotti destinati ai più piccoli, non siano più caratterizzati dalla tipica distinzione di genere. Una mossa all'avanguardia, che si rivolge alle generazioni future e che punta a rendere i bambini e le bambine più consapevoli della bellezza della diversità, più aperti a sperimentare e a scoprire, anche giocando, la propria strada e le proprie passioni.

Il nuovo codice deontologico per gli spot dei giochi in spagna prevede una pubblicità più giusta che non promuova stereotipi di genere

Come riporta l'agenzia di stampa Efe, spiegando che d'ora in poi in Spagna la pubblicità dovrà essere mista, così facendo si dice basta, una volta per tutte, alla promozione di bambole o cucine giocattolo per sole bambine o robot e costruzioni esclusivamente per bambini. Soprattutto perché ci avviciniamo a un periodo importantissimo per l'industria dei giocattoli, quello del Natale. Se il numero di messaggi pubblicitari televisivi destinati ai minori si intensifica, nel nuovo regolamento si specifica che i giocattoli non vanno "presentati con indicazione esplicita o implicita che siano per l’uno o per l’altro sesso, né verranno fatte associazioni di colori (come il rosa per le bambine e l’azzurro per i bambini)". Stop alla pubblicità sessista che, anche se non è sempre intenzionale, condiziona gli adulti a propendere più per uno o per l'altro gioco, in base al fatto che sia destinato a bambini o a bambine, perché anche questo tipo di prodotti possono trasformarsi in un mezzo per tramandare modelli culturali e doppi standard. Con il rischio di portare avanti disuguaglianze educative a svantaggio in particolare delle femmine, che si vedono fin da subito associare a un ruolo da casalinghe, di cura, da mamme, limitate nella possibilità di sperimentare e comprendere da sole le loro preferenze.